Il 9 aprile sarà disponibile su PC, Nintendo Switch e Xbox (incluso anche in Game Pass) Botany Manor, una nuova avventura puzzle a tema botanico che ci porta nell'Inghilterra di fine 1800.
Abbiamo avuto la possibilità di provare il gioco in anticipo e ora siamo pronti per dirvi cosa ne pensiamo in questa recensione di Botany Manor.
Botany Manor: di fiori e persone
La storia di Botany Manor è semplice, all'apparenza. Siamo una nobile, Arabella Greene, che torna nella propria villa dopo una lunga assenza e vuole ripristinare la flora coltivando tutta una serie di fiori particolari.
Si inizia quindi a esplorare di area in area, trovando indizi come lettere e ritagli di giornale che permettono di capire il modo migliore per coltivare ogni seme, ma che nel mezzo ci raccontano quasi di nascosto la storia della nostra vita.
Arabella Greene è infatti una donna, prima che una nobile, una botanica e un'insegnante. È una donna che vive in un'epoca nella quale, ancora più di oggi, a dominare è una società patriarcale che ritiene "il gentil sesso" inadatto a qualsiasi materia di studio.
Di testo in testo scopriamo quindi la vita di Arabella tra delusioni, rifiuti e sfruttamenti, ma sempre vissuta nell'amore per la botanica e per la conoscenza. Dobbiamo essere onesti, ci siamo appassionati più di quanto ci saremmo aspettati nell'esplorare Botany Manor: in più di una occasione ci siamo ritrovati a non riuscire a trattenere un insulto contro gli "intellettuali" con i quali Arabella deve avere a che fare o a sorridere di fronte alle parole dolci di un'amica o della sorella della protagonista, con reazioni viscerali inaspettate.
Tutto questo, inoltre, avviene grazie a poche righe che di volta in volta troviamo sulla nostra strada. Botany Manor non eccede mai e racconta tutto quello che dobbiamo sapere per comprendere chi siamo, dove ci troviamo, quale sia stato il nostro passato e quale sarà il nostro futuro senza annoiare e senza rallentare il ritmo di gioco.
Botany Manor è prima di tutto un puzzle game, ma se vi piace avere anche una componente narrativa che guidi le vostre azioni e vi faccia immergere nel mondo di gioco, non rimarrete delusi da questa avventura.
Botany Manor: sporcarsi le mani
Come detto, però, Botany Manor non è un'avventura narrativa, ma è un puzzle game e anche molto solido. L'idea di base è ancora una volta semplice: dobbiamo coltivare un fiore, assicurandoci di dargli le condizioni ideali per fiorire.
Si inizia prendendo un vaso, mettendo la terra, piantando il seme, innaffiando e poi arriva il gioco. Botany Manor è diviso in cinque capitoli, ognuno dei quali dà accesso a un pezzo della villa, tra serre, giardini, saloni, cucina e non solo, in una mappa che si amplia piano piano con persino una serie di scorciatoie da sboccare che rendono molto più organico il movimento tra le varie aree e la riesplorazione. Ogni area ha un determinato numero di fiori da coltivare e tutta una serie di indizi che aiutano a capire come fare per farlo fiorire. Si deve quindi leggere continuamente, ma ancora una volta ogni indizio è pensato per essere poco verboso, così da non perdere troppo tempo.
Botany Manor è sempre molto chiaro su quanto si deve fare e la "curva di difficoltà" consiste perlopiù nell'ampliamento delle aree e del numero di indizi che ci ritroveremo a dover scovare prima di capire appieno come fare per far sbocciare il successivo fiore.
Si tratta di idee sempre diverse, in cui bisogna interagire con il mondo di gioco trovando i giusti strumenti. In un'occasione, ad esempio, si deve sfruttare il fuoco per far schiudere un seme, in altre scattare una fotografia, in un'altra bisogna persino fare flash con il codice morse. I fiori di Botany Manor e i metodi di fioritura sono un po' fantasiosi e poco realistici, ma anche per questo risulta sempre interessante e curioso.
Si tratta di un'avventura breve (tre ore bastano per vedere i titoli di coda) e anche per questo ben ritmata. Non dura un secondo di troppo né uno di meno del necessario. È ottima anche la grafica, con i suoi colori pieni e intensi, in grado di trasporci in una delle migliori giornate estive di sempre. Botany Manor è persino tradotto in italiano, eliminando così qualsiasi rischio di incomprensione causato dalla barriera linguistica.
Conclusioni
Botany Manor è un puzzle game solido, che dura il giusto e in grado di raccontare una storia interessante e più appassionante di quanto ci saremmo aspettati. Riesce a farlo con delicatezza e senza mai esagerare, con poche righe da leggere qui e là che bastano per dirci tutto quello di cui abbiamo bisogno, sia in termini ludici che narrativi, senza farci perdere tempo o annoiarci. Se vi piace il genere ve lo consigliamo assolutamente, semplicemente non aspettatevi un livello di sfida particolarmente elevato.
PRO
- Ottima componente narrativa
- Puzzle solidi e vari
- Dura il giusto
CONTRO
- Chi cerca puzzle game impegnativi non troverà sfogo in Botany Manor