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War on Terror - Recensione

Montecristo ci propone un RTS con elementi RPG: innovazione o disperazione?

RECENSIONE di La Redazione   —   05/05/2006
War on Terror
War on Terror
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Commento finale

WoT è un RTS che cerca di offrire qualcosa di nuovo, puntando sull’azione ed eliminando l’acquisizione di risorse. Appare chiaro come sia stato fatto un buco nell’acqua: il titolo si rivela interessante per elementi e abilità introdotte, ma complica tutto inutilmente con un’interfaccia che, paradossalmente, dovrebbe risultare semplificata vista la mancanza delle strutture. Di certo l’idea di poter aumentare l’esperienza delle unità con elementi RPG sarebbe buona ma a conti fatti nelle mischie ci si complica la vita tra una miriade di pulsanti e possibilità. Per chi è abituato ai comandi intuitivi dei vari Command & Conquer se ne consiglia almeno una prova: l’interfaccia e la mancanza di edifici potrebbe rivelarsi deleteria. Chi invece ama sperimentare tutti i tipi di RTS potrebbe trovare una valida alternativa che però risulta penalizzata da bug e momenti di pura noia.

Pro

  • Introduzione di elementi RPG
  • Moltissime unità
  • Grafica soddisfacente
Contro
  • Interfaccia assurdamente complicata
  • Azione di gioco lenta e frustrante
  • Diversi bug nell'IA

Fujitsu San, kamishu wan! Ya, Ya!

Il reparto audio soffre di alti e bassi: eccellente il doppiaggio, che oltre al classico inglese vede i soldati parlare in diverse lingue. Per le World Forces abbiamo dialoghi in tedesco, francese, e altre lingue europee; per la Cina e l’Ordine i personaggi parlano in lingua madre (cinese, arabo e misto di altre) mentre nei briefing sentiremo una voce narrante sforzarsi di parlare inglese! Ben fatto! Anche il sonoro delle armi e dei veicoli è nella norma, con i suoni al posto giusto. Nota negativa invece per le musiche: variano a seconda della fazione, offrendo raramente un degno accompagnamento per le missioni. Ad esempio con la Cina si sentono musichette vagamente orientali che con l’azione ci stanno come i cavoli a merenda.

Fog of War

WoT graficamente ci pone un dilemma: ci troviamo di fronte ad un prodotto di alta qualità o a qualcosa di mascherato? Valutando le varie parti troviamo che la cura per i dettagli è alta, come pure il livello di zoom; é possibile distinguere le facce dei soldati, facendo sembrare il gioco una sorta di “The Sims” a sfondo bellico! Purtroppo i difetti notati in fase di preview sono rimasti: le mappe si alternano tra alcune ottimamente realizzate e altre al di sotto della sufficienza; su diversi edifici troviamo texture ripetitive e troppo spesso un effetto di fogging aggiuntivo alla classica “nebbia” che nasconde lo scenario. Viceversa città tipo Parigi o Londra sono ben costruite, così come i diversi veicoli. Il problema sta nella palette di colori, dove primeggiano toni slavati messi in contrasto da esplosioni fin troppo colorate. Complessivamente il gioco è all’altezza degli standard odierni ma pecca in alcune scelte che ne rovinano l’insieme. L'impatto iniziale e gli screenshot che girano in rete sono in parte ingannevoli. Vergognosa invece l’aerea di fine mappa: ad ogni bordo troviamo il vuoto! (Roba da giochi di 5 anni fa). Visto l’abbondante uso di nebbia potevano degnarsi a coprire i bordi dei livelli piuttosto che farli sembrare giganteschi plastici sospesi sul nulla. Son rimaste inoltre le oscene schermate di briefing: tanto, troppo testo che annoia fin da subito e spinge a cliccare per continuare. Le scenette d’intermezzo son realizzate con filmati in-game e con alcune immagini e animazioni che si integrano poco nell’insieme. In definitiva le buone premesse iniziali sfociano in parte nel mediocre, regalandoci un prodotto incompleto nel quadro grafico.

War on Terror - Recensione
War on Terror - Recensione

Guerra al Terrore

War on Terror (WoT) è uno strategico in tempo reale che cerca di uscire dai soliti canoni del genere. I programmatori di Montecristo hanno effettuato delle scelte precise e un po’ rischiose per cercare di rinnovare il genere. Purtroppo le cose non sono andate come si sperava e il risultato non è certo dei migliori. Il gioco è ambientato nel 2008 e vede una trama simile a Command & Conquer: Generals, con addirittura le fazioni che sono praticamente identiche! Un gruppo terroristico chiamato “l’Ordine” vuole sovvertire l’ordine mondiale con azioni terroristiche e guerriglie. A contrastarlo da un lato troviamo le World Forces, ovvero le classiche Nazioni Unite, dall’altro la Cina, che si trova coinvolta in una guerra interna al paese che non è più in grado di proteggere il suo popolo. E fin qui niente di nuovo. Le innovazioni stanno nella totale eliminazione della parte di accumulo risorse e costruzione di edifici. In pratica si è cercato di focalizzare tutto sull’azione, che vede la possibilità di schierare in campo più unità a seconda di quanti punti “comando” guadagneremo raggiungendo determinati obiettivi (primari, secondari, bonus e segreti). Interessante il fatto che le unità che acquisiranno esperienza, continueranno ad essere disponibili nelle missioni successive e avranno un sistema di crescita e di abilità particolari tipico di un RPG.

