Benvenuti nella recensione di Two Point Campus, seguito di quel Two Point Hospital che quattro anni fa ci ricordò quanto fossero belli e spensierati i gestionali del passato, specialmente a marchio Bullfrog (da cui provengono i fondatori di Two Point Studios). Two Point Hospital è un bel gioco, che ancora oggi consigliamo a tutti gli interessati, a cui però manca quello strato di profondità in più necessario per garantire anche una certa varietà strategica; o se preferite un certo tipo di consistenza, fondamentale anche quando sei colorato e divertente. Theme Park e Theme Hospital ce l'avevano, altroché se ce l'avevano; Two Point Hospital decisamente meno.
Basta ospedali!
Con Two Point Campus, gli sviluppatori hanno confezionato un gioco molto più interessante, sfaccettato e bilanciato. Sì, questa volta possiamo dirlo: un gioco finalmente all'altezza del suo illustrissimo passato. Teletrasportarsi dagli ospedali ai campus universitari potrebbe non essere il massimo, se siete appassionati di E.R. Medici in prima linea e Dottor House, ma il cambio d'ambientazione riserva diverse sorprese e tutte positive.
Nemmeno noi eravamo troppo convinti della scelta fatta, e molti dubbi sono sopravvissuti persino dopo la nostra prima veloce partita risalente a qualche mese fa, con una versione di prova, ma tutto è cambiato una volta provato il gioco completo.
Two Point Campus è un seguito che non si accontenta di aggiungere e adattare i contenuti del gioco precedente alla nuova ambientazione. La novità più appariscente è la possibilità di modificare la struttura della nostra università fin dalle fondamenta. L'esatto contrario di quanto avviene negli ospedali di Two Point Hospital che possono essere ingranditi acquistando nuovi lotti, ma misure e forme degli edifici sono prestabilite, utilizzate come un'altra sfida per il giocatore. In Two Point Campus possiamo radere al suolo ogni struttura preesistente e iniziare da zero; finito lo spazio dovremo sempre acquistare nuovi lotti, ma questi sono posizionati con un'altra idea di gameplay, fortunatamente molto più divertente e realistica di quella tendente al puzzle del gioco precedente.
Non basta costruire enormi stanzoni da riempire con le aule necessarie: in questo gioco anche il verde è importante visto che certe attività potranno essere fatte solo all'aperto, dove gli studenti avranno anche consistenti benefici all'umore.
Poco spazio, tanta creatività
Come in Two Point Hospital, anche in Two Point Campus ci si ritrova spesso a combattere con spazi ristretti, ma rispetto al primo gioco qui abbiamo molte più possibilità per risolvere la situazione. Inoltre, la riproduzione in scala degli edifici e dei personaggi è studiata molto meglio, permettendoci di costruire stanze di livello nonostante la loro grandezza ridotta. Aiuta anche una migliore gestione del posizionamento del mobilio che, oltre a seguire la guida millimetrata del gioco, potrà ora essere ruotato e posizionato in modo più dolce e preciso, libertà che permette di organizzare meglio gli spazi e di dare all'ambiente quel tocco di disordine controllato capace di fare la differenza. Questa è una funzione introdotta con un aggiornamento anche in Two Point Hospital, ma qui viene concessa molta più gradualità, particolarmente apprezzata quando andremo a comporre giardini e parchi. All'esterno siepi, staccionate e muretti potranno essere disegnati anche in diagonale, in modo da creare composizioni inaspettatamente complesse.
Laurea non c'è
La parte scolastica non è da meno. I corsi di laurea presenti sono ben quindici, ognuno con delle aule specifiche e altre in comune, inoltre la loro durata differisce in base alla difficoltà della materia insegnata: alcune lauree sono più facili e comporteranno un solo anno di studi, altre invece chiederanno agli studenti maggiori sforzi e avranno percorsi triennali. Quando si allestisce la scuola per un nuovo corso di laurea bisogna tenere presente che gli studenti raddoppieranno di numero fino a quando quel percorso scolastico non sarà completo, ovvero fino a quando non avrete portato alla laurea quelli del primo anno: da quel momento in poi, il ciclo sarà terminato e il loro numero si stabilizzerà perché i fuoriusciti verranno sostituiti dalle matricole.
