0

Geometry Wars: Galaxies - Recensione

Capace di conquistare milioni di persone grazie alla distribuzione via Xbox Live Arcade, Geometry Wars si presenta in una veste tutta nuova su Nintendo DS.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   14/03/2008
Geometry Wars: Galaxies
Geometry Wars: Galaxies
News Immagini

Nel mercato dei videogame, storie di successo come quella che riguarda Geometry Wars sono sempre più rare. Stiamo parlando di un prodotto nato come semplice minigame all'interno di Project Gotham Racing 2 per Xbox, la cui idea di partenza si è rivelata così forte e valida da permettergli un deciso salto di qualità: prima la distribuzione online, ora una versione che arricchisce moltissimo il titolo originale e gli conferisce un grande spessore. Geometry Wars: Galaxies è stato realizzato in contemporanea per Wii e Nintendo DS: il gioco possiede la medesima struttura su entrambe le console, che possono essere collegate per sbloccare una galassia bonus.

Galassie e stili

Raccogliere geometrie è lo scopo principale del gioco, sia per una questione di punteggio (ogni pianeta richiede un determinato score per assegnarci una delle tre medaglie maggiori) sia per procedere all'acquisto di nuovi stage e di nuovi "stili". Questi ultimi vengono introdotti per la prima volta nella serie, ce ne sono otto diversi e ognuno cambia le carte in tavola: lo stile "attacco" induce il nostro pod (un'unità esterna indipendente) ad aiutarci nella battaglia, lo stile "raccolta" sparpaglia sullo schermo degli automi incaricati di raccogliere le geometrie al posto nostro, lo stile "torretta" fa sì che il pod diventi una postazione d'attacco rotante, ecc.

Il paradiso degli shoot'em-up

La meccanica di Geometry Wars tra origine dalle dinamiche tipiche degli shoot'em-up classici: distruggere tutto ciò che si muove sullo schermo, producendosi al contempo in spettacolari manovre evasive per non finire preda dei nemici. Di più, tali elementi vengono esaltati e arricchiti in modi diversi: ci troveremo di fronte a una vera e propria orgia di avversari e proiettili, davvero esaltante per i nostalgici degli "spara e fuggi", e dovremo raccogliere dei bonus capaci di raddoppiare o triplicare il nostro punteggio, nonché di potenziare le nostre armi. Galaxies aggiunge a tale pacchetto di partenza un numero altissimo di scenari (sessanta) distribuiti all'interno di galassie, appunto; tali galassie vanno sbloccate spendendo i crediti racimolati sottoforma di "geometrie", ovvero gli oggetti che scaturiscono dall'eliminazione dei nemici e che vanno raccolti prontamente. I vari pianeti in cui si consumeranno le nostre battaglie non fanno solo numero, bensì variano in modo più o meno importante il gameplay: ogni stage possiede una forma differente (con eventuali "ostacoli" al suo interno) e avversari che cambiano sia nell'aspetto che nel modus operandi. È chiaro che più si avanza e più le cose si faranno complicate, con nemici sfuggenti o molto resistenti, dalla cui eliminazione si liberano frammenti letali. La quantità e la varietà di avversari è uno dei punti di forza di questo nuovo Geometry Wars, insomma, e rappresenta un valido "elemento sorpresa" per invogliare il giocatore a vedere "cosa c'è dopo" laddove tale compito non può essere affidato agli scenari.

Geometry Wars: Galaxies - Recensione
Geometry Wars: Galaxies - Recensione
Geometry Wars: Galaxies - Recensione

