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Pro Evolution Soccer 5

La Stagione calcistica si appresta ad entrare nella sua fase più calda sia in Italia che in Europa, e Konami ci regala anche quest’anno la possibilità di essere noi a determinare il destino della nostra squadra del cuore, almeno in ambito videoludico: signori, Pro Evolution Soccer 5 è fra noi.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   15/11/2005
Pro Evolution Soccer 5
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Pes5 Vs WE9

Anno dopo anno, la serie di Pro Evolution Soccer si è sempre distinta per la sua grande capacità di “evolversi” qualitativamente offrendo ogni volta agli utenti Ps2 sempre di più, con una crescita tecnica esponenziale tale da portarla ad essere la simulazione calcistica migliore disponibile sul mercato. Prima di concentrarci su tutte le novità, tante se paragonate a quelle di Pes4, presenti in questo quinto episodio della serie, tagliamo la testa al toro, come si suol dire, e diciamo subito che rispetto alla sua controparte nipponica, Pes5 perde leggermente in fatto di “controllo totale sul giocatore”, e un pochino sulla “fisica che regola gli impatti”, ma guadagna in fase di divertimento. A seguito di questi cambiamenti, che come al solito KTYO ha voluto effettuare sulla versione Pal del suo titolo calcistico, per renderlo un po’ più facile, ne consegue una giocabilità un tantino più frenetica per alcuni versi (nulla di esagerato comunque), ma al contempo meno spezzettata dai continui fischi arbitrali a volte troppo severi o dai continui scontri fra i calciatori, aspetti questi che a tratti martoriavano l’equilibrio mentale dei meno scafati videogamer della versione Giapponese. La cosa, credeteci, per certi versi giova al gameplay, perché se è vero che in WE9 la difficoltà insita nel richiamare manualmente il proprio giocatore che rispondeva al comando solo dopo la pressione dell’apposito tasto anche se settavate al massimo l’opzione “automatica”, o nell’evitare pressing a tutto spiano col tasto X, costringendoci di fatto ad un approccio più attento alla fase difensiva, poteva piacere ai puristi del genere, è anche vero che a molti la cosa non era andata giù, perché, di fatto, tutti questi “parametri” finivano per alzare di parecchio il livello di difficoltà di un titolo di per se già molto complicato da giocare, anche se appagante proprio per questo suo realismo. Manca infine la Road to World Cup 2006 col Giappone, mentre sono presenti le solite modalità di gioco di sempre, ben conosciute dai giocatori.

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Pes5 Vs Pes4

Per il resto invece, rispetto al suo “vero” predecessore per il mercato Pal, e cioè Pes4, questo quinto capitolo offre tutta una serie di novità talvolta marcate, dalla grafica piu’ dettagliata ad un gameplay migliorato, passando per tutta una serie di chicche che andiamo subito ad analizzare. La prima novità importante riguarda la fisica che gestisce i contrasti e la palla. Tale parametro è oramai semplicemente perfetto, al punto tale che ad esempio, ad ogni contatto fisico con un avversario il giocatore perderà un po' di equilibrio, esattamente come accade nella realtà, cadendo o restando faticosamente in piedi a seconda della stazza fisica, ma senza assistere tuttavia a situazioni che vedono attaccanti alla Shevchenko resistere a tutto fino ad involarsi verso la porta come se fosse di acciaio, cosa discutibile e vista in Pes4. Un Adriano, altro esempio, difficilmente cadrà a terra per una semplice trattenuta, ma subirà un rallentamento o una perdita della sfera qual’ora venga toccato in maniera tale da essere sbilanciato. Ne consegue quindi un forte cambiamento anche nel modo di operare il pressing: scordatevi in tal senso, lo abbiamo accennato poc’anzi, di abusare del tasto X, come invece si tendeva a fare nel precedente capitolo. Questa volta, tenendo premuto questo tasto, i vostri giocatori più vicino alla sfera in fase difensiva correranno verso l’avversario che avanza, ma contrariamente a Pes4, questa iniziativa non vi permetterà sempre di portar via loro la palla, ma sette su dieci vi farà commettere fallo, poiché proprio una miglioria degli impatti fisici farà si che il pressing irruento faccia compiere una infrazione al vostro uomo. Questo non significa affatto che esso non vada utilizzato del tutto, ovviamente, solo che d’ora in poi per contrastare efficacemente gli avversari sarà opportuno usare sia le scivolate scegliendo bene il tempo di intervento, sia la croce direzionale, poiché a seconda del movimento di quest’ultima, ad esempio quando vi trovate spalla a spalla con un avversario, il vostro giocatore allungherà le mani, userà la spalla, proverà a spostare col piede la sfera dai piedi dell’altro, etc.

