Sono passati quasi due anni dall'uscita del primo episodio di Viva Piñata per Xbox 360, e il titolo targato Rare è ancora oggi uno dei giochi più originali disponibili per la console Microsoft. Creato dallo stesso team responsabile della popolare serie Banjo-Kazooie, si tratta di una sorta di gestionale in cui bisogna prendersi cura di un giardino popolato non da semplici animali, bensì da... pignatte. Pur non avendo riscosso un enorme successo in termini di vendite, la serie ha dato vita a uno spin-off sottoforma di party game (Viva Piñata: Party Animals) a un divertente cartone animato, a un sequel appena uscito anche in Italia e, appunto, a un'interessante conversione per Nintendo DS. Potremo quindi gestire il nostro giardino e le pignatte viventi che lo abitano grazie alla stilo e al touch screen, in una inedita dimensione portatile.
Le pignatte non nascono spontaneamente nel territorio, bensì vi si stabiliscono perché attratte da qualcosa.
Toccare per credere
Le regole che governano il mondo di Viva Piñata sono tutto sommato semplici: abbiamo un pezzetto di terreno a nostra disposizione e possiamo gestirlo nel modo che preferiamo, facendo crescere l'erba o lasciandolo scoperto, piantando dei semi e innaffiandoli perché si trasformino in fiori e piante da frutto. Le pignatte non nascono spontaneamente nel territorio, bensì vi si stabiliscono perché attratte da qualcosa: ognuna di esse è in qualche modo unica e possiede dei desideri fondamentali, indicati sullo schermo, che dobbiamo cercare di soddisfare perché possano entrare nella fase dell'innamoramento. Se una pignatta mangia il frutto che desidera o vince un duello contro un altro abitante del giardino, ha poi bisogno solo di una casa e di un compagno della stessa specie per dar vita a un cucciolo. Molto spesso le varie creaturine si daranno da fare autonomamente, ma potremo influenzarne le azioni tramite l'interfaccia di gioco, ordinando loro un particolare movimento o uno scontro. Gli strumenti a nostra disposizione vengono indicati nella parte alta del touch screen: possiamo usare una vanga per scoprire il terreno o distruggere eventuali rifiuti, un annaffiatoio per abbeverare i semi che abbiamo piantato e degli strumenti particolari (generatore d'erba, concime, ecc.) per fare tutto il resto. Nella zona destra dello schermo, invece, appaiono man mano i personaggi presso cui possiamo recarci per acquistare semi, frutti, accessori, case o addirittura nuove pignatte, utilizzando il denaro a disposizione.
Struttura di gioco
Viva Piñata: Pocket Paradise dispone di tre modalità di gioco: "episodi", "giardino" e "playground". Gli "episodi" ci vedono completare alcune semplici missioni e all'inizio svolgono il ruolo di tutorial per prendere confidenza con il sistema di controllo, che è affidato completamente al binomio stilo / touch screen: tappando sulle pignatte e tracciando delle linee, possiamo ordinare loro di muoversi nella direzione che desideriamo, mentre i vari strumenti vanno selezionati dalle relative icone e applicati sul giardino come se stessimo disegnando su di un foglio. Per spostarci possiamo premere sui bordi della visuale oppure agire direttamente sul d-pad, mentre lo schermo superiore ci avvisa di eventuali novità all'interno del nostro piccolo habitat (arrivo di nuove pignatte, scontri, pericoli, ecc.). All'inizio ci sono solo quattro episodi, introdotti ognuno da una diversa sequenza di intermezzo (tratta dalla serie animata), ma il loro numero aumenterà mentre facciamo progressi nella modalità "giardino", che è poi quella tipica della serie. In questo caso partiremo da zero e non avremo alcun obiettivo particolare da raggiungere, solo una percentuale numerica che indica il nostro progresso come giardiniere e che aumenta man mano che arricchiamo il giardino o si verificano eventi particolari. Ci troveremo quindi a piantare semi, aspettando che le piante crescano, e ad allevare le nostre pignatte con tutta la pazienza necessaria, anche perché non esiste un modo per accelerare lo scorrere del tempo. Chiaramente, avremo la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento, magari per dare un'occhiata all'ultima modalità, ovvero il "playground". Si tratta anche in questo caso di una modalità libera, che però ci mette a disposizione tutto e subito: potremo utilizzare tutti i semi, tutti gli oggetti e tutte le pignatte che vogliamo, senza alcun limite, costruendo un giardino sontuoso senza aspettare che tutto venga reso disponibile attraverso i nostri progressi. Un'ottima soluzione per capire quali sono i numeri di questo gioco, anche se il fatto di svelare in un colpo tutte le sue peculiarità potrebbe essere controproducente, almeno dal punto di vista delle sorprese.
Realizzazione tecnica
Se siete abituati a giocare con Viva Piñata su Xbox 360, è chiaro che non potete aspettarvi la medesima resa grafica su Nintendo DS, in particolare per quanto concerne le pignatte: i modelli poligonali che rappresentano le creaturine sono ben fatti, ma non possono competere per dettaglio e qualità con gli originali. C'è un'unica visuale disponibile, dall'alto, ma è possibile effettuare degli zoom con un doppio tap della stilo. In tal modo si può apprezzare la bontà del lavoro che è stato svolto per la realizzazione del territorio e di ciò che vi si trova sopra, in particolare sono ottimi gli effetti dettati dall'uso della pala, nonché quando si "disegna" l'erba sul terreno. Non si notano particolari problemi nel frame rate, neanche quando lo schermo è molto affollato, e la sensazione è quella di un motore grafico abbastanza potente e ben ottimizzato, che riesce a gestire tutto senza mai entrare in crisi. Il sonoro è costituito da una serie di musiche brevi, che partono per sottolineare determinati eventi, e da un buon numero di effetti carini e simpatici, che contribuiscono a creare un'atmosfera rilassata e funzionale all'azione.
Commento
Se vi è piaciuto Viva Piñata su Xbox 360 e avete sempre desiderato una riduzione portatile del gioco, questo Pocket Paradise per Nintendo DS è il prodotto che stavate aspettando. Gli sviluppatori di Rare hanno fatto un ottimo lavoro per racchiudere le meccaniche e la struttura del loro atipico "life simulator" in una conversione ben fatta, tecnicamente gradevole e fedele all'originale. Il sistema di controllo via stilo e touch screen è davvero immediato e intuitivo, anche se la gestione dei movimenti delle pignatte poteva essere migliore: in alcuni casi, tracciare la traiettoria degli spostamenti non è semplicissimo, in particolare se la meta non rientra nella visuale e bisogna agire sul d-pad per trovarla. Per il resto, il gameplay è rimasto pressoché immutato: bisogna procedere prendendosi tutto il tempo necessario, aspettando i frutti della propria gestione ma agendo rapidamente quando il caso lo richiede. Viva Piñata: Pocket Paradise non è sicuramente un gioco per tutti, in definitiva, ma si presenta come una conversione senz'altro riuscita.
- Pro
- Tecnicamente ben fatto
- Gameplay fedele all'originale
- Ottimo sistema di controllo...
- Contro
- ...anche se non manca qualche imperfezione
- Lento e "ragionato" per natura
- Solo per gli appassionati del genere