Return to the days of thunder
Ritornano i Simbin, questa volta con un simulatore di guida che presta attenzione alle gare del campionato FIA GTC-TC, ovvero quello in cui gareggiano le auto d’epoca dei favolosi anni ’60-’70 i cui piloti devono essere dei mostri di bravura e coraggio per riuscire a dominarle! Dopo l’ottimo GTR questi ragazzi stupiscono ancora con un titolo totalmente simulativo, col quale intendono rendere omaggio al capolavoro dei Papyrus: il mitico GranPrix Legends, titolo rimasto finora imbattuto nell’ambito della simulazione e (soprattutto) difficoltà. Passiamo subito alle novità di rilievo: un motore tutto nuovo in grado di passare realisticamente dal giorno alla notte, con il sole che si sposta fino a tramontare. Il livello di dettaglio delle auto è poi impressionante, e ogni vettura delle novanta disponibili (da notare che sono molto meno ma con tutte le scuderie per ogni modello…) è ricreata con una fedeltà assoluta. L’intelligenza degli avversari è ottima; questi commettono errori accidentali e si lanciano in veri e propri testa a testa per il sorpasso. In caso di incidente o manovre pericolose cercano di rallentare o evitare ostacoli e a seconda del livello di difficoltà si comportano in modo più o meno aggressivo. Stavolta è possibile scegliere tra cinque gradi di “fatica” per un approccio al titolo che va dal semplice all’impossibile. E’ stata riposta attenzione verso quei giocatori occasionali che non vogliono subire troppe frustrazioni alle prime partite tanto che all’occorrenza sono presenti diversi aiuti alla guida. Si è cercato di rendere il gioco fruibile a tutti e non solo a chi vive di pane e volanti.
Dopo l’ottimo GTR questi ragazzi stupiscono ancora
Gentlemen, starts your engines
Bisogna dirlo: 16 giocatori che si fronteggiano online con questi mostri è un’esperienza assolutamente da provare! Oltre alle solite variabili offerte nel multiplayer classico è possibile correre utilizzando le auto bonus (vincerle significa aver vissuto su questo gioco) che permettono di mostrare la propria abilità agli ignari avversari (che magari sono lontani anni luce dall’agognato premio). Lodi e ancora lodi alla gestione di un server, personalizzabile in tutto: dalla scelta delle piste (finita una gara si può passare subito ad un’altra), fino alla categoria di macchine selezionabili. Tutto è semplicissimo e permette anche agli inesperti una facile gestione. Come al solito la banda larga è assolutamente obbligatoria, meglio ancora se il più veloce possibile. Da provare anche le gare in notturna che, col pericolo di danneggiamento fari, sono ancora più entusiasmanti! Infine è possibile giocare anche in LAN o con l’ip diretto.
Music in car…
Eccellenza anche nella parte audio: come nel precedente GTR, i rumori delle vetture arrivano direttamente dalle varie scuderie interessate. Ne consegue un realismo sonoro totale! Si erano levati dei dubbi sul fatto che le auto d’epoca fossero state disponibili per il ripping ma quello che sentite proviene da ogni singola auto. Tutti i suoni sono al loro posto e la differenza tra la Mini e la Ferrari 275 GTB si sente eccome! Volendo è possibile gareggiare con la musica in-game e, notizia molto felice, è possibile sentire le canzoni preferite copiando gli Mp3 nella cartella specifica del gioco!I puristi eviteranno ma in gare ad alto numero di giri sentire un po’ di musica può far piacere.
16 giocatori che si fronteggiano online con questi mostri è un’esperienza assolutamente da provare!
Commento finale
GT Legends porta le simulazioni a nuovi livelli, sia come fisica offerta, sia come personalizzazione totale e livello di difficoltà. Stavolta anche i novellini potranno avvicinarsi ad un mondo che fino ad ora era esclusivo appannaggio dei giocatori Hardcore. Tante auto e piste, una miriade di competizioni da affrontare e un multiplayer eccezionale garantiscono ore e ore di gioco e una graduale curva d’apprendimento in grado di soddisfare tutti. Peccato per il modello dei danni, unica vera pecca di questo titolo e unico aspetto poco approfondito dai SimBin. Consigliato a tutti ma sono d’obbligo un volante e un PC di fascia alta per godere appieno delle potenzialità offerte.
Pro
- Simulazione vera
- Graficamente appagante
- Longevità garantita
- Modello dei danni da rivedere
- Richiede un PC potente
- Alcuni dettagli meno curati
Havok?no ISI!
La fisica del gioco è nel complesso molto realistica, grazie al motore messo a punto dagli ISI (i programmatori della serie F1 di EA) e in grado di diversificare veramente le modifiche ai centinaia di parametri delle vetture. Nel caso di incidenti il discorso subisce degli enormi alti e bassi: alcuni cappottamenti sono realistici e stupendi da vedere ma la gestione danni e alcune situazioni raggiungono il ridicolo. La perdita di pezzi o i segni sulla carrozzeria sono molto limitati e gli scontri effettuati ad alta velocità non danno gli effetti sperati. Questo aspetto riguardava anche GTR e i SimBin lo hanno sottovalutato pure qui. Veramente un peccato perché si sarebbe potuta raggiungere l’eccellenza e segnare così un nuovo metodo di paragone per tutti i giochi a venire. Resta comunque evidente che un Gran Turismo sfoggia falsamente la dicitura “Real driving simulator”.
Special effects...
Che dire? Le foto si commentano da sole, GT Legends è veramente bello da vedere sotto certi aspetti, in altri un po’ meno… Procediamo con i pregi: le auto sono realizzate egregiamente, dotate di molti poligoni e di texture ad alta risoluzione (per non parlare dei riflessi!) e di una certosina attenzione al dettaglio. La cura riposta le fa piacere tutte, specie nei vari colori che distinguono le scuderie; salvo che non odiate un certo modello, non avrete che l’imbarazzo della scelta! E’ possibile attivare anche gli interni in alta risoluzione, che sono veramente eccezionali (solo Project Ghotam 3 sarà superiore), e dotati di pilota animato degnamente. Buona anche la maggior parte degli elementi di contorno, specie le persone (non le solite sagome di cartone ma omini poligonali ben fatti). Diverso il discorso per le piste: queste vedono alti e bassi, alcune ricche di dettaglio, altre fanno sembrare di correre in un campo infinito… ma non si può dire che ci sia qualcosa di veramente brutto. Il problema come già detto è nel modello dei danni, che vede deformazioni ridicole e perdita di pezzi, che galleggiano nel vuoto o entrano nella pista. Qui purtroppo c’è ancora molto da fare. Nota di merito al progressivo passare del tempo che vede il sole spostarsi per infine tramontare! Il giorno lascia spazio alla notte e ai fanali (cercate di non romperli altrimenti…) con una naturalezza mai vista. I difettini sulle ombre sono stati corretti e nel complesso trionfa la voglia di correre sempre a fine pomeriggio! [C]
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