La Storia Finora...
Il precedente capitolo, Mutation, ha portato alla luce nuove informazioni sul conto dell'entità virtuale che sta minacciando i giocatori di The World: Kite, Blackrose e i loro compagni sono riusciti a rintracciare e distruggere le sue manifestazioni, virus micidiali della stesso tipo di Skeith, la creatura che aveva mandato in coma Orca, lo sfortunato compagno di scuola per il quale Kite ha deciso di sfidare i pericoli del videogioco meno videogioco del mondo. E adesso entra in scena anche la casa produttrice stessa di The World, che attraverso i suoi Amministratori, i baffuti Leo, si troverà costretta a collaborare con Kite per sfruttare il potere del Bracciale del Tramonto. E mentre finalmente il nostro eroe e il leggendario Balmung uniscono le loro forze nel tentativo di scoprire la verità su Aura, il Bracciale e i misteri di The World, anche nel mondo reale cominciano a verificarsi fatti sempre più strani, che porteranno il sempre più ambiguo hacker Helba a mettere in guardia Kite nei confronti dell'Altimit stessa...
Outbreak
Come nel caso di Mutation, anche Outbreak non presenta sostanziali cambiamenti o innovazioni nei confronti della meccanica di gioco presentata fin dal primo capitolo. L'introduzione di nuovi Grunty da allevare e delle corse a cavallo dei simpatici mucconi possono considerarsi delle aggiunte di maggior entità rispetto alle decine di nuovi pezzi di equipaggiamento inclusi nel DVD, che ovviamente implicano la presenza di nuove magie ed abilità speciali: in Outbreak si mantiene il meccanismo che permette ai personaggi di sfruttare le caratteristiche del proprio equipaggiamento per scagliare attacchi di vario genere e incantesimi difensivi, curativi e offensivi. Fin dall'inizio, però, si nota subito un innalzamento del livello di difficoltà, legato già a questi elementi: gli scambi di oggetti con i giocatori che popolano le città di The World diventano sempre più complessi a causa dell'elevata qualità degli item in loro possesso, e nei dungeon il recupero dei pezzi di equipaggiamento migliori è quasi sempre legato alla Fuga di Dati, che abusandone rischia di uccidere Kite e provocare il Game Over. Allo stesso modo, la Fuga di Dati in Outbreak va' usata con una impressionante frequenza allo scopo di procurarsi i Virus Core necessari al hacking dei Portali: il difetto principale di Outbreak si rivela infatti questo, la massiccia presenza di aree da sbloccare usando numerosissimi Virus Core e costringendo il giocatore, di riflesso, ad andare a caccia dei Core per la maggior parte del tempo. Per il resto, una volta arginati questi problemi raggiungendo adeguati livelli di esperienza, Outbreak si rivela sicuramente il miglior episodio della saga, bilanciato e divertente, benchè minato dai soliti problemi della serie tra i quali spicca, senza dubbio, la monotona linearità dei dungeon casuali.
Visual and Audio
Non si notano particolari differenze audiovisive tra Outbreak e i prequel: è presente un leggero miglioramento delle texture, dovuto anche alla rielaborazione di molte di esse per l'aggiunta degli "squarci" virtuali causati dal virus. D'altro canto, .hack// è elaborato come un unico, grande gioco diviso in quattro parti. Purtroppo, la discreta realizzazione tecnica risalente a più di due anni fa comincia a sentire il peso del tempo, sopratutto se confrontata a titoli più recenti. Il comparto sonoro, invece, si comporta benissimo, con l'aggiunta di nuovi temi musicali di ottima fattura e del solito, fantastico doppiaggio, sia americano che giapponese. Eccellente anche la caratterizzazione grafica dei nuovi personaggi (Wiseman su tutti), curata come sempre dal bravissimo Yoshiyuki Sadamoto (character designer già di Neon Genesis Evangelion e Nadia). L'OAV allegato al videogioco, inoltre, si rivela anch'esso il migliore fra quelli visionati, sia dal punto di vista narrativo che tecnico.
Il terzo episodio di .hack// è senza dubbio il migliore fra quelli usciti finora e rappresenta un buon prologo per il capitolo conclusivo che vedrà la luce fra due mesi, .hack//QUARANTINE. La trama prende pienamente il volo presentando non pochi colpi di scena, sia nel videogioco che nell'OAV, e al sistema di gioco si aggiungono poche ma graditissime novità. Senza dubbio Outbreak presenta anche qualche problema strutturale, causato dall'innalzamento improvviso del livello di difficoltà e dalla diffusione a tratti fastidiosa del Gate Hacking, che smorza il ritmo di gioco quasi per allungarne soltanto la durata. Ad ogni modo, Outbreak garantisce l'ennesima ventina di piacevoli ore di gioco all'interno di The World, con tutti i suoi segreti e bonus da sbloccare: i fan non ne resteranno affatto delusi.
Rieccoci al nostro appuntamento bimestrale con .hack//, la quadrilogia targata Bandai che sta rivoluzionando il modo di concepire gli RPG. Per chi non sapesse di che stiamo parlando, vi rimandiamo all'esaustiva recensione del Volume 1 (.hack//INFECTION), qui basterà dire che il progetto .hack si dipana attraverso svariati media (fumetti, cartoni animati, videogiochi) basati su un originalissimo concept: nel 2009 il videogioco più diffuso del mondo sarà The World, un MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Playing Game) che coinvolge milioni di giocatori e che, a un certo punto, diventerà una insospettabile minaccia, mandando in coma i player che "muoiono" al suo interno. Ad alcuni giocatori spetterà il compito di indagare e rimettere le cose a posto. La serie videoludica, divisa in quattro puntate (vendute ciascuna con un DVD aggiuntivo contenente un'episodio della serie OAV .hack//LIMINALITY), ha ormai superato il giro di boa e mentre si preparano ad affacciarsi sugli scaffali i DVD con la serie animata (l'introspettiva .hack//SIGN basata sulle avventure di nuovi personaggi che si intrecciano con le vicende del videogioco) il successo di .hack// comincia a contagiare anche l'Italia...