Sarebbe inutile raccontarvi nuovamente di come Ubisoft sia riuscita a risollevare Rainbow Six: Siege da un lancio disastroso e a renderlo uno degli sparatutto tattici più giocati sul mercato. Altresì inutile illustrarvi come, per l'ennesima volta, la casa francese stia continuando a supportare il gioco in maniera corposa e soddisfacente, apportando modifiche e bilanciamenti e aggiungendo di volta in volta nuovi operatori. È giusto sottolineare però come Ubisoft sia stata in realtà una delle prime case, ben prima di Epic e del suo Fortnite insomma, a studiare un piano continuativo di crescita, qualcosa che tenesse incollati i giocatori ai server e andasse ben oltre al semplice DLC ricorrente a pagamento, ricordandovi che è possibile ottenere ogni singolo operatore con la valuta in-game senza aprire ulteriormente il portafogli. Ha fatto da spartiacque, ha creato un modello vincente ed è stata seguita da moltissimi altri titoli negli ultimi due anni con un futuro che sembra sempre più allinearsi a questa scelta. Oggi torniamo nuovamente su Rainbow Six: Siege per recensire Operation Wind Bastion, nuova e ultima stagione del terzo anno di contenuti che porta in dono proprio sotto Natale due soldati e una mappa inedita.
Kaid e Nomad a rapporto
Kaid e Nomad non sono due operatori complessi da giocare e non richiedono strategie particolari per poter essere utilizzati degnamente. Non tanto quanto Finka e Lion perlomeno, dove la comunicazione con la squadra era uno degli elementi fondamentali per sfruttarne al massimo le abilità correttamente. Kaid è lo specialista più immediato da utilizzare, è quello dalle meccaniche più semplici da assorbire ma questo non significa assolutamente che il soldato marocchino sia da sottovalutare o sia di dubbia utilità, tutt'altro. A far davvero spavento è la sua dotazione di base con le Rtila che permettono di elettrificare qualsiasi elemento metallico nel loro ridotto raggio di azione. Potete elettrificare muri rinforzati, scudi e filo spinato, anche tutto contemporaneamente nel caso riusciste a piazzare il gadget su una parete. Uno dei più grossi vantaggi di Kaid è la capacità di lanciare questo strumento, potendolo così applicare anche ai soffitti e a zone meno in vista, rendendolo un bersaglio meno facile per i colpi avversari. Prima di attivarsi, tuttavia il gadget necessita di tempo ed è per questo che il suo uso va ben pianificato durante la fase di preparazione e non può essere lanciato a casaccio nel bel mezzo di uno scontro a fuoco, ma gli usi sono molteplici e tutti interessanti. IQ, Thatcher e Twitch ovviamente restano avversari temibili, grazie alla loro capacità di sapere in anticipo la posizione delle Rtila e disattivarle senza troppi problemi. Se volete buttare nella mischia Kaid potrete tranquillamente sfruttare i suoi tre punti di armatura e il TCSG12, un fucile a pompa devastante anche sulla media distanza grazie al mirino ACOG in dotazione. Nomad invece richiede di conoscere meglio le mappe, i punti di passaggio e di sapere quando lanciarsi negli scontri a fuoco e quando invece utilizzare il proprio gadget per fare la differenza. L'Airjab è sostanzialmente una mina capace di sbalzare gli avversari a terra, passando attraverso muri, scudi e coperture. Ci è piaciuto tantissimo poter sfruttare la fantasia e l'inventiva per ottenere i massimi risultati dal nuovo gadget visto che piazzandolo sui tetti o nei pressi delle balconate sarà possibile far volare gli avversari uccidendoli all'istante, o danneggiarli gravemente. Lo sbalzo è molto utile anche per guadagnare qualche secondo e terminarli con un paio di raffiche di Ak74 mentre questi sono a terra o ancora spingerli verso muri elettrificati o altre trappole. La possibilità poi di utilizzare il gadget a distanza (le mine vengono infatti sparate direttamente dal lato del vostro fucile) vi permette di operare in discreta tranquillità magari sfruttando gli angoli e i lunghi corridoi della nuova mappa, oppure addirittura piazzare trappole su un piano mentre voi pattugliate quello superiore. Nomad sembra essere il counter perfetto per Clash quindi visto che l'esplosione destabilizzerà i nemici anche con gli scudi estratti e per ora solo Jager con il suo Active Defence System sembra essere un counter valido e immediato. Il vero asso nella manica di entrambi gli operatori, tuttavia è la nuova .44 Magnum semi automatica dotata di mirino ottico: un fucile da cecchino tascabile capace di uccidere con un solo colpo alla testa ben piazzato addirittura da base a spawn point. È un'arma veloce, precisa e rapida, forse fin troppo efficace e che magari andrebbe rivista e depotenziata per un bilanciamento migliore. Un operatore da due punti di velocità e di armatura che entrerà facilmente tra i preferiti di tanti giocatori.
Tante altre aggiunte per l’ultima stagione
Ad arricchire il pacchetto ci pensa anche una nuova mappa, molto particolare visto che sfrutta sia la verticalità, offrendo un punto di ingresso sicuro dal tetto con pochi strumenti per la difesa, sia l'enorme estensione orizzontale. La distruttibilità torna prepotente come elemento cardine di gioco e non sarà complesso vedere ridotti in pezzi le decine di pareti distruttibili, a tal punto da poter creare una quantità di linee da tiro davvero sorprendente. Dopo averci giocato sopra diverse partite possiamo tranquillamente affermare che il pianterreno sembra essere quello potenzialmente più difficile da attaccare, visto che possiede meno entrate e, soprattutto, più facili da controllare e agghindare a festa. Per gli attaccanti dunque portarsi a casa la partita sarà generalmente più difficile, soprattutto se il team in difesa opterà per Valkyrie e Maestro così da avere visibilità sui pochi punti scoperti ma soprattutto se prenderà operatori in grado di piazzare trappole come lo stesso Kaid, il sempre pericoloso Lesion o Bandit. Piccole modifiche vanno a interessare anche l'aspetto estetico di Rainbow Six: Siege con miglioramenti visivi nei menu per la selezione delle skin, con le solite camo stagionali aggiuntive, e in particolare ai nuovi mirini reflex. Un lavoro come al solito a trecentosessanta gradi per migliorare un titolo che sembra non volersi arrestare in termini di crescita e qualità.
Conclusioni
Un'altra stagione e altri contenuti di estrema qualità sono arrivati sui server di Rainbow Six: Siege. Come ogni nuovo aggiornamento, anche questo non poteva mancare di sollevare qualche critica da parte della community che lamenta sbilanciamenti vari nei nuovi operatori. Ovviamente con il passare delle settimane si inizieranno a trovare counter e strategie alternative, andando così a modificare l'attuale meta. Non ci sentiamo di contraddire invece chi critica la nuova Magnum, eccessivamente forte nelle mani giuste, se pensiamo al suo utilizzo come arma secondaria. Rainbow corre veloce, saltate sul carro e preparatevi all'arrivo dell'anno quattro!
PRO
- I nuovi operatori sono entrambi ben strutturati
- Fortress offre una buona varietà
CONTRO
- Alcuni sbilanciamenti nelle armi