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Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione

Ubisoft ed i fantasmi della next generation approdano su Xbox 360 con uno dei titoli più convincenti pubblicati fino ad ora per la nuova console Microsoft!

RECENSIONE di Andrea Moi   —   17/03/2006
Tom Clancy's Ghost Recon: Advanced Warfighter (Ghost Recon 3)
Tom Clancy's Ghost Recon: Advanced Warfighter (Ghost Recon 3)
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Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione
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Futuro prossimo
GRAW è ambientato nel 2013, e di conseguenza i nostri soldati sono dotati dei più moderni ritrovati tecnologici che l’esercito americano può fornire, tra cui spicca un visore integrato nel casco in cui sono proiettate una quantità notevole di informazioni sui nostri obiettivi, sulla loro distanza, posizione sul tipo di minaccia che rappresentano ed altre di carattere multimediale come lo streaming video in un piccolo riquadro sullo schermo. Il visore offre inoltre aiuti per il targeting dei nemici, evidenziandoli tramite un rombo colorato, anche se coperti da alcuni tipi di strutture. Se a prima vista può sembrare un aiuto eccessivo durante le missioni, possiamo tranquillamente smentire questa sensazione. Il gioco è stato pensato considerando questo tipo di situazione ed il relativo livello di difficoltà è stato calibrato a dovere. Per i giocatori più smaliziati è stata data la possibilità di cambiare il tipo di visuale nel gioco, da appena dietro le spalle del nostro alter-ego, alla vecchia prima persona. Dopo un po’ di prove con entrambe le telecamere disponibili, nonostante una mira forse più accurata in certe situazioni con la telecamera in prima persona, ci sentiamo di consigliare la telecamera di default, che permette di gestire in maniera migliore la posizione del proprio personaggio all’interno dei livelli e la sua interazione con l’ambiente circostante. Almeno per il gioco offline.

Capitano, agli ordini!

In GRAW è consigliabile effettuare il livello zero di tutorial per un primo impatto con i controlli base del gioco, ma ricordiamo per la gioia di molti, che questo livello è completamente skippabile. Il metodo di controllo del personaggio è strutturato a livelli, più si gioca più diventa facile ed intuitivo utilizzare le varie funzioni avanzate, come le scivolate mentre si sta correndo per arrivare presto ai ripari, il rotolarsi da sdraiati, gli spari secondari, l’utilizzo intelligente di granate e fumogeni, la possibilità di poter trattenere il respiro per aumentare la precisione dei colpi mentre si utilizzano i vari mirini telescopici, il cambio di postura e via dicendo. Il controllo della squadra e di alcuni tipi di veicoli, invece, è stato semplificato al massimo. Basta puntare sul punto desiderato e premere “su” sulla croce digitale per spostare la squadra in quel punto, se invece si mira un bersaglio o un altro membro della squadra ferito, sempre con lo stesso tasto si impartisce rispettivamente l’ordine di attacco e di effettuare le cure del caso. Con la pressione del tasto “giù” sulla croce digitale invece si chiama a raccolta il gruppo presso la nostra posizione.

Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione
Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione
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Intelligenza Artificiale

Uno dei punti di forza di GRAW, oltre all'atmosfera che si respira in ogni livello, è rappresentato dal metodo di combattimento ed dal tipo di equipaggiamento selezionabile ad inizio missione. Scegliere un tipo di arma piuttosto che un’altra, modifica completamente l'approccio agli scontri, rendendoli più frenetici se si sceglie un’arma con raffiche veloci e lancia granate incluso, più ragionati se si utilizza un fucile dotato di colpo singolo e mirino ottico di precisione, oppure estremamente più lenti con la scelta del fucile da cecchino dotato di un mirino telescopico estremamente potente, che però limita gli scontri a corto raggio all'utilizzo di una pistola come seconda arma trasportabile. Questo tipo di situazione influisce positivamente anche sulla longevità della campagna single player, un giocatore può infatti ripetere la missione semplicemente usando un tipo differente di arma e portandola a termine in maniera del tutto diversa da prima. Lo stesso si può associare anche alla scelta dei tre compagni che ci seguiranno in buona parte del gioco. Vi sono differenti componenti della squadra, con relative specializzazioni. Dal fuciliere all'artigliere passando per i granatieri e mitraglieri, anche in questo caso la scelta dei nostri colleghi influirà negli scontri con i nemici.

