Non solo ottovolanti
Il tutorial è ben strutturato ma non molto approfondito: vista e considerata la complessità del gioco, si sarebbe potuto fare qualcosa in più per compensare l’iniziale senso di smarrimento che potrebbe cogliere un utente alle prime armi con questo genere di simulazioni. La modalità carriera è stata migliorata, proponendo un’ampia e variegata scelta di scenari, con obiettivi diversi a seconda del livello di difficoltà progressivamente sbloccato. A grande richiesta è stata integrata anche una modalità di gioco illimitata, in cui è possibile sbizzarrirsi senza obiettivi specifici e limiti di tempo, risorse o denaro. I più volonterosi e creativi potranno inoltre cimentarsi nella progettazione di scenari personalizzati da giocare o passare agli amici. Le opzioni disponibili per la creazione e la gestione dei parchi sono talmente tante che ci si perde tra i menu: per una ricapitolazione delle più importanti e originali, vi rimandiamo all’articolo d’anteprima comparso qualche tempo fa sulle nostre pagine. In questa sede, ci limiteremo a tirare le somme di quanto constatato nella versione definitiva del gioco e a citare qualche chicca che non mancherà di deliziare gli aficionados della serie.
Le opzioni disponibili per la creazione e la gestione dei parchi sono talmente tante che ci si perde tra i menu.
Non solo ottovolanti
Fra le tante novità, per la costruzione degli ottovolanti, sono state introdotte una preziosa funzione di completamento automatico dei tracciati e la possibilità di testarli prima dell’apertura, per verificarne il corretto funzionamento e il potenziale tasso di adrenalina; è persino possibile installare lungo il percorso delle postazioni fotografiche, che immortaleranno i passeggeri nel vivo dell’azione. Tutte le attrazioni su rotaia possono essere ulteriormente arricchite con eventi programmati per scattare al passaggio dei vagoni in un punto preciso, facendo rivivere di volta in volta l’emozione di un attacco di squali, l’apparizione improvvisa di un tirannosauro, una frana di massi, l’eruzione di un vulcano o pozzi petroliferi in fiamme. Gli strumenti di modifica del terreno sono intuitivi e divertenti da usare: il potere sovrannaturale di spostare montagne, creare canyon o spianare una vallata con qualche clic del mouse costa piuttosto caro, ma ci permette di sfruttare al meglio lo spazio a nostra disposizione e piegare il paesaggio circostante alle nostre esigenze tecniche e scenografiche! Infine, grazie al MixMaster per la creazione di fuochi d’artificio, potremo lasciare gli ospiti del nostro parco a bocca aperta davanti a spettacolari show pirotecnici, programmati per varie ore del giorno e della notte ed eventualmente sincronizzati al nostro brano preferito. Gli effetti grafici che danno vita alle esplosioni e alle luci dei fuochi sono sorprendentemente realistici: è una gioia per gli occhi vederli scoppiettare in mille colori nel cielo del nostro parco.
L’editor di persone consente di modellare i visitatori a proprio uso e consumo, definendone nome, aspetto e preferenze. Altra novità è costituita dalla presenza di VIP, che possono aumentare il prestigio del parco e farci pubblicità: accontentarli in tutto e per tutto sarà la nostra missione, se vorremo aggiudicarci premi e notorietà. Interessanti sono le dinamiche di gruppo che incidono sul comportamento degli ospiti, suddivisi in gruppi di amici o famigliari: adulti, adolescenti e bambini manifestano interessi diversi riguardo le attrazioni (per esempio, si vedono prevalentemente ragazzi in coda agli ottovolanti e i genitori attendono i più piccoli intorno alle giostre per bambini). Osservare le reazioni della gente è proprio una delle maggiori fonti di divertimento in RCT3 e al tempo stesso un’ossessione, visto che da esse dipende la nostra fortuna: vedremo i nostri piccoli clienti virtuali correre a perdifiato per mettersi in coda all’ultima giostra aperta, strillare e alzare le braccia sull’ottovolante oppure snobbare gli autoscontri, perché costano troppo e sono sorpassati...
Anche i magnati del divertimento piangono
Qui subentra quello che forse è il maggiore motivo di frustrazione nel gioco: capire perché a volte, senza una ragione apparente, un’attrazione non abbia per niente presa sul pubblico. Viene fornito un indice di gradimento generico per ogni giostra e possiamo anche leggere i pensieri dei singoli visitatori a riguardo, ma ciò non è sempre sufficiente a spiegare perché in un dato momento i sentieri del parco siano lastricati di vomito e spazzatura, i chioschi alimentari vengano presi d’assalto e tutte le giostre lavorino a pieno regime, cominciando inesorabilmente a rompersi una dopo l’altra e innescando un insidioso effetto domino che minaccia di farci sfuggire la situazione di mano, e un attimo dopo è il deserto, nessuno si mette più in coda, nessuno compra niente! In questi frangenti, quando il motivo scatenante non è chiaro, non resta che andar per tentativi: si abbassano i prezzi, si rinnovano le attrazioni, si migliorano i servizi... fatto sta che le dinamiche che determinano o meno il successo di un parco o di attrazioni specifiche non sono sempre cristalline. Ad aggravare il problema è anche il fatto che molte attività volte alla personalizzazione e all’arricchimento del parco siano piuttosto onerose in termini di tempo, pur non dando alcuna garanzia aggiuntiva di successo: possiamo trascorrere ore a progettare quello che ci sembra il miglior ottovolante al mondo o a modellare forsennatamente il paesaggio, senza essere tuttavia sicuri di trarne i benefici sperati in seguito, il che non è molto motivante.
