Effetti collaterali…
Il nuovo titolo targato Studio Liverpool può essere definito un racing game (gioco di corse, per gli anglofobi) con diversi elementi che però lo discostano dagli standards dei normali giochi di auto. Scordatevi motori tradizionali, quattro ruote sotto il sedere e supermarmittoni di ogni genere. Proprio qui sta la peculiarità del titolo in questione. I vostri bolidi sfrecciano a velocità supersoniche senza sfiorare il terreno sottostante, con in più la possibilità di friggere letteralmente i vostri avversari a colpi di missili a ricerca, cannoni protonici e via dicendo. Non pensate però che la componente guerriera sovrasti quella corsaiola, in quanto per arrivare tra le prime posizioni è fondamentale adottare uno stile di guida di alto livello. Se poi avete l’opportunità di sganciare una “gravity bomb” sullo sfortunato avversario di turno, ben venga. Insomma WipeOut Fusion mescola in maniera equilibrata elementi propri di uno sparatutto con quelli di un tecnico gioco di corse. Ma l’idea non vi alletta? Altro elemento da rilevare necessariamente è l’altissima velocità e frenesia dell’azione. Ogni gara viene infatti vissuta con grande attenzione e concentrazione alternata a fasi di pura goduria adrenalinica. Basti pensare che il mezzo più lento raggiunge la velocità di circa 2700 Kmh. Provate ad immergervi nelle pazze corse antigravitazionali del gioco per qualche ora e vi accorgerete, dopo aver spento la console, come lo scorrere della vita reale sia lento. E che volete, questi sono gli effetti collaterali di WipeOut Fusion. Uomo avvisato…
Come pilotare un mezzo A-G
Il titolo distribuito da Sony, anche se notevolmente veloce e frenetico, non raggiunge gli assurdi livelli di titoli come Extreme G 3. La cosa più confortante è il fatto che, dopotutto, i mezzi si controllano in maniera perfetta. I programmatori hanno lasciato immutata la routine comportamentale dei bolidi dei vecchi capitoli e, a mio parere, hanno fanno molto bene. La difficoltà è settata su livelli medi e si rende necessaria una curva d’apprendimento di circa mezz’ora al fine di vincere il primo torneo. Molto importante o addirittura fondamentale è imparare a memoria le piste, così da affrontare le curve seguendo le migliori traiettorie al fine di guadagnare secondi preziosi. La disposizione dei tasti sul joypad è ottima e molto intuitiva. Col tasto X si accelera mentre i freni si azionano con i tasti dorsali secondari (L2 ed R2). Con R1 è possibile sfruttare i power-up raccolti lungo il percorso, invece con il triangolo si seleziona la visuale preferita. Comunque tutti i tasti possono essere settati a proprio piacimento nelle opzioni di gioco (così come l’adjust screen, opzione sempre ben accetta). L’armamento disponibile consta di: pilota automatico, lanciafiamme, gravity bomb, gravstinger (il quale frena il malcapitato), granate, mine, missile a ricerca, raccio al plasma, mitragliatore protonico, terremoto (un grande ritorno), missili tripli, scudo e turbo. Che dire di tutte queste armi? Che si potrebbe scatenare il terzo conflitto mondiale? E’ doveroso sottolineare inoltre come le scuderie di mezzi a disposizione siano otto (ognuna con due piloti tra cui scegliere) con altrettanti stili di guida differenti. Infatti sono presenti navicelle snelle e scattanti ma con un’energia di scudo alquanto povera, di contro a quelle più pesanti e veloci più massicce ma meno manovrabili. Spetterà poi al giocatore scegliere quella che più si addice al proprio stile di guida (e di blastamento). Da notare, inoltre, come l’intelligenza artificiale dei nemici si attesti su livelli mooolto alti. Non è raro infatti essere presi di mira dai nemici alle proprie spalle che ci bombardano fino a vederci perire oppure notare gli avversari davanti ai nostri occhi che si fanno a pezzetti.
Più bello e colorato
Il gioco si apre con una presentazione di dubbia fattura ma che richiama molto bene l’atmosfera techno propria della saga. In gara invece l’apparato cosmetico del titolo convince sotto molti punti di vista. Infatti troviamo delle textures ben definite e colorate che affiancano una fluidità d’azione che si aggiorna 50 volte al secondo (con qualche piccolissima sbavatura nelle fasi più concitate). Altra nota positiva è dedicata alla generale pulizia grafica che investe ogni schermata. La definizione è abbastanza alta e gli effetti di luci ed ombre sono davvero ben realizzati. Ogni missile, esplosione, lampo ecc. è accompagnato da un effetto grafico ad esso dedicato. La palette cromatica è magistralmente usata e si addice allo spirito futurista del game. Anche i mezzi in gara sono ben realizzati, con tutti i danni subiti che si rendono facilmente visibili. Peccato solo per il solito piccolo/grande difetto dell’aliasing, anche se non da troppo fastidio. In generale il comparto cosmetico di WipeOut Fusion è fissato su livelli medio alti, grazie soprattutto ad un’ottima fluidità e pulizia dell’immagine. Certo è che non ci accontentiamo mai… Gli otto circuiti disponibili insieme ad un’elevata quantità di opzioni dovrebbero assicurare un divertimento abbastanza prolungato nel tempo. Se poi si aggiunge l’opportunità di gareggiare in qualsiasi competizione anche con un amico, il livello di longevità si alza ulteriormente. Positivissimo è senza dubbio il commento sull’apparato audio del gioco che sprigiona adrenalina da tutti i pori. Basti pensare che le musiche sono state realizzate per l’occasione da famosissimi gruppi techno hard- rock come Underworld, Fluke, giusto per citarne qualcuno. Gli effetti sonori sono abbastanza carini, anche se li avrei preferiti un tantino più cattivi. In definitiva questo WipeOut è un gioco bello ma non eccezionale, praticamente un WipeOut 2097 con una veste grafica migliore e con una vagonata di opzioni ed armi in più. In pratica un titolo che gli aficionados non possono lasciarsi sfuggire, mentre un buon prodotto per tutti gli altri che potrebbero tranquillamente prendere in considerazione il suo acquisto.
- Pro:
- Bello e adrenalinico
- Divertente e cattivo
- Contro:
- Difficilotto per i neofiti.
- Non troppo innovativo.
Finalmente è arrivato
Wipeout Fusion è uno di quei giochi che si fanno attendere. Non c’è che dire. La causa? Semplice. Quando uscì il primo episodio su PSone fece scalpore ma non solo. Infatti riuscì a colpire nel segno ed a far breccia nel cuore di pubblico e critica. I programmatori di allora (i francesi di Psygnosis), entusiasti del successo ottenuto, propinarono una seconda versione, tale “Wipeout 2097”, ancora più bella e divertente della prima. La saga continuava a conquistare i cuori di grandi e piccini e così ne uscì un terzo capitolo il quale fu criticato a causa una reiterazione dei contenuti troppo marcata. Poco innovativo, insomma. Fatto sta che ormai nel mondo conosciuto sono centinaia di migliaia i fans della serie antigravitazionale. Per questo Studio Liverpool, prendendo la palla al balzo, lancia una semplice quanto chiara affermazione: “show must go on”. Ed infatti questo nuovo WipeOut Fusion si propone di raccogliere tutto ciò che c’era di buono nei vecchi capitoli e di migliorarlo, elevandolo all’ennesima potenza. Ma questo vi basta?