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La soluzione di Madden NFL 11

Impugnate lavagna e pennarello, Multiplayer.it vi assiste nella messa in campo della vostra formazione.

SOLUZIONE di Claudio Magistrelli   —   22/08/2010
Madden NFL 11
Madden NFL 11
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Attenzione

La soluzione è basata sulla versione americana del gioco per Xbox 360, alcuni termini potrebbero dunque variare rispetto alla versione italiana e/o ad altre piattaforme.

Regole del gioco

Le partite di football NFL hanno una durata di 60 minuti, divisi a loro volta in quattro quarti da 15 minuti ciascuno. Il tempo continua a scorrere anche in situazioni di palla inattiva, tuttavia ci sono comunque alcune eccezioni: la conquista del primo down oppure la fuoriuscita dell'ovale dai limiti del campo (in ogni caso, che la palla sia lanciata, trasportata o afferrata), o ancora un infortunio occorso a uno dei giocatori in campo.
Lo scopo del gioco è ottenere un punteggio superiore a quello dell'avversario entro il tempo limite. Le modalità per realizzare dei punti sono quattro. Il touchdown (avviene quando un giocatore in fase offensiva riesce a trasportare la palla oltre la linea di meta) dà diritto a 6 punti, il PAT (point-after-touchdown, ovvero un calcio che fa passare la palla tra i due pali) dà diritto a 1 punto, il field gol (un calcio che fa passare la palla tra i due palli non successivo a un touchdown) dà diritto a 3 punti, infine il safety (l'atto di rubare palla alla quarterback, o in generale al giocatore che ne è in possesso, all'interno della endzone avversaria) dà diritto a 2 punti, ma 2 punti possono essere conquistati anche con una tipologia diversa di PAT, chiamata "2 point conversion". Non sempre è però conveniente puntare all'azione che garantisce il maggior numero di punti in caso di successo. Durante partite particolarmente tirate, giocate sul punto a punto, è bene scegliere l'opzione più semplice e conquistare ogni punto a portata di mano. In altri casi, qualora ad esempio si sia sotto nel punteggio, si può decidere di puntare a un touchdown, più complicato, rispetto a un field goal quasi sicuro; oppure ancora si può optare per un discutibile "2 point conversation" e rinunciare a un semplice PAT. Nel caso gli sforzi delle due squadre producano un punteggio di parità la partita proseguirà con un overtime di altri 15 minuti. Durante l'overtime la prima squadra a siglare un punto si aggiudica la vittoria, perciò la strategia delle formazioni in campo muta radicalmente durante questo quinto tempo aggiuntiva. In caso di pareggio anche al termine del primo overtime la partita termina in pareggio (evenienza davvero piuttosto rara). Durante i playoff però, poiché è necessario decretare un vincitore, in caso si pareggio al primo overtime la partita prosegue con un secondo overtime, e così via fino alla vittoria di una delle due quadre.