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Il controllo è tutto

La rinnovata fisica di Pes5 si ripercuote positivamente anche sul “peso” e sulla traiettoria del pallone. Quest’ultima è resa in maniera perfetta, sicuramente più di una spanna sopra rispetto alle passate edizioni, con una coerente sensazione di "pesantezza" della sfera in ogni situazione. In rapporto a come verrà colpita dal calciatore, ai rimbalzi o al tipo di terreno, essa si comporterà esattamente come una vera palla su un vero campo da calcio, assumendo traiettorie non predefinite. Conseguentemente a questi due aspetti che abbiamo analizzato fino ad ora, cioè impatti fisici fra calciatori e con il pallone, i tiri in porta ed i passaggi assumono una maggiore complessità nella loro calibrazione e realizzazione. Calciare in porta di collo pieno da fuori area con notevole precisione, o compiere un perentorio colpo di testa nell’area piccola, saranno frutto più della propria bravura e capacità di far coordinare bene il giocatore che si controlla liberandolo per tempo da una stretta marcatura, piuttosto che dal caso o da uno smanettamento forsennato sul tasto Quadrato. In tali situazioni diventa fondamentale saper anticipare l'uomo per avere il predominio sulla sfera, soprattutto sulle palle alte. Qui, se un avversario si frappone fra voi e il pallone, non riuscirete mai a soffiarglielo via senza commettere fallo aereo o da dietro. Sfruttando il più sofisticato sistema di gestione del singolo calciatore in campo, infatti, sarete voi a doverlo fare smarcare prendendone il controllo e magari indirizzandolo verso il pallone crossato prima di pigiare il tasto inerente il tiro. Il controllo dei vostri beniamini virtuali, più complicato che in passato in fase di possesso palla, è fondamentale anche durante l’impostazione dell’azione, visto che basta poco, un movimento di troppo l'attimo prima di ricevere il pallone o una scelta di tempo errata nel dettare il passaggio per sbagliare e dare il via alla manovra avversaria.

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Una fisica realistica

Anche negli uno-due col compagno, ovviamente, non c’è nulla di predefinito, nessun aiuto da parte della Cpu. Facciamo tutto noi, e pertanto non aspettatevi di restituire palla all’uomo che ha iniziato l’azione semplicemente premendo il tasto apposito senza indirizzare voi stessi la sfera verso di lui. Altrimenti la palla finirà agli avversari. Questi ultimi hanno subito anche loro una evoluzione. L’IA delle squadre gestite dal gioco appaiono più credibili sia nel modo di stare in campo, che nella costruzione delle azione, in fase difensiva e perfino nelle sostituzioni. La Cpu è agguerritissima e sa “ragionare”: i “suoi” team gestiscono palla se in vantaggio nella propria metà campo come le più scafate e scaltre grandi squadre farebbero nella realtà , facendovi spesso perdere le staffe nel tentativo di recuperare sfera e risultato, oppure oseranno di più aggredendovi a tutto campo se devono rimontare, rischiando magari qualcosina dietro. Basilare in questi casi non perdere la testa e ricambiarla con la stessa moneta facendo girare palla o tentando l’azione in contropiede, magari saltando l’ultimo difensore con un preciso lancio a scavalcare la linea della retroguardia avversaria verso la nostra punta più avanzata, oppure con una giocata personale con dribbling e puntatina a rete per chiudere la gara. A proposito di finte va segnalata l’integrazione del di quella eseguibile col tasto R2 di Pes4, quella che avviene con movimento laterale, direttamente nei tasti di movimento, quelli della Croce Direzionale. All’inizio tale movimento può risultare un tantino scomodo, ma una volta presa la mano diventa semplice da gestire e utile.

