M.it: Una domanda scontata ma fondamentale per molti appassionati di avventure: avete adottato un approccio aperto alla soluzione degli enigmi o la vostra sarà un’avventura strettamente lineare e vincolata allo svolgimento della trama?
Yves: Abbiamo cercato di rendere questo gioco il meno lineare possibile. Si possono esplorare liberamente e contemporaneamente molte aree diverse, risolvendone puzzle ed enigmi nell’ordine che si preferisce. Tuttavia il giocatore dovrà seguire una trama lineare: è un presupposto irrinunciabile per poter raccontare una bella storia… e non c’è modo di farlo meglio che con una meccanica relativamente lineare.
M.it: Una delle peculiarità di Keepsake è il sistema d’aiuto perfettamente integrato: dopo averlo provato, dobbiamo riconoscere che è il migliore che abbiamo visto in un’avventura da anni! Come siete riusciti a implementare una soluzione integrata a prova di spoiler? E cosa direbbe per rassicurare quei giocatori convinti che ogni sistema d’aiuto volto a garantire un’esperienza di gioco esente da frustrazioni rischi in realtà di rovinare il divertimento?
Yves: L’integrazione del sistema d’aiuto è stata piuttosto indolore, essendo previsto fin dalle prime fasi dello sviluppo di Keepsake. Dal momento che incorpora anche un walkthrough, abbiamo dovuto lavorare sodo per implementare il tutto in modo armonico. A chi si sente “minacciato” dalla presenza della soluzione integrata dico solo che ne sarà felice quando si avvicinerà alla fine del gioco ;) D’altronde, la frustrazione non ha niente a che vedere col divertimento… (per la maggior parte della gente, almeno!) e questo sistema d’aiuto si rivelerà un’ottima alternativa al bisogno di uscire dal gioco per cercare una soluzione online!
M.it: Un’altra caratteristica che apprezziamo in particolar modo è il sistema di dialogo opzionale: com’è stato integrato nel tessuto del gioco?
Yves: Ecco, la sua forza risiede nella capacità di “colmare i vuoti” che vengono naturalmente a crearsi nelle fasi di esplorazione dell’Accademia. Capita che Zak e Lydia intreccino conversazioni aggiuntive per commentare degli avvenimenti o approfondire alcuni aspetti del mondo di gioco. Ciò contribuisce a dare più ritmo alla storia, oltre che informazioni utili al giocatore.
M.it: L’incredibile grafica di Keepsake non passa certo inosservata: ci parli del motore che regge il gioco.
Yves: Il motore grafico di Keepsake è basato tanto su progetti open source quanto su tecnologie proprietarie. Solo per citarne qualcuno, tra gli strumenti open source da noi utilizzati figurano Crystal Space e CAL3D.
M.it: Grazie infinite per la sua disponibilità e per il materiale d’anteprima che ci ha cortesemente concesso. C’è qualcos’altro che vorrebbe dire ai nostri lettori?
Yves: La creazione di Keepsake è stata una grande avventura per noi e speriamo che vi divertiate a giocarlo almeno tanto quanto noi ci siamo divertiti a svilupparlo! Grazie per il vostro sostegno! :)
A chat with the developer
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Multiplayer.it: First of all, could you please state your name and role in the development of Keepsake?
Yves Bordeleau: Hello! My name is Yves Bordeleau, and I am the president of Wicked Studios. Beside doing administrative and management tasks, I did some game design and a good quantity of music tracks for Keepsake.
M.it: What is the “Keepsake” referred to in the title?
Yves: The Keepsake is a very important object in the game. Actually there are two “keepsakes”, the first one is a doll and the second one is a pendant. Lydia (the main character of the game) gave the doll to her best friend Celeste years ago during a ritual of friendship. Celeste gave the pendant to Lydia at the same time. These objects are mementos; a way for them to remember their friendship even if distance separate them.
M.it: Why did you opt for a fantasy-themed adventure? We haven’t seen many of them, since the times of King’s Quest or Kyrandia…
Yves: Well, you already answered part of the Question! ;) We definitely thought it was about time for a fantasy comeback in the adventure genre. With critical success like The Lord of the Rings movies, people were more than ready for a medieval/fantasy adventure game.
