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Uomo Esausto, la recensione di un puzzle in cui si riconoscono in molti

Da Candleman Games arriva Uomo Esausto, un puzzle che mette in scena le incredibili avventure del soggetto in questione, che possono essere sorprendentemente strane.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   26/07/2024
Uomo Esausto, la copertina

Dal calderone di idee del BitSummit del 2019 emerse uno strano puzzle che, in qualche modo, ha stimolato in tutti una certa empatia: Exhausted Man, tradotto letteralmente in italiano con Uomo Esausto e protagonista di questa recensione. È il classico titolo nato da una semplice idea bizzarra, ma sviluppato con una notevole cura dai suoi autori. Proponendo una folle interpretazione del puzzle basato su "fisica rotta", lo studio cinese Candleman Games è riuscito anche a sintetizzare in maniera convincente la situazione di molte persone al giorno d'oggi, forse celando dietro l'assurda situazione messa in scena anche una sorta di parodia della società moderna dedita al lavoro e all'iperattività. O forse no, ma ci piace pensare che le avventure dell'Uomo Esausto siano anche un modo per esorcizzare le storture dello stacanovismo e dei ritmi vorticosi dei tempi moderni.

In effetti, nel suo imporre al giocatore di gestire un individuo assolutamente incapace di stare in piedi a causa dell'eccessiva stanchezza, Uomo Esausto ci pone di fronte a un notevole cambio di prospettiva, facendoci pensare fuori dagli schemi e, al contempo, costringendoci a rispettare la sacrosanta volontà di un individuo di spostarsi strisciando perché troppo esausto per poter muoversi in una qualsiasi maniera normale.

È chiaramente un pretesto per rendere particolarmente impegnative delle azioni apparentemente normali, ma i continui riferimenti al lavoro, ai risultati da ottenere e al poco tempo a disposizione per riposare lo rendono quasi una satira della società moderna, troppo tesa verso ritmi diventati insostenibili per gli esseri umani e a cui il nostro eroe risponde rifiutando di spostarsi in maniera standard.

Le incredibili avventure di un Uomo Esausto

Protagonista dell'azione è un individuo talmente stanco a causa dei ritmi della vita moderna da non riuscire ad alzarsi in piedi, cosa che lo costringe a muoversi strisciando lungo le superfici, rendendo anche le azioni più semplici una notevole sfida da portare a termine.

L'Uomo Esausto nella sua affollata camera
L'Uomo Esausto nella sua affollata camera

Su questo concetto si basa tutto il gameplay di Exhausted Man: la necessità di raggiungere obiettivi elementari come afferrare un oggetto o spostarlo da un posto all'altro nella complessa situazione data dal fatto di non poter far altro che strisciare, controllando gli arti attraverso specifici comandi e con la bizzarra capacità di rimanere attaccati alle superfici, anche se verticali.

La stramba fisica parzialmente "rotta" alla base del gioco, insieme alle interazioni con effetti a catena con gli elementi dello scenario, rimandano vibrazioni in stile Katamari Damacy, anche se in questo caso gli elementi fondamentali del puzzle risultano meno coesi, derivanti da un'idea meno dirompente rispetto alla semplice genialità del gioco di Keita Takahashi. Un problema di Uomo Esausto è in effetti proprio il suo risultare un po' macchinoso, cosa che stride con la volontà di mettere in scena un gioco rilassante per persone che si ritrovano empaticamente legate al protagonista.

Le varie 'carte' applicabili a ogni livello di Uomo Esausto
Le varie "carte" applicabili a ogni livello di Uomo Esausto

A questo contribuisce un'interfaccia un po' confusa e soprattutto un testo che sembra derivare da traduzioni incerte, particolarmente in italiano, ma in buona parte anche in inglese. Il fatto che il team Candleman Games sia cinese potrebbe aver contribuito a questo caos comunicativo, che si riflette negativamente nel primo impatto al gioco, anche se progressivamente si prende comunque mano con la sua meccanica.

Un'idea semplice ma con complicazioni

L'idea iniziale di Uomo Esausto è nata durante un game jam di 48 ore e la sua essenzialità lo dimostra bene, ma il progetto si è poi arricchito e ampliato nel corso degli anni, fino a diventare un prodotto più completo.

