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Ducati Challenge, recensione

Nonostante le attuali prestazioni sportive poco brillanti in MotoGP, la casa motociclistica di Bologna approda sui dispositivi iOS presentando le sue opere più preziose

RECENSIONE di La Redazione   —   30/06/2011
Ducati Challenge
Ducati Challenge
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Sono davvero poche le marche motoristiche mondiali in grado di permettersi monografie, mostre o addirittura videogiochi dedicati; a parte il caso Ferrari, universalmente riconosciuto come brand automobilistico più famoso al mondo e già ricco di numerosi titoli esclusivi, in ambito due ruote tale ruolo non può che essere ricoperto da un'altra grande azienda italiana, ossia la bolognese Ducati.

Ducati Challenge, recensione

Fondata nel 1926, la casa delle rosse a due ruote ha recentemente sponsorizzato una serie di produzioni videoludiche dedicate agli appassionati, chiamate Ducati Challenge e destinate a numerose piattaforme mobili; l'affascinante connubio Apple-Ducati si concretizza adesso con la versione per i diffusissimi dispositivi iOS, sinonimo proprio di gioco in mobilità più estremo.

Una Ducati per tutti

Ducati Challenge, è bene precisarlo subito, si presenta come un omaggio tout-court alla famosa azienda italiana, senza quindi nessun tipo di ufficialità legata ai famosi campionati di MotoGP o Superbike; una sorta di vetrina di lusso (con tanto di gallerie fotografiche personalizzate) per le comunque stupende moto presenti, che potranno sfrecciare in piena libertà attraverso circuiti e competizioni completamente inventate. Oltre alla classica Sfida Veloce dunque, è il Campionato che rappresenta il vero cuore del gameplay: diviso in tre categorie (facile, medio e difficile), è costituito da una serie di circuiti da affrontare in successione, sbloccandoli poi per le altre modalità; ad ogni piazzamento è come da tradizione assegnato un punteggio, la cui somma darà il risultato finale. I modelli di moto selezionabili sono soltanto sei (disponibili gradualmente accumulando vittorie), ma rappresentano quanto di meglio disponibile nella produzione Ducati: Monster 1100 EVO, Hypermotard 1100 EVO SP, Diavel Carbon, Multistrada 1200 S, Streetfighter S e Superbike 1198 SP. Il numero abbastanza limitato di mezzi ha permesso però una resa dei comportamenti piuttosto credibile e personalizzata per ogni modello, a cominciare dalle diverse velocità e accelerazioni per finire con il peso e le reazioni in curva; tutto questo lavoro è però in parte sminuito dalle animazioni del pilota, evidentemente meno curate di quelle del mezzo. Durante le staccate e le successive accelerazioni infatti il busto sembra muoversi quasi a scatto, fenomeno presente (ma meno evidente) anche negli ingressi in curva; il peggio è però riscontrabile nelle cadute, con il povero malcapitato costretto a fare voli quasi interstellari (probabilmente causati da un bug) o a rotolare sull'asfalto restando sempre (e irrealisticamente) con gli arti immobili, fermi nella posizione di normale guida in moto. Continuando a parlare delle cadute, nonostante vari tentativi non siamo riusciti a fare scivolare la moto, nè con una eccessiva inclinazione nè passando sullo sporco a bordo pista; l'unico modo di finire a terra è quindi urtare un altro pilota o scontrarsi a velocità con le barriere.

Ducati Challenge, recensione

Cercando di ignorare questi svarioni e concentrandosi invece sulla guida vera e propria, in Ducati Challenge è comunque possibile prendersi belle soddisfazioni: per ottenere risultati significativi infatti l'impostazione delle traiettorie deve essere precisa e il tempo delle staccate perfetto, pena l'uscita dal tracciato e l'inevitabile rovinosa caduta; grazie agli aiuti, necessari per familiarizzare con i mezzi, l'impatto con il realismo di guida è mitigato e decisamente meno ostico. Tuttavia, una volta presa confidenza con il mezzo e disabilitata ogni tipo di elettronica, la sfida si farà più ardua e le vittorie molto più appaganti. Un grande pregio della produzione Digital Tales è senza dubbio la sua perfetta scalabilità tecnica: grazie ai settaggi di qualità grafica presenti nelle impostazioni, è possibile adattare il gioco al proprio dispositivo Apple anche se ormai datato; il sistema di fatto disabilita effetti e anti aliasing per gli apparecchi di precedente generazione, ripristinandoli al massimo sui nuovi iPhone e iPad (per la versione HD). Questa soluzione, semplice ma efficace, soddisfa pienamente perché oltre a rendere il titolo universale nel vero senso della parola contribuisce ad attutire quella sensazione di psudo-inferiorità che inevitabilmente colpisce i possessori di prodotti non più recentissimi (specialmente se griffati con la Mela Morsicata). Entrando più nel dettaglio, il lavoro sul comparto visivo risulta essere più che valido, sia in termini di pulizia che di definizione, peccato solo per qualche sporadico calo di framerate. Ottimi gli effetti sonori (da gustare in cuffia), con i rumori dei singoli modelli campionati dal vivo e riproposti; da segnalare infine il supporto a Game Center pur senza modalità online, con il multiplayer limitato alla connessione locale in wifi fino a 4 giocatori.

La versione testata è la 1.1
Prezzo: 2,99€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
5.0
Il tuo voto

Ducati Challenge si conferma un ottimo titolo di corse anche su iOS, centrando almeno due obiettivi: accontentare gli esigenti fan della rossa di Bologna e offrire contemporaneamente un gioco valido anche per gli amanti delle moto in generale. Privi degli orpelli legati alle competizioni più famose, i Digital Tales si sono potuti concentrare esclusivamente sul gameplay, cosa che alla resa dei conti è sempre ciò che influenza di più la valutazione di un titolo, soprattutto su questa piattaforma. Nonostante le piccole sbavature e il prezzo non bassissimo (se confrontato ai valori medi di App Store), l'acquisto resta consigliato, anche soltanto per rendere onore al prestigio della casa italiana.

PRO

  • Il fascino delle moto Ducati
  • Gameplay valido
  • Tecnicamente ben realizzato e scalabile

CONTRO

  • Animazioni del pilota da rivedere
  • Manca il multiplayer online
  • Solo sei (stupendi) modelli di moto