M.it: What sources did you draw your inspiration from in terms of setting and gameplay? Could you name any adventure games, movies or books that influenced Keepsake’s design?
Yves: Like I was saying, The Lord of the Rings movies were quite an inspiration for our artists. Also, adventure game wise, we got inspired by oldies like King’s Quest and Kyrandia but also from “modern” games like the Myst and Syberia series.
M.it: Keepsake promises an assorted mix of challenging puzzles: what can you tell us about their nature and difficulty calibration?
Yves: The puzzles and mysteries to solve in Keepsake vary a lot in term of difficulty. At the beginning puzzles are easy; but as you progress the difficulty increase as well. For those who are not the “puzzle type” we included a hint system that will definitely make their life easier! For instance, if you get stuck in front of a puzzle for some time and are about to close the game, well, the hint system is right there to save you some frustration. It will gradually give you hints on the puzzle you are facing and after a few it will even offer to solve it for you.
M.it: Now, this is a predictable question but it’s a really hot topic to many adventure games fans: did you go for an open approach to puzzle solving or is this going to be a strictly linear plot-driven adventure?
Yves: We tried to make the game as non-linear as possible. You can explore openly a lot of areas at the same time and solve different puzzles/mysteries in the order you like. There is a general linear plot that the player will follow though; we decided that in order to be able to tell a great story… and there is no other way to do it better than in a relatively linear way.
M.it: One of Keepsake’s most distinctive features is a perfectly integrated in-game walkthrough: we had a chance to test it and we must say it’s the best we have seen in an adventure game in years! How did you manage the integration of such a spoiler-proof hint system? What can you say to reassure those players who are afraid that any measure aimed at granting a frustration-free experience might actually spoil the fun?
Yves: The integration of our hint system was a breeze since it was planned in the very early stage of Keepsake development. Since the Hint System also incorporates an in-game walkthrough, we had to work quite a bit to integrate the whole thing in a pleasant way. For those who are “afraid” of the hint system/walkthrough, all I can say is that you’ll be happy we had the idea of this feature when you’ll be near the end of the game ;) And beside, frustration is in no way linked to fun… (well, for most of us LOL) so the hint system is a great tool when you are about to quit the game to go on the net to look for a walkthrough!
M.it: Another feature we really appreciate is the optional conversation system: how did you implement it into the gameplay?
Yves: Well, this feature is neat because it “fills” the time when you are moving around or simply looking for something in the Academy. Zak and Lydia will start conversations about what happened or about different subjects related to the game world. This makes the game livelier and also gives the player some cool background info.
M.it: Keepsake’s stunning visuals cannot pass unnoticed: please, tell us something about the game’s graphic engine.
Yves: Keepsake graphic engine is a mix of a few open source projects as well as our own stuff. To name a few open source projects, we mainly used Crystal Space and CAL3D for the graphic part of Keepsake engine.
M.it: Thank you so much for your availability and for the preview material you kindly provided. Is there anything else you’d like to share with our readers?
Yves: Making Keepsake was quite an adventure for us and we hope that you’ll enjoy playing it as well as we enjoyed developing it! Thanks for your support! :)
Ed ora avventuriamoci in questa valle dei draghi!
Keepsake si presenta subito come un prodotto ben confezionato, anche in senso letterale: l’intrigante custodia del DVD è un degno complemento all’irresistibile prezzo del gioco, accompagnato da un manuale italiano a colori. Dopo questo piacevole approccio iniziale e un’installazione assolutamente indolore, nessuno avrà difficoltà a immergersi nel magico e variopinto mondo di Dragonvale: nei panni della giovane apprendista Lydia, attraverseremo una valle incantata per giungere alla rinomata accademia che ha formato i più potenti maghi conosciuti e in cui avremo la fortuna di studiare a nostra volta. Ad attenderci all’ingresso avremmo dovuto trovare la nostra cara amica Celeste ma al suo posto ci imbatteremo nell’esuberante mercante Mustavio, che per l’occasione ci illustrerà il funzionamento dell’interfaccia di gioco in un breve tutorial. Dopo di che, potremo finalmente ammirare l’accademia in tutto il suo splendore: i suoi ponti sospesi, le sue torri vertiginose e le sue guglie svettano tra le rigogliose colline e le numerose cascate che punteggiano la valle. Entrarci non sarà facile, perché non basterà bussare o suonare il campanello... o meglio, il campanello c’è ma bisognerà trovare il modo di suonarlo!
il mistero di Dragonvale è una storia senza tempo sui temi dell’amicizia, del dolore e del ricordo
Ed ora avventuriamoci in questa valle dei draghi!