un giocatore può infatti ripetere la missione semplicemente usando un tipo differente di arma e portandola a termine in maniera del tutto diversa da prima

Intelligenza Artificiale

Ogni missione, come già detto, ha più obiettivi da portare a termine, alcuni di ricognizione, altri a presidio di un’area, altri di scorta verso veicoli o persone chiave per la storia del gioco, altri puramente di attacco e conquista di punti predefiniti del livello. In GRAW non è possibile salvare a piacimento, ma sono previsti save game automatici alla conquista di ogni singolo obiettivo, ed alcuni punti di controllo che permettono in caso di morte prematura, di non effettuare una grossa porzione di missione da zero. Va specificato che i punti di controllo non effettuano il salvataggio del gioco permanente, quindi in caso di spegnimento della console e successivo loading, si riprenderà dall’ultimo savegame effettuato. I livelli di difficoltà sono solo due, normale e difficile, ed in quest’ultimo la sfida aumenta sensibilmente, perchè si vanno a modificare i parametri di reazione e qualità di mira per tutti i soldati gestiti dalla cpu, che saranno estremamente letali, anche dalle lunghissime distanze. L’ intelligenza artificiale in GRAW è a tratti altalenante, seppure la sfida ed il livello di difficoltà siano elevati nella campagna single player, i nemici reagiscono in maniera fin troppo prevedibile e scriptata, quindi nel 90% delle volte che si deve ripetere un passaggio, e credetemi, anche a livello di difficoltà normale succederà frequentemente, i nemici si troveranno nelle stesse posizioni e reagiranno nello stesso modo. Ogni tanto in maniera del tutto random, questa situazione viene a cessare, infatti potreste trovarvi i militari avversari in posizioni del tutto differenti molto più vicine alla vostra posizione, provocando un fattore sorpresa decisamente inaspettato.

Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione
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Shader, Hdr e compagnia..

Nell’analizzare gli aspetti tecnici non si può che levarsi il cappello davanti al lavoro effettuato dal team di sviluppo, che ha consegnato a breve distanza dal lancio della console, un titolo che se gustato in alta risoluzione mostra uno stacco qualitativo veramente marcato rispetto alla precedente generazione di console. Gli unici due difetti additabili possono essere un lieve tearing dell’immagine in certi frangenti, ed un frame rate con qualche calo nelle situazioni più critiche. Questi due punti deboli non minano il risultato finale che fa del suo punto migliore la gestione dell’illuminazione, forte delle tecniche di High Dynamic Range (HDR) implementate. Le superfici di ogni oggetto sullo schermo sono dotate di un qualche tipo di effetto, dal classico bump mapping ai più avanzati normal mapping e vari algoritmi per realizzare gli effetti particellari, come le esplosioni, fino alle superfici lucide e riflettenti. Tra i segreti della resa grafica in GRAW oltre ai già citati effetti di illuminazione, vi sono ulteriori filtri di post processing dell’immagine per realizzare effetti come la distorsione del calore in lontananza o l’utilizzo del motion blur. Altro punto a favore nella realizzazione tecnica di GRAW sta nell’interazione e relativa distruzione di alcuni oggetti su schermo, primi tra tutti le auto e i veicoli, che offrono varie parti distruttibili ed eventualmente utilizzabili come mezzi di copertura. I riferimenti alla fisica implementata su alcuni oggetti si vedono anche durante i combattimenti, e tramite l’utilizzo di armi particolari come i fucili di precisione, in grado di penetrare alcuni materiali, come ad esempio alcune lamiere sottili, assi di legno ed altri. Anche la realizzazione sonora in GRAW è lodevole, sia per quello che riguarda la colonna sonora utilizzata, in particolare le tracce che si sentono in alcuni trasferimenti in elicottero, sia per l’implementazione, curatissima, degli effetti sonori in Dolby Digital 5.1 all’interno del gioco. Ricordiamo che il GRAW è localizzato in italiano sia per i testi che per le voci dei personaggi.

