Corsair Virtuoso RGB Wireless, la recensione

La recensione di Corsair Virtuoso RGB Wireless: il nuovo headset dell'azienda californiana punta in assoluto al top per quanto concerne le cuffie da gaming, e non solo. Parliamo infatti di un dispositivo caratterizzato da un design che abbiamo trovato francamente straordinario, elegante e moderno al tempo stesso, minimalista in alcune scelte precise, davvero affascinante.

Contribuiscono in maniera importante al giudizio i tanti componenti in alluminio, dalla valenza non solo estetica ma anche strutturale, un posizionamento dei pochi tasti che ci è sembrato perfetto (dietro il padiglione destro sono collocati la rotella del volume e l'interruttore di accensione per la modalità senza fili), un microfono rimovibile molto bello a vedersi (con tasto mute posto in prossimità del connettore) e tre differenti connessioni: wireless, con jack tradizionale da 3,5 millimetri o USB di tipo C.

Il tutto è racchiuso in una confezione anch'essa elegante e minimal, che include semplicemente le cuffie, due cavi (USB e audio) e il dispositivo di trasmissione, che abbiamo testato con successo su PC e PlayStation 4: basta inserire lo stick e dopo pochi istanti è tutto pronto.

La versione Carbon che ci è stata inviata per la prova è equipaggiata con un microfono dal terminale ridotto e con fasce laterali nere anziché grigie rispetto alla Special Edition, ma per il resto le soluzioni adottate in termini di qualità costruttiva, ergonomia ed estetica sono le stesse per tutte e tre le varianti disponibili sul mercato, a un prezzo che nel caso del modello da noi testato è pari a 214 euro.

Caratteristiche ed ergonomia

Le Corsair Virtuoso RGB Wireless vantano caratteristiche tecniche di alto profilo: trasmissione wireless, batteria interna con autonomia di 20 ore, tecnologia audio surround 7.1 e driver al neodimio ad alta densità da 50 millimetri, costruiti con una precisione e una tolleranza sulla carta senza pari nell'ambito degli headset da gaming. Ciò garantisce un range di frequenza da 20 a 40.000 Hz, in grado dunque di riprodurre in maniera dettagliata e cristallina qualsiasi suono.

Collegando le cuffie con cavo USB è possibile godere di un sonoro di qualità pari a 24 bit e 96 KHz laddove disponibile, mentre con la connessione jack e wireless il dispositivo non va oltre i canonici 16 bit e 48 KHz.

A proposito di modalità senza fili, le Virtuoso RGB Wireless utilizzano un sistema che modifica dinamicamente la frequenza (Intelligent Frequency Shift) per assicurare la massima stabilità del segnale fino a una distanza di circa 18 metri.

Il microfono, che come detto può essere rimosso, garantisce un'ottima riproduzione della voce, chiara e nitida: la sensibilità dichiarata dal produttore è pari a -40 dB (-42 dB nel modello SE) con capsula da 4 millimetri (9,5 millimetri nel modello SE).

Il sistema di illuminazione LED RGB è posizionato sulle piastre laterali dell'headset e sulla punta del microfono: utilizzando il software gratuito iClue è possibile personalizzare le tonalità e regolare l'equalizzazione dell'audio, in maniera molto semplice e immediata. L'effetto è anche qui molto elegante, con il piccolo logo Corsair che si illumina.

In termini di ergonomia è stato fatto un lavoro eccellente, sebbene manchi qualche piccolo dettaglio. I cuscini montati sui driver sono in memory foam e garantiscono un comfort straordinario anche se si indossano gli occhiali, restando freschi e creando, insieme all'imbottitura dell'archetto, una combinazione capace di offrire un peso contenuto (circa 370 grammi senza cavo) e una comodità che si protrae sul lungo periodo, accompagnandoci senza problemi nelle sessioni di gioco più lunghe, nella visione di film o nell'ascolto di musica.

Le cuffie Turtle Beach hanno in più la possibilità di sganciare e/o sostituire i cuscini, oltre a presentare la scalanatura proprietaria pensata per non gravare sulle asticelle degli occhiali, ma alla fine dei conti parliamo di sfumature che in questo caso non vanno a pesare sulla resa finale.

Prova su strada

Abbiamo provato le Corsair Virtuoso RGB Wireless per diversi giorni, avvicinandoci molto al valore dichiarato dall'azienda per quanto concerne l'autonomia.

La modalità senza fili risulta comodissima sia su PC che su PS4, la rotella per il volume è immediatamente accessibile così come il tasto mute sotto il microfono. La scelta di non inserire ulteriori comandi fisici ci trova d'accordo, sebbene ciò renda le varie personalizzazioni e l'equalizzazione audio disponibili unicamente su computer utilizzando il già citato software iClue. Con i valori di default, ad ogni modo, il suono ci è sembrato molto dettagliato, chiaro ma anche corposo nelle frequenze più basse, davvero ben bilanciato.

Per i tradizionali test abbiamo utilizzato Gears 5, Assassin's Creed Odyssey e Control.

L'ultimo episodio della serie Microsoft vanta un design audio di grande impatto, capace di avvolgere nelle sue atmosfere durante le missioni della campagna grazie a una resa solida e convincente delle armi e delle esplosioni, nonché a una colonna sonora epica al punto giusto nelle fasi più spettacolari. La medesima solidità si riflette nel comparto multiplayer, che abbiamo rivisitato con qualche match competitivo ma soprattutto con le modalità Fuga e Orda: in tutti questi casi le Virtuoso RGB Wireless si sono dimostrate perfettamente all'altezza della situazione, comunicandoci efficacemente anche dal punto di vista spaziale la provenienza dei rumori.

L'ampio e ricco open world di Assassin's Creed Odyssey ci ha ovviamente fornito degli ottimi spunti per sfruttare questa caratteristica dell'headset, e visitando le suggestive location dell'antica Grecia siamo rimasti in più punti meravigliati dai dettagli che si perdono con un ascolto normale. Le battaglie su larga scala anche qui la fanno da padrone, ma il lavoro svolto da Ubisoft sotto il profilo del comparto sonoro è ottimo nella sua interezza.

Ed è altrettanto ottimo ciò che i ragazzi di Remedy Entertainment hanno saputo fare con Control, l'entusiasmante third person shooter in stile metroidvania che fa leva su suggestioni e atmosfere peculiari per raccontarci una storia inquietante, intricata e coinvolgente. Resta un peccato la mancanza del doppiaggio in italiano, ma il mix di musiche e suoni appare eccellente e la spazialità dei rumori viene resa anche qui molto bene.