La magia pervade ogni angolo della scuola, che cattura subito la curiosità e l’ammirazione di Lydia. Tuttavia, con sua grande sorpresa, l’accademia appare inspiegabilmente disabitata. A confonderle ulteriormente le idee arriva un lupo parlante, che si offre come guida ma sembra coerente solo nell’incorreggibile abitudine di raccontare frottole. Presto i due ritroveranno un oggetto molto caro alla protagonista e legato ad una serie di visioni che l’accompagneranno nel corso dell’avventura e l’aiuteranno a svelare il mistero di Dragonvale. Keepsake è fondamentalmente una favola di buoni sentimenti: se anche i giocatori più cinici e smaliziati le perdoneranno qualche piccola ingenuità, chiunque potrà apprezzarne il valore intrinseco perché, pur proponendosi come una storia di magia e di avventura, in definitiva Il mistero di Dragonvale è una storia senza tempo sui temi dell’amicizia, del dolore e del ricordo, che non può fare a meno di toccare tutti in qualche modo e che invita a divertirsi ma pure a riflettere.
C’era una volta il walkthrough...
Keepsake è un’avventura “punta e clicca” in terza persona, che passa occasionalmente alla visuale soggettiva per facilitare l’esame ravvicinato di alcuni oggetti o la soluzione dei puzzle più complessi. La sua interfaccia risulterà familiare agli appassionati del genere, ma presenta qualche variante degna di nota. I movimenti di Lydia si controllano con un semplice clic del tasto sinistro del mouse: se la destinazione è vicina al punto in cui si trova, la raggiungerà camminando, altrimenti si metterà a correre per ridurre i tempi d’attesa (non saranno quindi necessari doppi clic). Premendo il tasto destro del mouse, si visualizza una freccia sopra la testa di Lydia, in modo da poterla individuare anche nelle ambientazioni più labirintiche. L’interazione con l’ambiente è facilitata dalla presenza del classico cursore sensibile al contesto. Dovremo trovare e utilizzare determinati oggetti per progredire nell’avventura, ma non ci saranno veri e propri puzzle basati sull’inventario: quando serviranno chiavi o manufatti magici per accedere a nuove aree del gioco, verranno utilizzati automaticamente, ammesso che siano già in nostro possesso. Avremo comunque la possibilità di visualizzare ed esaminare tutti gli articoli e i documenti raccolti, che saranno indispensabili per la soluzione di alcuni enigmi. Il motore di dialogo è a scelta multipla e offre non solo un tasto per accelerare le conversazioni ma anche uno per metterle in pausa! Altra trovata apprezzabile è il sistema di dialogo opzionale, che subentra nei momenti morti per fornire al giocatore informazioni aggiuntive e può essere sfruttato ulteriormente o meno, a sua discrezione. L’unico aspetto dell’interfaccia che non ci sentiamo di approvare è l’astruso sistema di salvataggio: ogni utente può creare un profilo (per un totale di cinque) e immagazzinarvi una decina di posizioni, ma queste verranno progressivamente sovrascritte. Inoltre, non c’è verso di abbandonare una partita in corso per caricarne un’altra: bisogna uscire dal gioco, riavviarlo e ricaricare dal menù principale.
Keepsake poggia su un vasto assortimento di puzzle incredibilmente vari, stimolanti e ben integrati
C’era una volta il walkthrough...
