Decollo!
L’ultimo prodotto di Codemasters esordisce in modo particolare per essere uno sparatutto arcade, rimettendo al giocatore la scelta di un sistema di controllo “semplificato” o “realistico”. Ovviamente ciò non trasforma Heroes of the Pacific in un simulatore di volo vero e proprio, ma influenza in modo consistente l’approccio ai combattimenti subito dopo il breve tutorial che vi introduce alle tecniche di volo e a quelle di approccio.
Nella modalità Campagna, fulcro di HOTP, le missioni si susseguono a seconda degli eventi storici, precedute da briefing accurati il cui contenuto, in linea di massima, non va necessariamente memorizzato perché tutto vada a buon fine. Durante il gioco, infatti, i nuovi obiettivi di missione vengono annunciati man mano che si presentano, e indicati su schermo da frecce e bersagli che poco lasciano all’immaginazione. Nonostante le apparenze, completare le missioni diventa tutt’altro che semplice già a partire dai primi stage, perché bisogna imparare in fretta a coniugare l’efficacia dei nostri mitragliatori con la precisione di tiro offerta da un veicolo che tutto può essere fuorché preciso. Nel momento in cui il nostro intervento è richiesto con urgenza, c’è davvero di che impegnarsi.
Il completamento di ogni missione ci permette di sbloccare nuovi aerei e di guadagnare crediti utili al potenziamento di quelli già in nostro possesso.
Decollo!
Gli aerei si pilotano utilizzando le leve analogiche (anche per la pratica di decollo), con la sinistra che fa da “sterzo” e la destra che funge da acceleratore/freno e che ci permette di attuare manovre evasive quando siamo sotto il fuoco nemico. Un indicatore posizionato nella zona alta dello schermo ci permette di tenere sotto controllo lo stato di salute del velivolo e la capacità del motore di resistere agli “scatti veloci”, che è possibile effettuare tenendo premuto lo stick destro sulla propria asse e che si rivelano essenziali quando è richiesto un intervento molto rapido. Le armi primarie e secondarie vengono attivate tramite i tasti dorsali, naturalmente.
Il completamento di ogni missione ci permette di sbloccare nuovi aerei e di guadagnare crediti utili al potenziamento di quelli già in nostro possesso. Già a metà del gioco ci si ritrova con un parco macchine di un certo livello, ognuna però non molto diversa dall’altra in termini pratici.
Tecnica bellica
La realizzazione tecnica di Heroes of the Pacific è piuttosto buona, seppur non rientri negli ambiti dell’eccellenza. Come detto in apertura, la grafica dei menu e dei briefing è stilisticamente perfetta, ed è un piacere notare che anche nel gioco vero e proprio non è da meno: gli aerei sono riprodotti in modo accurato e si muovono su scenari convincenti seppure piuttosto poveri di particolari. Certo è che la realizzazione delle nuvole e l’effetto “turbo” sono molto convincenti e spesso si prova davvero la sensazione di trovarsi in aria.
Benché gli effetti sonori non vantino una qualità eccezionale, la bontà del commento musicale (seppure non sempre presente, anzi) alza la media del comparto acustico di HOTP, meritando un’abbondante sufficienza.
Diverso è il discorso relativo al design, inteso come concezione del gioco nella sua struttura: le missioni finiscono ben presto per assomigliarsi troppo, e la giocabilità non è così alta da coprire la falla. Alla fine dei conti non si prosegue per il coinvolgimento delle battaglia, ma per provare i nuovi aerei; vista la scarsa differenza tra i vari modelli, però, questo elemento non può rappresentare un valido contributo alla longevità del prodotto.
Commento
All’interno di un genere certamente non affollato, Heroes of the Pacific ha tutte le carte in regola per ottenere un buon successo. Il paragone con i migliori esponenti del genere è impietoso, ma il gioco Codemasters riesce a ritagliarsi un proprio spazio grazie all’ambientazione inedita (quantomeno per gli sparatutto arcade su PS2 e Xbox) e a una giocabilità discreta.
- Pro:
- Buona rappresentazione del volo
- Sistema di controllo convincente
- Commento sonoro d’atmosfera
- Contro:
- Forse la difficoltà non è ben bilanciata
- Ambientazioni poco dettagliate
- Aerei troppo simili tra di loro
Se ancora esistesse la voce “presentazione” nelle pagelle delle riviste di videogame, Heroes of the Pacific meriterebbe quantomeno un 80%. Questo perché la grafica del gioco, e in questo caso ci riferiamo ai menu e ai briefing, è stata realizzata “a tema” nel senso più letterale del termine. Manifesti, disegni e scritte in pieno stile “anni Quaranta” vi portano a navigare tra le opzioni e le modalità disponibili, mentre una colonna sonora “epica” vi proietta nell’atmosfera del conflitto. Poco importa se la trama di HOTP prende più di un elemento in prestito da quella del film “Pearl Harbor”: dopo un minuto vi sentirete più che motivati a salire sul primo aereo da combattimento e a tirar giù qualche soldato nemico.