Nel mondo dei giochi da tavolo, Gloomhaven è un prodotto che ha sempre fatto parlare di sé, sin dal suo clamoroso Kickstarter. Il monumentale gioco di Isaac Childres ha ridefinito un genere - quello dei dungeon crawler - da sempre tra i favoriti dai giocatori, ma che non vedeva in realtà grosse innovazioni da moltissimi anni.
L'edizione digitale, sviluppata da Flaming Fowl Studios e pubblicata da Asmodee Digital, era in realtà già disponibile su Steam in accesso anticipato, ma la versione che andremo a recensire ha finalmente implementato il punto forte del gioco - la campagna - e possiamo anticiparvi che lo ha fatto con grandissima cura.
Scoprite con noi se questa trasposizione merita il vostro tempo nella nostra recensione di Gloomhaven.
Che cos'è Gloomhaven
Per la recensione della versione digitale di Gloomhaven è inevitabile parlare del gioco da tavolo originale. Si tratta sostanzialmente un dungeon crawler - come i classici Hero Quest o i più recenti titoli alla Descent - in cui un gruppo di avventurieri, da 1 a 4, affrontano scenari ricchi di mostri, trappole, obiettivi da raggiungere e tesori da scovare. Le grandi innovazioni portate al tempo da questo titolo sono state principalmente tre, di cui due tecniche: l'eliminazione di qualsiasi tipo di lancio di dadi e l'utilizzo delle carte per gestire il parco azioni. Movimenti, attacchi, magie, abilità sono quindi relegate a carte le quali, a ogni turno, vanno giocate a coppia, spesso consumate per il resto dello scenario e quindi da utilzzare con saggezza. La gestione del loro mazzo, il movimento e gli attacchi degli avversari sono invece strutturati per essere completamente gestiti da una sorta di algoritmo/intelligenza artificiale su carta, operabile dallo stesso giocatore secondo regole ben definite.
La terza novità, alla base del successo di Gloomhaven, è l'elemento Legacy, ovvero di continuità della campagna: i giocatori da tavolo non affrontano scenari slegati, bensì un enorme campagna che vedrà l'evolversi di una storia con possibili biforcazioni. Il gioco base ha 90 scenari, ma non spaventatevi: grazie a un sistema di scelta nelle missioni, di in una campagna se ne affronteranno intorno ai 70. Conclude il lotto l'evoluzione dei personaggi giocabili che, come in un videogioco, verranno sbloccati dagli utenti in base a una serie di obiettivi e tutta una serie di caratteristiche che avvicina appunto l'esperienza di gioco a quella di un gioco di ruolo vero e proprio.
Adattamento digitale
Fino ad ora, Gloomhaven era già disponibile su PC, ma con un numero ristretto di scenari e soprattutto senza il vero punto di forza, la campagna. Al suo posto, durante l'accesso anticipato era possibile provare una sorta di modalità roguelike, chiamata Guildmaster, con una serie di scenari in difficoltà crescente. In questo adattamento digitale, la campagna che abbiamo invece provato ci ha lasciati impressionati: l'esperienza del gioco da tavolo è stata riportata in tutte le sue sfaccettature e dettagli, dall'evoluzione e scelta dei personaggi ai vari eventi in città e in viaggio, che godono anche di un doppiaggio inglese di buona qualità.
Asmodee ha confezionato un ottimo adattamento digitale: l'atmosfera che si respira tra musiche, direzione artistica degli scenari e tono generale è un'aggiunta che, quasi paradossalmente, rende la versione digitale di fatto il modo più completo per godere al meglio dell'opera di Childres. Per quanto gli ambienti non siano dei più originali, pescano a piene mani negli stereotipi del genere fantasy e la resa è sicuramente pregevole: avere elementi a schermo, immersi in una cornice a tre dimensioni, contribuisce notevolmente al senso di coinvolgimento dei giocatori, altrimenti affidati alla loro immaginazione.
