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C’è un nuovo Armadillo in città

Dillon l'armadillo si candida a diventare un nuovo eroe Nintendo: riuscirà a reggere lo scomodo confronto con la storia della casa di Kyoto?

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   01/03/2012
Dillon's Rolling Western
Dillon's Rolling Western
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L'eShop di Nintendo, il negozio online esclusivo per la nuova console 3DS, si arricchisce ogni giorno di titoli sempre più interessanti, segno che questa volta la casa di Kyoto ha davvero intenzione di spingere questo (fin'ora) bistrattato metodo di distribuzione. Accanto ai classici, rivisitati o proposti in originale, cominciano finalmente ad apparire giochi completamente nuovi, creati ad hoc per la nuova portatile.

C’è un nuovo Armadillo in città

Certamente inventare un nuovo brand e un nuovo personaggio, per quanto sia sempre una scommessa, risulta decisamente più facile quando la piattaforma di sviluppo scelta si trova ancora agli albori del suo ciclo vitale; ecco perchè la nascita dello scorbutico cowboy Dillon, protagonista di Dillon's Rolling Western, appare una novità gradita ma non certo inaspettata. Curiosa, forse, potrà invece sembrare la razza animale scelta per interpretare questo (poco) simpatico eroe: nientemeno che un armadillo umanoide.

Rotolando verso il West

Un mammifero "xenartro", ossia privo di qualsivoglia dentatura: è questa la brevissima ma giù esaustiva descrizione che calzerebbe a pennello, nel mondo "reale", al timido e notturno armadillo; in realtà Dillon viene rappresentato in Dillon's Rolling Western come un guardiano, un burbero antieroe che una volta compiuto il suo dovere non vede l'ora di togliere le tende, senza tra l'altro dire, letteralmente, una parola.

C’è un nuovo Armadillo in città

A parlare per lui ci pensa il suo giovane e sveglio assistente, la marmotta Scott, che si occupa anche degli affari e degli incarichi del guardiano, consigliandolo nelle scelte soprattutto all'inizio del gioco. L'affiatata coppia Dillon e Scott, attraversando tutti i villaggi del mondo di gioco rappresentato in stile Western, hanno il compito di difenderli dall'attacco di alcuni pericolosi e voraci mostri di pietra. Tali creature, che sbucano da tane sotterranee, sono ghiotte dei preziosi Mangiolini, animali da fattoria simili a maiali bianchi ma ancora più paffuti; pare che nel mondo in cui l'avventura è ambientata, i mangiolini rappresentino il principale se non unico mezzo di sostentamente per gli abitanti dei villaggi, ragion per cui se venissero rubati o peggio mangiati sarebbe proprio la fine per tutti. I sindaci dei villaggi ingaggiano dunque Dillon per gestirne le difese dai mostri e per distruggerli fisicamente; il gioco è quindi strutturato in attività diverse, anche se abbastanza correlate tra loro. La prima fase consiste sostanzialmente in un'esplorazione del territorio, alla ricerca di svariate risorse: i semi di mangiolie in primis, che servono ad allevare nuovi mangiolini, ma poi pietre, minerali, gemme preziose, da scovare dentro le miniere disseminate a caso nella mappa di gioco. Quando il cielo comincia a tingersi di rosso, è segno che i mostri si preparano all'attacco: a quel punto è bene correre verso il villaggio per consegnare le risorse, acquistando e vendendo potenziamenti. In questa fase, se in possesso dei necessari minerali, è possibile procedere ad una fortificazione dei cancelli del villaggio, ideale per rallentare gli attacchi delle creature di pietra.

C’è un nuovo Armadillo in città

Terminata la fase per così dire "gestionale", è il momento di affrontare l'azione vera e propria: con il cielo totalmente rosso porpora infatti, ha inizio l'attacco. Sebbene in concreto arrivino ondate di nemici in stile tower defense, l'approccio scelto per abbatterli è molto più attivo: armati di stilo e levetta analogica di sinistra (il 3DS deve essere impugnato ad una mano, appunto la sinistra, con il pennino sulla destra), il compito del giocatore sarà quello di caricare un attacco rotolante del pericoloso armadillo, come se sullo schermo touch della console fosse presente una molla. Per fare questo basterà trascinare il pennino verso il basso e rilasciarlo di colpo; Dillon comincerà a rotolare e grazie alla leva analogica sarà possibile indirizzarlo verso il punto desiderato. Tocchi cadenzati ed energici contribuiscono poi a tenere alta la velocità di caricamento; una volta raggiunto un mostro esso si dividerà in più parti e, entrando in modalità combattimento, toccherà a noi distruggerle tutte. Gli attacchi del guardiano sono essenzialmente legati al suo rotolamento furioso: caricando la tensione della "molla virtuale" (cioè lo stilo sul display), è possibile infliggere danni man mano sempre più forti; inoltre, con il proseguo dell'avventura, Dillon acqusirà nuovi poteri e potenziamenti, come spuntoni acuminati sulla corazza o la capacità di colpire i nemici con i propri artigli.

