La versione di Pro Cycling Manager vincolata al brand del Giro D'Italia si è rivelata piuttosto deludente, appesantita dalle magagne della serie e inficiata da tutti i bug che già minavano la godibilità di Pro Cycling Manager 2010. Ebbene, alla luce di questa nuova versione di Tour De France, quella questione appare sotto una luce ancora peggiore con il titolo dedicato al Giro che pur essendo uscito da meno di un mese viene letteralmente spazzato via da Pro Cycling Manager - Tour De France 2011.
Piccoli cambiamenti, grandi risultati
Dal punto di vista dell'interfaccia e delle possiblità di gioco le novità non sono molte rispetto all'edizione Giro d'Italia, sebbene la componente gestionale sia più profonda con gli sponsor, le cui sovvenzioni sono fondamentali, ora attenti alle prestazioni dei ciclisti. Ma dal punto di vista della gara ciclistica vera e propria i cambiamenti sono evidenti e numerosi. Pro Cycling Manager - Tour De France 2011 adotta infatti una versione migliorata dell'engine tridimensionale realizzato da Cyanide e, sebbene ci sia ancora un ampio margine di miglioramento, i risultati sono notevolmente superiori a quelli ottenuti con le versioni precedenti. Niente di trascendentale, certo, ma le animazioni, i volti, la corrispondenza delle statistiche con le prestazioni dei ciclisti e le collisioni hanno fatto un salto in avanti notevole, almeno in relazione ai limiti intrinseci della formula. Infatti ogni miglioramento deve tenere conto dell'elevatissimo numero di ciclisti che vanno a disputarsi una tappa e ogni cambiamento deve essere contestualizzato rispetto a un titolo di nicchia che non può certo permettersi gli investimenti di un FIFA. Ma torniamo a parlare dell'incremento nella relazione tra le capacità di un ciclista e la sua prestazione che non rende certo le cose più facili. Anzi, osare troppo con un corridore non troppo prestante o sbagliare equipaggiamento avrà conseguenze ancora più pesanti. E questo non è certo un male: d'altronde in un titolo del genere, che non si presta a sessioni rapide e non cerca un gameplay sfrenato, tutto il sapore è nella sfida e nella simulazione.
Purtroppo anche in questa incarnazione permangono diversi problemi tra i quali spicca una certa rigidità del gruppo i cui componenti prendono le curve sempre con tempistiche e inclinazione identiche. Inoltre le animazioni non sono interlacciate perfettamente e anche in questo caso risultano evidenti gli ampi margini di miglioramento.
Ma le pedalate asincrone e più convincenti sono senza dubbio una manna dal cielo e creano quell'insieme di ritmi e movimenti tipici del gruppo che ora risulta decisamente meno robotico.
Finalmente poi i ciclisti non sembrano più fotocopie grazie all'utilizzo di modelli differenti che sono sempre pochi ma caratterizzati da volti più definiti e meno schiacciati. Inoltre Cyanide ha aggiunto anche diversi tipi di occhiali da sole che, sebbene influiscano in modo limitato sull'appeal grafico, diminuiscono la sensazione di trovarsi in mezzo a una mandria di cloni creati da una malvagia associazione intenzionata a conquistare il mondo del ciclismo.
Ancora imperfetto ma sempre più convincente
Il cambiamento di maggior spessore riguarda le collisioni. Quando gli spazi si fanno troppo stretti le compenetrazioni spuntano ancora, sebbene in forma ridotta, ma finalmente i ciclisti sono entità fisiche e soprattutto hanno un cervello tanto evoluto da consentirgli di evitare chi li affianca. Insomma, a conti fatti ci troviamo ora di fronte a corridori più convincenti che si alzano sui pedali in modo credibile, che lottano spalla a spalla e via dicendo. E tutti questi elementi, per quanto non privi di difetti, regalano un effetto d'insieme completamente diverso - e migliore - rispetto a quanto visto in Pro Cycling Manager 2010.
Per quanto riguarda la struttura globale il titolo resta fedele alla propria ricetta con qualche opzione in più per gli sponsor e alcuni ritocchi all'interfaccia che comunque resta familiare e di facile navigazione. Tra le aggiunte rilevanti notiamo un sistema di messaggi che ci avvisano testualmente di cosa accade nella gara e che risolve in buona parte il problema dell'assenza di una regia dinamica. Non mancano inoltre l'editor, le centinaia di tappe celebri, la possibilità di velocizzare la corsa, gli allenamenti, il multiplayer, le statistiche pre gara, la possibilità di scoprire nuovi ciclisti e tutte quelle attività basilari che rendono l'esperienza di Pro Cycling Manager piuttosto ricca sebbene ancora perfettibile. Infatti dal punto di vista delle tattiche il titolo potrebbe osare di più, magari prendendo ispirazione da titoli come Football Manager che articolano maggiormente allenamento, strategia e rapporto con i media. Ma se non altro sono stati finalmente risolti alcuni tra i problemi più gravi dell'edizione precedente e il salto in termini di godibilità è netto. Dal punto di vista del sonoro il titolo si affida ancora una volta a tracce campionate ripetitive ma comunque qualitativamente accettabili. Anche gli effetti audio si limitano a svolgere il loro compito senza strafare e il commento è abbastanza buono ma è in inglese al contrario dei testi che invece sono disponibili anche in italiano.
Conclusioni
Pro Cycling Manager - Tour De France 2011 porta quasi a maturazione il motore tridimensionale Cyanide che ora può vantare collisioni e animazioni più credibili. Purtroppo questo si traduce in una maggiore pesantezza dell'engine che genera caricamenti più lunghi e si produce in qualche rallentamento di troppo. Ma si tratta di sacrifici sopportabili considerando che ogni ritocco deve tenere conto della presenza di decine e decine di ciclisti lanciati lungo percorsi che possono superare i 300 chilometri di lunghezza. Insomma, a conti fatti, e nonostante i numerosi difetti ancora presenti, questa nuova uscita della serie oblitera senza troppi complimenti sia Pro Cycling Manager 2010 sia la recente edizione dedicata al Giro D'Italia.
PRO
- Collisioni e animazioni più convincenti
- Comparto simulativo migliorato
- Panorama sempre più suggestivo
- Longevità elevata
CONTRO
- Ancora qualche compenetrazione
- Motore grafico più pesante
- I modelli dei ciclisti sono ancora troppo pochi
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 7
- CPU: Intel Core i7 920
- RAM: 6 GB
- Scheda video: GeForce GTX 570
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP SP2 / VISTA SP1 / Windows 7
- CPU: Pentium4 2,2GHz / AthlonXP 2800+
- RAM: 1 GB (XP) / 2 GB (Vista)
- Scheda video: Nvidia GeForce 6600 / ATI Radeon X700, 128MB, supporto DirectX 9.0 e Shaders 2.0
- Spazio su disco: 6GB