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Sudden Strike

Se avete già visto i trailer di Medal Of Honor, forse vi sarà venuta voglia di scendere in campo e cominciare la vostra piccola guerra: Sudden Strike è l'occasione perfetta...

RECENSIONE di La Redazione   —   27/08/2001
Sudden Strike
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Sudden Strike
Sudden Strike

Europa, 1942

Il motore portante di questo gioco è senza dubbio la modalità campagna, che offre al giocatore la possibilità di prendere parte alla seconda guerra mondiale prendendo il controllo di uno dei tre diversi schieramenti: attraverso 12 missioni, piuttosto varie ed originali, si dovrà raggiungere l'obiettivo finale, cioè la conquista militare dei vecchio continente. Per ciò che riguarda la varietà delle missioni presenti, va detto che non si tratta solamente di avere la meglio sul nemico, ma in alcune di esse sarà necessario liberare un villaggio alleato, scortare un camion di rifornimenti o addirittura passare per un campo minato cercando di arrivare sani e salvi dalla parte opposta della mappa. A riguardo va registrata purtroppo uno dei pochi punti deboli del titolo, cioè la presenza di un briefing troppo coinciso e breve, che precede l'inizio della missione e che non sempre illustra con la dovizia di particolari gli obiettivi da raggiungere.
Alla modalità principale si affiancano una decina di mappe pensate appositamente per l'allenamento single player e, naturalmente, la parte multiplayer del gioco, che nel corso di questi mesi passati dal giorno del rilascio del gioco (che ha raggiunto il nostro territorio con notevole ritardo, non localizzato e poco pubblicizzato), si è rivelata molto battuta.
Una volta presa confidenza con il sistema di gioco, leggermente più lento rispetto alla maggior parte degli altri rts in circolazione (non aspettatevi un altro Emperor…), si coglie il primo elemento capace di garantire al titolo un appeal particolare: l’atmosfera generale del tutto.
La rappresentazione delle unità di fanteria, dei veicoli e delle armi in genere, è stata infatti realizzata con precisione storica, conferendo un feeling piuttosto unico al titolo. Se qualcuno di voi, come me e molti altri, ha cominciato ad apprezzare il genere degli RTS con Command & Conquer, probabilmente sa cosa significa finalmente giocare con quello stesso gioco (cioè ad ambientazione militare) secondo un’ottica più realistica. Il risultato è assolutamente soddisfacente, anche perché si è lontani dalla rigorosità simulativa di altri titoli (The Operational Art of War tra tutti), appannaggio questi di una comunità più pretenziosa sotto l’aspetto simulativo.

Sudden Strike
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Diverso è bello

Il secondo elemento in grado di distinguere Sudden Strike dal resto degli RTS in circolazione è la varietà delle unità disponibili, che (elemento che potrebbe fare storcere il naso ai puristi del genere che alla lunga si rivela in realtà una scelta, come vedremo, piuttosto coerente con l’impostazione generale del gioco) sono solamente di tipo terrestre, non essendo stati contemplati attacchi di tipo aereo o marittimo.
Inutile elencare le molte unità presenti (più di cento), ma bisogna ritagliare una citazione per alcune di esse (anche se, è questo è il bello di un gioco come SS, questa valutazione è strettamente personale e sicuramente varia con il variare del giocatore): il Nebelwerfer, un lanciamissili tedesco dalle dirompenti potenzialità e di grande effetto visivo; i soldati in sidecar; i Katiuscia sovietici, lanciarazzi più lenti ma più devastanti; il Churchill, un carroarmato con tanto di lanciafiamme per snidare i soldati avversari dai bunker.
Ciò che è importante capire, è che la varietà e la unicità delle truppe disponibili garantisce un approccio tattico differente per ogni giocatore, lasciando a quest’ultimo la scoperta della soluzione migliore per ogni missione.
A confermare l’estrema duttilità delle diverse tattiche adottabili, anche l’interfaccia grafica sembra essere in linea con il resto del gioco, adattandosi ogni volta che si seleziona un carro o una unità di fanteria, mostrando le diverse azioni possibili caratteristiche di quella unità. I soldati potranno quindi sparare, correre, ma anche piazzare delle mine anticarro nel terreno: i carriarmati potranno fare fuoco con la torretta, ma anche ruotare i propri cingoli per cogliere la posizione migliore: e così via.