L'effetto 3D

Ottimamente realizzato, l'effetto 3D in Dillon's Rolling Western risulta gradevole e assolutamente consigliabile proprio durante le fasi meno concitate di gioco, per godere della profondità del paesaggio. Una volta in mezzo alla lotta però, a causa dei naturali movimenti dovuti all'impugnatura scomoda che si è costretti ad assumere, è meglio ridurlo al minimo o azzerarlo, onde evitare gli inevitabili problemi di spostamento dall'asse visivo ideale.

E le torri?

Neanche in Dillon's Rolling Western si poteva fare a meno delle torri di difesa: lungo il tragitto dei giganti di pietra infatti è data la possibilità di erigere delle torrette difensive, utlizzando i soldi ottenuti come ricompensa dalle precedenti giornate lavorative. Posizionate in maniera strategica, le torri possono in effetti dare un aiuto concreto nel difendere il villaggio, ma costano davvero troppe risorse: è infatti previsto un prezzo per erigerle (in legno naturalmente, viste le tariffe per quelle rinforzate in ferro!), un altro per dotarle di armi ed eventualmente ancora extra per ripararle se attaccate direttamente. Ciononostante, nei livelli più avanzati la loro presenza è davvero fondamentale se si vuole superare indenne un'ondata nemica, insieme ai cancelli fortificati e ad un numero accettabile di mangiolini; questo perchè il livello di difficoltà generale cresce in maniera esponenziale, facendo in taluni frangenti sudare le fatidiche sette camicie.

C’è un nuovo Armadillo in città

Tutto ciò si risolve anche in una longevità potenzialmente infinita o quasi, se si considera la sfida di liberare ogni villaggio ottenendo la massima valutazione possibile, cioè le tre stelle. Ogni missione di Dillon dura tre giorni; alla fine di ogni giornata si può salvare i progressi e gestire eventuali piccole subquest, legate a particolari richieste degli abitanti del villaggio. Tecnicamente parlando, il gioco risulta godibile grazie ad una buona caratterizzazione dei personaggi (che parlano attraverso dei fumetti) ma soprattutto per merito di un'ambientazione ispirata e cromaticamente interessante, ricca dei colori saturi che contraddistinguono i polverosi luoghi del vecchio west. Le animazioni di Dillon sono ben realizzate, sopratutto quelle del rotolamento e il frame rate risulta stabile. Peccato per l'inevitabile ripetitività delle azioni: tranne qualche sorpresina, che rompe la monotonia della fase esplorativa (ci sono capitati infatti semi di mangiolia animati e improvvisi ladri di pietra per esempio), molte delle azioni da eseguire andranno ripetute all'infinito, con l'inevitabile dose di noia che questo implica.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.2
Lettori (13)
7.6
Il tuo voto

Dillon's Rolling Western è un titolo interessante e ben realizzato, un mix di generi che però soltanto parzialmente coglie nel segno. Se infatti la fase più propriamente action alla fine diverte, quelle di esplorazione e recupero risorse inevitabilmente dopo un po' possono venire a noia, visto che costano tanta fatica e tempo ma rendono spesso poco in termini di vantaggi concreti. Un po' di "farming", ossia il recupero delle risorse rifacendo missioni più semplici, può venire in aiuto, acuendo però i problemi di ripetitività. Si segnala inoltre una difficoltà oggettiva per gli utenti mancini, a causa dell'impugnatura obbligatoria da assumere per l'uso dello stilo.

PRO

  • Atmosfera e personaggi simpatici
  • La parte action sfrutta bene il touchscreen
  • Lunghissimo e difficile...

CONTRO

  • ...forse troppo!
  • Raccolta risorse noiosa
  • Rischio ripetitività