Introduzione
Se però il film di Besson è caratterizzato dalla fotografia (curatissima), dalla scenografia (mirabile nei panorami della megalopoli), dai costumi e dalle invenzioni visive: saturazione e contrasti cromatici, insistenza quasi ossessiva delle tinte arancioni e azzurre, un'aria post-barocca sapientemente compiaciuta come sul grande schermo non si vedeva dai tempi di Flash Gordon, NYR non si attesta sugli stessi livelli espressivi, ma si limita a copiare l'idea di macchine volanti in giro per una città futuristica copiata da quella del film.
Basta questo per fare un bel gioco? Se avete risposto NO, allora avete vinto un pupazzo di M.it (non li avete ancora messi in produzione Pucci?).
La recensione
Dai ritorniamo alla recensione vera e propria parlando di motore grafico ed effetti audio. Nulla da eccepire su entrambi gli aspetti: il motore grafico è in grado di elaborare scene molto complesse e molto ricche di colori ed effetti di luci. Un plauso ai programmatori che hanno saputo creare davvero un bel motore grafico (forse troppo esoso alle alte risoluzioni, ma perfettamente utilizzabile alle basse risoluzioni con computer non troppo potenti).
La recensione
Non vi fidate cmq troppo dei requisiti minimi dichiarati sulla confezione: pentium 2 400. Con un computer del genere faticherete a giocare anche alla risoluzione minore. Per quanto riguarda gli effetti audio nulla da segnalare. Per gli amanti del genere segnalo che all'interno del CD sono contenute le tracce in WAV che saranno suonate mentre facciamo le nostre scorribande all'interno dei vari circuiti. Un giudizio del tutto personale è che ascoltare questo tipo di musica mi fa venire voglia di buttarmi dalla finestra (anche se sto al piano terra) e alla seconda partita ho disabilitato la musica all'interno del gioco. Non escludo che (visto che i gusti sono gusti) qualcuno possa trovare queste 12 tracce qualcosa di godibile e fruibile.
Il gioco è strutturato in maniera molto classica: avrete le solite modalità di gioco presenti in tutti i gioche del genere. Si può affrontare la modalità campionato (che serve per sbloccare le piste), la gara singola (per impratichirsi in un determinato circuito), la gara a cronomentro (in pratica girerete sui tracciati con l'unico scopo di realizzare un giro veloce) e la modalità KEIRIN (ad ogni "postazione di controllo" il concorrente che si trova in ultima posizione viene eliminato e così via fino a che non rimanga un unico giocatore). Dopo aver vinto le varie sfide proposte dalla modalità campionato si bloccheranno nuove piste e nuovi mezzi (non mi pare sia una novità).
Concludendo (e sono dolori per NYR)
State pensando che il gioco possa essere divertente e state per uscire a comprarlo? FERMIIIIIIII!
Veniamo alla parte veramente dolente del gioco: la giocabilità. Siamo messi male.. Il gioco offre una grandissima libertà di movimento del mezzo (oltre a poter accelerare e frenare, puntare il muso del mezzo verso l'alto e verso il basso, strafare a destra, a sinistra e strafare in alto e in basso). Questa libertà, unita al fatto che le vie sono molto contorte, al fatto che basta sbattere contro un muro per perdere quasi tutta la velocità, al fatto che è difficilissimo rimanere in testa alla corsa, ma facilissimo fare un errore e trovarsi in ultima posizione (e recuperare terreno sugli avversari è davvero un'impresa difficile) costituisce motivo di irritazione per il giocatore. Ho provato a giocare con la tastiera, con un joypad, con un joystick, ma non mi sono mai trovato a mio agio con i comandi, non riuscendo a controllare con sufficiente efficacia l'autoveicolo volante.
Concludendo (e sono dolori per NYR)
Se uniamo a tutto questo il fatto che il percorso si intreccia con una specie di ferrovia spaziale percorsa da simpatiche navette sponsorizzate da Orangina e che quando meno ve lo aspettate vi impianterete contro uno di questi mezzi spuntati fuori dal nulla, il risultato finale è che il gioco è estremamente frustrante. Dopo uno slancio iniziale (che nel mio caso è comunque durato poco) subentrerà rabbia e poi la noia.
Il genere di corse futuristiche è molto ricco di titoli che meritano di essere giocati. Prima di pensare che NYR sia il vostro gioco, vi consiglio di provare almeno uno di questi grandi capolavori del genere "corse futuristiche": POD, WIPEOUT, ROLLCAGE o DETHKARZ.
Una delle prime frasi del manuale in italiano dice: "se hai i nervi fragili, rifletti bene prima di iniziare!" Io non ho avuto i nervi abbastanza saldi: ADDIO NYR.
Introduzione
La storia legata a New York Racer è particolare. Sarei stato pronto per farne una recensione almeno un mese fa, ma per problemi legati alle vacanze natalizie e ad esami universitari ho dovuto rimandarne la stesura. Di solito dopo aver ricevuto un videogame, dopo averci giocato intensivamente per un periodo piuttosto breve e dopo averne raccolto tutti gli aspetti, ci si butta sul motore ARTICOLI per mettere su carta le proprie impressioni. Per quanto riguarda, invece, New York Racer ho avuto la possibilità di rigiocarlo dopo un periodo piuttosto lungo per poterne rivalutare le impressioni nate dalle prime esperienze di gioco. E purtroppo le impressioni sono rimaste le stesse (e il fatto che durante le feste natalizie non ci abbia giocato è un brutto segno).
New York Racer è una simulazione di guida ambientata nel futuro 2215 (indovinate dove? Esatto NY CITY). Fin dal primo sguardo alla confezione del gioco si capisce che uno dei punti forti del gioco l'ispirazione: NYR infatti dovrebbe essere tratto dal film "Il quinto elemento". Dico che dovrebbe essere tratto, non perchè non lo sia, ma perchè di quel film il gioco ha tratto solamente una piccolissima parte (e più precisamente gli inseguimenti con le macchine volanti). Probabilmente i produttori sapendo che la qualità del gioco non sarebbe stata tale da convincere un eventuale acquirente, ha puntato sull'associazione di idee con il film di Luc Besson.