Velocità smodata!
Negli anni passati si sono susseguiti su varie console innumerevoli videogames dedicati ai combattimenti aerei, ma quelli che hanno fatto scuola e sono rimasti nei cuori di tutti gli appassionati si possono contare sulle dita di una mano. Pochi titoli hanno saputo rinfrescare un genere stantio fin dai tempi di After Burner di SEGA, rinnovare con trovate originali e con una grafica che facesse sempre un passo avanti. La serie di Ace Combat, apprezzata su PlayStation 2, è sicuramente una delle più prolifiche sia per quantità che per qualità, e rappresenta con i suoi esponenti proprio il tipo di gioco a cui si avvicina maggiormente questo Heatseeker. Il sistema di controllo è per forza di cose cambiato: il titolo Codemasters sfrutta il remote Nintendo collegato al nunchuk esattamente come veniva fatto in Wing Island. Durante la recensione del titolo Nintendo fu sottolineato uno dei più grandi difetti di quel gioco di aerei: il telecomando non poteva essere usato come se impugnassimo una vera e propria cloche, ma andava puntato contro il televisore come fosse uno sparatutto. Heatseeker purtroppo, utilizzando il medesimo meccanismo, manca una bella occasione per creare un titolo di aerei su console più coinvolgente, almeno sotto questo punto di vista. Inizialmente si sceglie il livello di difficoltà, che si può settare su arcade o simulativo: ben poco cambia dal punto di vista dei controlli, piuttosto varierà la IA nemica e la facilità con la quale andranno a bersaglio. Iniziando la campagna in single vestiamo i panni di Mike "Downtown" Hudson, attraverso 4 scenari e 18 missioni complessive. Si entra subito nel vivo dell'azione, senza tanti fronzoli o noiosi tutorial. L'inizio è infatti molto intelligente perchè ci insegna i comandi durante la prima missione, in modo divertente ed immediato. Ogni livello ci permette di sbloccare un nuovo velivolo da combattimento, che sarà poi disponibile nell'hangar: F-15, F-16, F/A-18 Hornet, Mig russo e Nighthawk V1 Stealth Bomber sono solo alcuni di quelli presenti all'appello. Quello che salta subito all'occhio di Heatseeker è che risulta estremamente veloce e frenetico: dimentichiamoci tutti quei giochi di volo dove per virare impegnavamo minuti e l'aereo si dimostrava lento e svogliato ai nostri stimoli.
dimentichiamoci tutti quei giochi di volo dove per virare impegnavamo minuti
Velocità smodata!
I caccia di Mike Hudson sono impazziti e rapidi come quelli del cabinato di After Burner, si muovono immediatamente con le nostre sollecitazioni sul telecomando e reagiscono molto bene a virate, picchiate ed accelerazioni. Il nunchuck ci permette di dosare la potenza delle turbine, sparare con il mitragliatore oppure ingranare la quinta e dar fuoco ai postbruciatori, rompendo la barriera del suono. I missili invece si lanciano premendo il grilletto posto sotto il remote, che serve, oltre che a dare la direzione, anche ad entrare in modalità steath e cambiare l'arma. L'azione di gioco è sempre concitata, a tratti divertente se non fosse per il sistema di controllo che spesso si perde per strada e ci fa un po' aggrovigliare le mani. Mentalmente non è sempre facile coordinare due mani libere e indipendenti che hanno ordini diversi ma complementari come direzione/velocità, spesso è facile sbagliare, invertendo gli imput e trovandoci ad eseguire le stesse cose con entrambi i controller. Come tutti i giochi è questione di abitudine, certamente se Codemaster avesse pensato a creare un joystick virtuale con il remote, sarebbe stato probabilmente meglio per tutti.
