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Thrillville - Recensione

Se hai sempre desiderato possedere un parco giochi personale, adesso potrai gestirne uno su PS2!

RECENSIONE di La Redazione   —   07/05/2007
ThrillVille
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Thrillville - Recensione
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Il parco dei divertimenti!

Subito dopo aver creato il nostro alter ego virtuale, potremo istantaneamente immergerci nel mondo dei luna park, grazie anche a un piccolo tutorial che ci inizierà alle basi del gioco. L’obiettivo principale sarà quello di gestire e costruire le varie attrazioni, in modo da migliorare la qualità del parco ed aumentare i profitti, così da rendere felici tutti i visitatori. Il gioco è diviso in missioni, ciascuna delle quali si divide in sottocategorie che ne identificano l’obbiettivo, ci sono ad esempio le missioni sfida, in cui dovremo cimentarci nei vari minigiochi per raggiungere un determinato punteggio, oppure le missioni ospiti, in cui dovremo accertarci che i nostri clienti sono soddisfatti del servizio, e in più ci sono le missioni di costruzione, manutenzione e affari. A prescindere dalle missioni, dovremo gestire il nostro parco in modo da migliorarlo per aumentarne il valore e i profitti: questo è possibile utilizzando un menù gestionale tramite il quale avremo a disposizione svariate opzioni di ricerca, costruzione e gestione. Le opzioni a nostra disposizione sono davvero tante: potremo costruire nuove giostre, chioschetti e bagni, potremo abbassare il prezzo dei biglietti a seconda delle necessità, oppure iniziare una campagna pubblicitaria, chiedere un prestito, avviare ricerche per nuove attrazioni, assumere e licenziare il personale…insomma, ci si potrà sbizzarrire in vari modi. La gestione del parco di Thrillville, pur offrendo varie possibilità, è in un certo qual modo limitata rispetto a quella di un gioco manageriale più complesso come RollerCoasters, e non c’è da aspettarsi una struttura gestionale di alto livello.

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Le attrazioni: il cuore del parco giochi

La forza di Thrillville però, sta soprattutto nella presenza di alcuni minigiochi ideati per spezzare la monotonia dei menù, ai quali è possibile parteciparvi costruendo nuove strutture. Ad esempio, costruendo lo Shootzone, sarà possibile partecipare ad un vero e proprio FPS in cui l’obiettivo è eliminare dei robot, oppure costruendo l’Event Horizon verremo messi ai comandi di una navicella in uno shooter 2D vecchio stile. Ci sono tante altre attrazioni da provare, tra cui il minigolf, una corsa automobilistica in stile Micromachines e una gara di vetture futuristiche, tutte divertenti e ben realizzate. Altri minigiochi comprendono il lavoro dei tecnici, in cui dovremo aggiustare delle schede elettroniche in stile puzzle game, il lavoro degli spazzini, che andranno in giro per il parco a pulirlo da cartacce e vomito dei bambini, e quello delle animatrici, che a suon di balletti in stile BustAGrove dovranno tener alto il morale dei visitatori. E’ anche possibile comprare un biglietto per delle giostre comuni come il braccio meccanico e le montagne russe, ma in questo caso non si potrà parlare di veri e propri minigiochi visto che le nostre azioni sono limitate a cambiare la visuale e nient’altro. La vasta scelta di minigiochi rende molto interessante questa esperienza videoludica, che però è a sua volta limitata dalla qualità degli stessi: ogni gioco è divertente all’inizio, ma più passa il tempo e più ci si rende conto che ci troviamo di fronte ad una qualcosa di semplice e banale: ad esempio Shootzone non può essere nemmeno lontanamente paragonato ad un FPS di classe, mentre i minigames degli spazzini e dei tecnici sono proprio stupidi e noiosi. Quindi, una volta provati tutti i minigames sia in singolo che in multi con i nostri amici, e portati i nostri parchi al massimo del loro splendore, difficilmente troveremo la voglia di continuare a giocarci.