L'inizio del gioco è stabilito dal lancio di una monetina: il capitano della squadra vincente può decidere se iniziare la partita calciando o ricevendo. La squadra che lancia inizia la partita in fase difensiva, la squadra che riceve in fase offensiva. Solitamente si tende a iniziare lanciando, di modo che nel secondo tempo (secondo e terzo quarto) si abbia a disposizione un'azione offensiva fin da subito qualora ci si trovi in svantaggio. La fase iniziale di gioco è svolta dagli "special team": il calciatore (di solito ciascuna squadra dispone di un solo calciatore che si occupa del calcio di inizio, dei PAT e dei field goal) lancia la palla il più lontano possibile, mentre dall'altro lato del campo lo special team avversario riceve il lancio e cerca di guadagnare più yard possibili prima di essere fermati. In seguito gli special tema lasciano spazio ai tradizionali reparti offensivi e difensivi. Il gioco riparte dal punto in cui è stata fermata la palla in precedenza. La squadra che attacca ha quattro tentativi a disposizione (chiamati down) per avanzare di 10 yard. Per ottenere questo risultato si può effettuare un solo passaggio in avanti (solitamente affidato a un quarterback), ma illimitati passaggi all'indietro. Il down termina quando un passaggio non viene ricevuto (incompleto), il pallone esce dalle linee di gioco oppure il giocatore in possesso di palla viene placcato. Nel caso in cui la formazione in difesa intercetti il pallone questa può cimentarsi istantaneamente in una azione offensiva. Altrimenti, qualora le 10 yard non vengano conquistate entro i quattro down, i ruoli offensivi si invertono e il gioco riprende dalla posizione in cui, in precedenza, si trovava il pallone. Il fine ovviamente è quello di realizzare un touchdown. Tuttavia, giunti in posizione ravvicinata, di solito a meno di 40 yard dalla meta, può essere conveniente provare un field goal. Spesso nel caso in cui la squadra in attacco si trovi troppo lontano dalla zona di metà nel quarto e ultimo down a disposizione questa proverà un punt, ovvero un calcio finalizzato non a mettere a segno punti, ma semplicemente a scagliare il pallone il più lontano possibile di modo che la squadra avversaria, alla ripresa del gioco, riparta da una posizione più distante; l'alternativa, in questo caso, è un disperato tentativo di raggiungere le yard necessarie e ripartire così da un nuovo primo down, ma in caso di fallimento questa strategia consente alla squadra avversaria di godere di un'ottima posizione di partenza nel momento del turnover tra fase offensiva e difensiva.

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Posizioni

Center (C): è colui che consegna la palla al quarterback all'inizio dell'azione, inoltre effettua blocchi finalizzati a creare spazio per il quarterback o i corridori, ma si occupa anche della protezione del quarterback prima del lancio.

Full Back (FB): running back il cui compito è occuparsi degli half back, ma può ugualmente essere utilizzato in alcuni frangenti come corridore.

Half Back (HB): running back quasi puro, usato solo occasionalmente per bloccare.

Left Guard (LG): posizionato a sinistra sulla linea offensiva svolge vari compiti, tra cui placcare, evitare intercetti, creare spazio per i corridori.

Left Tackle (LT): Sulla sinistra della formazione offensiva svolge grosso modo gli stessi compiti della guardia, ma con più possibilità di svariare.

Quarterback (QB): il perno del gioco, controlla la palla, lancia o corre: tutto gira intorno a lui.

Right Guard (RG): posizionato a destra sulla linea offensiva svolge vari compiti, tra cui placcare, evitare intercetti, creare spazio per i corridori.

Right Tackle (RT): Sulla destra della formazione offensiva svolge grosso modo gli stessi compiti della guardia, ma con più possibilità di svariare.

Tight End (TE): principalmente ricevitore, ma il ruolo prevede anche placcaggi.

Wilde Receiver (WD): I principali destinatari dei lanci del quarterback.

Free Safety (FS): di solito utilizzati per interferire nel passaggio, possono però anche essere utilizzati per contrastare I corridori.

Left Cornerback (LCB): la loro velocità è determinante per tenere sotto controllo I wide receiver avversari e cimentarsi nei tentativi di intercettare i passaggi a loro destinati.

Left Difensive Tackle (LDT): fronteggiano gli offensive lineman, evitano il crearsi di buchi attraverso cui i corridori possano passare, impediscono la partenza di passaggi e, se riescono, cercano anche di arrivare la placcaggio del quarterback.

Left Defensive End (LDE): ruolo molto simile a quello del LDT, maggiore predisposizione al placcaggio e versatilità.

Middle Linebacker (MLB): simile come caratteristiche al tight end, i cui compiti difensivi necessitano maggiore versatilità, utile soprattutto contro i corridori, ma sa ugualmente rovinare i tentativi di passggio.

