Il più distruttivo dei Mach è rosa, con sfumature violetto.
Merita un plauso particolare la superba presentazione del gioco in computer grafica, che grazie ad un'enfasi tipicamente nipponica riesce ad emozionare ed introdurre molto bene il clima di guerra che fa da sottofondo a tutta la serie. E' difficile, almeno inizialmente, capire se si tratti di un filmato reale oppure di grafica generata al computer. Dopo il titolo la selezione in mano al giocatore è abbastanza scarna e comprende la storia o il multiplayer. Iniziamo dalla prima e dopo una breve introduzione che descrive a grandi linee la geopolitica di Armored Core, possiamo scegliere l'ordine cronologico con le quali affrontare le varie missioni del primo livello. Ognuna di esse pone come obiettivo l'eliminazione di un nemico: siamo dei mercenari che devono compiere il proprio lavoro, attraverso tre lunghi livelli colmi di boss nemici ed eserciti meccanizzati. Un breve tutorial ci mostra le potenzialità del nostro mach, dotato di due armi primarie e due secondarie, accelerazione e capacità di spiccare il volo per bombardare dall'alto.
grazie ad una enfasi tipicamente nipponica riesce ad emozionare ed introdurre molto bene il clima di guerra che fa da sottofondo a tutta la serie
Il più distruttivo dei Mach è rosa, con sfumature violetto.
Siamo equipaggiati di missili a ricerca, missili a puntamento, granate, spada laser e bombe a grappolo. A seconda della fazione mercenaria scelta da una rosa di quattro iniziali, il robot a nostra disposizione risulta più o meno veloce, potente, resistente. Come in un gioco di ruolo, ogni caratteristica del nostro alter-ego metallico può essere potenziata, sostituita, venduta, comprata. Questa caratteristica ci permette di poter creare il nostro mach preferito come lo vogliamo, anche nelle sessioni online. Il controllo è inizialmente complicato, e qualche problema di visuale non aiuta ad ammaestrare bene il nostro bestione corazzato. Specialmente durante il volo, la vista ci viene parzialmente coperta dal mach che sosta a mezz'aria con tutta la sua imponenza. Con il tempo tasti e grilletti diventano più amici e permettono di eseguire movimenti più liberi e sciolti. La struttura di questo Armored Core, come tutti gli altri capitoli della serie, è prettamente quella di un arcade shooter senza tanto fronzoli. Se escludiamo le opzioni di customizzazione, che regalano un po' di libertà creativa, il cuore del gioco non è poi così distante da un classico sparatutto come Virtual On, ma ambientato su scenario aperto.
Puoi volare. Anzi, meglio di no!
Il multiplayer di Armored Core For Answer è decisamente diversificato e variegato. Le possibilità sono molte, iniziando da un system link che permette a ben otto giocatori (ognuno dotato di TV, console e gioco) di sfidarsi uno contro l'altro. Sulla stessa televisione è possibile avviare un co-op con un amico a fianco, oppure attraverso la connessione internet. Infine sono presenti le classiche partite in death match classificate e partite customizzate dal giocatore. In quest'ultimo caso è possibile settare ogni parametro sul gioco, sui mech e sulle mappe personalizzate. Attraverso un apposita pagina si accede poi alle classifiche online di tutti i giocatori mondiali: ogni vittoria regala punti ed ogni sconfitta ne fa perdere. Anche durante la storia si ottiene un punteggio di classificazione (che tra l'altro è fondamentale per sbloccare alcuni obiettivi su Xbox 360), che è tanto positivo quante più missioni secondarie riusciamo a completare.
Il multiplayer di Armored Core For Answer è decisamente diversificato e variegato
Ci danneggiano invece eventuali riparazioni al robot e l'uso senza parsimonia delle munizioni, il cui costo viene scalato dal punteggio totale a fine livello. Le missioni falliscono in primo luogo se l'energia scende a zero, se usciamo dall'area di combattimento ma anche se un obiettivo primario da difendere viene distrutto. A proposito, è da segnalare che in alcune missioni non è possibile elevarsi in volo semplicemente perchè il level design non lo permette, disegnando i confini verticali ad un livello troppo basso. In questi casi ci troviamo con la scritta -game over- sullo schermo apparentemente senza motivo e giustificazione, in quanto solo poco prima il tutorial ci aveva insegnato a volare. I confini invisibili esistono, ed a volte sono mal giustificati con scelte che rendono perplesso il giocatore.
