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Tony Hawk's: Proving Ground - Recensione

Tony Hawk torna a rimpicciolirsi migliorandosi sul portatile Nintendo.

RECENSIONE di La Redazione   —   13/12/2007
Tony Hawk's Proving Ground
Tony Hawk's Proving Ground
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Se da quest'anno il mondo delle console casalinghe ha due brand che si sfidano a colpi di grind e di tailbone, l'universo 'skate' di Nintendo Ds gravita solo ed esclusivamente intorno all'imperatore Tony Hawk. Vicarious Visions, ormai storico sviluppatore del gioco, ha una particolarità: riesce a stupire il giocatore con bizzarre ed azzeccate scelte di gameplay, che spesso e volentieri -elementi grafici a parte- risultano di gran lunga migliori di quelle di Neversoft (sviluppatore di Tony Hawk per console da salotto), e che hanno il preciso compito di provare a dare una rinfrescata generale ad una serie che tra una cosa e l'altra si avvicina ai 10 anni di vita. Tony Hawk's Proving Ground è il titolo del nuovo gioco dedicato allo skater più famoso al mondo e come il titolo suggerisce è il 'proving ground', il 'banco di prova' per questa serie che sembra essere giunta ad un bivio: declino o evoluzione.

Tony Hawk's: Proving Ground - Recensione
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(not) being Tony

La prima cosa che salta all'occhio facendo partire il gioco è il cambio di direzione operato dai Vicarious in termini grafici: personaggi ed ambientazioni non vengono più proposti con l'abusato toon shading, quanto piuttosto con una veste decisamente più realistica e vicina (metteteci quante virgolette volete alla parola 'vicina') alle versioni maggiori. Dall'ultimo Tony Hawk sviluppato per Ds (Downhill Jam, una sorta di spin-off in stile racing) è passato diverso tempo, tempo che gli sviluppatori hanno passato realizzando per Activision diversi giochi su Nintendo Ds (Transformers probabilmente è il più significativo), giungendo ad un notevole livello di resa grafica 3d sul portatile di Nintendo. L'elemento più importante non è però rappresentato dalla nuova veste grafica, ma da una complessa struttura di gioco che lascia al giocatore totale libertà di customizzazione della propria esperienza. Selezionando la modalità regina di ogni Tony Hawk, la storia, il giocatore realizza la propria nemesi virtuale, scegliendo inizialmente solo sesso e carnagione, e viene catapultato all'interno dello skatepark intorno al quale gravita una parte sostanziale del gioco. In questo luogo incontra il signor Hawk che lo invita ad un breve giro panoramico della zona e lo introduce a quelle che sono due delle più importanti novità di Proving Groud: l'edit mode ed il dualismo Carriera/Hardcore. Il primo dei due elementi, l'edit mode, rappresenta di fatto il primo livello di personalizzazione del gioco: esistono diverse sezioni di gioco da modificare, si passa dal semplice acquisto di nuovi pezzi e sezioni per lo skatepark (editandolo a piacimento con nuove rampe, rail ed ostacoli tanto cari agli skaters), passando per la totale customizzazione della tavola e del logo, alla definizione dell'aspetto del proprio skater fino ad arrivare alla maniacale realizzazione di effetti sonori da associare a particolari momenti del gioco. Le possibilità offerte dall'edit dello skatepark sono pressochè infinite, permettendo al giocatore di realizzare un opera unica e completamente adattata ai propri gusti e velleità da skater: sei un'amante dei rail? Nessun problema, basta comprare sezioni adatte per grindare e riempirne lo skatepark, preferisci invece rampe e pipe? anche in questo caso nessun problema, ogni angolo dello skatepark si adatta ad ogni esigenza.

Il sopra citato carriera/hardcore fa riferimento alla seconda novità sostanziale di Tony Hawk Proving Grounds: nel corso del gioco infatti si farà conoscenza di molti skater che fanno parte delle macrocategorie degli skater in carriera (quelli che vivono con i soldi degli sponsor, che partecipano a gare e tutto il resto) e degli skater hardcore (quelli più aperti a nuove mosse, decisamente più pazzi e pronti a tutto pur di realizzare il trick che hanno in testa). Entrambe le categorie di skater danno al giocatore una serie di missioni da portare a termine, utili a sbloccare nuovi accessori, vestiti, tavole, aree dello skatepark e soprattutto trick. A seconda che la missione arrivi dal lato carriera o hardcore, gli obiettivi e le finalità al superamento della prova sono fortemente correlati a quello che è lo stile dello skater che la propone al giocatore. Questo sistema, unito ad una ben visibile barra posta in alto sullo schermo, è utile a quello che è l'ennesimo livello di personalizzazione dell'esperienza di gioco; quello che infatti i Vicarious Visions chiedono implicitamente al giocatore è di schierarsi da una parte o l'altra, di personalizzare il proprio stile di skate su quello che si pensa sia il lato più consono, per arrivare alla fine del gioco ad aver compreso alla perfezione ogni tecnica ed ogni trick del lato scelto. Oltre allo story mode, una delle modalità meglio riuscite è senza dubbio quella legata al multiplayer online; la serie di Tony Hawk su Ds -già con il primo American Sk8land- si era imposta come primo gioco third party ad avere una sua sezione online, e dopo l'esperienza racing di Downhill Jam, si presenta al massimo delle sue capacità con sfide a 4 giocatori e l'ormai famosa chat vocale che sfrutta i messaggi registrati e poi riproposti online a tutti i partecipanti al gioco.

Tony Hawk's: Proving Ground - Recensione
Tony Hawk's: Proving Ground - Recensione
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Soprassedendo su piccoli difetti grafici ed una colonna sonora non molto ispirata, il vero e proprio difetto di Tony Hawk Proving Grounds è che di fatto resta il classico gioco di Tony Hawk. Lo stesso che ormai si gioca da anni, con le stesse lezioni, le stesse missioni e prove ripetute ormai all'infinito. E per quanto l'inserimento degli elementi editabili porti una ventata di aria fresca, è evidente quanto ormai al Falco serva ben altro per tornare ad essere il successo di pubblico e critica per che tanti anni è stato.

Commento

L'incontrovertibile verità è che questo Proving Ground, nasce dall'unione dell'esperienza dei precedenti due capitoli per Ds: Downhill Jam e American Sk8land, prendendo la frenesia e la velocità del primo e mescolandola con quello che è il classico impianto di gioco di Tony Hawk del secondo. La valutazione del gioco però è tutto frutto della completa editabilità dell'esperienza di gioco: stile di skate, aspetto, skatepark, musica ed effetti sonori, è come se Vicarious Visions avesse deciso di dare al giocatore il kit di sviluppo del gioco e lasciare che questo trovasse la combinazione più vicina ai suoi gusti. Difetti e problemi però rimangono comunque, e -cosa ancora più grave- vengono reiterati capitolo dopo capitolo.

Pro

  • E' Tony Hawk
  • Completamente editabile
  • Decisamente longevo
Contro
  • E' Tony Hawk
  • Graficamente non eccelso
  • Alcune prove sono assolutamente frustranti e complesse