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Il database

L’unica pecca “reale” di Pes5 appare quindi essere in linea di massima costituita dall’impreciso database dei giocatori. Ancora una volta, infatti, Konami ci presenta dei rosters assolutamente poco aggiornati. Se è vero che rispetto agli anni passati troviamo delle squadre che annoverano nei propri organici anche i calciatori comprati durante il mercato estivo, almeno per quanto concerne i grandi club, dunque Viera alla Juve o Gilardino al Milan, tanto per fare due esempi concreti, è anche vero che in esse troviamo pure giocatori che non c’entrano nulla o quasi con i vari team, come Sculli e Max Vieri che inspiegabilmente risultano nella formazione della Juventus ! Anche se comunque è possibile armarsi di pazienza e aggiornare tutto tramite editor interno la cosa può risultare fastidiosa. Così come fastidiosa, è la tendenza secondo la quale per ovviare alla mancanza di determinate licenze per l’utilizzo dei nomi reali di alcune squadre o calciatori si debba ricorrere a dei trucchetti come quello di ribattezzare i vari campioni con nomi farlocchi sulla base di quelli reali, anche se riconoscibilissimi per assonanza di pronuncia o dall'aspetto fisico. Se la cosa infatti non pesa più di tanto nella versione nipponica del gioco, vista l’incomprensibilità di Kabira e il suo modo particolare di pronunciare i call name dei vari players, che fa si che anche i nomi finti sembrino tutto sommato veri, nella versione italiana la cosa stona parecchio. Ancora una volta nazionali di grande prestigio come la Germania o l'Olanda avranno dei rosters non reali, e insolitamente, anche alcune squadre di club di campionati di cui KTYO detiene i diritti per lo sfruttamento delle immagini e di tutto quanto ne consegue, come il Cagliari, qui non presentano le maglie ufficiali, tant’è che per l’occasione la società sarda è stata ribattezzata “Teste di Moro”…

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Graficamente parlando

Graficamente Pes5 appare quasi impeccabile. Anche sotto questo punto di vista si notano immediatamente le migliorie compiute dai grafici a proposito degli stadi, imponenti e dettagliati, credibili, e dei calciatori, ognuno dei quali diventa di anno in anno sempre più simile esteticamente alla rispettiva controparte reale, quasi che i giocatori venissero rimpiccioliti, digitalizzati e inseriti nel gioco dalla Konami. Con l’aggiunta di decine di nuovi visi (guardate quello di Zebina, ad esempio), e di altre chicche quali le magliette di alcuni giocatori fuori dai calzoncini, nuove esultanze personalizzate come quella di Kaka che si batte il petto e dopo indica il cielo, la “sviolinata” di Gilardino o il “cangurotto” di Roberto Carlos, le zoomate sul pubblico festante dopo un gol con tanto di sciarpata di questi ultimi, l’engine di Pes5 lascia positivamente basiti, e permette ancora e più di calare totalmente il videogamer nell’evento partita. In tale contesto la parte del leone la fanno le animazioni, curate in ogni singolo frame, che conferiscono all'azione una veridicità sinora impensabile, attribuendo ai calciatori digitali delle movenze sempre diverse fra loro e credibili (tra l’altro corsetta e modo di calciare possono essere personalizzati addirittura nell’editor interno), in molti casi specifici per le star come Ronaldinho, o per gli scontri tra due giocatori in corsa e le spinte durante le resse dei calci d'angolo, che adesso sono più verosimili. A gioco fermo, infine, vanno menzionati i principi di rissa dopo un fallo particolarmente brutto e gli infortuni dei giocatori. Questi ultimi non hanno solo una funzione prettamente estetica, anche se sono evidenziati con splendide scenette di intermezzo, ma anche pratica. Infatti, oltre ai “danni” causati dalle solite entrate da dietro, alla Materazzi per intenderci, dovrete fare i conti anche con quelli causati dall'eccessivo affaticamento o dai duri contrasti che a distanza di minuti minano il rendimento del giocatore che li ha subiti, al punto tale da vederlo poco dopo zoppicare, toccarsi ad esempio la coscia e chiedere il cambio. Per quanto concerne le licenze ufficiali sono presenti le solite per alcuni campionati (Serie A italiana, Liga spagnola ed Eredivisie olandese), più quelle, in ordine sparso, inerenti due prestigiosi team inglesi, Chelsea e Arsenal, i Glasgow Rangers, il Galatasaray, la Dinamo Kiev, il Porto e in esclusiva per l'occidente anche quelle di Rosenborg e Djurgårdens IF, club che hanno sostituito River Plate e Boca Jrs dal database delle squadre del Resto del Mondo.