Sudden Strike
Sudden Strike

Riflessivamente... furioso!

Sudden Strike potrebbe rientrare nella categoria degli RTS a prevalenza tattica, in quanto non è previsto né l'accumulo delle risorse, né la creazione delle unità, che vengono invece assegnate al giocatore in partenza e al raggiungimento di qualche obiettivo nel corso della missione. Detto ciò, è chiaro come l'importanza di ogni unità sia decisiva, in quanto ritrovarsi senza anche la più piccola jeep, fondamentale per quanto riguarda l'esplorazione del terreno e quindi la pianificazione della battaglia, potrebbe portare ad un esito negativo.
La posizione del nemico può essere infatti in qualunque punto della mappa: immaginate di perlustrare un bosco o un villaggio, e vi accorgete che la zona di visuale delle truppe è del tutto fedele alla realtà e non vi permette di vedere dietro ad un albero o a un un edificio. Dietro al cespuglio ci può essere un nido di mitragliatrici o un mortaio, i vostri carri che avanzano potranno finire nell' imboscata di poche ma letali armi anticarro ben nascoste, i vostri soldati essere colpiti da nemici nascosti nelle case.
La filosofia di Sudden sembra quindi quella di una partenza lenta e riflessiva, che tuttavia dura fino all'incontro con le unità nemiche, allorquando sul campo di battaglia si scatena una battaglia epica che coinvolge centinaia di unità diverse: cercando un paragone in questo senso, si potrebbe dire che SS è la risposta bidimensionale a Shogun, che dalla sua parte ha comunque una (molto) minore varietà di unità.
Tuttavia in SS è stata implementata l'opzione della pausa in ogni momento, particolare che permette al giocatore (nello stile reso celebre dal primo Baldur's Gate) di impartire gli ordini alle unità anche in quelle che appaiono come le situazioni più confusionarie: probabilmente senza questa possibilità il titolo avrebbe perso molto del suo fascino tattico e si sarebbe allineato con la maggior parte degli RTS classici, laddove basta produrre il maggior numero di unità possibili per avere la meglio sul nemico. In questo caso, invece, un ordine di movimento o di fuoco dato senza riflettere, può compromettere l'esito della missione.
Merita infine una segnalazione un piccolo elemento RPG inserito nel gioco, che porta ad una maggiore valorizzazione di alcune unità: esse infatti, quando acquisiscono esperienza uccidendo i nemici, aumentano le loro caratteristiche di potenza, velocità e precisione.
Per la prima volta in questo genere di giochi (lo ripeto, SS non è assimilabile a titoli simulativi, quali anche la serie di Close Combat, ma ne condivide solo alcuni aspetti realistici rendendoli più immediati), proprio per quanto detto sopra, le unità di fanteria possiedono un'importanza rilevante, e non costituiscono più quella "cannon fodder" a cui si era dedicata tempo fa anche la Sensible Software. Gli ufficiali, per esempio, scarsamente armati ma dotati di un ampio raggio di visuale, quando si riescono a piazzare in un edificio impartendogli l'odine di non attaccare, offrono al giocatore la possibilità di tenere sotto controllo grandi spazi della mappa (che generalmente è davvero enorme).

Sudden Strike
Sudden Strike

A pochi passi dal capolavoro... ecco Sudden Strike.

