Come sostituire PTW
Al fine di risolvere definitivamente il problema legato alla compatibilità di Civilization 3 PTW con la versione italiana di Civilization 3, Infogrames ha deciso di sostituire, a chiunque abbia acquistato una copia inglese di Civilization 3 e una italiana di PTW, l'expansion pack PTW non funzionante con un nuovo expansion pack PTW perfettamente compatibile.
Chiunque disponga della versione di Civ 3 PTW non funzionante dovrà spedirla immediatamente al seguente indirizzo:
Infogrames Italia
CA: Ufficio Marketing
Viale Italia 82 20020 Lainate (Milano)
Nella busta dovrà essere indicato in modo chiaro l'indirizzo a cui spedire la copia corretta di Civ 3 PTW. Quest'ultima verrà recapitata all'indirizzo indicato a partire dal 14 Febbraio, data di disponibilità presso i magazzini di Infogrames del nuovo master Civ 3 PTW
I primi dettagli non proprio insignificanti
Cominciamo subito con qualche dettaglio tecnico: Play The World (d’ora in poi PTW) è un’espansione di Civ3, quindi, senza il gioco originale non sarà possibile installarlo ne, tanto meno, giocarlo. Il retro della DVD box della versione italica di PTW assicura la piena compatibilità sia con il gioco originale in Inglese che con quello Italiano. Falso: PTW Italiano funziona solo con Civilization 3 in Italiano, nonostante quanto promesso dalla scatola del gioco.
Le nuove confezioni distribuite ai venditori riportano la rettifica, con le giuste indicazioni, con un bel bollino giallo posto proprio sulla copertina del gioco ma non è detto che non sia rimasta in commercio qualche versione "bacata": il fatto di non trovare il bollino giallo, infatti, non vuol dire necessariamente che la scatola tra le vostre mani sia compatibile con le versioni in inglese. Nota quasi positiva, comunque, il fatto che poprio da pochi giorni Infogrames ha reso il noto che fra pochi giorni sarà in vendita la versione compatibile con tutte le versioni di Civ3 e che rivolgendosi a Infogrames stessa sarà possibile si potrà sostituire la vecchia di PRW con quella nuova.
Una volta installato PTW è molto consigliabile, poi, scaricare subito la patch 1.14f o superiore (sempre versione Italiana) per poter giocare nel migliore dei modi nelle partite in rete anche se, come vedremo, le performance di rete non si riveleranno mai ottimali. Dopo di che sarete pronti alla conquista del mondo di Internet… e non solo.
Ma cosa offre di nuovo PTW?
Le aggiunte più sostanziali risiedono certamente nelle nuove (in un numero di 8) civiltà aggiunte, nell’implementazione di nuove modalità di gioco (tra cui quella multigiocatore) e, quasi un’eresia a dirlo, nella gestione di una nuova modalità che non prevede più i turni a favore di uno svolgimento del gioco contemporaneo ed in tempo reale.
Poi c’è tanto altro come l’interfaccia di gioco leggermente ampliata a favore di qualche elemento di interazione in più, nuovi (anche se pochi) miglioramenti da poter applicare alle proprie città, nuove unità ed un nuovo editor di gioco con cui sarà possibile, oltre che creare scenari personalizzati, personalizzare alcune caratteristiche del gioco (come le caselle terreno o le unità).
Qualcosa di nuovo
Certo, i più esperti di voi magari avranno già avuto modo di giocare a CivNet (celebre clone freeware di Civilization) quindi, seppure grazie ad un titolo apocrifo, saprete che già da tempo era possibile scontrarsi contro civiltà guidate da altri giocatori umani. Tuttavia la consacrazione ufficiale data da PTW potrebbe rappresentare, per gli appassionati, l’unica vera ragione dell’acquisto di questa espansione.
Viene supportata sia la modalità HotSeat (più giocatori a turno sullo stesso computer) che quella giocabile via Lan (e via Internet) che quella dal gusto squisitamente snob del PlayByEmail. Come molti di voi avranno già immaginato l’introduzione del Multiplayer ha reso necessarie anche l’ideazione di nuove modalità di vittoria.
Se, infatti, nella solitudine del proprio salotto la possibilità di poter giocare partite da diverse ore di gioco (seppure se spalmate su diverse sessioni gi gioco) è sempre ben vista invece, nell’ottica di scontrarsi, magari durante la pausa pranzo, si è resa palese la necessità d’introdurre delle modalità di gioco più veloci ma non per questo meno profonde.
Abbiamo quindi il regicidio, dove vince l’ultima civiltà che si fa eliminare una particolare unità dalle caratteristiche di attacco/difesa ovviamente limitate e chiamata, appunto, Re (Lincoln per gli Americani, Cesare per i Romani e così via). Il regicidio di massa: variante del regicidio dove però, come prevedibile, i Re sono più di uno. Poi esiste la modalità “Cattura la principessa” che altro non è che la solita modalità CTF (Capture The Flag - Cattura la bandiera) conosciuta da tutti i fraggers del mondo e che consiste nel dover catturare la bandiera (principessa) avversaria per portarla nei propri territori controllati.