Il meccanico dei mech da combattimento è un mestiere complicato
Le possibilità di customizzare il proprio mech da combattimento sono praticamente infinite. Dal menù ACSIS (questo è il nome del "negozio") è possibile assemblare da zero il primo Armored Core utilizzando i pezzi primari e le armi disponibili. Con il tune, la messa a punto, si migliora e si perfeziona ogni singola funzionalità specifica del robot, dal salto al boost, dall'utilizzo delle armi alla velocità. Infine si deve cercare un baricentro ottimale con l'utilizzo di specifici stabilizzatori da applicare sulla corazza. I più virtuosi possono anche decorare e colorare ogni singolo pezzo con la funzione paint, scegliendo da una palette di colori decisamente ampia e potendo editare e modificare i loghi da battaglia da applicare. Attraverso lo shop si possono vendere o comprare pezzi nuovi.
I più virtuosi possono anche decorare e colorare ogni singolo pezzo con la funzione paint
Il meccanico dei mech da combattimento è un mestiere complicato
Una speciale arena da combattimento può inoltre permetterci di testare e provare le funzionalità e la distruttività delle armi equipaggiate. La messa a punto è articolata e profonda, degna del migliore dei giochi strategici: è possibile regolare ogni singolo parametro del robot. La capacità di carico sulle gambe, la velocità di ricarica delle armi, la capienza di energia, il tempo di volo, la precisione di tiro, la velocità di aggancio nemico, la portata del radar di bordo, l'altezza di salto, la potenza dei boost posteriori o laterali, la stabilità di atterraggio, sono solo alcuni dei tantissimi parametri perfezionabili, migliorabili e settabili a nostro piacimento. Il mech che affronterà il boss finale sarà estremamente più potente e capace di quello scelto inizialmente.
Commento
Appassionati di robottoni giapponesi gioite, è tornato Armored Core! Questo nuovo capitolo vi terrà impegnati davanti alla televisione per molte ore, con uno story mode decisamente lungo in modalità difficile, il cooperativo e le partite online classificate. Answer è una propaggine di Armored Core 4, ed è un titolo consigliato sopratutto a chi ha già comprato ed apprezzato quest'ultimo capitolo. Aggiunge poco di nuovo agli ingredienti tradizionali della serie, offrendo un comparto audiovisivo altalenante, con una grafica appena discreta ed un audio ottimo, sia nelle musiche che nel parlato. Peccato per qualche problema nel controllo dei mach e di visuale.
- Pro
- Tante modalità tra single e multiplayer
- Editor del mach profondo
- Storia, dialoghi, mecha design
- Contro
- Qualche problema di visuale e di design
- Non ci sono sostanziali novità
- Tecnicamente altalenante
Xbox 360 - Obiettivi
Armored Core for Answer offre al giocatore i canonici 1000 punti da sbloccare, ma saranno da conquistare uno ad uno con molta fatica. Il gioco regala ben poco e per vedere i primi risultati bisogna completare tutte le missioni di ogni livello. Al gameover finale vedremo sbloccati solo 100 punti: la maggior parte degli obiettivi, per essere ottenuti, necessitano di molte partite online in partite classificate, cercando di fare il maggior numero di uccisioni.
Next-gen con riserva
Dal punto di vista grafico, Armored Core for Answer mostra lati più o meni positivi. La crisi tecnica che affligge ormai da tempo le produzioni giapponesi, costrette a rincorrere gli occidentali ed i loro motori 3D all'avanguaria, si dimostra in modo evidente. Il titolo sviluppato dai capaci From Software gode di un ottimo design ed un superbo mecha design, com'era d'altra parte lecito aspettarsi, ma è carente dal punto di vista puramente poligonale. La potenza bruta di Xbox 360 e PS3 non viene sfruttata minimamente: le costruzioni 3D presenti nel gioco sono ben disegnate ma decisamente poche, alcune enormi, e sul background spesso c'è un deserto o un mare infinito.
Il titolo sviluppato dai capaci From Software gode di un ottimo design ed un superbo mecha design
Next-gen con riserva
Alcuni effetti sono ben realizzati come il fumo scatenato dai palazzi che crollano, luci efficaci sul cielo e sull'acqua, oppure i boost che si attivano blurrando la scena a causa dell'alta velocità del robot. Altri effetti sono invece decisamente pessimi, retaggio di librerie della scorsa generazione come ad esempio le esplosioni, davvero brutte. Il comparto audio è invece ottimo, con dialoghi serrati e ben caratterizzati (in inglese), musiche elettroniche adatte al contesto ed effetti vari e ben campionati, frutto dell'esperienza investita da From Software nella serie. Il pacchetto complessivo, considerando che questo nuovo capitolo non è un vero seguito, è decisamente corposo e allettante, viste le numerose missioni in single player, le tante possibilità di giocare in multiplayer ed un editor profondo ed appagante.