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Bee Movie Game - Recensione

L'operosa ape di Jerry Seinfeld invade il mercato videoludico con la classica pletora di varie versioni. Diamo un'occhiata a quella per Nintendo DS.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   20/12/2007
Bee Movie Game
Bee Movie Game
Immagini

La nuova opera in computer grafica di Dreamworks arriva puntuale per le feste natalizie, o quasi, accompagnata dalla solita, vasta operazione di marketing comprendente una pletora di versioni diverse di Bee Movie in videogioco, proposto su quasi tutte le piattaforme videoludiche attualmente sul mercato. Il soggetto è di quelli che mettono d’accordo tutti, rendendo questo film un candidato perfetto per la scelta del film da vedere in famiglia: la promettente ape Barry B. Benson, appena diplomatasi a scuola, intraprende un viaggio fuori dall’alveare, dove conosce la bella Vanessa e scopre anche un terribile segreto. Al di fuori dei sicuri confini della casa comunitaria delle api, infatti, gli esseri umani manovrano i poveri insetti prendendo loro il miele. La grigia vita di ape operaia a cui Barry pareva doversi sottoporre diventa dunque un’avventura, nel tentativo del protagonista di fermare una volta per tutte il latrocinio di miele da parte degli umani. Insomma, il canovaccio pare quello tipico dell’insetto intraprendente che diventa salvatore della patria (o dell’alveare), schierandosi contro una qualche grande minaccia interpretata in questo caso proprio dagli esseri umani (e qui scatta l’elemento educativo-ecologico, che non fa mai male). Il videogioco si basa sostanzialmente sulla trama del film, ripercorrendola in versione interattiva all’interno delle (poche) ambientazioni della pellicola e inserendo i tipici elementi necessari per cercare di costruirci sopra una sorta di avventura, che nella maggior parte dei casi scade nelle più semplici quest di “richiesta e consegna” o raccolta di oggetti. In definitiva, Bee Movie Game, su Nitrendo DS, si presenta come la tipica operazione commerciale volta a sfruttare il richiamo del film sul mercato videoludico, senza apportare sostanza e qualità all’esperienza della pellicola cinematografica attraverso il nuovo medium, come sarebbe auspicabile per ogni tie-in.

Bee Movie Game - Recensione
Bee Movie Game - Recensione
Bee Movie Game - Recensione

La dura vita dell’ape

Il gioco è strutturato come un action-adventure nel quale prendiamo il controllo di Berry, con inquadratura dall’alto. Ci troviamo ad esplorare vaste ambientazioni che fungono da livelli (New Hive City, Central Park, Grocery Store, e The Honey Farm), portando avanti diversi compiti che ci vengono assegnati dai personaggi che popolano tali luoghi. C’è da dire che i livelli sono pochi, ed è possibile concludere tranquillamente il gioco in meno di 5 ore, primo punto negativo del titolo in questione. L’altro problema maggiore è la ripetitività dell’azione: chiaramente ci troviamo di fronte ad un gioco progettato per un pubblico molto giovane, ma anche tra prodotti del genere è possibile pretendere una struttura di gioco un po’ più complessa. Bee Movie Game si limita a farci svolazzare in giro per i livelli, parlare con i personaggi ed esaudire i vari desideri, che sostanzialmente comportano, nella maggior parte dei casi, la raccolta di oggetti e il trasporto di questi fino all’interessato. Basta osservare il radar posto nello schermo inferiore del Nintendo DS: un punto verde rappresenta l’obiettivo, e non si deve far altro che raggiungerlo. Sulla strada, si trovano anche nemici da evitare o combattere, e rari boss che innescano battaglie particolari, basate sul completamento di particolari mini-game da svolgere interamente sul touch screen. Questi ultimi eventi sono piuttosto divertenti, ma sono poco frequenti, mentre i semplici scontri con i nemici non rappresentano davvero niente di particolarmente esaltante. Il punto di forza del gioco è l’ampiezza dei livelli e la loro realizzazione: Bee Movie trova dunque la sua massima espressione nella fase esplorativa. Berry viene comandata attraverso la croce direzionale, mentre i tasti sono adibiti all’interazione (parlare con i personaggi o colpire oggetti per far uscire polline), al volo e al combattimento. Il design con il quale sono strutturati i livelli costringe spesso a cambiare il livello di altezza da terra, in modo da scoprire passaggi a prima vista invisibili e raggiungere nuove locazioni, oppure riuscendo così a ripararsi dalle intemperie o ulteriori pericoli.

