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Tourist Trophy

Polyphony dimezza il suo numero abituale di ruote promettendo lo stesso livello di divertimento. Missione impossibile? Scopriamolo assieme

RECENSIONE di La Redazione   —   08/06/2006
Tourist Trophy: The Real Riding Simulator
Tourist Trophy: The Real Riding Simulator
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Tourist Trophy
Tourist Trophy

Cavalli digitali

Come prima cosa va specificato e sottolineato che Tourist Trophy è figlio di Gran Turismo: il gioco si porta appresso tutto il bagaglio di menù, effetti sonori, espedienti grafici e modalità di gioco presenti in GT e ne modifica leggermente l'esperienza di gioco per adattarla alle due ruote. Sul "tavolo" di gioco, che rappresenta il proprio menù di accesso alle varie modalità della Carriera, si può accedere alle patenti, sempre quattro e formate da dieci prove l'una, con test che oltre a comprendere frenate e comprensione della guida in curva, metteranno il giocatore alla prova con alcuni slalom che ricordano da vicino la vera prova di pratica della patente motociclistica. La vera differenza con GT, in termini di struttura di gioco, riguarda il fatto che concorrendo nelle prove speciali e nei campionati non si vinceranno soldi ma direttamente moto da utilizzare. Il gioco viene privato di tutti gli elementi legati alla presenza di soldi: dalla partecipazione alle gare per guadagnare ciò che manca all'acquisto dell'agognato bolide, fino ad arrivare alle compravendite di auto che siano esse nuove o usate. Nella modalità evento l'interfaccia di selezione è suddivisa in base alla casa produttrice del mezzo: basterà selezionare una determinata casa ed uno specifico modello per partecipare ad una gara testa a testa dove in palio ci sarà la moto stessa, tutto quello che sarà necessario per aggiudicarsela sarà raggiungere l'avversario, superarlo e stargli davanti per almeno dieci secondi. Questo tipo di meccanica di gioco (gareggi contro una determinata moto, vinci quella moto), facilita di gran lunga anche il completamento delle coppe speciali, che alla maniera di Gran Turismo, hanno delle barriere in ingresso che potranno variare dalla cilindrata fino allo specifico tipo di moto. Sia nel corso degli eventi, che nei campionati, oltre ad ottenere le moto in premio, sarà possibile sbloccare tutta una serie di tute e accessori da moto per creare il proprio look motociclistico: tutti i vari "pezzi" sono la perfetta riproposizione di elementi di vestiario realmente esistenti e provenienti dalle case produttrici più famose nel mondo dell'abbigliamento per motociclisti (arai, spidi, nolan,...).

Tourist Trophy
Tourist Trophy

Saponette

Se dal lato delle piste presenti nel gioco, Tourist Trophy attinge ancora una volta a piene mani dal fratello Gran Turismo, ciò che cambia a livello sostanziale riguarda il modello di guida. Prima di approfondire i concetti legati alla guida vera e propria delle moto, è bene dire che il parco mezzi di Tourist Trophy è notevolmente più piccolo di quello di GT, sia per motivi riguardanti l'effettivo numero inferiore di produttori di moto che per quanto riguarda l'esclusione di tutta la categoria di moto da cross e da enduro. Il gioco permette di utilizzare praticamente tutte le moto (da strada e da pista) più famose da vent'anni a questa parte, integrando notevoli differenze di maneggevolezza che rispecchiano -per quanto possiamo sbilanciarci a parlare di moto uscite nel 1985- abbastanza fedelmente quelle che sono le meccaniche di utilizzo di una moto reale. Gli elementi in assoluto più importanti per riuscire ad imparare a guidare lungo i tracciati si possono esplicitare in due fattori: il feeling con la propria moto (e qui si parla di risposta ai comandi, tempistiche di frenata, comportamento in curva, accelerazione,...) e la comprensione delle traiettorie. Partendo da quest'ultimo elemento, le traiettorie rappresentano un fattore ancora più importante rispetto a GT: comprendendo quando inserirsi in curva, con che velocità e il momento esatto in cui riaprire il gas si potrà puntare tranquillamente alla vittoria, in caso contrario si verrà spesso battuti dagli avversari; la velocità in uscita di curva, avendo sotto di sè un bolide da 150kg, sarà spesso e volentieri l'elemento di svolta di una gara. Le moto differiscono drasticamente le une dalle altre: a seconda che si avrà più o meno cilindrata, la moto sarà più o meno maneggevole, più o meno pesante e quindi da gestire in maniera differente per quanto riguarda traiettorie e spazio di frenata. Le moto saranno modificabili per quanto riguarda tutta una serie di parametri tecnici come l'angolo di piega consentito o la classica tempistica di inserimento delle marce, viene però a mancare interamente la sezione dedicata al tuning del proprio mezzo, riducendo le modifiche consigliate (e praticabili) sulla moto alla sola scelta della marmitta. Per quanto la guida ricalchi abbastanza fedelmente la realà, il gioco ignora parzialmente alcune importanti incognite in fase di gara come ad esempio il differente grip sui cordoli, lo sporco sulla pista o l'effettivo deteriorarsi delle gomme; l'errore più grossolano (il che lo spinge sull'orlo del gioco di guida arcade) TT lo commette però in fase di uscita di pista: il motociclismo è uno sport fortemente condizionato dall'errore umano, dalla bravura dei piloti e dal loro coraggio in termini di sorpassi al limite, questo genera uscite di pista, cadute e quant'altro. Tutto ciò è impossibile trovarlo in questo gioco: l'uscita di pista a causa di un errore di traiettoria è sottovalutato, trattato come un tiro a porta vuota calciato fuori, un errore non drastico e assolutamente rimediabile, ed è in questa ottica che il giocatore che commette un errore e cade si ritrova in piedi a centro pista in meno di mezzo secondo e, spesso e volentieri, anche con un discreto vantaggio rispetto al suo avversario, se con questo si trovava in un combattuto testa a testa. Questo elemento, per quanto inserito per evitare ovvie frustrazioni, risulta falsare le gare stesse, ed è un peccato se si pensa alla cura risposta dagli sviluppatori in ogni altro aspetto del gioco.

