Gameplay bestiale
Passata la prima missione completamente guidata, in cui ci vengono illustrati i comandi base e delle azioni effettuabili direttamente in combattimento, il gioco inizia ad entrare nel vivo con conseguenti evoluzioni nella trama, e nelle abilità del nostro personaggio che hanno garantito un ottimo, quanto meritato, successo di pubblico nelle precedenti versioni del titolo. L’azione all’interno della giungla e degli ambienti vasti di Far Cry è sempre molto apprezzata, pur non essendoci un elevato grado di interazione con la vegetazione, l'atmosfera che ne deriva influisce anche su alcuni aspetti della meccanica di gioco. Gli approcci al combattimento possono differire molto da giocatore a giocatore, una delle caratteristiche più riuscite in FC è proprio la possibilità di gestire l’esplorazione ed i vari scontri scegliendo la via più diretta possibile, da vero e proprio Fps frenetico nella più classica delle soluzioni, tra rinforzi che arrivano, medikit che si utilizzano in quantità industriali, doppia arma utilizzabile e via dicendo.
vero e proprio Fps frenetico nella più classica delle soluzioni, tra rinforzi che arrivano, medikit che si utilizzano in quantità industriali, doppia arma utilizzabile
Gameplay bestiale
L’altro possibile metodo di gioco, invece, permette di piazzare trappole tra gli alberi, cogliere i nemici di sorpresa, puntare ad attirare la loro attenzione lontano dalle radio, colpirli alle spalle come il miglior Sam Fisher o cercare degli efficaci head shot tramite lo zoom di certe armi esponendosi il meno possibile. In aiuto a Jack durante il corso dell’avventura ci sarà la possibilità di usare alcune abilità particolari, che andranno a modificare i parametri del nostro alter-ego come nella corsa, forza, vista, attacchi, arrampicate ed altre ancora. L’utilizzo di queste abilità è un punto di forza nella versione console di Far Cry, che è stata costruita anche per alcuni tipi di obiettivi e missioni, attorno all’evoluzione delle capacità di Jack con questi super poteri.
Evolution
Parlando della nuova campagna, ovvero l’Evolution, vanno segnalati miglioramenti tecnici, grazie ad aree disegnate ex-novo e quindi con l’esperienza da parte dei programmatori di quanto già prodotto per il primo FC su Xbox, mentre dal punto di vista della giocabilità il tutto rimane invariato rispetto alla prima parte del gioco, forse fin troppo visto il procedere estremamente lineare del level design e relativi obiettiti da conseguire. Il sistema di controllo è praticamente quello standard per tutti i titoli nel genere, quindi nessuna novità. Purtroppo un problema atipico per un first person shooter giocato sul pad Xbox 360 è proprio la resa della precisione, che in Far Cry Predator non è stata realizzata a dovere. I giocatori che utilizzano una sensibilità alta negli stick analogici, in particolare quello destro, potrebbero avvertire una sorta di minimo ritardo nella risposta, e trovarsi in difficoltà al primo impatto nel gioco. Dopo qualche prova con diversi valori nella sensibilità degli stick o magari disabilitando la mira automatica, che non è proprio perfetta, gli impacci svaniscono e il gioco prende il volo.
Per quello che riguarda gli aspetti puramente tecnici di Far Cry, si può essere soddisfatti solo in parte. Migliorato il frame rate con i relativi filtri di antialiasing attivi, altrettanto ben realizzati sono alcuni effetti grafici come la resa dell’acqua che si fa ammirare in più occasioni. Purtroppo le migliorie tecniche non sono sufficienti per sfruttare in maniera ottimale le potenzialità di Xbox 360, tanto che Far Cry Instincts Predator è ben distante dalla resa grafica di GRAW (per restare in casa Ubisoft) per via di un motore grafico sviluppato sulla base di quello già visto nella versione Xbox. Stessa situazione per le routine dedicate alla fisica che sono rimaste praticamente identiche nel passaggio tra Xbox e Xbox360, senza usufruire delle potenzialità della console next gen di Microsoft. Anche il reparto sonoro non ha ricevuto grandi aggiornamenti rispetto la versione uscita su Xbox, a parte l’utilizzo di soundtrack personalizzate, ma la resa degli effetti ambientali su un impianto dolby digital 5.1 resta comunque più che valida. Inoltre il titolo è completamente localizzato in Italiano, dialoghi compresi. L’intelligenza artificiale in Far Cry è altalenante, in alcuni casi le reazioni sono buone, ad esempio i nemici cercano di muoversi per evitare i nostri attacchi, in altre situazioni il risultato non è certamente degno di nota, con difetti nel raggio visivo parecchio limitato, scarsa adattabilità all’ambiente che porta i nostri avversari a cadere da dirupi, o a muoversi secondo set comportamentali un po’ datati.