Struttura di gioco

Ogni battaglia ha un inizio "lento" e cresce man mano che il tempo passa, arrivando a situazioni da cui diventa davvero difficile sottrarsi: in quei frangenti, è il caso di attivare la classica smart bomb, capace di ripulire lo schermo dai nemici e darci un attimo di tregua. Ad ogni modo, anche nei primi stage è molto complicato totalizzare i punteggi richiesti per ottenere la medaglia più prestigiosa, e non si può fare a meno di notare che parte della colpa sia da attribuire al sistema di controllo del gioco, che su Nintendo DS deve necessariamente scendere a qualche compromesso. Il concept originale di Geometry Wars, infatti, si basava sull'uso combinato di due stick analogici, uno deputato al movimento e uno all'attacco: tale configurazione consentiva una completa libertà per quanto concerne le manovre evasive, vista la possibilità di sparare in qualsiasi direzione e, dunque, di aprirsi un varco in modo rapido e veloce, anche in presenza di moltissimi nemici. Sulla console portatile Nintendo, tutta questa libertà è andata irrimediabilmente persa: il gioco ci permette di muovere la nostra "navicella" utilizzando il d-pad, mentre l'attacco è deputato ai pulsanti principali oppure al touch screen. Optando per i pulsanti, l'azione diventa senz'altro più immediata e intuitiva, però si finisce per ricorrere raramente all'attacco in diagonale (ottenibile premendo due pulsanti insieme) e quindi si è limitati nelle possibilità di movimento. Utilizzando la stilo e il touch screen, si può sparare in qualsiasi direzione ma in modo meno preciso, e inoltre giocare risulta molto più faticoso per via della posizione che bisogna assumere con le mani.

Geometry Wars: Galaxies - Recensione
Geometry Wars: Galaxies - Recensione
Geometry Wars: Galaxies - Recensione

Modalità extra

A parte la gradita presenza di Retro Evolved a fare da simpatico episodio bonus, Geometry Wars: Galaxies possiede anche una serie di modalità multiplayer sicuramente interessanti. È possibile organizzare sessioni condivise oppure sfruttare la Nintendo Wi-Fi Connection per trovare una partita o ospitarla noi stessi, scegliendo tra le modalità "collaborazione", "simultanea" e "contrasto". Pur non aggiungendo chissà quale valore al prodotto, il multiplayer risulta ben fatto e ci permette di cimentarci con qualcosa di diverso dal solito.

Realizzazione tecnica

Geometry Wars: Galaxies utilizza una grafica vettoriale molto scarna ed essenziale, che però è contraddistinta da bellissimi colori (che risaltano sullo sfondo nero) e soprattutto dalla capacità di muovere un numero spropositato di oggetti sullo schermo, mantenendo sempre una grande fluidità. Non mancano le incertezze quando le situazioni si fanno davvero incasinate, certo, ma si tratta di rallentamenti che alla fine sono anche benvenuti, in quanto ci rendono più facile sopravvivere e districarci tra le decine di nemici che abbiamo alle calcagna. Un po' come succedeva nel classico Thunderforce 4 per MegaDrive, no? Diciamo che i due titoli hanno molti punti in comune per quanto riguarda il concetto di difficoltà, pur appartenendo a categorie differenti. Il comparto sonoro non brilla per varietà, ma è forte di musiche techno davvero coinvolgenti, che si sposano perfettamente con l'azione di gioco e rappresentano un extra quantomai gradito. Del sistema di controllo si è già parlato: sa essere preciso e immediato, offre due configurazioni differenti e funziona molto bene, anche se è distante da ciò che era possibile ottenere con l'uso di due stick analogici.

Geometry Wars: Galaxies - Recensione
Geometry Wars: Galaxies - Recensione
Geometry Wars: Galaxies - Recensione

Commento

Innovativo, divertente e ricco di stile: Geometry Wars: Galaxies si può sintetizzare così. In questa sua versione per Nintendo DS, il gioco non perde la propria personalità e anzi viene arricchito da una struttura interessante, che vede nel gran numero di stage e di nemici i suoi punti di forza. Non si tratta di un titolo adatto a tutti, e sotto questo punto di vista va un po' "controcorrente" rispetto alla maggior parte dei titoli per la console portatile dal doppio schermo: è letteralmente il paradiso degli amanti degli shoot'em-up, visto che riprende e reinterpreta le dinamiche di questo genere, mettendole insieme un po' come una sorta di bizzarro puzzle game in cui bisogna puntare all'high score non solo per soddisfare il proprio ego ma anche per poter procedere tra i pianeti e le galassie disponibili. Se avete già provato Geometry Wars e lo avete trovato divertente, fiondatevi senza timore su questo Galaxies.

    Pro:
  • Innovativo e divertente
  • Numerosi stage, numerosissimi nemici
  • Tecnicamente ottimo
    Contro:
  • Non è un gioco per tutti
  • Sistema di controllo inferiore all'originale
  • Meccanica particolare, forse troppo