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Hitman 2 - Day Two

Ritorniamo sulle traccie dell'assassino più controverso della storia dei giochi per PC, dopo aver introdotto il gioco parlando della storia che fa da sfondo a Hitman 2, oggi facciamo sul serio e comiciamo a parlare dello stile di gioco che dovremo affrontare per terminare le nostre missioni.
Leggiamo le parole di Valerio Santinelli.

RECENSIONE di Multiplayer.it   —   01/11/2002
Hitman 2: Silent Assassin
Hitman 2: Silent Assassin
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Hitman 2 - Day Two
Hitman 2 - Day Two

Mi vedi o non mi vedi? Ma quanto mi vedi?

Hitman 2 ha tra le nuove caratteristiche un sensore che indica il grado di allerta delle guardie che abbiamo attorno. Il sensore è una piccola barra a sinistra dello schermo che si colora di rosso e comincia ad agitarsi quando qualcuno nei nostri paraggi comincia ad avere dei sospetti su di noi.
E' chiaro che se ci buttiamo a capofitto nell'abitazione di un boss mafioso imbracciando un fucile d'assalto, sicuramente allerteremo le guardie; ma anche solamente passare davanti ad una guardia di corsa, piuttosto che cercare di far finta di niente e passare attraverso un posto di blocco, fanno aumentare il grado di diffidenza delle guardie nei nostri confronti e possono farci scoprire inesorabilmente.
Spesso, per far abbassare il valore di questa barra, è sufficiente allontanarsi dalle guardie e far finta di niente. A volta, invece, non c'è proprio nulla da fare e l'unica soluzione è eliminare l'ostacolo.
Bisogna comunque sempre fare molta attenzione quando si elimina una guardia, perché le altre potrebbero trovare il cadavere e di conseguenza mettersi alla ricerca dell'omicida. E non è per nulla bello doversi muovere in un livello che brulica di guardie armate che stanno cercando un tizio alto e pelato con un numero di serie tatuato sulla nuca.
Anche per oggi è tutto. Ci rivediamo nella prossima puntata per parlare dell'ambientazione e degli aspetti tecnici di Hitman 2.

Hitman 2 - Day Two
Hitman 2 - Day Two

Errare è umano

Se pensate che Hitman 2 sia un gioco facile da finire, vi sbagliate proprio. Spesso e volentieri è necessario ripetere la stessa missione più volte, prima di riuscire a raggiungere l'obiettivo. E la cosa più divertente è che ogni volta si scopre che la missione può essere portata a compimento in tanti modi differenti e sfruttando diverse situazioni.
Non è mai chiaro come fare ad avvicinarsi al nostro bersaglio. Il più delle volte bisogna inventarsi un qualche sistema e sfruttare gli elementi del territorio in cui ci muoviamo e i vari oggetti che possiamo raccogliere. Anche gli oggetti che troviamo sono spesso di difficile interpretazione. A volte li troviamo ma al momento non sappiamo proprio cosa farcene, finché, continuando a giocare, non incappiamo in una situazione in cui diventano di fondamentale importanza.
Per fortuna, in Hitman 2, abbiamo a disposizione i tanto agognati salvataggi che mancavano nel primo episodio. Ora non saremo più costretti a dover ricominciare ogni volta la missione dall'inizio. In base alla difficoltà scelta, il numero di salvataggi per ogni singolo livello cambia.
Al termine di ogni missione, ci vengono fornite delle armi che accumuliamo nel nostro "capanno" in cui amiamo passare il tempo tra una missione e l'altra. Il quantitativo di armi e il numero di salvataggi per la missione successiva vengono assegnati in base a quanto siamo stati bravi nel muoverci silenziosamente e nel portare a termine la missione senza allertare nessuno.