Sonoro
La coppia Bulgarelli-Caputi manchera' solo per una questione di abitudine. La pessima recitazione non ha mai donato ai due commentatori la simpatia degli appassionati di FIFA.
Quest'anno sono stati sostituiti da Bruno Longhi e Giovanni Galli. Il primo, bravo ma un po' impostato in televisione, sorprende per un'ottima interpretazione delle varie fasi della partita, mentre Giovanni Galli riesce ad essere persino peggiore di Bulgarelli. Se quest'ultimo almeno poteva far sorridere per la simpatica cadenza bolognese che lo contraddistingueva, l'eccessivamente marcato toscano di Galli, unito ad una pessima recitazione, fa solo innervosire.
In ogni caso il software che gestisce gli interventi e' ben fatto e risponde prontamente alle azioni di gioco. Capita raramente di sentire errori palesi (come una deviazione di un difensore giudicata "parata del portiere" da Bruno Longhi) e ci sono rari momenti di vuoto.
Impossibile, restando nell'ambito sonoro, non menzionare i tifosi. Un contorno splendido che contorna dinamicamente le azioni di gioco, e che esplode di gioia in caso di un gol della propria squadra di casa o si ammutolisce in caso di gol avversario, o che rimane indifferente su un intervento falloso della squadra di casa e sommerge di fischi un giocatore avversario per un fallo simile. Spettacolare, unito anche ai cori personalizzati che accompagnano le squadre del Club Championship.
Conclusioni
Finalmente un bel passo avanti. Le macchinosita' rimangono, ma sono diventate un aspetto secondario. Ora giocherellare col pallone e' un gioco da ragazzi, tirare unisce l'abilita' e fortuna della precisione con la tattica degli effetti e le modalita' di gioco sono sufficienti per un'ottima longevita'.
Ho cominciato a giocare a FIFA 2003 nutrito solo di idee prevenute su un gioco che mi aspettavo sempre con gli stessi difetti. E all'inizio e' impossibile non notarli: squadre non complete, menu poco intuitivi, gestione della squadra limitata. Inoltre nel gioco permangono alcune animazioni pre-renderizzate fastidiose. Le prime partite non mi hanno spostato quindi da questo giudizio negativo, ma imparare a giocare a FIFA 2003 significa anche scoprire tante innovazioni nascoste che rendono piu' godibile il gioco.
Per la prima volta mi sento di dire che un capitolo di FIFA e' "nuovo": chi ha giocato ai capitoli precedenti dovra' imparare da zero FIFA 2003, perche' l'impostazione e' completamente diversa.
Per la prima volta mi sento di dire che un capitolo di FIFA ha compiuto passi avanti notevoli: FIFA 2003 si porta dietro ancora tanti difetti ma ha dimostrato, quest'anno, di saper crescere con passi da gigante.
Infine, per la prima volta mi sento di dire che un capitolo di FIFA e' sicuramente da provare: certo, le console rimarranno contenitrici di giochi di calcio migliori. Ma questa volta i PC non si vergogneranno del loro titolo di riferimento: FIFA 2003.
PRO
- Grafica sbalorditiva;
- Giocabilita' nettamente migliorata;
- Sonoro coinvolgente.
CONTRO
- Presentazione e menu squallidi;
- Macchinosita' di gioco diminuita ma ancora persistente;
- Lacune di vario genere.
Grafica
La grafica di FIFA 2003, manco a dirlo, e' spettacolare. Quest'anno poi i colori sono nettamente cambiati e risultano piu' "scuri" e realistici: meno fumettosi, insomma, anche se in partite come Inter - Juventus sfido chiunque a distinguere la divisa nera e grigia dell'arbitro tra i giocatori nello schermo (fortunatamente in molti casi l'arbitro utilizza la divisa gialla).
Come sempre la grafica dello stadio e' di secondaria importanza, dato che per il 90% di una partita viene inquadrato esclusivamente un campo verde. E' pero' immediato notare un pubblico che migliora di anno in anno, striscioni della squadra del cuore ovunque e una fedelta' delle strutture magnifica.
Non e' invece completa la gestione delle telecamere: manca una camera che possa muoversi non solo lateralmente ma anche verticalmente. Per esempio se si vuole utilizzare una camera che possa dare una visione maggiore del campo di gioco, come la "Fondo campo", quando il pallone va nella fascia "inferiore" l'inquadratura non si allarga ma rimane fissa, cosi' che e' impossibile vedere quali giocatori si siano smarcati nelle vicinanze o se ci sta venendo incontro un avversario. Altre camere poi sono eccessivamente ravvicinate o sono impossibili da usare, come quella televisiva, che nelle visioni vicino alle porte offrono una visuale in diagonale quasi incomprensibile, o quella dei falli laterali avversari, in cui non si puo' agire sui propri giocatori perche' resi invisibili da un'immagine che inquadra esclusivamente il giocatore che compie la rimessa.
L'animazione dei giocatori e' di buona fattura, anche se la frenesia del gioco porta gli occhi piu' sulla posizione del pallone che sul reale movimento dei giocatori, e certe animazioni non si notano assolutamente. Non si puo' pero' non ricordare che ora i contrasti sono meglio gestiti, con i giocatori che si scansano con le braccia o che fanno voli forse eccessivi ma da godere quando falciati da avversari.
Inquadrati da vicino (dopo un gol o nelle pause di gioco), i volti sono riprodotti quasi alla perfezione, anche se capita che i poligoni tendano a sovrapporsi deformando espressioni e gestualita'.