Piccoli Bug
Purtroppo non tutti i giochi sono perfetti, ed in GRAW potrete notare alcuni bug che pur non rovinando l’esperienza di gioco, non rendono del tutto onore ad uno dei migliori giochi di questi ultimi mesi. I bug sono identificabili in comportamenti irrazionali nei personaggi a cui fare da scorta, che magari si spostano in piena zona di scontro allentandosi dai ripari, oppure ad eventuali blocchi del personaggio in una zona del livello e situazioni simili. Come già detto non rovinano il gioco, e si tratta semplicemente di piccoli fastidi, dovuti forse ad una fase di testing finale accelerata per rispettare la data di uscita, ma sono tutti risolvibili con una semplice patch scaricabile dal Live e del tutto tollerabili.

Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione
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Il Re di Xbox Live

Il gioco online è stato fin dall'inizio uno dei tratti distintivi di Ghost Recon anche in versione Xbox, in questo terzo episodio Ubisoft ha elevato ulteriormente il suo livello qualitativo, aumentando le opzioni le modalità ed ottimizzando il tutto per i 16 giocatori supportati tramite System Link o Xbox Live, a parte spetta la modalità splitscreen che come al solito è stata implementata fino a 4 giocatori. Per giocare a GRAW in più giocatori si deve prima decidere se ricorrere al multiplayer classico o alle modalità di cooperativa. Nella modalità multiplayer standard, le singole partite offrono un buon numero di opzioni per la personalizzazione dei match e comprendono anche i classici Deathmatch, in singolo o a squadre, il cattura bandiera o la conquista di territori, l'assedio e svariati altri sottotipi. Il tutto viene coadiuvato dalla possibilità di eliminare il respawn, forzare o limitare uno dei tipi di visuale o le armi disponibili e così via. Di conseguenza, giocare su Xbox Live è sicuramente più tattico rispetto alle partite in singolo. In rete non si punta molto alle azioni spettacolari, non si può stare in copertura nello stesso punto a lungo, piuttosto si deve puntare all’atto pratico, in cui sparare poco ma bene, e cercare di evitare sortite alla rambo che si possono, anzi si devono effettuare in altre modalità. Anche il tipo di postura presa dal nostro alterego virtuale va modificata, muoversi completamente in piedi è quasi un atto di suicidio, quindi si passa all’accovacciato praticamente di default, e come seconda opzione il muoversi strisciando non è affatto una brutta idea. Il level design nelle mappe disponibili è sicuramente azzeccato, e per una volta ci si potrebbe lamentare più per la complessità e le dimensioni utili dell’area di gioco in certe arene, piuttosto che il contrario. Unico difetto relativo ai livelli è il loro numero, che non è certo altissimo, ma considerando le possibilità di contenuti aggiuntivi tramite Xbox Live dovrebbe essere un problema facilmente risolvibile in futuro.

Ghost Recon: Advanced WarFighter - Recensione
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Il Re di Xbox Live

Il motore grafico dedicato alla sezione multigiocatore è stato sviluppato parallelamente a quello utilizzato dal gioco nel single player, ma sulla base tecnica di quello utilizzato in Ghost Recon 2. Il motivo si intuisce quasi subito, una realizzazione con i numerosi filtri utilizzati nel post processing, illuminazione realizzata tramite tecniche di HDR e compagnia, sarebbero diventati quasi dannosi per la gestione di queste arene, sia per via delle dimensioni sia per il fatto che i giocatori sul live, difficilmente sarebbero stati ad ammirare il paesaggio durante uno scontro all’ultimo sangue in deathmatch. In sintesi, la resa grafica del multiplayer è visibilmente inferiore se paragonata alla campagna da giocare in singolo, ma comunque resta ad alti livelli qualitativi e perfettamente funzionale al tipo d'esperienza che un gioco come GRAW deve poter garantire. Per quello che riguarda il lag e la qualità del net code in Ghost Recon, bisogna valutare i vari tipi di collegamento disponibili, durate il test è stata usata una linea fastweb, e nelle sessioni hostate anche con il massimo carico di utenti collegati, ovvero 16, non abbiamo registrato lamentele sulla qualità del gioco. Questo tipo di situazione si è verificato anche collegandosi a partite hostate da diversi tipi di connessione e, tranne in un caso, particolari problemi di lag non si sono manifestati. Discorso leggermente differente sulla stabilità della linea, che in certe partite, collegandosi ad altri utenti, non è stata granitica, con qualche disconnessione di troppo, dovute alla minore qualità di quelle linee. L’esperienza di gioco in ogni caso è stata decisamente gratificante, come già detto, al pari dell’ottima campagna in singolo e della sezione ad hoc in co-op. Per quanto riguarda il cooperative in GRAW abbiamo due possibilità, una semplice modalità co-op in cui i giocatori combattono all’interno di livelli separati tra loro con le regole di ingaggio già viste nel singleplayer, purtroppo minata da un’intelligenza artificiale da parte della cpu non all’altezza, oppure un’intera campagna co-op in cui si forma una vera e propria squadra tra giocatori, fino ad un massimo di 16 persone, e si devono portare a termine obiettivi abbastanza differenti da quelli classici, e con regole uniche nel gioco, come ad esempio i limiti di tempo. In questa campagna, il livello di sfida offerto dalla cpu è decisamente maggiore e nonostante sia più corta rispetto alla campagna principale in singleplayer, si dimostra un’esperienza di gioco di alto livello e da non sottovalutare rispetto alle modalità multigiocatore classiche. Dato che richiede un affiatamento e una conoscenza delle meccaniche di gioco da parte di tutti i membri della squadra, a tratti, esaltanti.