I vari obiettivi da portare a termine in una missione dell'Uomo Esausto
I vari obiettivi da portare a termine in una missione dell'Uomo Esausto

Questo ha portato, da una parte, a una costruzione più complessa e ambiziosa di un videogioco più attinente ai crismi di una produzione standard, ma dall'altra ha forse perso un po' dello slancio iniziale, andando a complicare il meccanismo con una serie di regole aggiuntive. Considerando anche la suddetta difficoltà iniziale a comprendere alcune caratteristiche, ne deriva una certa perdita di intuitività, che comunque viene recuperata nel vivo dell'azione, visto che il gameplay è tutto basato sull'azione immediata.

All'inizio di ogni "missione" vengono posti degli obiettivi, che possono essere arricchiti dalla scelta di alcune speciali carte che introducono variazioni all'azione e ai risultati ottenibili.

A volte si incontrano dei veri e propri boss
A volte si incontrano dei veri e propri boss

In linea di massima, si tratta di guidare il nostro personaggio esausto verso particolari azioni, che possono spaziare dallo spostamento di un oggetto al riuscire ad afferrare qualcosa, fino a cose più complesse come effettuare il debug di un videogioco in sviluppo o portare avanti qualche compito più peculiare e dall'aspetto professionale. Nonostante questo, il tutto si traduce sempre nello strisciare verso un obiettivo, cercando di sfruttare gli elementi di scenario a proprio favore e muovendo gli arti in maniera quanto possibile coordinata.

Impresa non facile, ovviamente: anche solo per raggiungere un oggetto posto in alto è necessario ricorrere a una sistemazione ad hoc degli oggetti dello scenario che ci consenta di raggiungere la giusta altezza strisciando sulle superfici, evitando ostacoli come "bolle di sonno" o altri elementi di disturbo e con una serie di obiettivi secondari che ci richiedono di assumere determinate pose o muovere parti del corpo in una certa maniera.

Un design molto particolare

La possibilità di disporre gli oggetti e modificare la stanza in cui ci dobbiamo muovere a nostro piacimento introduce dei piccoli elementi strategici che consentono di ragionare in maniera più accurata su come affrontare di volta in volta i vari obbiettivi.

La Donna Esausta raggiunge un meritato diploma
La Donna Esausta raggiunge un meritato diploma

Anche questa è una caratteristica peculiare per un puzzle di questo tipo, che solitamente offre un level design complesso e strutturato a cui il giocatore deve adattarsi passivamente, mentre in questo caso ci troviamo a poter agire liberamente su elementi fondamentali della progettazione, cosa che può risultare stimolante ma tende a semplificare alquanto la costruzione degli enigmi. La cosa può venire incontro agli amanti della personalizzazione, ma forse chi si aspetta un puzzle più rigoroso come il citato Katamari Damacy può restare interdetto.

Altro elemento molto particolare di Uomo Esausto è lo stile grafico adottato: il gioco mischia elementi piuttosto realistici ad altri totalmente folli e onirici, creando uno strano misto in cui sembra poter succedere qualsiasi cosa da un momento all'altro. La resa di materiali e superfici crea un effetto "giocattoloso", soprattutto per quanto riguarda i personaggi principali che sembrano opportunamente delle bambole di pezza animate, cosa che si associa perfettamente al loro essere innaturalmente snodati e molli. La simulazione della fisica, come spesso accade in giochi di questo tipo, mischia anche questa elementi realistici ad altri piuttosto esagerati, rendendo verosimili quanto basta gli effetti di azione e reazioni sugli oggetti e i personaggi, ma creando anche del caos imprevedibile dal quale scaturiscono le situazioni più divertenti.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 9,99 € / 7,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (11)
6.3
Il tuo voto

Uomo Esausto punta tutto sulla sua idea centrale, che crea simpatia e interesse a partire dal titolo stesso. Il semplice concetto di base del muovere un uomo strisciante verso vari obiettivi, con le conseguenti implementazioni fisiche, è stato forse fin troppo complicato dall'aggiunta di obiettivi secondari e modificatori che rendono a volte poco comprensibile lo scopo e troppo macchinosa l'azione, ma la lotta contro controlli e interfaccia può anche essere vista come un elemento attivo del gameplay, nell'assurdità generale della situazione messa in scena. È un gioco un po' ripetitivo che punta tutto su un semplice concetto di base, ma considerando che viene venduto a un prezzo molto accessibile può rappresentare un'ottima digressione, specialmente per coloro che apprezzano i puzzle a base di fisica "strana".

PRO

  • Idea di base veramente simpatica e interessante
  • Nella loro stranezza generale, movimenti e fisica funzionano bene
  • Bella caratterizzazione grafica

CONTRO

  • Poco comprensibile di primo acchito
  • Fin troppe variabili aggiunte alla meccanica di base
  • Ripetitivo alla lunga