I singoli corsi di laurea potranno anche essere potenziati e questo avrà tre effetti: l'aumento di possibili candidati per l'iscrizione, il conseguente aumento del numero di studenti che è possibile ammettere, e il livello di qualifica massimo che questi potranno raggiungere una volta laureati. In pratica aumentano gli studenti nella scuola, e quando aumentano gli studenti aumentano anche i problemi...
Lo studente felice
Per fare in modo che uno studente vada bene, è necessario soddisfare i suoi bisogni: i dormitori dovranno essere abbastanza grandi, i servizi di numero sufficiente e dislocati uniformemente per il campus. I distributori automatici sono comodi, occupano poco spazio e non richiedono un inserviente fisso, ma offrire solo snack e litri di soda danneggerà velocemente la salute degli ospiti della struttura. Ogni studente ha dei tratti precisi, alcuni saranno meno capaci di altri e non potranno aspirare ai voti migliori se non con l'aiuto di ripetizioni (richiedono una stanza apposita e dei docenti); è possibile però richiamare le menti più brillanti attraverso gli open day, o abbassando la quota di studenti ammessi in modo che siano meno di quelli in fila per iscriversi. Se dopo diversi tentativi uno studente non migliora, e i suoi tratti lo rendono un problema per il resto della scuola, è anche possibile espellerlo dalla struttura.
Tutta vacanza
Come tutte le scuole e/o università, anche quelle di Two Point Campus chiuderanno a fine anno e in prossimità dell'estate. Il gioco ci permetterà di sfruttare questo momento di apparente tranquillità, mentre l'ateneo è più silenzioso e gli studenti sono molti meno, per organizzare il successivo anno scolastico al meglio. Durante l'estate i corsi di formazione dello staff saranno interrotti e nessuno si occuperà della ricerca scientifica, ma il resto dei lavoratori continueranno con le loro mansioni per i pochi studenti rimasti, che avranno ora tempo di recuperare le forze. L'estate di Two Point Campus è un colpo di classe da parte dei designer perché permette di fare tutto quello che faresti mentre le lezioni sono attive, ma senza mettere in pausa o danneggiare in corso d'opera un'annata promettente. D'estate si costruisce e demolisce con più calma, e le modifiche più drastiche non rischieranno di mettere i bastoni tra le ruote agli studenti. Questa fase è tutta in mano al giocatore, non c'è un tempo limite oltre il quale le lezioni ricominceranno automaticamente; gli studenti torneranno al lavoro solo quando saremo ben pronti, e dopo aver deciso se potenziare i corsi già esistenti o se addirittura introdurne di nuovi.
Un carriera speciale
Altro aspetto in cui Two Point Campus brilla è nella sua campagna. Se avete giocato a Two Point Hospital, ricorderete che i diversi ospedali erano tutti molto simili tra loro: a cambiare era la loro planimetria e l'ambientazione esterna, a volte urbana, altre cittadina e altre ancora tropicale o alpina. In Two Point Campus ogni università viene introdotta nella campagna portando con sé caratteristiche effettivamente uniche. Il gioco SEGA parte con un poco sorprendente tutorial, per decollare subito dopo con un ateneo dislocato su una deliziosa piazza cittadina, dove in pratica gestiremo una scuola di cucina costantemente ispirata dal vicino ristorante gestito dal cuoco vip SueChef DJ; qui potremo organizzare per i nostri studenti anche diverse gare di cucina locali, regionali e internazionali. Subito dopo si sblocca l'antica Università di Mitton, con le sue guglie medievali e una gran voglia di robotica e futuro. Dopo ancora è il turno di Noblestead, struttura quasi medievale dove verremo introdotti al corso di laurea per Spingitori di Cavalieri (una delle tante citazioni italiane che i traduttori si sono concessi, sempre rispettando l'ironia originale).
Impatto zero
È proprio nell'università di Noblestead che Two Point Campus passa dall'essere un ottimo gioco, già superiore in tutto e per tutto a Two Point Hospital, a classico del genere. Qui si respira un'aria e un'atmosfera completamente diversa, medievaleggiante, inoltre la mappa è costruita in modo inaspettatamente organico, con questo centro abitato in mezzo ai lotti che potremo acquistare e sfruttare per espandere l'università. Come nella città del precedente livello, anche qui l'ateneo sarà perfettamente integrato con il resto dell'ambiente, con studenti e staff che se lo riterranno necessario potranno passare attraverso elementi di scenario come villaggi e parcheggi. Questo permette di costruire strutture che si amalgamano alla perfezione con l'ambiente circostante, creando cartoline davvero degne di nota e offrendo ore e ore di gameplay extra ai costruttori che amano le cose fatte per bene, aspetto solamente accennato nel gioco precedente.