Right Cornerback (RCB): la loro velocità è determinante per tenere sotto controllo I wide receiver avversari e cimentarsi nei tentativi di intercettare i passaggi a loro destinati.

Right Difensive Tackle (RDT): fronteggiano gli offensive lineman, evitano il crearsi di buchi attraverso cui i corridori possano passare, impediscono la partenza di passaggi e, se riescono, cercano anche di arrivare la placcaggio del quarterback.

Right Difensive End (RDE): ruolo molto simile a quello del LDT, maggiore predisposizione al placcaggio e versatilità.

Strongside Linebacker (SLB): versione difensiva del tight end, efficace contro le corse e i passaggi, necessità di una grande versatilità.

Strong Safety (SS): specializzato nella difesa contro la corsa, può essere utile anche nel disturbo del paggio.

Weakside Linebacker (WLB): altra versione difensiva del tight end, si occupa sia di corsa che di passaggi.

Kicker (K): si occupa del calcio d'inizio, dei PAT e dei tentativi di field goal.

Punter (P): si occupa dei punt.

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Strategie offensive

Il gioco offensivo si divide in due grandi categorie: il lancio e la corsa. Probabilmente la prima opzione è la più divertente, poiché coinvolge più soggetti della formazione offensiva, ma la corsa si rivela altrettanto efficace anche se meno spettacolare. È bene comunque non abusare né di una né dell'altra strategia, ma saperle bilanciare tenendo in ogni caso conto della maggiore predisposizione del team scelto verso l'una o l'altra. Assicuratevi di tenere sempre sulle spine la difesa avversaria; per fare ciò è necessario che il vostro gioco non risulti mai prevedibile, costringendo la linea difensiva ad aspettarsi, e ad essere pronta a fronteggiare, qualunque soluzione possa uscire dal vostro play book. Assicuratevi poi di conoscere la difesa contro cui giocate ed esplorate ogni suo punto debole, di modo da poterlo sfruttare quando arriva il momento decisivo dell'incontro.

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Strategie offensive - Il lancio

Per prima cosa è bene che non concediate alla difesa avversario il vantaggio di interpretare facilmente le vostre mosse. Se avete dunque intenzione di effettuare un lancio nella prossima azione di gioco non schierate una formazione manifestamente impostata a questo scopo, piuttosto sfruttate schieramenti meno intellegibili, come una Singleback o una formazione a I, che lascerà probabilmente intendere alla formazione in difesa l'intenzione di effettuare una corsa. È comunque importante che manteniate sangue freddo e siate attenti a scorgere in breve tempo dove la difesa avversaria vi sta lasciando dei varchi che potete sfruttare con un lancio.
Tuttavia capiterà (anche piuttosto spesso contro formazioni di rilievo), di non individuare nessun varco in cui far passare il pallone. In queste situazioni è importante non perdere la calma, anche se in pochi istanti ci si potrebbe trovare con uno più difensori avversari che si accingono a scagliarsi contro il quarterback dopo aver sfondato la linea offensiva: sappiate scegliere il male minore è scagliate la palla lontano, cercando di non incappare in penalità, evitando così di vedervi soffiare la palla. Il gioco infatti ripartirà dal punto da cui è iniziato il down precedente. Una soluzione più estrema consiste in un cambio di strategia lanciando così il quarterback in una corsa. I rischi non sono pochi. Per prima cosa i quarterback non dispongono, nella gran maggioranza dei casi, di un fisico massiccio paragonabile a quello dei giocatori della linea difensiva. Tuttavia qualche quarterback particolarmente predisposto alla corsa e in grado di assorbire i placaggi si trova. Naturalmente però non vi troverete in una situazione di corsa programmata, perciò è difficile che riusciate ad ottenere grandi risultati con una strategia mutata in corsa; cercate pertanto di portare la palla fuori dai confini del campo uscendone illesi, scivolando qualora vediate all'orizzonte un contatto piuttosto duro. Ricordate bene però che questa opzione può facilmente avere conseguenze negative, da un arretramento sulla linea del down fino al furto del pallone: nel dubbio scagliate la palla lontano (cercando ovviamente un punto dove non venga intercettata!).