La versione digitale velocizza enormemente una serie di passaggi meccanici propri della controparte da tavolo: il setup, la gestione degli svariati mazzi, il movimento dei nemici, il tenere traccia delle tantissime risorse che si sbloccano durante l'avventura. Per fare una media, una sessione del gioco da tavolo dura dalle 2 alle 3 ore circa, mentre in digitale è spesso possibile giocare almeno due scenari nello stesso tempo.
In generale, possiamo dire che aver portato in digitale alcuni elementi rendono l'esperienza della campagna capace di accrescere quel senso di ingaggio più pratico: vedere le missioni ramificate sulla mappa e ritrovarsi automatizzati alcuni meccanismi di evoluzione della città - Gloomhaven appunto, da cui il nome del gioco stesso - rende sicuramente molto più fluida l'esperienza totale, eliminando alcune incombenze derivanti dalla gestione fisica del tutto e spostando l'attenzione del giocatore sul godersi la sua avventura.
Ottima trasposizione
Il gioco è ovviamente rivolto sia ai giocatori del gioco originale, che godranno di un'interfaccia chiarissima e si troveranno molto velocemente a loro agio nel combattere demoni e ooze, ma anche a chi per svariati motivi non ha mai approcciato il gioco da tavolo originale. La trasposizione da questo di vista è ottima, poiché per loro è presente un tutorial in-game piuttosto semplice, ma attenzione: soprattutto nei primi scenari, Gloomhaven è un titolo che richiede una pianificazione molto attenta ed è più simile talvolta a un puzzle game per la precisione e l'efficienza richieste da alcuni scenari. Il magico algoritmo creato da Childres diventerà però ben presto una vera e propria dipendenza per gli appassionati del genere, tanto che ci si troverà spessissimo a giocare scenari all'ultima carta o turno con immensa soddisfazione in caso di vittoria.
C'è una nota stonata, purtroppo non banale per chi viene da una sessione in corso: non c'è modo di ricreare la partita con gli amici e portarla così avanti in digitale. Il gioco ha comunque un supporto nativo alle mod - assolutamente lodevole e che permetterà di giocare a scenari e con personaggi editi dalla community - ma ci è sembrato un dettaglio migliorabile, visto il pieno supporto al multiplayer online, il quale richiede comunque una copia a giocatore.
Gloomhaven non è il primo gioco ovviamente a vedersi trasposto in digitale, con Asmodee Digital che sta portando tantissimi titoli, anche pubblicati da concorrenti, in versione virtuale. Siamo di fronte a un'ottima trasposizione: la produzione dietro al gioco di Gloomhaven è probabilmente quella più curata a livello artistico, produttivo e di usabilità rispetto ad altre disponibili sul mercato, spesso macchinose o comunque con una cura non sufficiente a porre il videogioco un gradino più in alto rispetto al corrispettivo da tavolo.
Conclusioni
La campagna di Gloomhaven è sostanziosa, forse anche troppo, infarcita di dettagli e sfumature e vederla trasposta così fedelmente ci ha sinceramente stupito. Gloomhaven è ormai da tempo stabile al primo posto di BoardGame Geek, il sito principale di riferimento per gli hobbisti dal tavolo: se siete amanti dei dungeon crawler o in generale delle esperienze fantasy, vi consigliamo assolutamente questa trasposizione digitale per un'esperienza che potrebbe stupirvi ed immergervi. Per chi invece ha già giocato numerose ore e scenari sul gioco originale, potreste scoprire in questa versione un nuovo modo di concepire e godere dell'avventura, magari in solitario o con un nuovo gruppo di amici.
PRO
- Trasposizione fedelissima del gioco originale
- Interfaccia utente veloce e intuitiva
- Ottima direzione artistica
CONTRO
- Rimane un'esperienza mastodontica e non per tutti
- Non esiste un modo per "importare" una campagna dal gioco da tavolo