La Guerra dei Robot, Versione MX
Inutile parlare di trama in Super Robot Taisen, per due semplici motivi: il primo, che in generale si tratta sempre di un attacco congiunto di tutti nemici dei robot, alleatisi per sconfiggere i nostri beniamini, al quale risponde l'alleanza degli eroi più famosi e dei loro compagni; il secondo, che è totalmente in giapponese e ben poco comprensibile. In genere, comunque, la trama di Super Robot Taisen si sviluppa attraverso un'interminabile serie di dialoghi (parlati e non) che avvengono tra una missione e l'altra. Ma in MX c'è anche un motivo in più, abbastanza particolare: in questo nuovo capitolo, infatti, le vicende dei protagonisti si intrecciano tra loro e, contemporaneamente, con la storyline della serie animata di appartenenza. Ecco quindi Dendoh (Gear Senshi Dendoh) che affronta Arthea per recuperare Circle Leo mentre Shinji Ikari e Rei Ayanami (Neon Genesis Evangelion) affrontano la terribile battaglia notturna contro Ramiel, l'Angelo che nell'episodio 6 dell'anime attaccava NEO Tokyo-3, spalleggiati dai Gundam, dal Getter G e dai Dragonar. Ancora più marcata, in questo capitolo, la distinzione tra Super Robot e Real Robot. Per chi non lo sapesse, per Super Robot si intendono i cosiddetti "robottoni", quelli pesanti, goffi e potentissimi, quelli di Go Nagai per intenderci (Mazinger Z, Grandizer, Getter Robot), mentre per Real Robot si intendono i "mecha" agili e realisticamente bellici, come i famosissimi Gundam, gli Evangelion e gli Aesti-Valis. In MX sembrano abbondare decisamente i robot del secondo tipo, giacchè dalle primissime missioni vengono messi a disposizione del giocatore un numero decisamente abbondante di Gundam, in tutte le loro varianti (Z, ZZ e via dicendo); appare peraltro discutibile la scelta di Banpresto dei robot inseriti in questo episodio: new entry come RahXephon e i Dragonar o graditi ritorni come Dendoh prendono il posto di vere, vecchie glorie, come lo Shin Getter Robot, il Mazinkaiser (buffo che questi siano nati proprio grazie alla serie di Super Robot Taisen) o Vultus-V e Combattler V. D'altra parte, non si può non ritenere coraggiosa questa scelta di Banpresto atta a rinnovare almeno un po' le fila delle unità robotiche, da ormai troppo tempo fin troppo simile. A tal proposito, è molto più discutibile il character design e il mecha design dei personaggi e dei robot cosiddetti "Original Banpresto", le "controparti", insomma, del giocatore, davvero pacchiano ed eccessivo. Rimpiangiamo Axel e Lamia di Super Robot Taisen A, come dire... non tutte le ciambelle escono col buco.
... Lift-off!
Prima innovazione di MX: la scelta della serie preferita. Sembra buffo a dirsi, ma è proprio così che funziona: all'inizio del gioco, ci verrà proposta la lista delle serie animate che ci "presteranno" i loro robot per affrontare i nemici, e il giocatore dovrà sceglierne una fra esse; da quel momento, gli eroi e i robot della serie in questione riceveranno più punti esperienza e punti bonus da distribuire per aumentarne le capacità. Infatti, ogni unità distrutta regalerà al pilota del robot vincitore del confronto una certa quantità di punti esperienza che, accumulati, lo faranno progredire di livello, permettendogli di apprendere nuove abilità da usare durante gli scontri; inoltre, ogni nemico sconfitto garantisce una certa quantità di punti da spendere a discrezione del giocatore per potenziare le varie statistiche dei robot, dalla loro quantità di HP alla potenza dei loro attacchi speciali. Del resto, il confronto tra le unità avviene basandosi sulle innumerevoli caratteristiche che ogni robot possiede, dalla sua difesa alla sua agilità, dalla sua posizione (in volo, a terra, sott'acqua) alla potenza delle sue mosse speciali; quando si ingaggia battaglia con un'unità nemica, il giocatore seleziona uno degli attacchi disponibili e a quel punto parte una sequenza non interattiva in cui il nostro beniamino fa' ricorso all'attacco scelto per colpire il nemico e, possibilmente, distruggerlo. In MX tra l'altro fanno la loro ricomparsa moltissime delle features già viste in alcuni prequel, come le support-action, che permettono a un robot in una casella adiacente a quello in azione di intervenire durante lo scontro, e gli attacchi combinati, che permettono a determinati robot di unire le loro forze in un micidiale colpo incrociato (chi ha detto Final Dynamic Special?). Torna anche il sistema detto "Ace Pilot": una volta totalizzate 50 o più vittorie, un pilota viene nominato "Ace" e da quel momento comincerà ogni nuova missione con la morale (che influenza le azioni del robot ed è necessaria ad effettuare gli attacchi più potenti) già a 105. Per il resto, Super Robot Taisen MX si gioca esattamente come i predecessori: si risolvono le missioni portando a termine i vari obbiettivi (che in genere implicano l'annientamento di tutto ciò che è ostile sulla mappa) e si potenziano e gestiscono piloti e robot attraverso il complesso menù del quale è possibile usufruire tra una missione e l'altra, equipaggiando item, aumentando i valori, sostituendo i piloti e così via. Insomma, il solito Super Robot Taisen con qualche novità in più.