Non chiamatela Hogw...
Sarà difficile farvi capire l'emozione provata nello scoprire il livello successivo, il suo nome però dovrebbe darvi più di un indizio: ci troviamo nell'università di Griffondoore. Proprio così, il quinto livello di Two Point Campus trasformerà il gioco in modo così radicale che per qualche istante vi sembrerà di aver caricato una sorta di spin-off dedicato al mondo di Harry Potter. La struttura gotica della scuola, il nevischio che rende tutto più magico, la grande quantità di mobilio in tema, le sfide tra maghi e le aule d'incantesimi e pozioni... e c'è anche uno stregone malvagio che lancerà mangiamorte e maledizioni sulla scuola, i primi potranno però essere respinti dai tuttofare addestrati a guardie del corpo (funzione che tornerà utile anche in altre università). E subito dopo, un altro cambio netto di ambientazione: l'ateneo successivo è iper moderno e tutto incentrato sullo sport, più specificamente sul Cheeseball, e richiederà campetti e palestre. Anche durante la carriera si è comunque liberi di mixare le lauree in piena libertà, insegnando per esempio scienziologia e arti oscure, oppure denaro facile, robotica e gastronomia.
Il darkettone del terzo anno...
Ogni corso di laurea attirerà diversi tipi di studenti: ci sono goth, sportivi, secchioni, altolocati, ribelli, giullari e così via, ciascuno con le proprie caratteristiche. I goth per esempio hanno sempre un malus all'umore, sono tristi ma riescono a rendere più felici gli altri, forse migliorando la loro autostima; i ribelli sono quelli più sporcaccioni, ma anche i più creativi. In base allo scenario e agli impianti nella nostra università, durante l'anno è possibile organizzare eventi speciali che andranno a modificare le caratteristiche sociali e scolastiche degli iscritti, per esempio utilizzando un'aula come cinema, o allestendo una festa lunga un mese nella stanza degli studenti; se avremo un palco, potremo chiamare stelle locali per un concerto, oppure sfidare una squadra di cheesball proveniente da un'altra università per una vittoria che frutterà rispetto, soldi e kudosh (come in Two Point Hospital quest'ultimi servono per sbloccare nuovi oggetti). E questa grande varietà di cose da fare, insegnare e costruire, rende le sfide che ci permetteranno di "finire" un livello straordinariamente più varie e divertente di quelle offerta da Two Point Hospital).
Un club come un altro
Gli studenti saranno caratterizzati anche dal club in cui decideranno d'iscriversi, se mai decideranno di farlo. Ne esistono diversi, tutti piuttosto scemi e al tempo stesso utili. Per esempio, il club camminata veloce porterà gli studenti a muoversi in modo più efficace all'interno del campus, mentre il club del sonnellino ridurrà il loro bisogno di riposare. I club daranno un tocco in più anche agli androni e ai giardini dell'università, perché avranno bisogno di diverse strutture per permettere agli iscritti di salire di livello e sbloccare i bonus migliori. Ma non temete, come tutto in Two Point Campus, anche questo aspetto è studiato per offrire una sfida dolce, comprensibile ma mai scontata, e che si porta dietro altre logiche organizzative che arricchiranno ulteriormente il gameplay, che oramai possiamo dire di avervi descritto in quasi tutti i suoi aspetti più visibili.
Giocabilità infinita?
C'è però un'altra sorpresa destinata ad aumentare ulteriormente la vita di questo prodotto: in Two Point Campus non troverete solo una struttura a missioni, ma vista la grandezza dei campus e la grande quantità di scelte possibili, il nuovo gioco è in grado di ospitare anche una vera e propria modalità sandbox: scegli il campus, le regole, e giochi fino a quando non hai raggiunto la perfezione assoluta. Prima di lanciare una nuova partita potremo scegliere di giocare con un bilanciamento normale, optare per una permissiva modalità creativa, testare le proprie capacità nella modalità sfida dove i soldi sono molto pochi, oppure tarare al millimetro ogni aspetto del gioco scegliendo l'opzione personalizza. Se per ottenere in ogni livello della carriera le tre fatidiche stelle potreste impiegarci cento e passa ore, la modalità sandbox (tradotta in "modalità libera") rischia di quintuplicare questo numero, addirittura sfiorando quella rigiocabilità infinita dei migliori esponenti del genere.