Commento

Ubisoft ha letteralmente spazzato via la serie di dubbi nata durante il test all' X05 su una versione incompleta del gioco, rilasciando un prodotto che, aspetto grafico a parte, non solo si dimostra come il più completo della serie considerate le modalità disponibili, ma anche uno dei migliori titoli nel genere. In GRAW si respira la stessa atmosfera riconducibile a film come Black Hawk Down, atmosfera che trasporta il giocatore direttamente sul campo di battaglia, venendo incontro alle esigenze del pubblico tipico del mondo console, con un prodotto non estremamente simulativo e neppure troppo spiccatamente irrealistico. Ghost Recon: Advaced Warfighter ha un grande pregio, quello di divertire il giocatore sia nelle partite offline che in rete. Come avete letto, ci sono alcune imperfezioni o qualche limite che poteva essere evitato con maggiore tempo per l'ottimizzazione ed il testing del gioco, ma il risultato finale non ne viene assolutamente offuscato, dando vita ad uno dei migliori giochi per Xbox 360. Decisamente ben fatto e consigliato.

Pro:

  • Realizzazione grafica ai vertici della categoria
  • Atmosfera unica
  • Completezza tra single e multiplayer
Contro:
  • IA con alcune lacune
  • Frame Rate non sempre stabile
  • Alcuni marginali bug

Ubisoft tramite Tom Clancy's Ghost Recon Advanced Warfighter ci porta dritti dritti nella tanto acclamata next gen. Il nuovo capitolo della serie questa volta non solo propone una sezione multigiocatore all’altezza della sua fama, ma offre inoltre un’ esperienza single player ai vertici della categoria. Iniziamo la recensione proprio dal cuore del single player, ovvero la campagna principale che ci vedrà controllare il capitano Scott Mitchell ed una squadra formata dai migliori elementi disponibili su piazza, la squadriglia di Fantasmi. L’azione si svolge completamente a Mexico City e, come nei migliori film di guerriglia, le varie missioni disponibili, oltre 12 grandi aree con obiettivi multipli da conseguire, sono tutte interconnesse tra loro. Durante il gioco non vedrete mai schermate di loading time, perché saranno mascherate da briefing in real time effettuati sui mezzi di trasporto come APC o elicotteri da combattimento, che ci trasporteranno nell’area della città relativa. Un particolare molto riuscito in alcuni di questi trasferimenti è la possibilità di prendere il controllo della mitragliatrice sul lato dell’elicottero, con il compito di fare piazza pulita dei nemici appostati sui tetti e sulle strade sorvolate. Questo tipo di intermezzi non sarà certo una passeggiata, vista la quantità di nemici su schermo ed i movimenti dell’elicottero per evitare il fuoco nemico, che non permetteranno una mira precisa. Ovviamente in questa situazione i colpi a disposizione sono infiniti, unico parametro da tenere in considerazione è il surriscaldamento della mitragliatrice e relativo grippaggio dell'arma. Inoltre durante i nostri voli sul BlackHawk avremo la possibilità di assistere ad alcune delle più spettacolari rappresentazioni grafiche mai viste nel mondo videoludico, grazie alla realizzazione della città interamente poligonale, illuminata a regola d’arte e con una quantità di filtri grafici da far invidia al photo mode di Project Gotham Racing 3.