A 500 miglia orarie le texture non si vedono
Con l'uscita di Wii tutti sapevamo ed immaginavamo che il comparto grafico dei suoi titoli sarebbe stato nettamente inferiore a quello delle console concorrenti. Sulla carta le potenzialità della macchina Nintendo sono paragonabili ad un Xbox, oppure ad un modello avanzato di GameCube. In realtà, a questo punto, la situazione inizia a farsi preoccupante, perchè la qualità grafica apprezzata nella produzione Wii da dicembre a questa parte è nettamente inferiore alle aspettative, attestandosi mediamente alle prime produzioni PlayStation 2 e Cubo, se non peggio. Molte software house tendono forse a sfruttare in maniera eccessiva l'enorme parco macchine Nintendo con conversioni facili e dalle grandi vendite, eppure Heatseeker è un progetto su console domestiche in esclusiva Wii (è infatti uscito solo su PSP, con il quale pare condividere lo stesso motore 3D), ed era lecito quindi aspettarsi qualcosa in più. I modelli degli aerei non sono affatto buoni, spesso sembrano abbozzati, ad uno sguardo attento si nota facilmente la mancanza di molti poligoni nei particolari e nelle rifiniture, eppure sono presenti le ombre portate, quelle che si infrangono sull'aereo stesso.
Il gioco è frenetico, veloce, cosicchè dal seggiolino del nostro F15 sparato a 500 miglia orarie le texture passano sicuramente in secondo piano
A 500 miglia orarie le texture non si vedono
Gli scenari sono invece migliori, sono vari ed ampi, con molti elementi su schermo e qualche effetto gradevole come il bloom della rifrazione solare, ma sono composti da pochi, pochissimi poligoni e per di più coperti da bitmap di bassa qualità e risoluzione. Il gioco è frenetico, veloce, cosicchè dal seggiolino del nostro F15 sparato a 500 miglia orarie le texture passano sicuramente in secondo piano, per fortuna. Il comparto audio è sicuramente migliore: le musiche sono ben ritmate e si adattano perfettamente allo spirito arcade del gioco. Di contro, il doppiaggio italiano è di bassa fattura, con voci fortemente accentate e dalla recitazione poco professionale. Il ricordo va subito al meraviglioso Half Life: "si sveli, Dottor Freeman!". In generale quello che manca in Heatseeker è la sensazione di avere tra le mani un "pacchetto completo", in quanto una volta completata la campagna in single player sarà possibile solo rigiocare quei livelli sbloccati cliccando sulla modalità missione. Non c'è multiplayer, non ci sono minigiochi, non ci sono particolari opzioni nè colpi di scena: il gioco è un antipasto di qualcosa che si può solo immaginare.
Commento
Heatseeker è un prodotto fortemente incompleto. Innanzitutto per la sua brevità e la scarsa rigiocabilità, in secondo luogo perchè non c'è alcuna sorta di multiplayer, sia offline che online, a schermo diviso o in lan. La sensazione di trovarci di fronte ad un gioco abbozzato è confermata dal comparto grafico che non fa scintille: per mantenere una certa fluidità sono stati sacrificati molti poligoni e la qualità generale dell'immagine non fa gridare al miracolo, è l'ennesimo gioco Wii che non riesce a mostrare la potenzialità di questa macchina. Il controllo originale, uno dei pochi motivi di interesse, non è ben sfruttato ed invece di semplificare l'azione spesso riesce a renderla più ostica e complicata. Heatseeker è un primo passo verso un buon gioco di caccia, ma molto altro c'è ancora da fare.
Pro
- Veloce e frenetico
- E' l'unico gioco di caccia su Wii
- I caccia hanno un joystick!
- Comparto grafico
- Scarsa longevità
Nintendo Wii si sta conquistando una popolarità sempre crescente tra gli sviluppatori, complice i costi di sviluppo relativamente più bassi rispetto alle altre console, una base di installato ragguardevole ed l'originale sistema di controllo che apre nuove prospettive per generi e giochi nuovi. Tantissime software house sono in questo momento a lavoro sulla macchina Nintendo, anche quelle che nella passata epoca, quella GameCube, sono state un po' a guardare dalla finestra con scetticismo e scarso supporto. Codemasters ha realizzato un nuovo gioco di aerei: dopo Wing Island di Nintendo questa volta è il momento di mettere le mani sulla cloche e pilotare i velocissimi F15 di Heatseeker!