L’avventura è suddivisa a grandi linee in due parti: nella prima Lydia dovrà imparare a conoscere l’Accademia di Dragonvale e dimostrarsi degna di diventarne allieva, superando una serie di prove; nella seconda dovrà esplorarne i livelli superiori e scoprire finalmente che fine hanno fatto tutti i suoi occupanti. Keepsake poggia su un vasto assortimento di puzzle incredibilmente vari, stimolanti e ben integrati, tutti requisiti che in teoria dovrebbero essere imprescindibili per ogni buona avventura grafica e che nella pratica vengono soddisfatti raramente: i veterani del genere non ci troveranno enigmi rivoluzionari, per quanto non manchino gli spunti originali, ma resteranno sicuramente colpiti dall’eleganza con cui sono stati implementati e dalla fluidità della meccanica di gioco, una summa del meglio nella tradizione del punta e clicca. I puzzle logici e meccanici abbondano, alcuni richiedono anche la collaborazione del nostro compagno di viaggio Zak, ma i più appassionanti sono quelli compositi da risolvere con l’ausilio di un indovinello o di qualche indizio da decifrare. Il cocktail di Keepsake prevede anche la preparazione di elaborate pozioni e i tanto temuti labirinti, ma non disperate: non saranno mai troppo impervi e andranno superati con la logica, non a forza di bestemmie e tentativi suicidi! Qua e là si dovranno affrontare dei mini-game: avete presente gli scacchi magici di Harry Potter? Ecco, nell’accademia sono disseminati diversi giochi per l’intrattenimento di allievi e insegnanti, in cui potrete cimentarvi a vostra volta, ma diventeranno presto una droga piuttosto che un incubo o uno sgradevole impaccio come accade in altre avventure!
vanta un sofisticato e flessibile sistema d’aiuto integrato
C’era una volta il walkthrough...
In genere gli enigmi sono caratterizzati da un livello di difficoltà crescente e prevedono una soluzione non strettamente lineare. Anche se nelle fasi più avanzate il gioco si fa duro, i principianti non hanno nulla di cui preoccuparsi, perché Keepsake vanta un sofisticato e flessibile sistema d’aiuto integrato: se il giocatore è incerto sul da farsi in qualunque stadio dell’avventura, gli basta premere il pulsante dei suggerimenti per sapere qual è il passo successivo da compiere o la prossima ambientazione da visitare; se si arena nella soluzione di un enigma, può accedere a una serie graduale di suggerimenti (il primo fornisce delucidazioni sulla meccanica del puzzle e ne chiarisce il contesto, il secondo dà un indizio, il terzo anticipa un metodo efficace per arrivare alla soluzione e il quarto la svela direttamente). La progressione dei suggerimenti è così ben strutturata da scongiurare ogni rischio d’errore o di spoiler e persino gli avventurieri più navigati saranno felici di avere una soluzione a portata di mano, pur non essendo obbligati a farvi ricorso! L’unico problema sarà orientarsi nelle vaste sale e negli intricati corridoi della scuola di magia: si avverte spesso il disperato bisogno di una mappa, che purtroppo non è stata inclusa nell’interfaccia né tanto meno nel manuale, e giunti alla seconda parte del gioco sarà indispensabile memorizzare l’esatta disposizione delle stanze o disegnarsi almeno una piantina artigianale.
Sotto l’incantesimo di Wicked Studios
Keepsake è una delle avventure visivamente più gratificanti degli ultimi anni, soprattutto grazie alle splendide ambientazioni fantasy che sa regalarci: i fondali sono ricchi, suggestivi e stracolmi di dettagli affascinanti in grado di sorprenderci o deliziarci in ogni angolo che esploriamo, sembrano saltare fuori dallo schermo con i loro colori vividi e intensi, ci invitano ad accarezzare con gli occhi forme curiose ma accattivanti e volumi realistici e suadenti. Notevoli animazioni di sfondo danno vita e profondità alle ambientazioni del gioco, arricchite anche da ottimi effetti di luce dinamici: i corsi d’acqua e le cascate sono particolarmente impressionanti, con tanto di riflessi scintillanti e guizzi di pesci colorati percettibili in trasparenza, le fronde degli alberi lasciano filtrare la luce del sole proiettando a terra le loro ombre contorte, negli ampi locali della scuola di magia strani macchinari muovono i loro ingranaggi sullo sfondo e fra le sue torri può capitare di scorgere un drago che vola maestoso verso le montagne. È un vero piacere curiosare e perdersi per i corridoi dell’Accademia di Dragonvale, che non ha davvero nulla da invidiare all’ormai celebre Hogwarts!
