La recensione di One Punch Man - The Strongest ci catapulta ancora una volta fra le strade di City Z, la città che il potentissimo Saitama ha giurato di proteggere usando il suo devastante pugno. Il manga creato da One, particolarmente conosciuto anche in Italia grazie alla serie animata, torna dunque sui dispositivi iOS e Android con un nuovo tie-in.
Certo, la formula utilizzata dal team di sviluppo cinese FingerFun per il gioco non è propriamente la più originale ed entusiasmante: ci troviamo di fronte al solito RPG strategico con combattimenti a turni e un botto di elementi gacha, capace di sfruttare in maniera discreta la ricca lore dell'opera originale, ma mettendo in campo meccanismi di monetizzazione che già dopo le prime ore si rivelano limitanti.
Storia
Non c'è molto da dire: la storia di One Punch Man - The Strongest si rifà agli eventi narrati nella serie animata di One-Punch Man, includendo anche l'incubo che Saitama fa nella prima puntata e utilizzandolo come tutorial per illustrare le meccaniche di base di questa esperienza. Il potentissimo personaggio non sarà però a nostra disposizione, com'era facile immaginare e dovremo dunque ripiegare sui tanti comprimari per formare il nostro team.
In generale l'aspetto narrativo non risulta certamente centrale nel titolo di FingerFun, che al di là di un paio di coinvolgenti sequenze introduttive non si impegna più di tanto nel richiamare le atmosfere del cartone animato, considerando sufficiente portare sullo schermo oltre sessanta personaggi fra eroi, fuorilegge e mostri, tutti dotati di spettacolari abilità speciali in grado di rovesciare le sorti di uno scontro.
Gameplay
Come accennato in apertura, il gameplay di One Punch Man - The Strongest non sorprende né colpisce più di tanto, visto che si rifà a un genere che ormai su mobile risulta decisamente inflazionato, quello degli RPG strategici con elementi gacha. Esplorando una mappa virtuale, potremo accedere a vari scenari e affrontare i nemici dopo aver composto un team che può ospitare fino a sei combattenti.
Gli scontri si svolgono nell'ambito di un sistema a turni che per fortuna ci lascia qualcosa da fare, senza ripiegare completamente sui sempre più frequenti automatismi. Potremo dunque selezionare il bersaglio dei nostri attacchi e scegliere se colpirlo con una combinazione standard o con una mossa speciale, miscelando le abilità al fine di infliggere il maggior danno possibile.
È ovvio che la formula non prevede particolare spessore e anzi si presta in maniera molto evidente alle immancabili dinamiche del modello freemium per cui le facili vittorie e le tante ricompense delle prime ore a un certo punto cedono il posto ad avversari troppo forti per essere battuti senza che si faccia crescere ulteriormente la propria squadra o, in alternativa, si metta mano al portafogli per velocizzare la progressione.
In generale queste produzioni tendono purtroppo ad assomigliarsi sempre di più, anche in termini strutturali. Qui abbiamo l'immancabile interfaccia strabordante, mille notifiche per ricompense e potenziamenti, modalità alternative che consentono di sfidare i più celebri villain di One-Punch Man oppure altri utenti in un multiplayer asincrono, nonché gli immancabili eventi: tutto materiale di contorno che torna utile quando arriva il momento di fare un po' di grinding.
Realizzazione tecnica
Quantomeno sul fronte tecnico è stato fatto un lavoro discreto, con una parte iniziale molto ben curata, che come già accennato include anche entusiasmanti sequenze animate, e una grafica in-game che si rifà stilisticamente al genere chibi: il risultato finale è piacevole e le animazioni sono fluide, anche se è tutto abbastanza generico. L'interfaccia si conferma invece caotica, come da tradizione cinese.
Il sonoro può contare su alcuni dialoghi in giapponese con gli attori originali, sottotitolati in inglese, e su di un paio di brani rock che incalzano l'utente durante i combattimenti, ma i temi che ascolterete di più, nel menu principale, sono privi di mordente e difficilmente vi resteranno impressi nella mente. Ah, manca la canzoncina demenziale del bruttissimo spot di One Punch Man - The Strongest.
Conclusioni
One Punch Man - The Strongest è un tie-in come ormai se ne vedono tanti, un RPG strategico con combattimenti a turni ed elementi gacha che strizza inevitabilmente l'occhio alle solite meccaniche freemium che nelle prime ore elargiscono ricompense e vittorie a manetta, salvo poi tirare fuori l'immancabile paywall con i nemici che diventano fortissimi e la nostra squadra costretta a rigiocare le missioni o a cimentarsi con le sfide alternative per ottenere i potenziamenti necessari ad andare avanti... oppure a pagare per progredire più rapidamente.
PRO
- Un mucchio di personaggi e missioni
- L'inizio è scoppiettante per i fan di One-Punch Man
- Grafica gradevole, sebbene un po' generica
CONTRO
- Gameplay limitato e inconsistente
- Parecchi risvolti pay-to-win
- Interfaccia confusionaria