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La strategia di Toriyama

I nuovi eroi della premiata ditta Sakaguchi-Toriyama si fanno più piccoli e più strategici: una mossa azzeccata?

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   05/05/2009
Blue Dragon
Blue Dragon
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Prima del lancio su Xbox 360, Blue Dragon era atteso come solo i grossi calibri del genere JRPG sanno farsi attendere: del resto le premesse c'erano tutte, a partire dall'esclusività del titolo fino ai grossissimi nomi che si leggevano nell'elenco dello staff. Alla fine il gioco si rivelò, sebbene per nulla malvagio, poco all'altezza delle aspettative che si erano create, forse proprio perché queste aspettative erano diventate troppo importanti, ma evidentemente Mistwalker non ha intenzione di mollare subito il brand, e il qui presente Blue Dragon Plus ne è la prova!

In punta di pennino

Per certi versi, il ripensamento della formula di gioco è radicale, la qual cosa era anche da attendersi visto il passaggio ad una piattaforma tanto diversa quale il DS. BD+ non rinuncia a forti elementi RPG, ma il genere in cui si inserisce è a tutti gli effetti quello degli Strategici in Tempo Reale, scelta tra l'altro già effettuata da Square Enix quando si è trattato di portare sull'handheld Nintendo nomi quali la serie di Mana e Final Fantasy XII.
Le battaglie si svolgono dunque in tempo reale, su mappe 3D non certo enormi e neanche troppo complesse: il controllo è cruciale in frangenti come questi, e bisogna dire che il gioco si comporta molto bene. E' quasi sempre facile scegliere il personaggio giusto e la mossa da fargli fare, anche quando infuria la battaglia e anche se non è assolutamente prevista la possibilità di gestire il proprio party con tutta la calma che può concedere una "pausa attiva". Questo risultato è ottenuto da una parte con un'effettiva attenzione dedicata ad elementi quali la resa su schermo dei PG (che sono in 2D), la calibratura della sensibilità del touch screen e la possibilità di ruotare la mappa di 45° all'occorrenza, ma, dall'altra parte, con delle limitazioni del sistema di gioco rispetto agli RTS più classici. Queste limitazioni consistono principalmente nelle piccole dimensioni del party, che non arriva mai a più di sette componenti - ad un certo punto controllerete ben sedici personaggi, divisi però in quattro gruppi diversi - e nel comportamento dei nemici, che non vi attaccano mai in numeri enormi, vi lasciano sempre tutto il tempo necessario tra un'ondata e l'altra per ripristinare la salute del gruppo, e che sono dotati di un'Intelligenza Artificiale che va poco oltre il semplice attacco. Parziale eccezione a tutto ciò è rappresentata dai boss, che richiedono una certa strategia non tanto perché particolarmente acuti, ma piuttosto perché dotati di ben specifici punti deboli e di forza che sta a voi comprendere e sfruttare. Il risultato è un combattimento veloce ed intuitivo, quasi mai frustrante, ma che cade presto nel banale: nonostante esistano delle "variazioni sul tema" (forzieri da aprire prima dei nemici, personaggi da proteggere e così via), spesso e volentieri la tattica migliore consiste nel selezionare tutto il gruppo, mandarlo verso il nemico e scatenare, prima degli attacchi fisici, le abilità magiche di ciascuno, tra cui le caratteristiche Ombre della serie, tenendo magari d'occhio la barra della salute per rinvigorirla all'occorrenza con una magia o con una Medicina, oggetto del quale il gioco non è mai avaro. Da segnalare in ultimo alcuni problemi di pathfinding, che date le scelte strutturali di cui abbiamo discusso non pesano troppo sull'esperienza, ma che si avvertono e avrebbero dovuto essere curati maggiormente.

