Di cosa si tratta?
Metal Gear Solid basa gran parte del gameplay sull'invisibilità; infatti entrerete nel complesso atomico disarmati e con un numero elevato di soldati geneticamente modificati che sorvegliano l'edificio. Se vorrete affrontare direttamente tutti i nemici come nel più classico degli sparatutto dovrete prepararvi ad usare moltissimo i tasti per salvare e caricare le partite dato che quasi sicuramente verrete uccisi moltissime volte. Vi sconsiglio quindi di utilizzare questa tattica anche se il gioco lo permette. Il modo migliore per affrontare l'azione è di rimanere il più possibile invisibili cercando di evitare il confronto diretto. Nella parte in alto a destra dello schermo avrete a disposizione un piccolo radar nel quale potrete vedere tutti i soldati nemici presenti nell'area, per ognuno dei quali è rappresentato un cono di visuale che rappresenta il campo visivo del soldato: se entrerete in quell'area, il soldato comincerà ad inseguirvi ed a sparare chiamando anche i rinforzi. Appena verrete individuati da un nemico il vostro radar smetterà di funzionare per alcuni secondi e partirà una specie di conto alla rovescia visualizzato al posto del radar. Se riuscirete a stare nascosti dal nemico fino a che il contatore arriva a zero, l'inseguimento smetterà, i soldati ritorneranno a compiere il loro percorso originario ed il radar riprenderà a funzionare. Credetemi, è più complicato a spiegarlo che a farlo, ma il tutto rende il gioco veramente avvincente.
Passiamo ora ad esaminare il gioco dal punto di vista tecnico confrontando inevitabilmente anche con la sua controparte per PSX.
Il meglio che si può ottenere da una console
Dal punto di vista grafico MGS è una delle migliori conversioni che abbia mai visto. Benché non raggiunga i livelli delle ultime produzioni per PC, la grafica è abbastanza ben realizzata anche se il numero di poligoni presenti non è elevatissimo e molte texture sono in bassa risoluzione, eredità evidente della PlayStation. In compenso sono stati aggiunti molti effetti di luce ed il pieno supporto all'accelerazione 3D, che permette di arrivare fino alla risoluzione di 1024x768, lontana anni luce da quella della PlayStation. Dal punto di vista del controllo del personaggio, il gioco da il meglio di sé se si utilizza un buon gamepad. In questo caso avrete lo stesso feeling della PlayStation; utilizzando invece la tastiera, il metodo di controllo si complica un po' e richiede notevole pratica prima di riuscire a padroneggiare al meglio tutti i movimenti; comunque il gioco permette una configurazione totale dei controlli permettendo ad ognuno di scegliere la configurazione che meglio preferisce.
Il meglio che si può ottenere da una console
La parte audio di MGS è quella che più mi ha impressionato: utilizzando una Live! oppure un'altra scheda che permetta la gestione dei 4 canali si ha una sensazione di immersività completa, cosa difficile da raggiungere con una PlayStaion che normalmente è costretta ad utilizzare le casse della TV. Il doppiaggio dei personaggi è ottimo con voci pulite e ben caratterizzate, una delle migliori recitazioni che abbia mai sentito in un gioco anche se purtroppo non esiste una versione in italiano quindi il parlato è solo in inglese, come pure i sottotitoli attivabili a scelta. Questo rende particolarmente ostico da parte di chi non sia molto familiare con la lingua di Albione comprendere la trama del gioco e può scoraggiare molte persone all'acquisto, visto che gran parte della storia si dipana in conversazioni fra i vari protagonisti. Le musiche di sottofondo sono eccellenti specialmente il brano cantato finale; durante il gioco questi variano a seconda della situazione e non sono mai fastidiosi, anzi contribuiscono a creare la giusta atmosfera. Certo sono in grado di oscurare moltissime produzioni anche recenti, sia per PlayStation che per PC, da questo punto di vista. Mi ripeto ancora: è stato fatto un eccellente lavoro ed a conferma di ciò c'è anche il fatto che mentre sto scrivendo questa recensione sto ascoltando The Best is Yet to Come, il tema finale di MGS.