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Finalmente l’online anche per noi

Discorso diverso, purtroppo, per quanto concerne il comparto audio. Ancora una volta, pur assistendo ad un discreto miglioramento della telecronaca rispetto alla versione precedente, questa si rivela troppo “meccanica”, poco coinvolgente e a tratti soporifera, forse anche a causa delle scelta di Konami di affidarsi ancora una volta per il commento a Marco Civoli, misteriosamente ribattezzato Marco Meccio, e Mauro Sandreani, di per se già noiosi nella realtà… Insomma, nulla a che vedere con l’ottimo Bruno Longhi ad esempio visto all’opera in FIFA. Stesso discorso per i cori: non ci stancheremo mai di ripetere che così come sono non vanno. Non si capisce perché in Winning Eleven 6 i canti dei tifosi erano veri, campionati addirittura allo stadio con tanto di cori offensivi messi in game probabilmente per errore da parte dei tecnici audio degli allora KCET, ma molto d’atmosfera, e dopo, da quel momento, sono stati sostituiti da quelli che sembrano dei canti da messa… Per quanto riguarda le opzioni per il gioco online e per il multiplayer, invece, finalmente anche gli utenti occidentali potranno godersi un supporto quasi degno di questo nome sulla Ps2 (ci riferiamo ovviamente a questa serie) visto che sono state implementate le modalità per le partite fino a 4 giocatori via web (due per macchina), e altre chicche come quella di poter creare, da parte dell’utente, il proprio personalissimo “clan” con il quale riunirsi in apposite "stanze virtuali” con tanto di accesso tramite password privata per cimentarsi in un campionato sul web, o usare il proprio team personale utilizzato nella Master League. Peccato solo che nonostante la presenza di un “lag” meno sensibile del precedente, grazie ad un codice di rete rielaborato, la sezione online di Pes5 per Ps2 è leggermente inferiore al servizio offerto da Xbox Live. Ottima invece la capacità di connessione fra Ps2 e Psp offerto dal gioco. Attraverso la porta Usb del monolite di Sony si possono collegare le due console e scambiare dati fra le due versioni del gioco. Quindi, in sintesi, dati di squadre create ex-novo, oppure informazioni varie come numero di partite vinte, gol segnati e altre statistiche nel tempo.

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Pro Evolution Soccer ancora una volta non delude le aspettative di tutti gli appassionati della saga. Anche questo quinto capitolo, infatti, si rivela, come da pronostico, il migliore titolo del genere per qualsiasi piattaforma. Le numerose novità offerte, l’ennesimo miglioramento ad una giocabilità sempre più sofisticata, impressionante, alla grafica e all’evento partita, fanno di Pes5 non un “semplice” sequel ma un gioco assolutamente “nuovo” in toto. Certo, alcuni difetti cominciano ad essere meno tollerabili, ma ancora una volta, e senza possibilità di essere smentiti, la simulazione Konami rimane sul trono di miglior simulazione calcistica per il mercato Europeo.

    Pro:
  • Giocabilità altissima.
  • IA e fisica ulteriormente migliorate.
  • Grafica ancora più rifinita.
    Contro:
  • Database dei giocatori da rivedere.
  • Commento sonoro non all'altezza.

Multipiattaforma

Pro Evolution Soccer 5 è disponibile anche per Pc e Xbox. Rispetto alla versione Ps2, entrambe possono vantare una migliore resa grafica, specie quella per computer che può contare sulle alte risoluzioni, nessun tipo di caricamento e un comparto per il gioco online migliore. In questo senso i server di Xbox Live! si distinguono per il discreto servizio e le prestazioni rese all'utente, che "soffrirà" di meno lag rispetto alle altre versioni, a patto di avere, come al solito, una buona connessione.

Prendete un pallone, uno qualsiasi, e fatelo cadere, rimbalzare vicino ad un gruppo di persone, non importa la loro età o la loro estrazione sociale, è ininfluente. In men che non si dica vedrete quella gente avventarsi sulla sfera, passarsela l’un l’altro magari compiendo delle semplici evoluzioni (mica siamo tutti Ronaldinho!) per emulare le giocate del proprio beniamino, ridendo e scherzando come dei pargoli a cui hanno appena regalato il giocattolo più desiderato. Quasi che quel semplice oggetto sferico avesse liberato chissà cosa dalla loro anima. Perché, diciamocelo, la vera essenza del calcio è questa, aldilà dei super-manager, dei calciatori mega-stipendiati, dei soldi, del caro biglietti e delle polemiche: il divertimento allo stato puro, quasi fanciullesco, di correre inseguendo, appunto, un pallone. Ora ripetete la stessa operazione in maniera leggermente differente: prendete una Ps2, inserite al suo interno il DVD di Pes5 e lasciate “cadere” fra le mani di alcuni avventori dei Joypad. Il risultato sarà il medesimo.