Commento
Questo ennesimo videogame dedicato alla gialla famiglia Simpson è, molto semplicemente, il titolo che ogni fan aspettava. Non tanto per la qualità: il gioco è effettivamente un discreto action-game con elementi platformici che non si distingue certo dalla massa per un gamedesign particolarmente acuto, è anzi tutto abbastanza scontato e banale. Ma è l'eccezionale traslazione dal concept del cartone animato alla console che sorprende, in quanto non si è perso nulla di quegli elementi che hanno reso uno spasso ogni puntata della serie dal 1987 a oggi: c'è la comicità surreale e ci sono le battute sagaci, ci sono i doppiatori originali (tanto nella versione americana quanto nella versione italiana) e ci sono vere e proprie sequenze animate. Siamo quindi sulla buona strada per una nuova generazione di videogiochi dedicati alla prima famiglia del media televisivo, questa partenza è stata un'ottima prova... speriamo di non dover aspettare un altro film cinematografico!
Pro
- Sono i Simpson, poco da aggiungere
- Comparti video e audio molto buoni
- Divertente, sia da giocare che da vedere
- Non vince certo un premio per l'originalità
- Qualche problema grafico (frame-rate instabile, telecamera pessima)
- Livello di difficoltà sbilanciato
Doh!
La meticolosa ricostruzione di una Springfield virtuale e dei suoi abitanti era un compito arduo, ma i programmatori della Electronic Arts meritano un sonoro applauso per l'ottimo engine tridimensionale attraverso il quale è stata proposta la più fedele rappresentazione videoludica del cartone animato pop più famoso del mondo. Il Videogioco dei Simpson sembra a tratti un cartone animato interattivo, se non fosse per quella risoluzione che paradossalmente rende meglio su schermi normali e non HD, attenuando un aliasing a tratti troppo evidente; i colori sgargianti, la complessità dei vari environment e le animazioni eccellenti sono tutti elementi di un quadro comunque positivo, minato da qualche problema tecnico tuttavia notevole, come una certa scomodità nel movimento della telecamera, spesso casuale e fastidioso, e un frame-rate incostante.
Certo che il fiore all'occhiello del gioco, anche nella stessa edizione italiana, è il comparto audio. Non solo la colonna sonora, anonima ma in puro stile Simpson, ma anche e sopratutto il doppiaggio: l'enorme quantità di parlato nel gioco è stata affidata nientepopodimeno che ai doppiatori della serie animata italiana, che amiamo da quasi vent'anni e che ci hanno deliziato con un doppiaggio eccezionale (anche se a volte un po' desincronizzato, sopratutto nelle cutscene animate) e le voci dei Simpson così come le abbiamo sempre conosciute. Tonino Accolla, Monica Ward, Ilaria Stagni... tutti presenti, al gran completo, per aiutarci a immergerci in un videogioco che è quasi un cartone animato... finchè non prendiamo il pad in mano.
I Simpson: Il Videogioco è disponibile per Nintendo Wii, PlayStation 2, PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione testata è quella per PlayStation 3.
E' matematicamente impossibile che qualcuno non conosca la famiglia Simpson: ci credete che sono già passati quasi vent'anni e più di quattrocento puntate dalla prima puntata? In tutto questo tempo è difficile che qualcuno non si sia imbattuto negli abitanti di Springfield, la fittizia cittadina nella quale sono ambientate le avventure dei Simpson e la loro satira pungente verso la società, sopratutto quella americana.
E naturalmente non è la prima volta che i Simpson diventano un videogioco, ma è proprio in occasione dell'uscita del primo lungometraggio cinematografico che fa capolino questo prodotto Electronic Arts: diciamo subito che più di altre produzioni ha saputo catturare il feeling del cartone animato e la geniale ironia di Matt Groening, creatore della serie e di questo incredibile fenomeno multimediale.
Il nuovo gioco dedicato ai Simpson, disponibile per praticamente ogni piattaforma sul mercato, è quasi un cartone animato interattivo, con i doppiatori originali (italiani!) e una quantità di chicche esorbitante... Proprio come l'abbiamo sempre desiderato?
Fan Service!
A Springfield c'è un nuovo tormentone tra i teenagers: Grand Theft Grattachecca, il videogioco più "in" del momento, che naturalmente non può mancare nella collezione del pestifero Bart Simpson. Beccato dalla madre con una copia appena acquistata del gioco, immediatamente sequestrata, Bart se ne torna avvilito a casa, ma finisce con l'imbattersi nel manuale de I Simpson: Il Videogioco, che spiega come usare i superpoteri di ogni membro della famiglia. Da quel momento in poi, comincia una lunga serie di disavventure, in cui i Simpson, a due a due, dovranno affrontare le crisi più disparate: dal sabotaggio di una falegnameria a un attacco alieno, passando per assurde incursioni nel mondo virtuale in cui vengono prodotti i videogames.
Essenzialmente presentato come un meta-videogioco, I Simpson: Il Videogioco non fa che prendere in giro e prendersi in giro, proponendo una goliardica satira a tutto tondo non solo della nostra società, come al solito, ma anche del mondo dei videogiochi stesso. E' buffo andare a sbattere contro una parete invisibile ed essere informati che si tratta di un cliché dall'Uomo dei Fumetti, ma sono piccoli intermezzi come questi che rendono l'esperienza intrigante e spassosa. L'intera avventura si configura come una sorta di puntata gigante della serie, con una generosa quantità di sequenze a cartoni animati che introducono e concludono i vari stage: quest'ultimi, poi, scimmiottano un po' di tutto, specialmente nell'ambito videoludico, e lo fanno decisamente con stile. Ecco quindi che l'enorme manichino dei donuts girovaga per Springfield in una grottesca imitazione del capolavoro Shadow of the Colossus, ed ecco che Homer e Marge si troveranno a vestire i panni di Link e Zelda in Neverquest, e il grasso patriarca dovrà indossare elmetto e divisa militare nella parodia di Medal of Honor... ovviamente, Medal of Homer.
Fan Service!
La ricchezza di situazioni stravaganti e la genuina ironia della serie sono intatte in questo adattamento videoludico, che vanta una cura per i dettagli e per i fan veramente straordinaria, in una riproduzione dell'abitazione dei Simpson e dell'intera Springfield davvero eccezionale, e non manca davvero nessuno all'appello, sembra che nel gioco abbiano trovato posto tutti gli strampalati abitanti della città, dal signor Burns al preside Skinner.