una delle avventure visivamente più gratificanti degli ultimi anni
Sotto l’incantesimo di Wicked Studios
Se accostati ai lussureggianti e vivaci fondali bidimensionali, i modelli 3D dei personaggi appaiono un po’ sottotono ma sono comunque discretamente dettagliati e animati in tempo reale, per quanto i loro movimenti a volte sembrino un tantino meccanici. Una menzione particolare meritano le simpatiche animazioni degli animali (reali e fantastici) che affiancano o incrociano Lydia nel suo cammino: oltre a essere realistiche e convincenti, sono davvero originali e ben realizzate. Non ci sono veri e propri filmati d’intermezzo: le visioni della protagonista, che svelano i retroscena della storia, sono rese attraverso sequenze sfumate d’immagini per lo più fisse dai colori seppia o fané, mentre le svolte più importanti della trama vengono rappresentate direttamente col motore grafico del gioco. È una soluzione controversa ma piuttosto diffusa in ambito di avventure: oltre a richiedere un investimento di risorse limitato, a detta di molti sviluppatori, conferisce al gioco una certa fluidità narrativa e maggiore uniformità grafica, ma nel caso di Keepsake è ampiamente giustificata anche dal contesto e sapientemente implementata. Peccato solo per qualche sbavatura e per i volti dei personaggi non sempre convincenti, che pongono alcune di queste sequenze su di un livello inferiore rispetto al resto della realizzazione tecnica.
altrettanto dicasi per gli effetti audio tridimensionali di ottima fattura
Sotto l’incantesimo di Wicked Studios
Non c’è proprio nulla da ridire sulla colonna sonora invece: molti dei brani musicali che ci accompagneranno nel corso dell’avventura sono ben più che orecchiabili, con gradevoli sottofondi d’atmosfera che si alternano a cori e pezzi orchestrali di un certo impatto. Altrettanto dicasi per gli effetti audio tridimensionali di ottima fattura, che arricchiscono considerevolmente l’esperienza di gioco riproducendo ad arte i rumori della natura e l’eco dei passi o dando credibilità agli incantesimi e altri fenomeni bizzarri cui ci ritroviamo ad assistere. A coronamento di un comparto tecnico di tutto rispetto, resta solo da citare il doppiaggio italiano assolutamente all’altezza e impreziosito dalle performance ispirate offerte da più d’uno degli attori.
Commento finale
Con la sua meccanica di gioco solida e coinvolgente, Keepsake non faticherà a conquistare sia gli amanti delle avventure punta e clicca in terza persona alla Syberia, sia i fautori di quelle in prima persona incentrate sui rompicapo in stile Myst. La splendida grafica farà il resto, ingraziandosi anche il favore di tutti gli appassionati del mondo fantasy e, se qualche giocatore occasionale dovesse lasciarsi incantare dalle sue magiche atmosfere, nessun problema: l’ammirevole sistema d’aiuto integrato pone questo gioco alla portata di tutti, esperti e principianti assoluti. Un altro suo grande pregio è la discreta longevità: Keepsake è un’avventura davvero lunga (era dai tempi di The Longest Journey che non se ne vedeva una così) e nella seconda parte, invece di perdere slancio, il ritmo di gioco diventa ancora più incalzante! È un titolo che per varietà e qualità dei puzzle, oltre che per il livello della realizzazione tecnica, nel suo genere non ha praticamente rivali al momento e l’unico appunto da fare riguarda proprio il tasso d’innovazione apportato al genere, pressoché nullo: offre una rilettura dell’avventura grafica che, pur essendo decisamente intrigante, resta sempre fedele alla tradizione e ne condensa il meglio. Un titolo non dev’essere necessariamente innovativo per aspirare alla perfezione, ma i giocatori alla ricerca di qualcosa di nuovo o quelli che negli ultimi cinque anni hanno gioito solo davanti a Fahrenheit sono avvisati e possono anche sottrarre un punto pieno al nostro giudizio. Tutti gli altri avventurieri, incalliti e non, si lasceranno trasportare più che volentieri nella valle dei draghi!