Anche i magnati del divertimento piangono
La curva di apprendimento è relativamente lunga, se si vogliono padroneggiare tutti gli strumenti a disposizione del giocatore e scoprire le strategie migliori per restare sempre a galla nello spietato mondo dell’intrattenimento – questo, ben inteso, non è da considerarsi necessariamente un difetto. I segreti della costruzione dell’ottovolante ideale, per esempio, rimangono ancora tali per noi, anche dopo innumerevoli tentativi: non è facile capire quali accorgimenti o conoscenze tecniche sia necessario seguire per lasciare tutti i passeggeri senza fiato... possibilmente evitando spiacevoli incidenti. Qualche nozione sull’impatto delle forze inerziali e gravitazionali per una corretta progettazione viene fornita nel corso del relativo tutorial, ma i profani andranno comunque incontro a diverse perplessità durante la posa dei binari.
Uno spettacolo di luci e suoni, con una dimensione in più
La nuova veste tridimensionale di questo terzo episodio della serie, che è senz’altro la novità più appariscente, contribuisce in maniera determinante a facilitare la costruzione degli ottovolanti: finalmente abbiamo la possibilità di osservare e modificare le nostre attrazioni da ogni angolazione ed è prevista persino l’importazione di montagne russe realizzate per versioni precedenti del gioco. La grafica in generale è gradevole e vivace, colpiscono soprattutto il numero e la varietà degli ospiti che si riversano continuamente nel parco (quando gli affari vanno bene, naturalmente). La CoasterCam è spettacolare: permette non soltanto di vivere in prima persona l’emozione di una corsa sulle montagne russe ma anche di sperimentare quasi tutte le altre giostre. Di notte i parchi sono punteggiati di luci sfavillanti: torce e lampioni, che variano a seconda del nostro gusto o dell’ambientazione prescelta, insegne lampeggianti e fari che illuminano le attrazioni. Gli effetti di luce e ombra sono impressionanti e le loro dinamiche rispecchiano fedelmente lo scorrere delle ore del giorno. Alcuni parchi, infatti, restano aperti ventiquattro ore su ventiquattro, altri solo il giorno o la notte, il che incide anche sulla composizione demografica del pubblico. Nelle opzioni di gioco è comunque possibile disabilitare o adattare al proprio computer gran parte degli effetti grafici, per quanto con una configurazione modesta non si potrà godere dei riflessi sulle superfici d’acqua né delle risoluzioni più alte; nel caso di parchi molto sviluppati e affollati, il frame rate potrebbe singhiozzare e le animazioni risultare un po’ meno fluide, ma senza ripercussioni drammatiche sul gameplay, dal momento che gli sviluppatori si sono fatti vanto di aver mantenuto i requisiti hardware su livelli discreti.
Finalmente abbiamo la possibilità di osservare e modificare le nostre attrazioni da ogni angolazione.
Uno spettacolo di luci e suoni, con una dimensione in più
L’interfaccia ha guadagnato in stile: è piuttosto essenziale ma indubbiamente funzionale. Gli aspiranti manager avranno sempre a portata di mouse tutte le informazioni necessarie a vagliare e gestire le risorse e il personale del parco. Muovere la telecamera risulta piuttosto intuitivo, appena si è presa confidenza coi comandi di base, e il motore grafico riesce a ruotare agilmente le immagini tridimensionali e a restituire con fluidità e naturalezza anche i dettagli, grazie alla potente funzione di zoom. Gli effetti sonori sono rispettabili: c’è tutto quello che serve, il brusio della folla, le grida e le risate. I brani di sottofondo dei menu e quelli che accompagnano le singole attrazioni sono orecchiabili ma non molto numerosi. Esiste tuttavia la possibilità d’importare i propri file MP3 nel gioco e di sincronizzarli con gli spettacoli pirotecnici e tutte le attrazioni. È gradevole soprattutto percepire l’implementazione dei suoni direzionali e l’aumentare o l’affievolirsi delle musichette delle varie attrazioni, man mano che ci si avvicina o allontana da esse.
Commento
Roller Coaster Tycoon 3 è un gioco molto ricco: c’è tanto da fare e altrettanto da scoprire. Attenzione però a non lasciarsi fuorviare dal tema e dall’allegra confezione colorata: RCT3 non è un gioco per bambini. Vista la sua complessità, l’articolazione dei menu e i principi economici e progettuali che ne sottendono la meccanica, i più giovani rischierebbero di trovarlo frustrante e troppo cervellotico. Tutti gli altri, appassionati del genere e non, scopriranno invece un gioco irresistibile e coinvolgente che vanta un’impressionante longevità, grazie alla modalità illimitata e ai complessi strumenti di editing. Malgrado qualche piccola incognita nel sistema di costruzione degli ottovolanti e nei meccanismi che regolano l’attrattiva dei parchi, è senz’altro un prodotto unico nel suo genere e degno di nota.
- Pro:
- Restyling 3D ben riuscito
- Longevità garantita
- Editor per tutti i gusti
- Contro:
- Tutorial un po’affrettato per un gioco così complesso
- Difficile capire cosa non funziona in un parco e perché
- Costruire un ottovolante serio non è uno scherzo
Alla sua terza incarnazione, nelle mani capaci di Frontier, RCT non ha cambiato né sapore né carattere ma è innegabilmente cresciuto: gli appassionati del genere vi riconosceranno uno dei gestionali più articolati e completi attualmente sul mercato. Il divertimento è assicurato dal tema irresistibile e la longevità da quattro diverse modalità di gioco e altrettanti strumenti per personalizzare e perfezionare il parco dei propri sogni. A voler ben vedere, qualche piccola pecca la si trova, forse proprio qualche “problema di crescita”, ma nulla che rischi di pregiudicare le ore di svago che promette questo titolo accattivante...