Pianificazione strategica

Come ben sa qualsiasi condottiero virtuale che si rispetti, le battaglie si vincono più fuori dal campo che dentro: è nella fase pre-battaglia che entrano in gioco gli elementi RPG di BD+. Innanzitutto diciamo che, dopo una primissima fase in cui le battaglie avvengono in sequenza una dopo l'altra, ben presto venite messi in grado di gestire ogni elemento del party come più vi aggrada, a parte lo sviluppo per livelli che avviene in automatico. L'esplorazione è a vostra scelta: per quanto ovviamente sia necessaria per portare a termine il gioco, potreste per assurdo restare sempre nella stessa area a battagliare nemici nella "battaglia libera" in modo da accumulare esperienza, oggetti e soldi; potete anche dedicarvi all'analisi attenta dell'area appena ripulita dai nemici per scovare eventuali tesori o passaggi nascosti. Ma la fase più importante è quella che vi permette di gestire, come dicevamo, i personaggi singolarmente, a partire dalle abilità tramite un sistema di slot (limitati e da condividere con l'uso degli oggetti, per cui al crescere del numero delle abilità a disposizione del PG diminuirà il numero degli oggetti a cui lo stesso PG può accedere), fino all'equipaggiamento, che si trova sul campo o si acquista in specifici negozi.

La strategia di Toriyama

Tutte queste attività sono forse non fondamentali, ma di certo molto importanti per la buona riuscita di una battaglia: dato il numero di personaggi, oggetti ed abilità tra i quali destreggiarsi, non ci troviamo di fronte all'interfaccia più asciutta ed intuitiva mai vista e si può perdere anche parecchio tempo tra i vari menu, ma il pennino aiuta tantissimo, come al solito in questi casi, e il tutto finisce con lo spezzare il ritmo del gioco senza però pesare eccessivamente; anzi, vista la ripetitività di gran parte delle battaglie, qualche giocatore potrebbe addirittura trovare maggiori spunti in questa fase...

Una storia sbagliata?

Tra le varie cose per le quali il primo Blue Dragon si è guadagnato l'etichetta di gioco senza infamia e senza lode c'è sicuramente tutto il reparto trama/narrazione/caratterizzazione, non insopportabile ma neanche memorabile: nel Plus son stati fatti decisi passi in avanti, magari non nella premessa narrativa, che è quanto di più scontato ci si possa attendere da un sequel, ma di sicuro in aspetti quali la caratterizzazione dei personaggi (poche le new entry e molti i volti conosciuti, per la gioia dei fan) e l'approfondimento, tramite momenti epici e/o epicamente intimi opportunamente sottolineati da FMV di squisita fattura e resa, di aspetti quali i rapporti tra i protagonisti e le solite ma mai stancanti "tematiche universali" tipiche di ogni opera narrativa giapponese. Non parliamo quindi del plot in senso stretto, che resta banalotto nonostante qualche apprezzabile colpo di scena, quando diciamo che è questo probabilmente l'aspetto più accattivante di BD+, ma di alcuni determinati "momenti" dell'esperienza narrativa, resi molto bene, toccanti e profondi, e su cui in definitiva si fondano le circa 25 ore richieste per il completamento.

La strategia di Toriyama

E', del resto, la solita cura che i Giapponesi pongono in quello che si è soliti definire di "contorno" al gameplay, cura che si riflette anche nella grafica: dei FMV abbiamo già parlato, impressionanti sui piccoli schermi DS, ma anche in real-time le sorprese sono tante, con la parte 3D sempre molto pulita e dettagliata (in particolare le Ombre evocate, un vero spettacolo) e quella 2D che brilla per colori, stile (sempre che vi piaccia Toriyama...) e capacità del motore di gestire un buon numero di sprite senza mostrare cedimenti. Un po' meno evocativo, infine, il sonoro, sempre curatissimo e di qualità, ma privo, oltre che di doppiaggio, di motivi ed effetti sonori particolarmente memorabili.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.2
Lettori (23)
6.5
Il tuo voto

Ci troviamo di fronte ad un gioco che si può definire senz'altro "onesto", ma poco più. Quello che dovrebbe essere il pilastro di tutta l'esperienza, ossia la battaglia in tempo reale, si rivela in realtà spesso e volentieri una sequenza di azioni ripetitive e poco stimolanti spostando l'attenzione del giocatore su elementi "secondari" quali la gestione del party, l'ambito narrativo e l'aspetto tecnico. Sicuramente i giocatori più affezionati a Shu e compagni non disdegneranno questa loro avventura portatile, per tutti gli altri resta un'esperienza non particolarmente fondamentale, certo non da evitare a tutti i costi, ma neanche memorabile: ci sono, su DS, altre priorità...

PRO

  • Ottimi spunti narrativi
  • Tecnicamente su livelli molto buoni
  • Battaglie snelle e pratiche...

CONTRO

  • ...ma ben presto ripetitive
  • Gestione del party un po' macchinosa
  • Niente multiplayer