Pennino e pungiglione

Bee Movie è un classico esempio di mancata integrazione nell’utilizzo del touch screen all’interno del gioco, almeno da un punto di vista contestuale. Le sezioni che sfruttano il secondo schermo e le capacità tattili della console sono infatti presenti, ma sono inserite come un elemento esterno rispetto all’azione vera e propria, cosa che accade in molte produzioni similari. L’interazione con pennino è infatti limitata ai mini-games che costellano il gioco, che si integrano in maniera piuttosto forzata nell’azione di gioco ma che possono almeno fungere da interessante diversivo all’altrimenti monotona proceduta di ricerca e recupero oggetti che rappresenta la dinamica basilare. Questi frammenti di gameplay alternativo vengono utilizzati per aumentare le statistiche di Berry, modificandone le abilità fondamentali e rendendolo più forte nei confronti dei pericoli. Si tratta sostanzialmente di poche variazioni, consistenti per lo più in prove di riflessi e tempismo, dove ci si trova a premere tasti o trascinare oggetti sullo schermo inferiore, mentre su quello superiore compare solitamente un’animazione non interattiva che illustra cosa sta succedendo al nostro insettiforme eroe. Tali intermezzi si ritrovano anche nei rari scontri contro i boss, dove i medesimi mini-games si ripresentano con variazioni minime, e sui quali è praticamente incentrata la battaglia, creando in tal modo un filo conduttore tra le fasi di addestramento e le prove fondamentali a cui è sottoposto Berry.

Bee Movie Game - Recensione
Bee Movie Game - Recensione

Eroe in miniatura

Il vero punto di forza di Bee Movie Game, in questa sua versione per Nintendo DS, è la realizzazione tecnica. La grafica del gioco colpisce positivamente da subito, con scenari vasti, ricchi di elementi e colori e con un ottimo utilizzo del 3D con effetto prospettico, capace di dare la giusta impressione di inquadrare il mondo dall’alto. Avendo a che fare con un’ape, tutti gli elementi dello scenario appaiono ovviamente sovradimensionati, rendendo le ambientazioni particolarmente affascinanti, e in linea con il look da cartone animato che pervade tutto il gioco. Gli oggetti che compongono lo sfondo sono però fissi, raramente ci si può interagire, e nel caso unicamente per cercare di trarre un po’ di polline (che evidentemente si nasconde in qualsiasi cosa ci circondi). In ogni caso, la grafica è ben curata, e la possibilità di passare da un livello all’altro di altezza da terra rende gli scenari ancora più complessi e intricati. Anche le animazioni sono di ottima fattura: sia i movimenti di Berry che quelli dei personaggi comprimari e dei nemici (sebbene siano ben pochi quelli che caratterizzano questi ultimi) sono fluidi e convincenti, come in generale il movimento della telecamera, che contribuisce a far scorrere bene l’azione e lo scenario circostante. Poco soddisfacente, invece, trattandosi di un gioco tratto da un cartone animato in computer grafica, è la cura degli elementi “extraludici”: presentazioni, scene d’intermezzo, dialoghi e parti narrative sono rappresentate unicamente da schermate statiche e da poche frasi scritte sullo schermo, mentre sarebbe stato decisamente più piacevole poter vedere qualche animazione più spettacolare, in modo da calare il giocatore nell’azione in maniera più coinvolgente. L’accompagnamento audio è composto principalmente da spezzoni della colonna sonora del film, e poco altro, visto che i dialoghi non sono parlati e gli effetti sonori non si distinguono per nessun elemento particolare.

Commento

Bee Movie Game è chiaramente un prodotto indirizzato a fasce di pubblico estremamente giovanili, ma non si può giustificare la pochezza del gameplay con qest’unica spiegazione. E’ un peccato che l’azione di gioco sia così monotona e priva di spunti interessanti, poiché la cura infusa nella realizzazione del comparto grafico poteva rendere questo titolo decisamente più coinvolgente. Invece, ci si ritrova con un abbozzo di avventura che è possibile concludere in una manciata d’ore e che non offre nessuno spunto particolarmente divertente, nella ripetizione continua delle medesime azioni da compiere (dialogo, ricerca, ritorno). I mini-games attuabili su touch screen sono un diversivo interessante, ma sono pochi e male inseriti all’interno dell’azione di gioco, cosa strana, peraltro, viste le capacità raggiunte dai Vicarious Visions nello sviluppo su Nintendo DS. In definitiva, resta l’impressione di un gioco forse concluso con una fretta eccessiva, che se avesse proposto maggiore longevità e varietà nell’azione si sarebbe sicuramente distinto tra la concorrenza, anche in virtù di una grafica in 3D davvero notevole.

Pro

  • Buona realizzazione tecnica
  • Ambientazione simpatica
  • Bella struttura "scalare" dei livelli
Contro
  • Ripetitivo e noioso in breve
  • Eccessivamente corto
  • Scarsa integrazione del touch screen