La gestione della fase di lancio deve essere preceduta da una fase di studio delle traiettorie di corsa dei vostri ricevitori. Il gioco fa sì che ciascun giocatore segua esattamente il percorso per lui impostato (a meno che voi non ordiniate diversamente). Studiate perciò il play book, e continuate lo studio sul campo di gioco poiché conoscere a memoria le traiettorie offensive dei vostri compagni, quando questi cambieranno direzione o finteranno, vi consentirà di lanciare sapendo esattamente dove si troverà in quel preciso istante il giocatore a cui avete deciso di indirizzare l'ovale.
Naturalmente i giocatori che compieranno traiettorie finalizzate alla ricezione del pallone saranno più di uno, spesso cinque o più. Benché potenzialmente ciascuno di loro possa rappresentare una scelta ottimale è consigliabile avere in mente un'opzione privilegiata, che può essere determinata in base alla particolare bravura di uno dei vostri ricevitori, dalla efficacia dimostrata dalla traiettoria di uno dei ricevitori tra le maglie della formazione avversaria, dal migliore stato di forma di un attaccante rispetto ai suoi marcatori, o ancora da altri fattori. Se i vostri piani non vanno come previsto però avrete solo pochi secondi per ripiegare su un'altra tra le opzioni a vostra disposizione: pensate allora a un altra soluzione e non scartate in caso di difficoltà l'eventualità di scagliare semplicemente via l'ovale.
Quando avrete trovato una soluzione applicabile e avrete lanciato la palla al ricevitore la vostra fase offensiva sarà solo a metà: la palla tra le mani del ricevitore infatti è ancora viva, e lo sarà finché non uscirà da i confini del campo, oppure finché il giocatore che la impugna non tocchi il suolo con le ginocchia. In questo frangente dunque guadagnare anche solo un piccola manciata di yard è un risultato positivo, poiché l'eventualità di una perdita di yard a seguito di una indecisione troppo prolungata non è così remota come si possa immaginare. Se avete studiato bene il lancio in ogni caso il ricevitore si troverà in una posizione da cui potrà scegliere tra più direzione verso cui procedere in corsa, perciò a un buon lancio si può, e di deve, aggiungere qualche yard aggiuntiva affiancandovi una buona corsa. In ogni caso è bene essere preparati all'eventualità che un'intercettazione può sempre capitare, anche al miglior quarterback della NFL. I fattori che portano all'intercettazione sono tanti, e non sempre dipendono da vostre mancanze: anche senza errori di quarterback e ricevitore è possibile che un difensore abbia un'ottima intuizione e riesca a farsi trovare inaspettatamente sulla linea del passaggio. Non perdetevi d'animo e siate subito pronti a ribaltare l'azione da offensiva a difensiva, è fondamentale limitare i danni e non aggiungere alla palla persa un corsa di 30 o 40 yard da parte degli avversari.

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Strategie offensive – La corsa

Al pari del lancio, la corsa del quarterback è una componente basilare all'interno del quadro delle strategie offensive delle formazioni NFL. Ci sono team che sfruttano ossessivamente questa strategia, concedendo al quarterback dieci o più tentativi di corsa nell'arco di un match. Benché probabilmente questo ricorso così frequente risulti eccessivo e renda troppo prevedibile il comportamento offensivo, la corsa rimane comunque parte vitale dell'approccio offensivo.
Così come già detto per il lancio, un primo punto da tenere a mente è la necessità di non rendere chiare le vostre intenzioni alla formazione avversaria. Ad esempio, adottare una disposizione a Shotgun e impostare un'azione offensiva incentrata sulla corsa può disorientare per qualche utile istante la linea difensiva.
Tuttavia, più che la sorpresa, l'arma necessaria per ottenere risultati soddisfacenti dalla corsa è la tenacia. A differenza del lancio, che se portato a termine con successo può regalare anche 30, 40 o 50 yard alla volta, la corsa è una strategia che premia chi la adotta con poche sudate yard per ogni tentativo. Una solida avanzata di 4 o 5 yard per azione si rivela altrettanto incisiva e utile, e importa poi meno se la difesa avversaria si aspetta o meno la corsa poiché, al di là di formazioni particolarmente aggressive verso il portatore, prima che i difensori arrivino al quarterback questi avrà già percorso quel pugno di yard sufficienti a definire vincente la scelta della corsa.