Multiplayer
Il gioco supporta svariate modalità multiplayer, tra cui l’azione in split screen fino a 4 giocatori sullo stesso schermo, mentre collegandosi ad Xbox Live il numero sale fino a 16 giocatori per match. Anche in queste modalità vi sono aggiunte di vario genere, a partire da un numero maggiore di mappe disponibili, adesso superiore a 20, fino all’introduzione di nuovi veicoli utilizzabili. Le varie tipologie di gioco riprendono quelle già viste nella versione Xbox con l’introduzione di una modalità ricerca realizzata ex novo. Ovviamente presente anche su Xbox 360 l’editor per creare e salvare le proprie mappe multigiocatore e condividerle online. Purtroppo non sarà possibile riutilizzare le mappe create in precedenza sviluppate su FC: Instincts per Xbox, a tal scopo senza perdere le novità della sezione evolution ma rinunciando all’alta definizione della versione Xbox360 si può procedere all’acquisto di Far Cry: Evolution per la precedente console Microsoft. In tutto tra le due campagne in single player le ore di gioco sono sopra le 15, anche senza stare a considerare la possibile rigiocabilità offline utilizzando metodi di combattimento differenti, le modalità multigiocatore, lo splitscreen ed il validissimo editor per le mappe, la longevità sicuramente rappresenta uno dei punti di forza in Far Cry.
Commento
Far Cry Instincts Predator viene sicuramente promosso dal punto di vista della giocabilità, soprattutto per chi non ha potuto apprezzare le versioni Pc o Xbox, ma, al contrario di altre produzioni Ubisoft, la resa tecnica è uno degli aspetti che più penalizza il titolo su una console come Xbox 360. In definitiva uno dei migliori fps su Xbox del 2005 arriva su Xbox360 con un buon lavoro alle spalle, nuove mappe ed aggiunte varie, purtroppo non tali da renderlo veramente adatto al concetto di Next Gen, che titoli come Ghost Recon ci hanno aiutato ad apprezzare. Far Cry, comunque, è un titolo da prendere in considerazione per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di giocarlo in precedenza, o per chi ne è rimasto soddisfatto, e qui la lista si allunga notevolmente, e desidera proseguire nelle avventure di Jack sia offline, sia nel multiplayer tramite Xbox Live.
Pro
- Far Cry al suo massimo
- Mappe e modalità aggiuntive
- Longevità e multiplayer migliorati
- Graficamente non da vera Next Gen
- I.A non ai massimi livelli
- Possibili problemi nel controllo
Ubisoft si dimostra una delle terze parti più attive sulle console di casa Microsoft e, dopo l’ottimo Ghost Recon: Advanced Warfighter torna su Xbox 360 con la conversione di Far Cry Instincts, uscito su Xbox lo scorso autunno. Il suffisso Predator, oltre alle varie modifiche tecniche per rendere il titolo adeguato all’hardware di Xbox 360, deriva inoltre dalla presenza di una nuova campagna single player, che si sblocca dopo aver terminato la prima parte del gioco. Anche su Xbox 360 ritroviamo il nostro caro e non troppo vecchio Jack Carter, un ex militare in cerca di un lavoro senza troppi grattacapi come capitano di un battello che solca i mari del Pacifico. Per via dell’ultimo contratto stipulato con un’affabile giornalista, Jack deve riprendere confidenza con armi e relative tecniche di combattimento causa i classici esperimenti genetici illegali effettuati da uno scienziato pazzo e relativo battaglione di mercenari al seguito, che non hanno gradito la visita di Jack sulle coste della loro isola-nascondiglio.