Seppure ci sia bisogno di un comprensibile rodaggio iniziale le nuove regole di vittoria assicurano una nuova varietà di gioco e regalano a Civ3, anche nella sua modalità singolo giocatore, nuova linfa vitale. Sempre in questa ottica sono state introdotte le nuove modalità in tempo “semi-reale”: quella senza turni e quella con il movimento simultaneo che, grazie ad una particolare (anche se forse non azzeccata) rivisitazione del concetto di turno riescono a comprimere i tempi morti, tipici di questo tipo di gioco, e a rendere più veloci – e godibili – le partite multigiocatore.
Multiplayer, mon amour
Le partite via Internet sono gestite grazie all’ormai onnipresente servizio di GameSpy e, abbastanza sorprendentemente, necessita di linee abbastanza veloci. Questo vuol dire che con un semplice modem a 56 Kb potrebbe rivelarsi un vero incubo riuscire a trovare un server di gioco dal ping quantomeno accettabile (difficilmente nelle nostre prove siamo riusciti a trovare ping più bassi di 500 millisecondi). Seppure PTW non sia un gioco di azione pure è innegabile che il ritardo di risposta ad un nostro comando possa, a volte, oltre che infastidire anche decidere tra la vittoria tra la vittoria e la sconfitta. Per di più, siccome un anello lento nella catena rallenta anche i giocatori senza problemi di lag, molti giocatori si rifiuteranno di giocare con avversari dotati di connessioni lente. Importante notare il fatto che, comunque, le prestazioni migliori si avranno solamente giocando in Lan e questo considerando che non abbiamo a che fare con un FPS dell’ultima generazione ci fa un po’ sorridere.
Se il mondo di Internet e del multiplayer in generale invece non vi affascina proprio allora PTW vi offre l’opportunità di giocare su un certo numero di scenari predefiniti (per lo più comunque già trovabili navigando sulla grande rete) e di poter impersonare i Celti piuttosto che gli Spagnoli o gli Scandinavi. Ovviamente ognuno delle nuove civiltà avrà dalla sua una nuova unità esclusiva: i Sipahi per gli Ottomani, i Berserkir per gli Scandinavi, il guerriero Ansar per gli Arabi e così via.
Anche l’automatizzazione delle unità adesso risulta più personalizzabile e gestibile. Nel caso dei lavoratori, ad esempio, potremo decidere quali miglioramenti permettergli di attuare/distruggere o meno. Appena sopra il Box di controllo, inoltre, adesso sarà più veloce e semplice la visualizzazione ciclica di tutte le nostra città e delle nostre truppe. Il gioco, però, nonostante tutti i nuovi pulsanti e scorciatoie, utili per facilitarci la vita, rimane pur sempre quello: con lo stesso motore di gioco, gli stessi pregi e, fondamentalmente, le stesse pecche.
Dominiamo il mondo?
Dopo aver provato la sensazione del Multiplayer ben difficilmente potrete pensare di tornare a giocare a Civilization in modalità singolo giocatore. Il concetto stesso di diplomazia assume nuovi ed inaspettati risvolti, inoltre farsi battere da un avversario non perché ha barato ma perché ha utilizzato una tattica migliore da una soddisfazione inimmaginabile. Insomma, se avete tanto tempo a disposizione ed una buona connessione allora PTW è davvero consigliato.
Ma se non giocate in multiplayer PTW vale tutti i soldi spesi? La risposta, ovviamente, non è assolutamente semplice. Molto dipenderà da quanto Civilization III riesca a divertirvi ancor oggi: se infatti lo giocate ancora assiduamente è possibile che l’aggiunta delle nuove caratteristiche possa ampliare ulteriormente il divertimento. Certo che il prezzo dell’espansione non è proprio basso, quindi, pensateci su più di una volta.
Se invece già da tempo vi siete annoiati del gameplay classico di Civ3 ben difficilmente le poche, anche se sostanziali, migliorie potranno farvi tornare la voglia di giocare anche se, bisogna ammetterlo, le nuove modalità di gioco potranno quantomeno offrire un nuovo modo d’intendere il mitico Civ.
Pro
- E’ Civ, sempre più Civ
- Il multiplayer dona nuova linfa al vecchio Civilization 3
- Editor di gioco ancora più ricco e potente
Contro
- Netcode inefficiente
- Molte delle aggiunte potevano essere aggiunte gratuitamente
- Se giocate solo in singleplay la spesa non è pienamente giustificata
Giochiamoci il mondo
Volenti o nolenti è inutile non volerlo ammettere, Civilization 3 rappresenta per milioni di appassionati il non plus ultra dei giochi strategici.
Soprattutto per tutti i fedeli seguaci dell’ormai mitico Sid Meier che tuttavia erano rimasti – forse a torto – delusi dal discusso Alpha Centauri.
Molti altri però, soprattutto dopo l’avvento di titoli come Europa Universalis, hanno cominciato a voler cercare qualcosa di più in quello che, per tanti, era chiamata semplicemente “Strategia a turni”. Civilization 3, invece, proprio come si lasciava già intuire dal primo lancio pubblicitario, era “semplicemente”: Sempre più Civ.
I fan più accaniti avevano visto questo modo di concepire il terzo capitolo della saga come un vero e proprio atto di forza del team di sviluppo guidato da Jeff Morris atto a dimostrare come i veri classici non abbiano bisogno di certe innovazioni. Atto di forza o meno, alla fine, Sid Meier (o chi per lui) sembra voler essere tornato sui propri passi proponendoci questa versione riveduta e corretta di Civilization III: Play The World.