Tourist Trophy
Tourist Trophy

Graficamente Tourist Trophy non ha rivali, utilizza lo stesso motore grafico di Gran Turismo e lo sfrutta al meglio delle capacità, alleggerito anche dalla presenza di massimo 4 moto in pista (spesso debitamente distanziate le une dalle altre). Piste, menù e musiche sono un porting diretto di quello che si è già visto e sentito nel recente GT4, la stessa cosa per il sistema di gestione delle fotografie e dei replay che offrono anche in questa versione a due ruote la possibilità di creare filmati ad hoc utilizzando particolari tagli fotografici e filtri di gestione dei colori dell'immagine. Le animazioni dei piloti stupiscono per la loro veridicità, sia in fase di caduta che di gara (splendida quella che permette al giocatore di guardarsi indietro alla ricerca di avversari). Il dettaglio delle moto non delude, ogni modello è assolutamente riconoscibile dal fan più attento, sia per quanto riguarda la forma, colori, adesivi e quant'altro.

Tourist Trophy
Tourist Trophy

Probabilmente la recensione andrebbe letta sotto due punti di vista differenti: chi ha giocato GT e si appresta a mettere le mani su TT o chi è semplicemente appassionato di moto e spera di completare questa passione con qualcosa di più "casalingo". Nel primo caso, per quanto il gioco rappresenti un buon inizio, TT non è altro che uno spin-off di GT, con tante (forse troppe) cose riutilizzate ed alcune importanti omesse in favore dell'abbassamento della difficoltà. Nel secondo caso invece comprate ad occhi chiusi, il mondo delle moto non è mai stato così ben curato e approfondito e chiudendo gli occhi su alcuni discutibili difetti, non si potrà che restare assolutamente soddisfatti dalle pieghe, dalle chicane e dalla realistica sensazione di guida. Il voto vuole essere una via di mezzo tra le due casistiche, Polyphony ha per le mani un ottima carta da sfruttare in futuro, il pad ps3 si prospetta perfetto.

    Pro:
  • E' il Gran Turismo delle moto.
  • Graficamente eccellente.
  • Resa realistica della guida.
    Contro:
  • Troppi elementi "importati" da Gran Turismo.
  • Alcuni aspetti della guida sono più di derivazione arcade che simulativa.
  • La struttura senza soldi facilita di molto il gioco.

Una delle software house che in questi anni ha fatto la fortuna di Sony e di Playstation è certamente Polyphony, che con all'attivo ben cinque Gran Turismo (se si conta anche la pseudo-demo "Prologue"), si è ritagliata un posto speciale nel cuore di tutti gli appassionati di guida e di videogiochi nel mondo. Con milioni di copie vendute alle spalle in Poliphony hanno così deciso in questo termine di generazione di cambiare leggermente direzione, tenendosi sempre nel mondo dei motori ma dimezzando sostanzialmente le ruote in gioco. Tourist Trophy si può probabilmente definire un esperimento di fine stagione, o meglio un tuffo nel vuoto con la rete di protezione poco sotto. Ovviamente per scoprire i motivi di queste definizioni non vi resta che continuare a leggere, e vedere se i giapponesi hanno in mano il manubrio giusto per fare breccia anche tra gli amanti delle moto.