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Eragon

Un blockbuster non è un vero blockbuster senza il suo gioco per cellulari...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   04/01/2007
Eragon
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Eragon
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Golden (double) dragon

Eragon segue a grandi linee le vicende narrate da libro e film, incentrate sulla figura di un giovane che, assieme al proprio fedele drago Saphira, deve tentare di porre fine al regno di terrore di un perfido sovrano. In questa versione mobile del gioco, tutto ciò si traduce in un mero pretesto per fare stragi di nemici in salsa beat’em up a scorrimento, un genere decisamente poco sfruttato su cellulari. E probabilmente a torto, considerando come Eragon riesca a destreggiarsi bene con le meccaniche ludiche tipiche della categoria, configurandosi come un prodotto sufficientemente completo. Il sistema di controllo tollera ben otto tasti per muoversi in altrettante direzioni, delegando l’attacco primario ad un solo pulsante: niente paura però, nel corso dell’avventura vengono sbloccate diverse combo da due o tre colpi e perfino delle magie molto potenti ma che dilapidano una parte dell’energia del protagonista ad ogni utilizzo. Eragon è dunque un beat’em up a scorrimento con tutti i crismi, che strizza l’occhio più volte ad un classico senza tempo come Golden Axe: ricordano infatti il titolo Sega il look di alcuni nemici, la presenza di ampolle per ripristinare energia e mana e anche l’attacco speciale, che nel caso di Eragon si manifesta nella comparsa su schermo del muso di Saphira che incendia l’intera area provocando consistenti danni ai nemici. Purtroppo, il prodotto Vivendi non segue le orme del maestro in uno degli aspetti più importanti, ovvero il coinvolgimento e il livello di difficoltà: Eragon è un gioco estremamente facile, piuttosto corto (un’ora è sufficiente per portarlo a termine), ma soprattutto privo di quella personalità e quel mordente indispensabili per fare breccia nel cuore dell’utente.

Eragon
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Golden (double) dragon

Eragon si lascia dunque giocare tranquillamente, ma non può certo dirsi un beat’em up particolarmente appassionante o impegnativo. Un vero peccato, alla luce delle ottime carte che l’opera Kaolink mette in tavolo, come ad esempio gli stage bonus a cavallo di Saphira: in queste fasi il giocatore deve arrostire i vari avversari servendosi della propria compagna sputafuoco, stando attento ad evitare gli attacchi e a non prosciugare l’indicatore di potenza delle fiamme. Ancora, Eragon offre una gustosa serie di bivi che, per quanto non cambino radicalmente il corso dell’avventura, comunque aggiungono un discreto replay value al tutto. L’aspetto più convincente del prodotto Vivendi sta tuttavia nei basilari ma apprezzabili elementi di crescita del personaggio: in sostanza, alla fine di ogni livello l’utente può scegliere di potenziare due delle quattro caratteristiche del proprio alter ego (attacco, difesa, energia e mana), in base alle proprie preferenze di gioco. Passando al comparto tecnico, Eragon se la cava egregiamente, sfoggiando sprite curati e ben animati, sfondi con diversi livelli di parallasse e colori assolutamente azzeccati; leggermente fastidiosi invece i brevissimi ma frequenti caricamenti, mentre il sonoro è quasi del tutto assente, relegato a qualche jingle a inizio e fine livello. Va detto che, come molti altri prodotti per cellulare, Eragon cambia dal giorno alla notte se fatto girare su un sistema meno recente: passandolo su un Nokia 6630, abbiamo a malincuore notato un vistoso calo nella qualità grafica (addirittura, il fondale e i nemici si ripetono sempre uguali per tutta l’avventura) e nella fluidità, nonché nella natura stessa del gioco, privato dei bivi, degli stage bonus e anche della mappa.

Gioco testato su Nokia N73 e Nokia 6630.

Commento

Eragon è un esperimento discretamente riuscito di portare i beat’em up a scorrimento su formato mobile: tecnicamente valido, il gioco gode di un sistema di controllo adeguato e di un game design all’altezza, anche se manca di quel mordente e spessore necessari per renderlo veramente appassionante. Come in altri casi, però, Eragon dà il suo meglio se fruito su cellulari più evoluti, quindi se siete in possesso di un modello non all’avanguardia abbassate tranquillamente il voto di un punto.

Pro

  • Tecnicamente discreto
  • Gameplay convincente
  • Notevole replay value
Contro
  • Sonoro quasi inesistente
  • Manca di mordente e personalità
  • Perde molto su cellulari meno evoluti

Con la sua crescente importanza nell’ambito dell’entertainment elettronico, il settore dei mobile games non è ovviamente potuto scampare ad uno dei più rigidi dogmi dell’industria videoludica, che sostiene come produrre un tie-in di una megaproduzione cinematografica sia cosa buona e giusta. E nel caso di questo Eragon per telefoni cellulari, si può arrivare perfino a dire che il gioco è meglio del film da cui è tratto...