Pro
- Splendida ambientazione fantasy
- Incantevole realizzazione tecnica
- Puzzle insolitamente vari e coinvolgenti
- Ottimo sistema d’aiuto integrato
- Finalmente un’avventura lunga!
- Sequenze d’intermezzo non sempre all’altezza
- Sistema di salvataggio macchinoso
- Una mappa avrebbe fatto comodo
Quattro chiacchiere con lo sviluppatore
Dopo avervi presentato Keepsake nella corposa anteprima pubblicata a febbraio, cediamo la parola agli autori di quest’avventura, che ne descriveranno alcuni aspetti nei dettagli: Yves Bordeleau, presidente di Wicked Studios, si è gentilmente prestato a soddisfare le nostre curiosità sullo sviluppo del gioco e ci ha raccontato delle sue fonti d’ispirazione, di come sono stati ideati e integrati i puzzle e di cosa si nasconde dietro la sua accattivante veste grafica. Nella pagina successiva troverete anche la versione in lingua originale dell’intervista e a seguire un nostro bilancio finale sul titolo...
Multiplayer.it: Per iniziare, le spiacerebbe presentarsi illustrando il suo ruolo nello sviluppo di Keepsake?
Yves Bordeleau: Ciao! Mi chiamo Yves Bordeleau e sono il presidente di Wicked Studios. Oltre ad assolvere mansioni gestionali e amministrative, ho contribuito alla concezione di Keepsake e alla colonna sonora, per cui ho composto diversi brani.
M.it: A cosa si riferisce il titolo “Keepsake” (per chi non mastica l’Inglese, “ricordo” o “pegno”)?
Yves: Si riferisce a un oggetto molto importante nel gioco. In realtà gli oggetti in questione sono due: il primo è una bambola e il secondo un ciondolo. Lydia (il personaggio principale del gioco) ha donato la bambola alla sua migliore amica Celeste anni fa, durante un rituale d’amicizia. Nella stessa occasione, Celeste ha dato il suo ciondolo a Lydia. Si tratta quindi di pegni d’amicizia, un modo per ricordarsi sempre l’una dell’altra anche quando saranno lontane.
M.it: Come mai avete optato per un’avventura d’ispirazione fantasy? Non se ne sono viste molte dai tempi di King’s Quest o Kyrandia…
Yves: Beh, in parte è proprio questo il motivo! ;) Abbiamo pensato che fosse finalmente giunto il momento di un ritorno del fantasy nel genere dell’avventura. Dopo l’enorme successo riscontrato dalla trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, il pubblico è più che pronto ad accogliere un’avventura ad ambientazione fantasy medievale.
M.it: A quali fonti vi siete ispirati per quanto riguarda l’ambientazione e la meccanica di gioco? Può indicarci qualche avventura grafica, film o libro che ha influenzato la creazione di Keepsake?
Yves: Come dicevo, i film tratti da Il Signore degli Anelli sono stati un punto di riferimento per i nostri grafici. Nel campo delle avventure, ci siamo ispirati a classici quali appunto King’s Quest e Kyrandia ma anche a titoli più “moderni” come quelli delle serie Myst e Syberia..
M.it: Keepsake promette un assortimento di puzzle vari e stimolanti: può anticiparci qualcosa sulla loro natura e sulla calibrazione della difficoltà?
Yves: I puzzle e gli enigmi da risolvere in Keepsake sono estremamente vari in termini di difficoltà. All’inizio saranno piuttosto semplici ma, col progredire dell’avventura, il loro livello di difficoltà crescerà. Chi non ha molta dimestichezza coi “rompicapo” non ha nulla da temere però: il sistema d’aiuto integrato vi semplificherà la vita! Per esempio, se vi bloccherete di fronte ad un puzzle per molto tempo, meditando di abbandonare il gioco, avrete a disposizione una soluzione integrata che vi risparmierà inutili frustrazioni. Dopo una serie di graduali suggerimenti sul puzzle che state affrontando, si offrirà addirittura di risolverlo per voi.