Purtroppo, se anche foste in procinto di prendere un voletto Ryan Air questo fine settimana, tenete presente che Game On chiuderà i battenti, dopo ben quattro mesi di attività, il 15 settembre.
Pensando a questo e a tutti quelli che non potranno godere delle meraviglie della mostra e del Barbican Art Gallery, abbiamo realizzato una specie di "visita virtuale" che potrete guardare andando alla pagina successiva. 4
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Essere in giro per Londra durante l'ECTS permette di godere di quelle piccole gioie inaspettate che solitamente rendono migliore la vita. Nel particolar caso sto parlando di Game On, mostra sulla storia dei videogiochi sul genere di Play, versione nostrana curata a Roma da Jamie d'Alessandro.
Game On però aveva quel qualcosa in più che ti lascia senza parole. C'era tutto, e anche qualcosa di più.
C'era il primo Atari di Nolan Bushnell. C'era il tempio di Space Invaders, con tutte le sue versioni giocabili. C'erano i primi schizzi a matita di Guybrush Threepwood, le tavole a china di Super Mario e il GameCube. Pong sul megaschermo giocabile per sfide. I migliori coin-op di sempre e gli esperimenti di Sony con la PlayStation 2 che vedremo sul mercato forse un giorno.
Insomma quasi quarantanni di videogiochi immersi in una delle cornici culturali più affascinanti di Londra, il Barbican Art Gallery.
Non soddisfatti di aver messo (giocabili) tutte le console portatili uscite fino a oggi, gli organizzatori di Game On hanno proposto anche diverse sezioni dedicate ai personaggi più famosi come Lara Croft, i Sims, Mario Bros.
Particolarmente azzeccata l'idea di mostrare gli excursus del cinema nel mondo dei videogiochi e viceversa.
Ma possiamo forse dimenticare gli esperimenti di Sony con la Playstation 2 con i giochi interattivi, che forse un giorno vedremo nei negozi?
Non posso non segnalare la partita fatta a Mortal Kombat con il ragazzino inglese che si è beccato un bella disfatta. Italia 3 - Inghilterra 0. Evvai!