Se con Final Fantasy III, oltre vent'anni fa, Squaresoft lanciava il JRPG "moderno" cominciando la scalata al succeso che l'ha resa la regina indiscussa del genere, è con Final Fantasy IV che la saga decolla letteralmente, diventando l'archetipo per un ventennio studiato, imitato e idolatrato di un genere che, si può tranquillamente dire, nasce in quel 1991, su SNES. Ma non solo. Final Fantasy IV diventa famoso anche in America, sebbene con il titolo Final Fantasy II, uno dei primi JRPG a essere tradotto in inglese a pochi mesi dalla release orientale. E Il resto è storia. Con Final Fantasy IV Squaresoft stabilisce definitivamente la sua linea di condotta nello sviluppo dei giochi di ruolo giapponesi, ponendo un'estrema enfasi sulla trama e sulla caratterizzazione dei personaggi, dando luce a un vero gioiellino narrativo rimasto per sempre nel cuore dei fan, che hanno accolto felicemente i fedeli porting per PSOne e Game Boy Advance, a dieci anni suonati di distanza. Ma Final Fantasy IV è un gioco del 1991 e come tale anche nei porting si soffriva il gameplay vetusto e uno script di certo non elaborato, se paragonato alle storie più moderne, ma dalle incredibili potenzialità narrative. Dopo il successo parziale dell'ottimo remake in 3D di Final Fantasy III, Squaresoft, che nel frattempo è diventata Square Enix, si è rimboccata le maniche, ha preso in considerazione critiche e lodi, e ha dato luce a un nuovo remake, che fin dalle prime immagini ha semplicemente creato aspettative enormi negli aficionados di lunga data e nelle nuove leve, avvicinatesi ai JRPG magari da poco tempo. Aspettative, confermiamo, pienamente ripagate.
Il primo, vero Final Fantasy
Se consideriamo gli ultimi capitoli di Final Fantasy, usciti essenzialmente su macchine Sony, notiamo nei loro copioni complessi intrecci narrativi, colpi di scena avvincenti, una caratterizzazione più o meno acuta dei personaggi coinvolti: Square Enix è generalmente considerata come la softco più abile nella stesura di trame per JRPG proprio grazie a Final Fantasy, ma in pochi sanno che il primo episodio della serie a godere di un plot degno di questo nome è stato proprio Final Fantasy IV, utilizzato un po' come una cavia per sperimentare questo nuovo modo di narrare nei videogames. In questa edizione per Nintendo DS la grafica tridimensionale che permette riprese inedite, un ottimo ma saltuario doppiaggio in inglese e un'eccellente colonna sonora - remix dell'originale composta da Nobuo Uematsu - potenziano una storia che già vent'anni fa si contraddistingueva per la sua bellezza e profondità. Il protagonista di Final Fantasy IV è Cecil, un Cavaliere Oscuro a capo del plotone Red Wings dell'impero di Baron: all'inizio del gioco Cecil sta conducendo un assalto a un paese indifeso per recuperare uno dei Cristalli elementali il cui possesso dona immensi poteri. Ma già da qualche tempo Cecil dubita delle decisioni del suo Re, e questo massacro ingiustificato innesca in lui un processo di ribellione e pentimento. La situazione precipita quando Cecil, provocando involontarimente un'altra strage, decide di disertare insieme all'amico e Dragoon Kain, nel tentativo di proteggere i prossimi bersagli del Re e del suo consigliere Golbez: è l'inizio di un viaggio estenuante in cui Cecil incontrerà bizzarri ed eroici compagni di avventura, tra i quali la sua amata Rosa, che poi sarà la damigella in pericolo della situazione per una buona porzione della storia, in cui Cecil affronterà uno dei momenti videoludici più epici in assoluto: la sua conversione in Paladino. La storia di Final Fantasy IV, che rappresenta davvero l'archetipo del genere e l'essenza della saga stessa, gode adesso di sostanziali miglioramenti audiovisivi, permessi dal nuovo engine tridimensionale, inoltre è quasi superfluo aggiungere che i testi sono stati corretti e riadattati per essere più fedeli alla versione giapponese, e questa volta tradotti fortunatamente in italiano.
Il miglior RPG portatile
Final Fantasy IV all'apparenza è davvero somigliante a Final Fantasy III, ma in realtà i miglioramenti sia ludici che tecnici sono numerosi. La prima cosa che salta all'occhio è il character design, che rispetta in maniera assolutamente fedele lo stile longilineo e quasi etereo dell'artista Yoshitaka Amano: l'effetto ottenuto è semplicemente bellissimo. Le ambientazioni sono molto più dettagliate e complesse, in generale l'engine tridimensionale sviluppato da Matrix Software per il prequel è stato riveduto e corretto, ridefinendo il concetto di 3D su Nintendo DS: Final Fantasy IV è indubbiamente il miglior prodotto, graficamente parlando, disponibile per la piccola console Nintendo.
