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Soldier of Fortune

Una minaccia nucleare incombe sul nostro pianeta. Riuscirà il soldato mercenario John Mullins a liberarsi del cattivone di turno e a salvare l'umanità?

RECENSIONE di La Redazione   —   07/09/2001
Soldier of Fortune
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La storia

John Mullins, mercenario al servizio delle forze di pace internazionali (ma credo che centri anche una specie di organizzazione chiamata The Shop), dovrà sventare i piani del solito supercattivo megalomane, deciso a conquistare il mondo libero come tradizione vuole con la minaccia di testate nucleari (e tanto intelligente da sapere che quei furboni dei capi di stato mondiali non hanno capito che, volendo conquistare il mondo, userebbe uno dei suoi missili nucleari al massimo contro roccacannuccia). Partendo da un semplice attacco di una gang di quartiere ad una metropolitana infatti, il nostro si troverà invischiato, accompagnato dal fido compagno Hawk, in una tela di sabotaggi e piani sofisticati, a cominciare dal ritrovamento di un primo missile rubato da una base militare e trasportato su un treno in Uganda fino ad un gelido bunker siberiano , passando come in un giro turistico attraverso una guerra tra bande a New York, una città pesantemente sorvegliata in Iraq ed un tecnologico superufficio di proprietà della Yakuza, mafia giapponese composta da ninja ed assassini armatissimi.

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Il primo impatto

Il primo impatto terribile. Come ci si poteva aspettare infatti, ci vorrà un po’ di tempo –soprattutto per chi ha già provato il gioco su Pc- per abituarsi a comandare il personaggio con il pad e, se inizialmente sarà difficile districarsi tra i comandi, anche andando avanti sarà quasi proibitivo tentare di prendere accuratamente la mira e provare a disarmare gli avversari, così come sarà complicato compiere correttamente alcune semplici mosse come scendere dalle scale dislocate durante i livelli. Al contrario, sotto l’aspetto tecnico il gioco non delude e, se il sonoro non ci offre nulla più di classiche musichette (più che) adatte ad uno scenario di guerra e degli effetti sonori la maggior parte delle volte, tra urla disumane e spari, davvero ben fatti, anche la parte grafica sfoggia dei personaggi e delle ambientazioni animati eccellentemente e ricoperti da delle dettagliatissime texture.

I punti positivi...

Al di là dei gusti personali, penso che un qualunque videogiocatore possa trovare in Soldier of Fortune un titolo giocabilissimo e tutt’ora, avendo provato anche questa conversione per Dreamcast, non posso far altro che confermare le mie opinioni. Inoltre, la presenza di tre livelli di difficoltà (forse addirittura meglio calibrati rispetto alle 5-6 scelte disponibili su PC) assicurano al gioco una grossa longevità, nonché una voglia di ripetere l’esperienza con un livello di sfida più elevato. Infine, penso che basti dire che la varietà di armi unita al divertimento causato dal poter colpire il nemico in più di 20 parti del corpo facciano del gioco un’esperienza, almeno per gli shooter in soggettiva, davvero singolare.

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...e quelli negativi

Praticamente senza disfunzioni grafiche, a parte forse i modelli un po’ rozzi di alcuni veicoli che sostano per strada o il clipping nelle aree più affollate, SoF è uno di quei giochi che, pur senza piccoli difetti, sono afflitti da almeno un paio di problemi di portata ben maggiore. Potendo però sorvolare sull’assenza di una modalità multiplayer e sulla quasi totale mancanza di bonus, la più grave pecca del gioco fuoriesce nel fatto di aver suddiviso i livelli in tanti piccoli stage che, oltre a spezzare il ritmo dell’azione e a costringere il giocatore a non poter recuperare gli oggetti lasciati indietro, ci rendono nevrotici a causa dei lunghissimi caricamenti di livello in livello, capaci di durare per quasi più di un minuto.

Infine...

Avendo speso forse fin troppo spazio per parlare di uno degli ultimi prodotti di punta del Dreamcast posso solo consigliarlo senza remore a tutti senza troppi giri di parole e naturalmente, concordare sul fatto che ci troviamo di fronte ad un must per tutti gli amanti degli sparatutto.

    Pro:
  • Conversione di buon livello
  • Ottima realizzazione tecnica
  • Lungo da finire...
    Contro:
  • Controllo ostico
  • Musiche a volte sotto tono

Finalmente (applausi, prego) è arrivato!

Soldier of Fortune, pluriosannato sparatutto in soggettiva sbarcato dopo una discreta attesa direttamente dal Pc al Dreamcast – nonché con una prossima conversione su PS2 -, è finalmente riuscito a portare sulla oramai purtroppo semidefunta console Sega uno sparatutto degno di sostituire il definitivamente (benché tutti i possessori di DC stiano ancora tenendo incrociate le dita, compreso il sottoscritto, sperando in un qualche miracolo) cancellato Half-Life e contendersi nel contempo il trono del miglior shooter con i decoratissimi, seppur strutturalmente diversi, Quake 3 Arena e Unreal Tournament.