L'ottimo lavoro fatto da Microsoft in questa conversione trova conferma anche nei vari miglioramenti che sono stati apportati alla versione originale del gioco. Ora è possibile salvare in qualsiasi punto, è stata implementata una visuale in prima persona, non disponibile nella versione europea di MGS e, cosa non meno importante, sono state inserite anche tutte le missioni della versione VR Missions che per PSX viene venduta separatamente. Le missioni VR sono ambientate in una specie di mondo dall'aspetto simile a quello visto in Tron in cui dovrete compiere compiti specifici. In tutto sono circa 300 missioni che vi terranno impegnati a lungo anche dopo aver completato MGS, forse in alcuni casi si rivelano un po' noiose ma sono un extra che si fa apprezzare. Fra tutte le modalità spiccano quella Mistery e Puzzle che vi chiederà di risolvere dei problemi logici; infine piccola chicca della versione PC sono le missioni Ninja, in cui impersonerete un ninja robotico capace di movimenti estremamente veloci.
In conclusione posso dire che MGS è un gioco che vi terrà incollati allo schermo fin dall'inizio e difficilmente riuscirete a staccarvi. Rimarrete catturati dalle transizioni in puro stile cinematografico, dalle eccellenti cut scene, e dall'intenso gameplay. Anche una volta finito sarete tentati di ricominciarlo per vedere cosa sarebbe successo se avreste affrontato un obiettivo in modo diverso e per vedere i diversi finali che variano in base alle scelte effettuate durante il gioco. Insomma si tratta di un ottimo prodotto, un acquisto vivamente consigliato, specialmente se non avete mai provato la versione originale per PlayStation.
Un'ottima conversione..
Metal Gear Solid è stato una delle maggiori killer application per la PlayStation, e sicuramente anche chi non bazzica attorno al mondo delle console ne avrà quasi certamente almeno sentito parlare. Si può tranquillamente affermare che fa parte di quella ristretta cerchia di giochi che, al momento dell'uscita, rivoluzionano il genere a cui appartengono o addirittura ne creano uno nuovo. E' il gioco che, fino dalla uscita per PlayStation (orami sono circa 2 anni) fa fino ad oggi, più si avvicina al miraggio del film interattivo che tanto è stato inseguito negli ultimi anni dalle avventure grafiche (e che in parte ne ha causato il declino). La domanda che la maggior parte di voi si porrà, specialmente dopo aver visto il livello qualitativo delle ultime conversioni da PlayStation a PC, tipo gli ultimi due episodi della saga di Final Fantasy oppure Resident Evil, sarà sicuramente se almeno questa conversione è all'altezza del gioco oppure se anche questa volta ci si ritrova con un grande gioco ma con una mediocre realizzazione tecnica. A questo interrogativo vedrò di dare risposta nel corso della recensione.
Innanzitutto cerchiamo di fornire un piccolo background a tutti quelli a cui la saga di Metal Gear non è molto familiare. Metal Gear Solid è il terzo episodio della serie. Il primo, risalente all'ormai lontano 1987, si intitola Metal Gear e vede un novizio agente membro della FOXHOUND di nome Solid Snake impegnato ad impedire che un piccolo paese dell'Africa meridionale (chiamato Outer Heaven) porti a termine il suo malefico scopo: la realizzazione di un carro armato simile ad un mech (il Metal Gear del titolo), equipaggiato con testate nucleari. Il nostro era anche incaricato di liberare il compagno Grey Fox, ostaggio dei cattivi, per arrivare allo scontro finale con Big Boss, il leader della FOXHOUND, nonché uno dei più grandi militari del secolo. Nel secondo episodio, intitolato Metal Gear 2: Solid Snake, ci si ritrova invece a Zanzibar, in Asia centrale, con Solid Snake richiamato dal congedo ed impegnato a liberare il dottor Kio Marv, trattenuto in ostaggio, e ad affrontare il suo ex amico Grey Fox e distruggere nuovamente Metal Gear.
Si arriva così al terzo episodio, oggetto di questa recensione, nel quale uno stabilimento per la produzione di armamenti nucleari situato nella Shadow Moses Island in Alaska viene attaccato e catturato dalla Next Generation Special Force. I malfattori riescono così a mettere le mani su migliaia di testate nucleari; la richiesta fatta dal gruppo di terroristi è di avere entro 24 ore le spoglie di Big Boss altrimenti lanceranno un arma nucleare. Naturalmente anche questa volta Solid Snake verrà richiamato in servizio con il compito di infiltrarsi nel sito nucleare e liberare due ostaggi, il capo del DARPA, Donald Anderson, ed il presidente della ArmsTech Kenneth Baker, e di cercare di prevenire il lancio nucleare. Di più non vi svelerò visto che un grande punto di forza del gioco e proprio la trama, ricca di tradimenti, colpi di scena e molto altro.