Per chi di golf non ci capisce una mazza
Tiger Woods PGA Tour è da alcuni anni il leader del mercato dei giochi golfistici, e questo non a caso: Electronic Arts ha saputo confezionare il solito prodotto con tutte le carte in regola, a partire dall’immediatezza di gioco, passando per la giocabilità e arrivando infine all’aspetto riguardante il mero marketing. Negli ultimi anni però, e soprattutto nelle scorse due stagioni, il colosso statunitense ha cominciato a seguire un trend poco simpatico, che consiste nell’introdurre pochissime novità nelle nuove edizioni di una serie, il minimo indispensabile per poter giustificare l’aumento di un numero sul nome. Questo sia per il principio “finché non c’è concorrenza possiamo ottenere il massimo risultato col minimo sforzo” che per l’antico adagio zen “meglio impiegare più tempo e denaro per alcuni titoli delle console nextgen”. Tiger Woods PGA Tour 07 non fa assolutamente eccezione, e anzi è un esempio perfetto di quanto appena descritto.
Le novità inserite sono marginali, e si sintetizzano per la maggior parte in nuove buche e nuove modalità di gioco.
C’è da dire però che un giocatore appassionato di golf difficilmente si annoierà con questo titolo, e ciò è in buona parte dovuto proprio alle numerose modalità selezionabili. Esse comprendono “stroke play”, “match play”, “skins”, allenamento, “stableford”, “alternate shot”, “scramble” e “four-ball”. Fra le novità di quest’anno troviamo le partite “bloodsome” e “greensome” basate sul gioco di squadra:
Per chi di golf non ci capisce una mazza
nel primo caso è possibile scegliere il tiro migliore fra quelli fatti dalla propria squadra, nel secondo avviene invece il contrario, e sono gli avversari a selezionare quale dei tiri effettuati sarà quello ufficiale (naturalmente selezioneranno il peggiore, se hanno qualche velleità di vittoria). Ulteriore novità è “one ball”, dove si colpisce alternatamente la stessa pallina dell’avversario e si cerca di piazzarla in modo che questi, al tiro successivo, si trovi nella più grande difficoltà possibile (fidatevi: fatelo contro un avversario umano e non contro la CPU). Chiaramente è presente anche la classica modalità PGA Tour Season, che si dipana in ben 29 diversi eventi scanditi da un calendario in tempo reale, con la possibilità di organizzarsi in modo da giocare anche pochi minuti al giorno senza compromettere la carriera. Dal punto di vista della giocabilità, ogni appassionato di questo sport può sentirsi dentro una botte di ferro. Con Tiger Woods PGA Tour 07 l’esperienza golfistica reale è ben trasportata su schermo, su questo ci sono pochi dubbi.
Una piccola menzione particolare la merita l’editor dei personaggi, che è da molti considerato il migliore mai creato. Peccato per la mancanza di un editor dei circuiti, che avrebbe dato sicuramente una marcia in più al prodotto.
Grafica e sonoro
Anche parlando di grafica il tema di fondo rimane sempre quello: ben poco è stato fatto per migliorare l’edizione del 2006. Tiger Woods PGA Tour 2007 può venire scambiato tranquillamente per il suo predecessore, e solo uno sguardo più attento porta invece alla luce i leggerissimi miglioramenti che sono stati apportati. Il risultato è comunque più che discreto, e sia i golfisti che i campi sono tutti da ammirare: ogni singolo golfista professionista ha la sua animazione dello swing personalizzata ed è composto da un numero più che buono di poligoni, mentre sembra che rispetto al passato si sia scelta una palette di colori più viva e ”piena” per quanto riguarda gli ambienti.
Parlando del comparto audio, è chiaro come in un titolo del genere non ci si possa aspettare chissà quale capolavoro, anche e soprattutto perché la tipologia di gioco non richiede nulla del genere. E infatti Tiger Woods 07 svolge bene il suo compitino, e nulla più: bella la folla, rumoreggiante come sempre, ottimi i suoni ambientali e cattivissimi come sempre i due commentatori David Feherty e Gary McCord, sempre pronti a commentare ogni più piccolo sbaglio dei giocatori.
Commento finale
E’ facile riassumere Tiger Woods 2007 in poche parole: questo titolo è il miglior gioco di golf esistente, ma paga una certa pigrizia da parte degli sviluppatori che lo rende molto, ma molto simile all’edizione precedente. Tutti gli amanti del golf sprovvisti di un titolo adeguato farebbero bene a fiondarsi, chi invece possiede già la scorsa versione farebbe bene a pensare ad altri modi per spendere i propri quattrini. Speriamo che con la fine di questo periodo di transizione fra vecchia e nuova generazione di console termini anche questo comportamento di Electronic Arts, fruttuoso per l’azienda ma a vicino alla presa per i fondelli dal punto di vista dei videogiocatori.
Pro
- Il miglior golf esistente
- Interessante modalità online e creazione del personaggio
- Praticamente identico alla versione precedente
- Modalità carriera meno ricca che nella versione PC
Entrato ormai nella nutrita famiglia dei franchise storici Electronic Arts, anche Tiger Woods PGA Tour è giunto all’edizione 2007, e si appresta a conquistare ancora una volta tutti quei giocatori che, stanchi di frenesia, sparatorie e corse in auto, vogliono dedicare alcune ore al pacifico e ragionato gioco del golf. Sarà “hole in one”? Andiamo a vedere!