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Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione

L'ultimo spin-off per Game Boy Advance approda in versione anche su Nintendo DS: come ingannare il tempo in attesa di Diamante & Perla?

RECENSIONE di La Redazione   —   03/01/2007
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu
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Squadra Emergenza?

L'inizio del gioco è piuttosto originale: un simpatico questionario che ricorda un po' gli RPG più classici stabilirà in base alle risposte che tipo di "Pokémon" siete, e in seguito sarà possibile selezionare un compagno d'avventura tra una dozzzina di pocket monsters, incluso Pikachu. Confermate entrambe le scelte, avrà inizio la storia: il protagonista, un essere umano, si risveglia nella foresta con le sembianze di un pokémon. Il motivo della trasformazione è ignoto, e come si potrà tornare umani? Le risposte arriveranno proseguendo nella trama, ma non aspettatevi rivelazioni metafisiche ovviamente: l'incipit è solo un pretesto, l'avventura inizia realmente dopo pochi secondi, quando dovremo salvare un pokémon sperduto in un labirinto sotterraneo. A noi si unirà il compagno di squadra che avevamo scelto, con il quale formeremo un "rescue team", una squadra di soccorso per mostriciattoli in difficoltà. Entusiasmante, eh?
In realtà, la vicenda è piuttosto originale per il mondo in cui si svolge: niente umani tra i piedi, questa volta, e quindi niente tornei, niente medaglie, niente pokéball. Ambientato nella società dei pokémon, Mistery Dungeon propone un nuovo approccio concettuale alla serie, a cominciare dal fatto che questa volta è possibile comprendere il linguaggio dei pokémon. Il problema è che l'ingenuità della trama si riflette su un gameplay apparentemente profondo, ma in realtà decisamente lacunoso.
Sostanzialmente, Mistery Dungeon si risolve tutto in un ripetitivo susseguirsi di missioni, che ci costringeranno ad esplorare ampi labirinti alla ricerca delle creaturine in pericolo, raccogliendo gli oggetti sul percorso e, ovviamente, sconfiggendo i pokémon che ci attaccheranno. A differenza della serie tradizionale, i combattimenti in Pokémon Mistery Dungeon si svolgono in un mix tra turni e real-time: non c'è transizione tra l'esplorazione e la battaglia, basterà posizionarsi a fianco a un nemico e richiamare i comandi tramite pennino o menù per attaccare il bersaglio. Non mancano ovviamente gli attacchi speciali della serie, che potranno essere utilizzati solo un certo numero di volte, ed è una gradita aggiunta la possibilità di combinarli per renderli più efficaci.
Sulla carta la meccanica sembra interessante, ma i difetti si riscontrano ben presto: il nostro compagno di squadra è controllato da un'intelligenza artificiale decisamente mediocre, che lo rende una preda facile e un aiuto decisamente inutile, inoltre ogni combattimento risulta lento e macchinoso, anche se è richiesta una certa capacità strategica per uscire vivi dagli scontro più difficili contro, magari, avversari multipli. Mistery Dungeon si propone intenzionalmente in questo modo: è un RPG di tipo "dungeon-crawling" dedicato a chi si diverte magari a fare un dungeon ogni tanto, migliorando i propri pokémon con le abilità trovate, proseguendo nella breve storyline a piacimento. O magari a lasciare acceso il DS in tasca, sperando di incrociare un altro giocatore che riceva il segnale wi-fi e accolga i nostri pokémon in modo che esplorino nuovi dungeon e ci raccontino delle loro avventure... ehm... sì... certo.

Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione

Da GBA a DS

Pokémon Mistery Dungeon: Squadra Blu è, palesemente, il gemello di un titolo omonimo sottotitolato però Squadra Rossa, in pure tradizione Pokémon. La differenza stavolta è che mentre Squadra Rossa è disponibile per Game Boy Advance, Squadra Blu lo è per DS. Tutto qui? Beh, quasi. Tecnicamente non c'è alcuna variazione: il gioco si presenta su DS esattamente come su GBA, e questo non è esattamente un bene. La varietà cromatica rende Mistery Dungeon veramente gradevole da guardare, ma presto si nota un'estrema ripetitività nella realizzazione degli ambienti e sopratutto dei dungeon (che tristemente sono il punto focale del gameplay) e gli sprite dei pokémon non godono di animazioni particolarmente brillanti. In generale, graficamente Mistery Dungeon ricorda i giochi per GBA di un paio di anni fa, e per quanto funzionale la realizzazione, accettabile sul Game Boy Advance, è davvero deprimente vederla riproposta sul Nintendo DS, senza alcuna feature aggiuntiva. Megaman Battle Network Double Team, porting della doppia versione Team Colonel / Team Neo per GBA, era ricco di chicche realizzate appositamente per la versione DS, come il parlato digitalizzato, un filmato introduttivo e un Megaman poligonale animato nello schermo inferiore con i menù navigabili via touch-screen: tutto questo in Mistery Dungeon non è stato pensato nemmeno lontanamente. L'unica feature aggiunta riguarda l'utilizzo del touch-screen per controllare il proprio pokémon e navigare tra i menù, ma questa possibilità si rivela presto scomoda e imprecisa, rinviando alla vetusta croce direzionale. E' un peccato, visto che magari su DS si sarebbero potuti introdurre i famigerati "versi" dei pokémon diventati celebri con il cartone animato...

Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu, recensione

Mistery Dungeon: Squadra Blu piacerà ai fan dei pokémon o a coloro che hanno apprezzato la serie originale ma che magari cercano qualcosa di diverso. Tuttavia il target decisamente ridotto non giustifica un porting di così bassa levatura, Chunsoft non si è minimamente impegnata a rendere appetibile questa cartuccia per i possessori di DS, visto che le differenze dalla Squadra Rossa per GBA sono praticamente inesistenti: il touch-screen è scomodissimo, e l'opzione wireless a dir poco inutile. Com'è possibile che non sia stata nemmeno pensata una modalità multiplayer? Non resta che aspettare l'edizione nostrana di Pokémon Diamante & Perla, o magari di Pokémon Ranger, che come spin-off pensato appositamente per DS merita sicuramente più attenzione di questo porting mal riuscito.

    Pro:
  • Concept originale
  • I pokémon sono sempre affascinanti
    Contro:
  • Porting scabroso da GBA
  • Tecnicamente mediocre
  • Modalità multiplayer assente

Rescue Mission?

Una feature che vale la pena citare per la sua incomprensibile utilità riguarda il Game Over: sostanzialmente, se si viene sconfitti in un dungeon, è possibile chiedere aiuto spegnendo il DS, inserendo la nostra cartuccia Squadra Rossa per Game Boy Advance, e andando alla ricerca del nostro team della Squadra Blu disperso con i personaggi della cartuccia GBA. Chi acquisterebbe un gioco così ripetitivo in doppia versione e lo giocasse in contemporanea, francamente lo vorremmo presentato.

Pokémon Mistery Dungeon fa parte di quella schiera di prodotti denominati un po' impropriamente "spin-off": ha a che fare con i Pokémon, ma non fa parte della serie principale, quella che da un decennio imperversa sui sistemi portatili Nintendo appassionando milioni di giocatori. L'idea di Nintendo in genere è di affidare il brand a una software house che possa produrre un titolo di "intervallo" tra i capitoli della serie madre, per riempire quel vuoto che si viene a creare, marciando su uno dei franchise più famosi del globo: Pokémon Colosseum, Pokémon Dash, Pokémon Ranger, Pokémon Pinball, e così via... innumerevoli produzioni "minori" basate sul fenomeno Pokémon. Ciambelle, per così dire: alcune riescono col buco, altre invece no. Pokémon Mistery Dungeon tutto sommato è una ciambella discreta, ma Chunsoft non vincerebbe probabilmente a "La Prova del Cuoco"...