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Pac-Pix

Novelli Giotto armatevi di pennino, c'è una palla gialla da salvare con le vostre abilità di provetti pittori!

RECENSIONE di La Redazione   —   03/06/2005
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Ferisce più il pennino che la spada

Pac Pix per ds è sostanzialmente un puzzle game che grazie all'interazione con pennino e touch screen aggiunge una dimensione ulteriore ad un genere ultimamente fin troppo stantìo. La storia che sta alla base del gioco è piuttosto semplice e pretestuosa, quasi a voler essere un plus non troppo invasivo dell'esperienza videoludica, viene brevemente spiegato che un malvagio scienziato ha inventato l'inchiosto fantasmico, con questo ogni fantasma disegnato prende vita per infestare i libri, solo pac-man e il suo pennino magico può sconfiggerli e rinchiuderli in un unico libro; giunto al termine della sua missione il nostro eroe viene, con una mossa a sorpresa, contrattaccato dai fantasmi e rinchiuso assieme a loro nel libro, il possessore del pennino magico è ora il videogiocatore e dovrà aiutare pac-man a sconfiggere i fantasmi e scappare dal libro incantato. Passato il preludio si viene istruiti sulle mosse che si potrà utilizzare per sconfiggere i propri nemici, il tutorial è una delle sezioni più utili del gioco perchè spiega in poche fasi molto ben curate in cosa consiste l'idea che sta dietro al gioco. Pac-pix è basato interamente sull'utilizzo del pennino, il giocatore dovrà letteralmente disegnare un pac-man anatomicamente corretto (o perlomeno abbozzato nelle sue caratteristiche principali) che si animerà per inseguire i fantasmi nello stage. Pac-man potrà essere guidato disegnando sullo schermo inferiore barriere (semplici linee) contro cui abbia la possibilità di andare a sbattere per cambiare direzione e inseguire i nemici. La realizzazione grafica del personaggio principale pur limitata da alcune precise regole (per esempio il disegno viene riconosciuto solo se realizzato in una certa maniera, nel tutorial viene spiegato che il modello tipo si realizza tracciando una linea partendo dalla pancia superiore) è costumizzabile in modi differenti e in alcuni casi divertenti, sarà possibile disegnare un pac-man a forma di pesce, ci si ritroverà per la fretta ad aver disegnato un pac-man con una mascella molto più grossa dell'altra oppure un altro dove le linee della bocca si intersecano. Dalla dimensione di pac-man dipenderà la velocità dello stesso, per uno grosso che occupa metà schermo la velocità sarà molto ridotta con la possibilità che i fantasmi più veloci ci sfuggano da sotto il naso, per quelli piccoli la difficoltà sarà nell'essere abbastanza reattivi nel disegnare le barriere per cambiare direzione e non rischiare così la morte. Pac-pix offre una vasta varietà di situazioni da affrontare con ingegno e senso del tempo, prima di cominciare ogni stage ci si ritroverà davanti ad una schermata contenente il numero di pac-man massimi disegnabili (si possono benissimo considerare come le vite a disposizione del giocatore per portare a termine la missione), il numero di nemici presenti e il tempo disponibile per completare il proprio compito di spazzino.

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Armato e combattivo

Con il procedere dell'avventura pac-man verrà in possesso di nuovi poteri utilizzabili con il pennino, sin dalla prima arma, la freccia, il gioco si arricchirà di un nuovo livello di giocabilità, sarà infatti possibile disegnare frecce in grado di colpire nemici fluttuanti nello schermo superiore del ds in modo che ricadano in quello inferiore e possano essere mangiati, le frecce serviranno inoltre per freezare momentaneamente i fantasmi troppo veloci e colpire interruttori utili per la risoluzione dello stage. Il secondo potere acquisibile è la bomba, questa servirà per rompere le barriere attorno agli interruttori e per sconfiggere particolari nemici che indossano speciali maschere protettive. Per poter utilizzare le bombe sarà necessario disegnare un cerchio e collegare la miccia (stando attenti che non interferisca con i nemici on stage) con il fuoco. Mano a mano che si avanzerà negli stage e si otterranno i nuovi poteri, le situazioni proposte dal gioco tenderanno a farsi difficili e intricate, con enigmi che richiederanno una buona dose di tempismo e manualità nella realizzazione delle figure. Per fare un esempio ci si ritroverà a dover accendere il fuoco colpendo con la freccia un interruttore tramite un gioco di specchi riflettenti nello schermo superiore, per poi far saltare con le bombe alcune barriere che rinchiudono altri interruttore che sbloccano un passaggio contentente alcuni fantasmi. Leggerlo è molto più difficile che farlo, la difficoltà del gioco è ben calibrata e porta a sviluppare in breve tempo la manualità necessaria per uscire da situazioni intricate come quella sopra descritta.
Graficamente pac pix è molto semplice, il che per un gioco del genere è un'ottima cosa, i personaggi sono realizzati in maniera fumettosa, il pennino crea di fatto un tratto pastello che dona al gioco un azzeccata colorata cosmesi. Lo stage di gioco è rappresentato dalle pagine del libro infestato di fantasmi, si nota la grana della carta, il tutto è strutturato come una grossa storia a capitoli. Musicalmente parlando è impossibile non riconoscere il celeberrimo jingle del pac-man originale che 'apre' ogni nuovo stage, per ogni livello è presente una musica differente che accresce il valore del risultato finale senza mai stancare o incappare in noiosi loop.

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In definitiva non si può certo restar delusi da un gioco come pac-pix, finalmente anche le terze parti cominciano a intuire le infinite possibilità offerte dalla presenza del touch screen del ds. Namco con questa nuova incarnazione di pac-man decide di tornare ad un vecchio e più funzionale stile di gioco, quello del puzzle nella sua accezione più semplice, la strada tracciata è sicuramente quella giusta, prendendo uno dei suoi brand più importanti e levigandolo intorno alle caratteristiche del portatile Nintendo, ne è uscito un prodotto sicuramente originale con forse l'unica pecca di essere troppo breve.
Ma si sa, le cose belle sono quelle che durano poco...

    Pro:
  • Originale, originale, originale
  • risolvere gli stage è appagante e divertente
    Contro:
  • troppo troppo troppo corto

Venticinque anni fa un signore chiamato Toru Iwatani, dipendente di Namco, creò un gioco tanto semplice quanto divertente chiamato Puck-man, il nome derivava dall'espressione giapponese 'pakupaku' che rappresentava il gesto di aprire e chiudere la bocca. Puck-man era una palla gialla che non aveva altro compito che inseguire ed essere inseguita da quattro fantasmi attraverso labirinti sempre diversi. Il cabinato ebbe talmente tanto successo che venne esportato in america, comprato da midway, e la palla gialla prese il nome di Pac-man per evitare evidenti pericolosi giochi di parole. Sono passati venticinque anni e il mito di pac-man non è ancora tramontato, creatore di una generazione intera di videogiochi è passato sotto diversi sistemi e revisioni, ha esplorato differenti generi ma sempre rimanendo fedele agli stilemi della serie: palla gialla, fantasmi colorati, ostacoli. E per un nuovo sistema che nasce, un nuovo pac-man viene alla luce, è tempo di tornare a caccia di fantasmi aiutati di una nuova arma molto speciale, il pennino.