totale eliminazione della parte di accumulo risorse e costruzione di edifici

Guerra al Terrore

Ognuno dei tre eserciti può contare su diverse tipologie di uomini e mezzi, ciascuno con le proprie peculiari caratteristiche. In totale avremo circa settanta unità, le quali a loro volta potranno godere di una sessantina di abilità (tipo guarigione delle truppe, arma secondaria potenziata, mira particolare e tante altre). Il problema si crea in battaglia, dove la gestione di tutto diventa assolutamente confusionaria, difficile e cosa ben peggiore, rende l’uso delle particolari capacità quasi inutile! Infatti le nostre forze appena visualizzeranno un nemico ci spareranno contro in massa e quasi mai capiterà di dover ricorrere alle icone riservate alle azioni speciali.
Ad aggravare il già triste impianto troviamo un’interfaccia che più incasinata non si può! Sei finestre semi-trasparenti piene di icone e scritte aggiornate di continuo. Visto il continuo svolgersi degli eventi gran parte dei dialoghi e degli obbiettivi apparirà in alto a destra, distraendovi dall’azione o costringendovi a perdere pezzi di testo a causa delle azioni.
I comandi di gestione della mappa poi sono quelli classici del genere ma il gioco non è come Command o Empire at War in cui si ha una visuale dall’alto su tutto: qui diventerà d’obbligo ruotare, zoomare e spostarsi per vedere le unità, spesso coperte da palazzi e oggetti vari che, in aggiunta alla vicina “Fog of War” rendono impossibile vedere i nemici.

War on Terror - Recensione
War on Terror - Recensione

Terror Time

Il disco di preview risalente a dicembre ci aveva dato un assaggio dei problemi che affliggevano il tutto: bug, crash continui, unità indecise… Sebbene parte delle cose siano state ottimizzate, troviamo che non di rado i nostri uomini restino incastrati in qualche parte della mappa, rifiutandosi di proseguire in alcun modo. I nemici invece attaccano a gruppi ridicoli o con rinforzi di massa spesso schiaccianti, che costringono a ricaricare la partita per cercare altre soluzioni. Fin qui potrebbe anche andare bene ma l’altro grande problema è la lentezza del gioco: le battaglie richiedono che le unità sparino un sacco di colpi per abbattere i nemici, anche le armi pesanti non provocano grossi danni e quindi l’avanzare nelle missioni a volte è totalmente noioso. Anche qui si crea un paradosso; allungare l’azione diventa macchinoso e frustrante, specie nei casi in cui si gestiscono piccole squadriglie o personaggi tipo gli eroi. Di questi ve ne sono una decina, tutti con le proprie abilità.

War on Terror - Recensione
War on Terror - Recensione

Beware Starforce!

Attenzione: questo gioco si avvale dell’ormai famosa (per non dire qualcos’altro) protezione Starforce.
E’ ormai di dominio pubblico il fatto che le ultime versioni della suddetta protezione, a causa di una procedura piuttosto invasiva, possano causare malfunzionamenti o, peggio, rotture delle periferiche ottiche. Inoltre sembra che non garantiscano una sufficiente compatibilità, sia hardware che software, cosa che può provocare un riconoscimento errato del disco, anche se originale, e quindi il mancato avvio del gioco.
La casa produttrice ha smentito, dichiarando che si tratta di calunnie, ma i giocatori colpiti non sembrano essere dello stesso avviso.
Finora sia gli sviluppatori che i distributori non si sono ancora decisi ad indicare nelle specifiche tecniche la presenza di questa protezione. Per questo motivo noi, per onestà, preferiamo informarvi. A voi ogni decisione in merito.

World Forces vs Cina vs Ordine

Il multiplayer permette di giocare nelle modalità classiche con un paio di variazioni: abbiamo il solito deathmatch uno contro uno; il “conquista la bandiera” sia nella versione di caccia a quella avversaria, sia con un’unica bandiera al centro dello schermo (vince chi la porta per primo alla base). Infine il “re della collina”, dove bisogna conquistare determinati territori. Il gioco prevede tutti i tipi di collegamento, IP, LAN e Internet. Sicuramente WoT ne guadagna molto, visto che uno o più avversari umani (si può giocare con un massimo di otto persone) permettono di utilizzare al meglio le caratteristiche dei vari eserciti.