Quando un videogioco invece del classico "premi un tasto qualsiasi per iniziare" ti propone "premi una roba", capisci subito che c'è di mezzo Sio. E se non conoscete Sio (pseudonimo di Simone Albrigi), inutile girarci attorno, si pongono subito alcuni problemi: non solo avete sempre ignorato l'esistenza di uno dei fumettisti e YouTuber italiani più famosi dell'ultimo lustro, ma vi mancano anche le basi per giocare a Super Cane Magic ZERO. Il videogioco in questione, sviluppato da Studio Evil e da Sio in persona, si propone in fin dei conti come tributo definitivo all'opera di quest'ultimo, un calderone dove si incontrano (e si scontrano) tutti gli spunti, i temi, i folli personaggi e le assurde situazioni che qualsiasi lettore di fumetti nonsense ha ormai imparato ad amare. Se non avete mai letto i fumetti di Sio, quindi, rischiate di fraintendere lo spirito di fondo della produzione: messi da parte genere videoludico, gameplay e comparto tecnico (e non è poco, in fin dei conti) di cui è possibile parlare con una certa razionalità, restano trama, personaggi e modo di raccontare di Super Cane Magic ZERO, che molto semplicemente non hanno alcun senso. Ed è proprio per questo motivo che risultano immediatamente riconoscibili e che hanno reso famoso il loro autore: lo evidenzieremo nella recensione, cercando di capire come e quanto possano funzionare anche all'interno di un videogioco.
Trama, maghi e un cane AAAH!
Un videogioco non è un fumetto. Quando nel lontano 2014 è stata avviata la campagna di crowdfunding di Super Cane Magic ZERO, portata a termine con risultati eccellenti, questo aspetto è forse passato in secondo piano. Una striscia di Sio del formato più semplice (quattro vignette che raccontano una breve scenetta) nasce, esplode nel suo umorismo nonsense, rende tutti contenti e poi si spegne. È difficile che si torni a leggerla più di una volta, perché poi la battuta (o la situazione in sé, di solito al limite del demenziale) non fanno più ridere.
Il videogioco richiede invece di strutturare sin dall'inizio un'esperienza più ampia: Super Cane Magic ZERO dura la bellezza di venti ore, cui se ne possono aggiungere altre se si sceglie di rigiocarlo o di trovare tutti i segreti nascosti nei vari livelli; e altre ancora, qualora si decidesse per qualche motivo di cominciare ad organizzare tornei nelle sue arene PVP in locale. Non deve essere stato facile trovare un filo conduttore in grado di unire i personaggi assurdi nati dalla mente contorta (ma geniale) dell'autore: Sio l'ha fatto riunendo in una trama grossomodo sensata (quantomeno in grado di proporre un inizio, uno svolgimento e una fine) alcuni dei personaggi più famosi dei suoi fumetti. Basti pensare che lo spunto narrativo iniziale consiste nel cane AAAH! (già famoso per una serie di video su YouTube), che abbaiando combina i disastri più assurdi. Le premesse narrative vi aiuteranno forse a capire subito se Super Cane Magic ZERO stuzzica o meno le corde della vostra fantasia. Tutto comincia quando nel magico mondo di WOTF! il potente Mago Torta muore, all'improvviso, mentre sta mangiando un'insalata di torta (e va bene). Il suo cane era presente e per il dolore impazzisce, diventando un cane magico: da quel momento in poi ogni volta che abbaia combina qualcosa di molto strano e destabilizzante per l'ordine delle cose e del mondo.
Tra i disastri più recenti: ha rivestito la luna di uno strato impenetrabile di cioccolato, ha congelato un vulcano, ha dato inizio alla caduta di meteoriti ricchi di magia canina. Insomma, bisogna riportare tutto alla normalità (o a ciò che in questo bizzarro mondo si avvicina di più alla normalità), e per farlo serve un eroe. L'eroe naturalmente è il giocatore protagonista, che ha intanto avuto tutto il tempo di creare il suo alter ego scegliendo tra alcuni personaggi impensabili chiamati Coso, Cosa, Giancoso, Annacosa e via dicendo. Inizialmente privo di memoria, l'eroe comincerà una serie di rocambolesche avventure guidate a volte da un minimo di coerenza interna, a volte dal puro caso: viene imprigionato in un carcere spaziale, poi liberato, vaga per le pianure, raggiunge regni lontani tramite portali e molto altro ancora prima di affrontare il cattivone di turno e riportare la pace.