Questione di stile
I mediocri risultati ottenuti con le trasposizioni tridimensionali della serie (vedi Super Robot Taisen Alpha per Dreamcast o il recente Super Robot Taisen Scramble Commander) hanno spinto Banpresto ha puntare sempre di più sul 2-D, motivo per il quale, nel 2004, in un'era videoludica dominata dalla tridimensionalità fotorealistica, i Robot di Super Robot Taisen è un piacere vederli nella forma che appartiene loro di diritto, quella bidimensionale. Dopo gli ottimi risultati ottenuti da The Second Super Robot Taisen Alpha, Banpresto continua sulla stessa strada, aumentando la risoluzione degli sprite e realizzando con cura maniacale le animazioni, i vari effetti speciali e le sequenze pseudo-animate che caratterizzano i colpi più spettacolari. Il risultato è incredibile. I robot, finalmente in hi-resolution, caratterizzati sempre in versione "super-deformed" (sproporzionati, insomma, con la testa enorme e gli arti corti), godono di animazioni eccellenti, fluide e spettacolari; i loro attacchi speciali offrono notevoli spettacoli pirotecnici e quelli più particolari trasformano brevemente il robot deforme nella sua controparte "seria", intervallando magari il tutto con una breve sequenza a cartoni animati presa in prestito dalla serie stessa. La cura riposta da Banpresto nella realizzazione del comparto grafico non interessa solo le sequenze di combattimento: finalmente notiamo mappe di gioco più curate e dettagliate, e su di esse le unità non appaiono più come piccoli sprite bidimensionali, ma come minuti modelli poligonali in cel-shade, decisamente più gradevoli a vedersi. Anche il repertorio degli effetti speciali caratterizzanti le abilità da "campo" dei piloti è stato riveduto e corretto, e gode ora di notevoli effetti particellari o lens-flare. Sul versante sonoro, Super Robot Taisen bissa il successo di quasi tutti i suoi predecessori: i remix delle varie musiche delle serie animate, che caratterizzano i combattimenti dei robot della serie in questione, sono ottimamente realizzate e sempre gradevolissime (eccezionale la Nona Sinfonia di Beethoven, presa in prestito dal ventiquattresimo episodio di Neon Genesis Evangelion); ma sopratutto, quello che conta per un fan in Super Robot Taisen, ovvero le vocalizzazioni, tornano in grande stile, perlopiù riprodotte dai doppiatori originali, quei giapponesi che gelano il sangue con le loro grida di battaglia, e sentire Ryoma Nagare gridare come un forsennato il classico "Getter Beam!" è sempre un'emozione per chi è cresciuto nel mito dei robottoni nipponici. Un gran bel lavoro, insomma.
Commento
Super Robot Taisen è tornato, e spacca in due la comunità dei fan della serie. C'è chi continua a preferire The Second Super Robot Taisen Alpha, considerato il miglior gioco della serie, e chi predilige questo nuovo episodio, nonostante l'interfaccia più complessa e la miriade di nuovi dettagli che lo caratterizzano. Sia come sia, è anche vero che nella preferenza dell'uno o l'altro conta molto anche la presenza dei cartoni animati del cuore, e in MX molte vecchie glorie hanno lasciato il posto a nuovi eroi, cosa che non a tutti è andata a genio. E' impossibile però negare la qualità di questo strategico, sia ludica che tecnica, davvero altissima, nonostante uno sbilanciamento della difficoltà piuttosto evidente verso metà gioco. Come al solito, le uniche pecche sono la monotonia dell'azione, che alla lunga prende il sopravvento, e l'idioma, un giapponese come sempre ostico, che richiede un po' di pratica e capacità mnemonica per essere scavalcato e ignorato quasi totalmente. Una volta superato questo ostacolo, gli amanti dell'animazione giapponese robotica avranno di che divertirsi, considerando sopratutto quella che viene considerata quasi come la novità più importante del gioco: la possibilità di "skippare" le sequenze di combattimento premendo un solo tasto. Era ora, Banpresto!
- Pro:
- Ottimo tecnicamente.
- I protagonisti sono i più grandi Robot giapponesi.
- Estremamente longevo.
- Contro:
- Solo per i fan del genere.
- Esclusivamente in giapponese.
- Difficoltà non sempre bilanciata .
Il primo raduno robotico organizzato da Banpresto risale a un decennio fa, al display monocromatico del primissimo Game Boy, dove la software house giapponese decise di mettere in campo i più famosi robot dell'animazione robotica giapponese contro i loro più acerrimi nemici (Taisen, in giapponese, significa "Guerra", ecco perchè spesso si parla di Super Robot Wars), in uno strategico semplice ma in grado di appassionare i fan più accaniti. Il successo di Super Robot Taisen fu subito straordinario. Da allora, la saga Banpresto ha fatto capolino su praticamente tutte le console, dal Super Nintendo al Wonderswan, dal Game Boy Advance al Dreamcast. Di volta in volta Banpresto ha apportato delle piccole modifiche, cercando di migliorare un gioco che, va' detto, presenta sempre una meccanica un po' stantia, per non dire già vista e rivista. Sicuramente i risultati migliori finora ottenuti sono rappresentati dagli eccellenti Super Robot Taisen A per Game Boy Advance (che già ha visto ben quattro titoli nella sua ludoteca) e The Second Super Robot Taisen Alpha, dai fan considerato il miglior episodio in assoluto della serie. Adesso Banpresto ci propone un po' la summa della sua produzione, in questo Super Robot Taisen MX che vuole un po' tirar le fila di quello che è stata la saga fino a questo momento, introducendo delle innovazioni (non tanto nella meccanica, quanto nella generalità del gioco in sè) e dei cambiamenti che potranno far storcere il naso quanto esaltare sia i fan di lunga data, sia i profani.