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Grafica e sonoro

La realizzazione del comparto grafico e sonoro è ad un discreto livello se teniamo in considerazione il tipo di gioco,ma nn c'è da aspettarsi granchè visto l’aspetto prettamente tecnico non regge il confronto con i colossi per Playstation 2. Ci sono diversi tipologie estetiche di parco che rendono vario il panorama di questo “mondo” virtuale, nel quale sono presenti un buon numero di attrazioni dalle forme più bizzarre e dai colori più appariscenti. Entrando più nello specifico, potremo notare come i modelli dei personaggi e dei visitatori del parco siano molto minimalisti, costruiti con poligoni necessari solo a dargli un forma umana; il parco e le giostre invece sono molto curati esteticamente, e sono stati realizzati nel dettaglio con una buona dose di fantasia e originalità, anche se la qualità delle texture lascia un po’ a desiderare. I minigiochi sono a livello grafico molto diversi tra loro, dato che si spazia da un FPS realizzato in 3D ad uno shoot’em up realizzato in semplice 2D…ma in ogni caso, e senza troppe pretese, essi riescono ad essere qualitativamente soddisfacenti. Pur avendo effetti e musiche abbastanza orecchiabili, l’aspetto sonoro di thrillville è decisamente fiacco. Di sicuro si sarebbe potuto fare molto di più per la colonna sonora, dato che le tracce audio, anche se piuttosto varie come genere (prevalentemente rock, pop e techno), sono comunque poco ispirate e noiose, rendendo l’esperienza di gioco un po’ blanda.

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Commento

Thrillville in definitiva propone una specie di collection di minigames contornata da una sezione gestionale piuttosto limitata, un mix che può risultare poco stimolante per coloro che prefersicono usare il cervello piuttosto che i propri riflessi. I minigiochi sono tanti e molto diversi tra loro, ma come abbiamo già visto, alcuni di questi sono praticamente inutili, mentre altri risultano esageratamente banali…annoiando sin da subito il giocatore. Siamo quindi di fronte a un titolo che punta alla quantità piuttosto che alla qualità. Tuttavia, pur non essendo esente da difetti, Thrillville possiede delle carte vincenti che riescono a tener alto l’interesse per parecchio tempo, soprattutto se riusciamo a coinvolgere qualche amico in partite in multiplayer. Però c’è da sottolineare che Thrillville punta a un target giovanile, e che persone più “mature dal punto di vista videoludico” che cercano un gioco più serio e impegnativo, potrebbero rimanere delusi e stancarsi dopo pochissime ore di gioco… Pro:

  • Buon numero di minigiochi
  • Struttura ibrida ben congeniata
Contro:
  • Sezione manageriale molto semplice
  • Aspetto tecnico non da primato
  • Non tutti i minigames sono degni di nota

Uno dei sogni di ogni bambino è sicuramente quello di possedere un parco giochi personale in cui potersi divertire fino alla nausea su montagne russe, macchine da scontro e castelli stragati! Thrillville, partorito dalla Frontier Developement, nasce per esaudire questo sogno, e ci permette di costruire e gestire il nostro parcogiochi personale…anche se ovviamente con alcuni limiti. La Frontier Developement è probabilmente un nome che risulta familiare a coloro che hanno già avuto modo di cimentarsi con RollerCoaster Tycoon, un vero e proprio simulatore “di parchi” per PC da cui Thrillville prende spunto, a nel quale l’aspetto manageriale è senza dubbio la componente più importante. A differenza di Roller, Thrillville punta più all’immediatezza e al “puro” divertimento, invece che all’uso della materia grigia per gestire il proprio parco giochi, e bisogna dire che lo fa in maniera più che dignitosa, grazie all’inserimento di svariate tipologie di minigioco nelle quali potersi cimentare anche con i propri amici. Dunque Thrillville può essere considerato un gioco manageriale semplificato, in cui la fase gestionale è stata ridotta al minimo indispensabile per lasciare più spazio a minigiochi spensierati, in cui a far da padroni sono esclusivamente i nostri riflessi e la nostra abilità manuale…ma vediamo meglio nei dettagli…