Nonostante sia difficile trovare elementi di Sudden Strike negativi, va detto che alcune caratteristiche minori del gioco lo pongono al di sotto della soglia massima.
In primis va segnalato un pathfinding (cioè la capacità che hanno le unità di muoversi nella mappa cercando la via migliore) piuttosto arretrato, e non è difficile assistere a incolonnamenti tipicamente estivi davanti ad un ponte, con il risultato che le unità più indietro si staccano dal gruppo e si muovono a casaccio cercando un'altra via (chi ha nominato Baldur's Gate?). Inoltre è necessario nella maggior parte delle volte ripetere più volte l'ordine dato prima di vedere muoversi nella giusta direzione un mezzo.
L'impossibilità inoltre di poter creare delle formazioni di attacco e di difesa, toglie un pò della forza tattica che pervade l'intero gioco: se dispongo i carri in modo da avere i più leggeri e veloci a fare da battistrada e attirare così il fuoco nemico, in modo da creare spazio per i carri pesanti, per quale motivo la formazione si disperde al primo attacco scoprendo la retroguardia?
Un altro aspetto poco curato è quello del sonoro, in quanto non solo le musiche di sottofondo sono piuttosto anonime e non rendono giustizia all'epicità del tutto, ma gli effetti sonori, come i corsi d'acqua, si attivano e si spengono improvvisamente, non sfumando lentamente come previsto quando ci si allontana da essi.
In ultimo va registrata un IA a volte decisamente sottotono: tra tutti, l'esempio più centrato è quello dell'utilizzo dell'artiglieria a lunga gittata. Una volta esplorata la zona con un mezzo da ricognizione veloce, si concentra il fuoco nel punto in cui si è individuato il bersaglio. L'IA non reagisce attaccando i nostri mezzi, ma spostando i propri di pochissimo, fino alla loro distruzione. In questa maniera se si deve conquistare un villaggio o un passaggio obbligato, si riesce nell'intento senza impegnare troppo il nostro esercito, e cosa ancora più grave, il nostro cervello.

Sudden Strike
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Conclusioni

Specificato che questo Sudden Strike non è un capolavoro, non si può certo dire che sia un brutto gioco.
Dalla sua ha alcuni elementi notevoli (la grafica, il numero delle unità, il divertimento che riesce a ricreare, il feeling e l'atmosfera, lo stile di gioco realistico ma non troppo rigido), capaci di catturare chiunque si voglia avvicinare ad un gioco di strategia con questa ambientazione, ma anche alcune leggerezze che non gli permettono di cogliere in pieno successo del genere.
Se cercate un gioco dedicato alla grande guerra, che ricrei in maniera assoluta il realismo di quel conflitto, il mio consiglio è di rivolgervi altrove, verso Close Combat o addirittura verso Combat Mission o Operation Art Of War; se cercate invece un titolo realistico ma non troppo, dalla grafica curata e particolareggiata, tanto divertente quanto riflessivo, allora Sudden Strike potrebbe fare al caso vostro.

Sudden Strike
Sudden Strike

Conclusioni


N.B.: un particolare ringraziamento a Antonio TNT Strada, grazie al quale questa recensione ha potuto essere più curata e precisa.
N.B 2: Durante la stesura dell'articolo, ho avuto la possibilità di provare anche l'espansione di questo gioco, intitolata Sudden Strike Forever e da poco disponibile sul mercato italiano. In attesa della review, vi basti sapere che già solo l'editor aggiunge un particolare valore al gioco...

Questione di stile

Quando si lancia una distratta occhiata alle immagini di questo Sudden Strike, la prima impressione è quella di trovarsi di fronte all'ennesimo strategico in tempo reale: in realtà questo titolo nasconde diverse caratteristiche capaci di ritagliargli il giusto spazio nell’affollato panorama RTS, tali da garantirgli un posto d’onore tra le pagine di M.it.
E’ probabilmente dai tempi della saga di Age of Empires, che tra poco vedrà nascere il terzo capitolo, che non ci si trova di fronte ad un gioco di ambientazione storica così curata (tralasciando da parte naturalmente i titoli “seri” come Operation Art of War et similia): in SS si viene proiettati sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale, in una Europa preda dei conflitti tra Alleati, Tedeschi e Sovietici.
Posizionandosi nel giusto mezzo tra Command & Conquer e Close Combat, tra Combat Mission e Total Annihilation, Sudden Strike è capace, per le sue caratteristiche di attrarre tanto il giocatore appassionato di simulazione belliche ultrarealistiche, tanto quello più portato per un’azione furiosa e meno realistica: vediamo come.