Ritmo infernale
Tutto è realizzato estremamente bene, e il posticipo ha permesso di raggiungere un grado di pulizia encomiabile (e potrebbero arrivare patch dell'ultimo minuto), ma se c'è una cosa in cui Two Point Campus raggiunge la perfezione piena è nel timing del suo gameplay. Gli studenti del secondo anno hanno bisogno di una palestra in più, e quella vecchia oramai è troppo piccola: e allora riorganizzi tutto, compri un altro lotto di terreno, sposti i dormitori. Quando hai finito, t'accorgi che i voti si stanno abbassando e sarebbe opportuna un'aula per le ripetizioni, ma devi rivedere l'organico per fare in modo che sia efficace. E mentre muovi la telecamera sul campus, noti che quelli del club della lettura muoiono dal freddo quando si radunano nel parco, e che quelli della camminata veloce non trovano abbastanza attrezzature per crescere di livello e utilizzare la pista d'atletica.
Poi ti senti finalmente soddisfatto, tutto sembra in ordine, e come Album Avvilente dai finalmente il via al nuovo anno.
Salvato dalla campanella
Ora gli studenti si riversano negli alloggi, si preparano alle lezioni, e iniziano anche a emergere i problemi. Per esempio, i ragazzi dopo aver fatto pratica nel campo di Cheeseball impiegano troppo tempo a raggiungere l'aula della lezione successiva; o magari il tasso d'infortuni è talmente alto da rendere opportuna un'infermeria più vicina agli impianti sportivi, e se ci mettessimo anche delle docce? In Two Point Campus hai sempre qualcosa da fare, o meglio: hai sempre voglia di fare qualcosa. Non ti lascia, è ritmato alla perfezione, ed è un piacere per gli occhi. Certo sarebbe bello avere un sistema d'illuminazione di nuova generazione, addirittura il raytracing perché no: renderebbe questo gioco davvero un portento grafico.
Stile da perfezionare?
Two Point Campus è colorato, allegro, eclettico nello stile ma anche straordinariamente uniforme, ed è anche molto meglio ottimizzato di Two Point Hospital. Se c'è un neo, è da ricercare nello stile di alcuni gruppi di studenti che non fa trasparire a sufficienza il sesso di appartenenza, cosa che avrebbe messo in risalto anche scelte più sfumate, oltre a rendere alcuni momenti di gioco più divertenti. L'aspetto dei personaggi creati dai Two Point Studios è forse già iconico, visto che risale ai giochi originali degli anni novanta, ma questa deriva androgina, voluta o meno, andrebbe rivista nei prossimi giochi. Più in generale, un pizzico di cinismo in più, se così vogliamo chiamarlo, sarebbe stata la proverbiale ciliegina sulla torta.
Conclusioni
Più che un seguito di Theme Hospital, Two Point Hospital ne è stato un omaggio, oltre che a un modo per testare l'interesse del pubblico. La risposta è andata ben oltre le aspettative, e lo stesso fa questo Two Point Campus che finalmente raggiunge e supera l'epicità degli originali. Non si tratta più di un'operazione nostalgia: questo è un gestionale moderno, profondo, accessibile, accattivante, divertente, creativo, gioioso in ogni suo aspetto. La modalità libera, il supporto alle mod e le espansioni già in cantiere, potrebbero regalargli l'eternità. Inoltre è totalmente tradotto in italiano, e al contrario del suo predecessore debutta contemporaneamente su tutte le piattaforme in circolazione. Two Point Campus è un gioco da avere se siete amanti del genere, e da provare se (ancora) non lo siete. Eccezionale.
PRO
- Gameplay irresistibile
- Carriera sorprendentemente varia
- Modalità sandbox, baby!
CONTRO
- Avremmo voluto giocare di più con l'IA degli NPC
- Sonoro buono ma non eccezionale
- Dove sono i bulli? Serve un po' più di cinismo!