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Park or Die

"Parcheggia o muori!" Probabilmente si tratta di uno dei titoli più originali mai utilizzati per un videogame, e in effetti il gioco stesso porta avanti un concetto per molti versi rivoluzionario. Basta con le corse clandestine, basta con i destruction derby... la nuova frontiera delle gang di strada è affrontarsi a suon di manovre, per vedere chi riesce a parcheggiare meglio e nel minor tempo. Altro che The Fast and the Furious...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   23/05/2008
Park or Die
Park or Die
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Un agente di polizia sotto copertura, che deve farsi accettare in una gang e trovare le prove necessarie per effettuare una retata. Vi ricorda qualcosa? Diciamo pure che Park or Die, a livello di trama, deve moltissimo a The Fast and the Furious, dove appunto abbiamo il protagonista che si finge un appassionato di corse clandestine per raccogliere prove su un gruppo di ladri. In questo caso, diciamo che le corse sono un po' un elemento di contorno rispetto alle manovre, ed è proprio nelle manovre che questo nuovo titolo targato HandyGames trova la propria dimensione. Il tratto più caratterizzante di Park or Die, infatti, è la difficoltà con cui si manovra l'auto... solo che non si capisce bene se si tratta di una cosa voluta o meno dagli sviluppatori!

Dalla schermata di avvio si può accedere alle diverse modalità: "storia", "stunt park", "slalom challenge", "drift challenge" e "destruction challenge". Completare la prima sblocca tutte le altre, attraverso una struttura "a premi" già collaudata, che si è sempre dimostrata efficace per aumentare la longevità di un videogame. Dopo un breve tutorial, ci troveremo a fare i primi passi per introdurci in una gang, operazione che si sviluppa di livello in livello, attraverso una serie di dialoghi in stile GTA che fanno scorrere una trama sicuramente assurda e a tratti demenziale, ma al contempo ben scritta e coinvolgente. Per completare ogni stage bisogna raggiungere obiettivi ogni volta diversi: in alcuni casi c'è da seguire un percorso predefinito, passando su alcuni segni posti sull'asfalto; altre volte dovremo effettuare dei parcheggi di precisione rispettando un tempo limite. Raramente ci sarà da correre, ma anche in quei casi si tratterà di rispettare un timer, cercando di evitare qualsiasi collisione indesiderata. A un certo punto, inoltre, la nostra auto verrà dotata di due importanti potenziamenti: la capacità di effettuare dei "drift", ovvero di sterzare sgommando per dedicare meno tempo e spazio alle manovre, e la classica "nitro", che ci conferisce alla vettura un'accelerazione bruciante ma solo per pochi istanti. Protagonista assoluto di Park or Die non è tanto la storia alla base del gioco, né le missioni, bensì il sistema di controllo. Nel bene o nel male, a seconda delle interpretazioni, i controlli pensati dagli sviluppatori influenzano in modo pesantissimo l'esperienza, rendendola più o meno macchinosa a seconda della nostra capacità di assimilarli bene. Il movimento dell'auto, infatti, avviene in un contesto relativo allo schermo: questo significa che se la vettura procede verso destra e premiamo il joystick in su, sterzeremo verso l'alto; se la vettura procede verso sinistra e premiamo il joystick a destra, comincerà a fare retromarcia.

La realizzazione tecnica del gioco è davvero ottima, sia sotto il profilo della qualità che sotto il profilo della quantità. Certo, il disegno dei personaggi durante i dialoghi poteva essere migliore, così come gli sprite potevano essere un po' più sofisticati; ma abbiamo una serie di location ben fatte, molto "popolate" e contraddistinte da un certo livello di dettaglio. E la nostra auto si deforma e si danneggia a seconda degli urti... È un peccato che il comparto sonoro non sia all'altezza della grafica, con una serie di musiche MIDI di discreta qualità ma che non aggiungono nulla all'azione e molto spesso sanno di "già sentito".

Conclusioni

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Lettori
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Il tuo voto

Park or Die è un prodotto originale, non ci sono dubbi. A nessuno sarebbe venuto in mente di spostare l'attenzione dalle corse clandestine ai... parcheggi clandestini. Poco ma sicuro. Ed è anche tecnicamente ben fatto, con un'ottima grafica e una serie di dialoghi coinvolgenti e divertenti, che ci fanno appassionare a una trama già vista ma simpatica. Inoltre le modalità non mancano, quindi ci sono tutti i presupposti per un'ottima longevità. I problemi stanno tutti nel sistema di controllo, che così com'è stato concepito risulta davvero troppo, troppo macchinoso, rende l'azione frustrante e, stupidamente, non è possibile modificarlo in alcun modo. Insomma, Park or Die è un gioco con tanta sostanza e potenzialmente molto valido, ma bisogna mettere in conto un gran numero di partite spese solo per assimilare i controlli dell'auto...

PRO

CONTRO

PRO

  • Tecnicamente ottimo
  • Idea di base molto originale
  • Tanti livelli e tante modalità

CONTRO

  • ...che spesso rendono l'azione frustrante
  • Un enorme potenziale sprecato