Gameplay: RPG (per davvero)
Ora, se la premessa narrativa di Super Cane Magic ZERO può piacere o meno, e può piacere soprattutto ai fan dell'autore, bisogna annotare come il videogioco in sé e per sé sia un action RPG discretamente solido, insospettabilmente profondo e ricco di contenuti. La produzione di Sio è un RPG, un RPG accessibile a tutti, ma vero e proprio: basti considerare che ogni personaggio possiede parametri, classe di gioco e poteri molto differenti l'uno dall'altro. Il tutto resta sempre guidato dal contesto nonsense, lo stesso che nel gameplay riesce comunque a giustificare la varietà degli aspetti di gioco proposti: Annacosa, ad esempio, appartiene alla classe influencer. Le sue statistiche non sono le stesse di Coso, un semplice mago: i due personaggi daranno quindi il meglio utilizzando un differente tipo di equipaggiamento in battaglia.
Accessori, armi e vestiario possono essere modificati in ogni momento dall'inventario, a patto di trovare oggetti degni di interesse nel loot lasciato a terra dai nemici: anche loro sono fuori di testa, ma i vantaggi che forniscono in battaglia sono tangibili. Un personaggio maschile può tranquillamente indossare un paio di mutande del nonno o un reggiseno, e questi ultimi forniscono bonus alle statistiche ben precisi; una spada può rimpiazzare un righello negli scontri contro i nemici, ma il righello poteva possedere vantaggi interessanti. Si cerca in un certo modo di portare a sperimentare diversi stili e approcci, riuscendoci però solo parzialmente per via di un tasso di sfida piuttosto clemente. La qualità del drop e degli strumenti che possono essere trovati varia a seconda del livello di difficoltà dell'avventura principale: più questo è alto, migliore è il loot. Super Cane Magic Zero può essere affrontato in singolo o in modalità cooperativa, fino a un massimo di quattro amici contemporaneamente.
La prospettiva dall'alto, la presenza costante di una minimappa nell'angolo dello schermo e il level design bidimensionale e pulito sono tutti aspetti che rendono estremamente intuitiva l'esplorazione dei livelli, che a dispetto di una discreta vastità sono quasi sempre organizzati per compartimenti stagni: piccole aree quadrate o rettangolari da cui si passa facilmente alla successiva. Ogni zona è buona poi, nella mente degli sviluppatori, per ricordare come in Super Cane Magic ZERO RPG e action vadano di pari passo: appena usciti dalla prigione del primo livello, per qualche motivo dei piedi impazziti (sì, dei piedi impazziti) attaccano, costringendo il giocatore a ricordare velocemente le informazioni apprese dal rapido tutorial. Il senso di difficoltà generale non ha mai costituito un vero problema durante le nostre scorribande a WOTF, tuttavia alcuni aspetti solo parzialmente rifiniti della produzione rendono l'esperienza meno piacevole di quanto poteva essere.
Va bene, è possibile mangiare persino i sassi per recuperare energia, e il citazionismo prezioso all'opera di Sio è evidente, ma i comandi per raccogliere e lanciare gli oggetti lasciano molto a desiderare; così come non convince del tutto la gestione dei combattimenti contro grandi gruppi di nemici, dove non sempre è chiaro come e perché vadano (o non vadano) a buon fine le collisioni. Dei tempi di caricamento meglio non parlare affatto, dato che è incomprensibile come livelli in tutto sommato contenuti e un numero ragionevole di elementi a schermo richiedano fasi di transizione pressoché eterne, anche semplicemente per tornare da un dungeon ad una sala del trono. Non aiutano molto le buffe vignette che scorrono tra i caricamenti stessi, perché dopo un paio di ore cominciano a diventare ripetitive, o peggio ancora vengono riproposte direttamente le stesse. Da questo punto di vista, in cinque anni di lavori, Sio avrebbe tranquillamente potuto disegnarne un po' di più.
Conclusioni
Super Cane Magic ZERO è un tributo all'opera del fumettista e YouTuber Sio. Il suo zampino è presente in ogni dove, le citazioni ai suoi lavori più famosi evidenti; è anche un piacevole action RPG, che sotto un'apparente semplicità nasconde una notevole quantità e profondità di contenuti. Molti aspetti della produzione potevano essere rivisti, tra cui caricamenti, gestione del lancio degli oggetti e fisica/collisione dei combattimenti. Sono comunque difetti che i fan dell'Albero Saggio e del Dottor Culocane riusciranno tranquillamente a sopportare; dal punto di vista tecnico Super Cane Magic ZERO su Nintendo Switch non mostra tentennamenti e utilizza in modo efficace il sistema di vibrazione della console. Date un'occhiata a qualche fumetto dell'autore, sono disponibili su Facebook, e valutate l'acquisto. Anche tenendo conto del fatto che è un titolo perfetto per le serate in compagnia degli amici.
PRO
- Modalità storia longeva, modalità PVP eterna
- Tributo perfetto all'opera di Sio
- Componente RPG insospettabilmente profonda
CONTRO
- Caricamenti eterni
- Collisioni e combattimenti da rifinire
- Situazioni, scene e temi alla lunga ripetitivi