Cos'era allora.
Un titolo enorme, quello sviluppato dalla ormai defunta Palcom e pubblicato da Konami. Al periodo imperversava Turtles - The coin op, picchiaduro a scorrimento che riscosse un successo semplicemente straordinario in sala. E non nascondiamo che prima che quest'ultimo uscisse per NES, la versione delle tartarughe di cui parliamo in quest'articolo ci lasciò un po' delusi. Quanta stoltezza. Una volta acceso il piccolo Nintendo, come affettuosamente lo chiamavamo, ci rendevamo conto della nostra follia. Ci trovavamo difatti innanzi ad un titolo curioso, strutturalmente molto originale per l'epoca: Teenage Mutant Ninja Hero Turtles era un action adventure che alternava le fasi esplorative della mappa del livello che stavamo affrontando, inquadrate a volo d'uccello, con fasi da vero e proprio platform 2d nel momento in cui ci avventuravamo negli interni di costruzioni o edifici. In tali locazioni cercavamo oggetti utili alla nostra sopravvivenza o al recupero della nostra energia vitale (come la ormai leggendaria pizza tanto adorata dai popolari rettili ninja), o meglio ancora missili da montare sul piccolo furgoncino Turtles, che ci consentivano di abbattere barricate che ostacolavano il nostro passaggio. Se qualcuno di voi ricorda vagamente questo gioco, di certo non ha dimenticato il tasso di difficoltà notevole sul quale fosse tarato: uno dei titoli più complicati mai usciti sul NES, Turtles era provvisto di un level design estremamente particolareggiato e studiato, tanto da far bestemmiare il giocatore in più di una occasione (indimenticabili le sezioni delle fogne, piattaforme ben ristrette, salti che dovevano essere precisi al millimetro, e magari anche qualche nemico che poteva colpirci mentre eravamo in aria se i nostri riflessi non si rivelavano all'altezza, costringendoci a cadere in acqua e a ricominciare tutto da capo!). La cosa che colpiva maggiormente era una varietà di gioco invidiabile, anche per i tempi odierni. Si iniziava salvando April nel primo mondo, dedicandosi poi al disinnescamento di alcune bombe poste sotto la diga di un fiume, in un livello tutto acquatico, fino a raggiungere una fase dal retrogusto tipicamente stealth, nel momento in cui ci infiltravamo furtivamente, di notte, nel cuore del Foot Clan. Un vero spasso.
Cos'è oggi.
Un prodotto che certamente mantiene indubbie qualità strutturali, il level design resta ancora un aspetto interessante che stimola a proseguire fino alla fine. Molto più breve perchè più semplice da affrontare, quello è certo. Non siamo più dei ragazzini e la differenza balza subito all'occhio. Ma non è un difetto, anzi, lima involontariamente un aspetto che era relativamente pesante per l'epoca, anche grazie al "salvataggio" delle rom che carichiamo su Wii che ci permette, ove decidessimo di tornare alla dashboard principale, di riprendere dallo stesso punto nel momento in cui ricaricheremo il gioco. Quello che invece il peso degli anni fa accusare maggiormente è il sistema di controllo: lento e macchinoso nelle fasi platform laterali, risulta addirittura inaccettabile per la mappa con ripresa aerea, dove la lentezza con la quale controlliamo la nostra tartaruga è più fangosa soltanto della sessione alla guida della Turtle Mobile, specializzata nell'incastrarsi nelle strettissime vie della città. Piuttosto fastidioso. Ad ogni modo, pur con gli inevitabili segni del tempo, Teenage Mutant Ninja Hero Turtles resta uno dei migliori titoli attualmente disponibili sulla Virtual Console, un acquisto consigliabile a chiunque voglia fare un bel tuffo nel passato. Un tuffo estremamente godereccio, ci permettiamo di aggiungere.
Le tartarughe ninja, il mito degli anni '90! Chi di noi non è stato affetto dalla moda incalzante che questi rettili avevano innescato al tempo, rappresenta un caso davvero isolato...Le Turtles invadevano il mondo dei giocattoli, del cinema, persino dei costumi da bagno...senza dimenticare i videogiochi. E nell'ambito che ci interessa, sfornavano anche fior di titoloni. Teenage Mutant Ninja Hero Turtles per NES era uno di questi, senza ombra di dubbio.