Mitologia
Il gioco si rivolge principalmente agli appassionati di Dragonball, presentando personaggi e vicende legate alla famigerata serie "Z", ovvero quel particolare lasso di tempo che -nella storia- corre dalla nascita del figlio di Son Goku, Gohan, fino alla conclusione della saga di Majin-Bu. La conoscenza di un minimo di trama è utile per fruire al meglio il gioco e per lasciarsi prendere dalle vicende dei personaggi. Il gioco offre diverse modalità in grado di tenere impegnato a lungo anche il videogiocatore più tenace: la modalità portante dell'intero gioco è quella denominata "sentiero drago" dove, correndo idealmente sul famigerato sentiero del drago (che connette la casa del re Kaioh all'inferno) si snodano una serie di missioni a bivi basate su di una storia comune. La seconda opzione di gioco presente è quella rappresentata dal classico Arcade, che mette il giocatore davanti ad una serie di combattimenti aventi l'unico scopo il recupero delle sfere del drago; a seconda del personaggio selezionato si potranno assistere particolari scambi di battute con l'avversario di turno (ad esempio Goku contro Vegeta, o Crilin contro il Cyborg 18), che ricorderanno avvvenimenti accaduti nel corso del fumetto. Nella modalità allenamento si potrà tenere traccia di ogni propria mossa, valutando grazie ad una serie di statistiche in che modo cambiano le prestazioni del personaggio (sia in attacco che in difesa) eseguendo alcune particolari mosse; la sezione di training sarà anche utile per imparare ad eseguire le combinazioni base di ogni personaggio in modo da essere preparati in ogni situazione. Concludono la conta delle modalità in single player le "Prove Z", formate dal più classico dei survival, dove l'unica cosa che conterà sarà continuare a battere i propri avversari, e dalla prova a tempo che si articolerà lungo una serie di percorsi tematici (in cui per tematico non si intende l'ambientazione, quanto la categoria di avversari come ad esempio "i grandi nemici di goku" e via così..). Oltre al single player, sarà possibile giocare in multiplayer via wireless tramite connessione ad hoc, ovvero con un altro avversario dotato di PSP e di copia del gioco.
Fight Club
Il cast di personaggi utilizzabili nel corso del gioco conta una ventina di combattenti in totale, presi oltre che dalla serie Z del fumetto, anche dagli OAV (gli anime) legati a questa saga come ad esempio il Sayan leggendario Broly e il malefico Janemba. La scelta dei personaggi utilizzabili è stata realizzata con intelligenza, inserendo nel cast solo quelli dotati di una certa potenza (scordatevi Mr.Satan e personaggi secondari che cercano di sconfiggere nemici infinitamente più potenti di loro, mandando all'aria tutti gli equilibri del fumetto). Le battagli vere e proprie sono una versione semplificata (e sicuramente più funzionale) delle versioni Budokai già provate su Ps2, all'interno di arene tridimensionali (purtroppo poche) che ripercorrono luoghi conosciuti di Dragon Ball si scontrano due personaggi in grado sia di combattere a terra che in volo. Per il combattimento corpo a corpo sono stati dedicati i tasti quadrato e triangolo, che lavorano in combinazione con il pad analogico per creare differenti mosse. Gli attacchi melee soffrono a volte di un po' di confusione per via delle continue materializzazioni e smaterializzazioni dei personaggi (che il più delle volte sono affidate al caso) e per la presenza di particolari colpi in grado di stordire momentaneamente l'avversario, condannandolo spesso ad una fine precoce. Oltre ad attacchi fisici sarà possibile realizzare tutta una serie di mosse speciali basati sulla forza psichica del personaggio: per caricare la propria barra di Ki, sarà necessario tenere premuto il dorsale L e per rilasciarla bisognerà premere il tasto cerchio (anche questo in combinazione con una direzione) creando attacchi speciali specifici per ogni personaggio e ben noti a chi ha conoscenza dell'universo di Dragon Ball. Oltre alla carenza di ambientazioni (solo cinque), ne va segnalata anche l'assoluta mancanza di particolari che, pur seguendo un trend utilizzato anche da Toryama stesso, sono effettivamente realizzate con quattro poligoni in croce che vogliono ricordare particolari ambientazioni di Dragon Ball come la sede del Red Ribbon o l'inferno. Le battaglie, per venire incontro alla portatilità della console, sono abbastanza rapide e fanno in modo che difficilmente ci si annoi a metà partita. Al termine di ogni incontro si verrà classificati secondo tre parametri che riguardano tempo, tecnica e vita rimanente, e a seconda del grado ottenuto si otterrà un certo numero di zenie, la moneta necessaria ad acquistare una serie di oggetti dal negozio presente nelle opzioni di gioco. Gli oggetti acquistati non andranno a influire direttamente sul gioco, ma serviranno unicamente alla creazione della propria scheda giocatore da condividere nelle partite multiplayer.
Fight Club
Purtroppo alla buona struttura di gioco si sovrappone una pessima realizzazione della storia, con buchi di sceneggiatura, dialoghi al limite dell'impossibile e battute degne del peggior film di serie B; se Shin budokai avesse anche solo un decimo della storia di dragon ball, potrebbe sicuramente risultare uno dei migliori giochi basati su Goku&co di sempre. Il comparto grafico lavora in maniera ottima, presentando tutta una serie di effetti luce al momento delle mosse speciali e di collisioni al momento di impatto sia con colpi fisici che psichici (una chicca è il movimento che da la classica "sberla" alla sfera di energia, per poi permettere al giocatore di andare a segno sul proprio avversario). Il cell si difende bene e dimostra ancora una volta di essere il modo migliore di rappresentare un fumetto in un videogioco. Nulla da segnalare purtroppo per il sonoro, Shin Budokai è lontano dai fasti dei 16 e 32bit, i suoi motivetti pseudo-techno si perdono in mezzo al pathos della battaglia; ottimo invece il tema utilizzato per la presentazione, peccato che la colonna sonora del gioco non si sia uniformata su quello.
Shin Budokai è un ottimo esordio per PSP, è sicuramente uno dei migliori giochi basati sul mondo di Dragon Ball ma viziato da alcuni macroscopici difetti che pesano sulla valutazione del gioco. Piacerà sicuramente molto ai fan, a tutti gli altri potrà sembrare uno strano picchiaduro con una storia bizzarra.
- Pro:
- Combattimenti divertenti e mai noiosi.
- Longevo.
- Contro:
- Storia pessima.
- Musica e ambientazioni non stanno al passo con il resto.
Una delle fortune di essere un manga (o anime) di successo, è indubbiamente quella di godere di un numero di riproposizioni videoludiche in numero tale da far impallidire persino i videogiochi che in assoluto vantano più sequel. Uno di questi pluricampioni di presenze è sicuramente la saga di DragonBall, che nata dalla matita (e dalla testa) di Akira Toryama, si è vista passare tra le mani degli appassionati di videogiochi sin dai tempi del super nintendo e del megadrive. Da quel tempo le cose sono cambiate molto, la concezione di videogioco per DragonBall si è evoluta fino a sviluppare quello che probabilmente è uno degli stili più adatti, mescolando ambientazioni 3D e personaggi in cell. E per una nuova console che esce, la PSP, ecco il gioco di dragonball a lei dedicato, è quindi tempo di tornare a combattere con Son Goku e amici nell'infinita ricerca delle sfere del drago.