Con la recensione di The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics per Nintendo Switch analizziamo a tutti gli effetti una produzione che non solo si estende cronologicamente lungo un periodo di tempo notevole, ma che abbraccia media di diverso tipo (fumetti, serie TV, film, videogiochi, e altro). Ora, se in questi giorni avete la possibilità di acquistare The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics, questo avviene perché lo scorso agosto 2019 Netflix ha proposto una nuova serie TV, il prequel di quel Dark Crystal del 1982 co-diretto da Frank Oz e Jim Henson, un film fantastico che si è ritagliato (soprattutto in seguito) una nutrita cerchia di appassionati.
Con la nostra recensione noi punteremo principalmente verso due obiettivi: farvi capire dove si colloca The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics all'interno del suo universo multimediale (tenete presente che è indirizzato a tutti: nuovi arrivati e fan di vecchia data); in aggiunta, valutare la bontà di questo strategico a turni in salsa RPG preso di per sé. Mettetevi comodi: si va a picchiare un po' di Skeksis.
Trama e contesto narrativo
The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics presenta una campagna principale, un'avventura che ripercorre fedelmente tutti gli eventi visti nella serie TV Netflix della scorsa estate, cioè The Dark Crystal: Age of Resistance. Tutto ciò sarà già noto ai fan di vecchia data e ai nuovi spettatori, ma vale la pena introdurre il mondo fantasy in questione e la sua trama senza incorrere in pericolosi spoiler. Il mondo di Thra è intriso di magia, e abitato da creature fantastiche: le due specie principali che vi convivono sono i Gelfling e gli Skeksis (questi ultimi senza mezzi termini i cattivi della situazione, popolazione che arrivò in seguito).
A proteggere il mondo di Thra ci pensano dall'alba dei tempi Aughra e il Cristallo della Verità: ma gli Skeksis, da bravi cattivi, hanno la geniale idea di impossessarsi del Cristallo per i loro loschi scopi (ottenere la vita eterna); a danni dei Gelfling tra l'altro, uccisi senza alcuno scrupolo dagli invasori. Di qui comincia allora la classica storia di eroismo per salvare il mondo: alcuni Gelfling danno vita ad una resistenza improvvisata, guidati da Aughra.
The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics guida quindi il giocatore attraverso la prima stagione televisiva di Netflix: dalla presa di coscienza del "tradimento" degli Skeksis al risveglio di Aughra, e poi via via nelle varie vicende che vedono i buoni opporsi all'impero degli invasori nel tentativo di salvare il proprio mondo. Si tratta di un contesto narrativo che si colloca idealmente tra The Dark Crystal: Age of Resistance e The Dark Crystal (film degli anni '80), anche con la ripresa di diversi personaggi giocabili da quest'ultimo. Di sicuro un titolo che non può mancare per i cultori del mondo fantasy in generale, e di quello immaginato da Frank Oz e Jim Henson in particolare. L'avventura principale vi occuperà per diverse ore di gioco (almeno una decina) e presenta diversi livelli di difficoltà, per adattarsi alle esigenze anche dei più piccoli; la lingua italiana è presente almeno nei testi a schermo.
Gameplay
The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics presenta un gameplay incentrato principalmente sulla strategia a turni (Tactic, appunto). Ogni livello consiste in uno scontro da portare a termine in vari modi: tutti i personaggi presenti, eroi e nemici, si spostano su una scacchiera articolata in varie caselle.
I singoli turni consentono alle "pedine" di portare a termine fondamentalmente tre azioni principali: muoversi (con una libertà più o meno ampia), attaccare o lanciare potenziamenti (difensivi e offensivi). In alternativa è possibile anche saltare il turno, non senza vantaggi: difatti il prossimo si caricherà più rapidamente, per quel determinato personaggio.
Il livello di difficoltà generale dell'intera produzione non è troppo elevato: The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics è molto comprensivo e disponibile, soprattutto verso i nuovi arrivati (per avere una vera sfida dovrete impostare "difficile" dal menù principale); inoltre saranno proprio i singoli livelli a suggerire al giocatore la via più sensata e indolore per completare la missione. In alcuni casi sarà addirittura sufficiente correre fino al traguardo, senza la necessità di ferire nemici in particolare (questi ultimi sono quasi sempre o Skeksis o altre creature ostili del mondo di Thra).
I difetti di The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics saltano immediatamente all'occhio: oltre alla difficoltà, che può anche non essere affatto da considerare tale per alcuni giocatori, va segnalata la dimensione decisamente contenuta dei vari livelli. Si aggiungano una certa ripetitività delle meccaniche di fondo, azioni non particolarmente variegate sia dal punto offensivo che difensivo, e una linearità a volte soporifera sia nei mondi di gioco che nel proseguimento dell'avventura principale. Da quest'ultimo punto di vista va però segnalata l'estrema fedeltà alla serie TV di Netflix, che rende The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics un appuntamento irrinunciabile per i cultori del franchise di partenza.
Componente RPG e comparto tecnico
Se nel gameplay The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics mostra immediatamente tutti i suoi limiti di strategico non troppo profondo e forse fin troppo accessibile, la componente RPG arriva come una ventata d'aria fresca a rendere il tutto più interessante. I 14 personaggi di gioco presenti possono essere liberamente modificati e potenziati dai rispettivi menù: il giocatore sceglie la loro classe principale e secondaria, seleziona fino a tre abilità da portare sul campo di battaglia (può modificarle tra un livello e l'altro, in base alle diverse situazioni), equipaggia arma principale, armatura e ninnolo dai vari bonus. Questi ultimi oggetti, volendo, possono anche essere acquistati in cambio di perle dal negozio di gioco. I parametri di cui abbiamo parlato modificano le statistiche degli eroi, rendendoli più forti e specializzandoli in determinati compiti.
Il comparto tecnico di The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics, purtroppo, non fa gridare di certo al miracolo: è anzi appena sufficiente. Gli sviluppatori hanno cercato di seguire anche nella direzione artistica una fedeltà all'opera di partenza; ma si è arrivati ad uno stile a metà tra il cartoonesco e il grottesco, tra l'altro caratterizzato da ambienti spogli, pochi elementi a schermo, modelli poligonali decisamente migliorabili e, in alcuni casi, anche sgranati. Può anche darsi che questi problemi siano presenti solo sulla versione Nintendo Switch, e che altrove The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics sia più bello da vedere; ad ogni modo, si tratta evidentemente di una produzione dal budget limitato e alla quale hanno lavorato poche persone, animata dalla buona volontà.
Conclusioni
The Dark Crystal: Age of Resistance Tactics è uno strategico a turni con una minima componente RPG, una produzione leggera e non troppo complessa pensata soprattutto per i fan del franchise The Dark Crystal; meglio ancora se chi gioca ha già visto la prima stagione della serie andata in onda su Netflix lo scorso agosto 2019. Si poteva fare indubbiamente di più praticamente sotto ogni punto di vista, soprattutto nel comparto grafico-tecnico, ma comunque il videogioco basato sull'opera di Frank Oz e Jim Henson si porta a casa una sufficienza pulita. Annotiamo di sfuggita un ottimo comparto sonoro (ma poco variegato), e la lingua italiana nei testi a schermo: questi ultimi renderanno il prodotto accessibile anche ai più piccoli.
PRO
- Fedele a trama e atmosfere della serie
- Uno strategico accessibile
- Tanti personaggi personalizzabili
CONTRO
- Livelli contenuti
- Difficoltà trascurabile
- Comparto tecnico e profondità da rivedere