Numerose novità contribuiscono a migliorare un'esperienza ludica già ottima...
Il miglior RPG portatile
Anche i combattimenti casuali (la cui frequenza è stata notevolmente ridotta) sono una gioia per gli occhi, disponendo in campo ben cinque dei nostri eroi contro una variabile quantità di creature avversarie: lo scontro avviene sulla base del classico Active Time Battle System, ad ogni personaggio è infatti associata una barra in riempimento che rappresenta l'intervallo di tempo tra un'azione e la successiva. Le possibilità sono numerose, e mentre nel prequel il tutto ruotava attorno al Job System e alle combinazioni quasi infinite permesse al giocatore (che invero spersonalizzava decisamente i quattro protagnisti), in Final Fantasy IV ogni eroe possiede delle abilità peculiari che ne caratterizzano praticamente la "professione". Per esempio, Cecil ha accesso a un potenziamento che gli permette di consumare i suoi punti vita per infliggere più danni, mentre Kain può utilizzare il famosissimo attacco Jump che caratterizza i Dragoon da vent'anni di Final Fantasy. Ancora, mentre Rosa è in grado di compiere magie curative in quanto Maga Bianca, Rydia invece dopo alcuni eventi sarà in grado di evocare gli Eidolon per attaccare o difendersi. Non manca la possibilità di personalizzare il proprio stile di gioco comunque, grazie all'inedito sistema degli Augment: è possibile infatti ottenere degli oggetti tramite i quali insegnare ai personaggi delle abilità aggiuntive. Una volta applicato un Augment non è possibile rimuoverlo, ma in realtà quando un personaggio lascerà il nostro gruppo definitivamente (e succederà spesso nel corso della storia) otterremo le sue abilità peculiari sotto forma di Augment, in modo che il nostro party "superstite" erediti i poteri del compagno.
Il miglior RPG portatile
Un elemento che contraddistingue Final Fantasy IV è quindi la notevole ma perfettamente bilanciata difficoltà del gioco, espressa non tanto dalla potenza dei nemici o dalla debolezza temporanea dei personaggi appena unitisi al gruppo, quanto dall'effettiva necessità di fare ricorso alle abilità del gruppo in modo intelligente e puntuale. Scordatevi quindi scontri basati sull'attacco automatico (peraltro presente tramite la pressione di un semplice tasto), nella maggior parte dei casi sarà necessario fare ricorso alle magie e alle capacità del party, specialmente negli scontri con i boss, che richiedono strategia e tempismo per essere sconfitti. Numerose idee e novità contribuiscono a migliorare un'esperienza ludica già ottima: dalla presenza di una creatura, Hummingway, che rappresenta una sorta di lunghissima sidequest le cui ricompense permettono di accedere a numerose features accessorie, all'inedito Whyt, una creaturina evocabile da Rydia il cui volto può essere disegnato dal giocatore e le cui capacità possono essere potenziate tramite bizzarri mini-game. A tal proposito, va' detto che l'utilizzo del touch screen è appunto limitato ad alcuni minigiochi e alla possibilità opzionale di utilizzarlo per selezionare comandi e opzioni durante il gioco, in realtà lo schermo inferiore è molto più utilizzato che in Final Fantasy III, mostrando oltretutto la mappa dei vari labirinti e dungeon, completando la quale si otterrano alcuni item per ricompensa. Praticamente nulla è lasciato al caso.
Emozionante: con una parola si può definire Final Fantasy IV. Rigiocarlo ora, a vent'anni di distanza, con la sua nuova veste grafica e gli aggiornamenti del caso che non tradiscono lo spirito di questo JRPG così tradizionale, eppure ancora talmente fresco e appassionante, è un'esperienza che ogni fan o meno dovrebbe provare. Il gameplay di Final Fantasy IV è solidissimo, inficiato soltanto dalla moderata possibilità di personalizzazione proposta dagli Augment, che potrebbe far storcere il naso agli amanti dell'abusatissimo Job System. I combattimenti casuali sono divertenti e mai troppo insidiosi, il comparto audiovisivo è semplicemente stellare, la storia avvincente e i personaggi caratterizzati come pochi: le lodi da tessere per Final Fantasy IV sono davvero troppe, e i pochissimi difetti vengono oscurati completamente dalla qualità di un prodotto davvero consigliato a tutti gli amanti del genere e a chi ci si sta avvicinando, oltretutto completamente tradotto in italiano per i non anglofoni.
Pro
- Tecnicamente impressionante, miglior prova del Nintendo DS
- Trama appassionante e protagonisti adorabili
- Battle system eccellente, difficoltà ben calibrata, longevità perfetta
- Personalizzazione del gioco limitata
- Alcune scelte di design discutibili