Abbassare la testa e scattare in avanti non è però il comportamento che si rivela più efficace. Studiate bene la giocata che avete intenzione di chiamare e assicuratevi di aver memorizzato dove verranno portati i blocchi che vi consentiranno di trovare buchi sguarniti tra le maglie avversarie. Al di là di rare circostanze in cui si rende necessaria l'improvvisazione, restare il più possibile aderenti alla traiettoria stabilita per il portatore di palla si rivela la strategia più remunerativa. Quella che ho appena definito come traiettoria però non è un semplice sentiero da percorrere col pulsante dello scatto premuto per tutto il tempo finché qualcuno interrompe la corsa del portatore. Avete infatti a disposizioni parecchie azioni eseguibile dal personaggio in vostro controllo che vi servono a sfuggire a tentativi di placcaggio, resistere alla cariche, ingannare gli avversari con una finta o schivare i loro assalti all'ultimo secondo. Quello che appare come un passaggio appena praticabile tra due colossi difensivi può diventare una via più agevole se riuscite a far spostare uno dei due con un una finta a destra, seguita da un immediato scatto a sinistra, ad esempio. Ancora, potete ruotare su voi stessi, spingere via l'avversario oppure saltare. Per padroneggiare a fondo queste abilità tuttavia vi servirà un buon allenamento con la corsa.
Ad ogni modo, il gioco vi porterà naturalmente ad esercitarvi nelle situazioni di corsa, quanto meno in quei frangenti in cui vi mancano poche yard per conquistare l'obiettivo (non sottovalutate però l'effetto sorpresa che può avere un lancio totalmente inatteso in quel momento). Il libro delle giocate ne contiene diverse e tra queste troverete di sicuro quella che meglio si adatta alla situazione in cui vi trovate. Evitate, in linea di massima, la corsa dritta per dritta a testa bassa, ma scovate il punto più sguarnito dove la difesa non vi aspetta. Non conquisterete decine di yard di campo, ma quelle necessarie a portare a casa il down sono a portata di mano.

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Strategie offensive – Qualche consiglio

Come sapete, il quarto down rappresenta l'ultima spiaggia, l'ultimo tentativo per guadagnare un nuovo primo down o mettere a segno un punto. Salvo casi particolari, se vi trovate al quarto down e in un qualunque punto del campo compreso tra la linea di meta e quella delle 40 yard la prima soluzione da considerare è quella del field goal. Ci possono ovviamente essere eccezioni, ad esempio se vi mancano poche yard per conquistare un nuovo primo down e accettate di farvi tentare dalla possibilità di conquistalre con una breve corsa. O ancora, avete estrema necessità di trovare un touchdown per ribaltare la partita a pochi secondi dalla fine e un field goal non sarebbe bastevole allo scopo. Oppure, infine, vi trovate in una posizione da cui un field goal non è immaginabile: in questi casi bisogna riconoscere la propria, momentanea, sconfitta, e iniziare a pensare alla successiva fase difensiva, optando ad esempio per un punt che scagli la palla lontano, costringendo così gli avversari a dover conquistare un maggior estensione di campo alla ripresa del gioco con loro in fase offensiva. Evitate in ogni caso nelle partite che contano il ricorso alla finta di punt o di field goal, che si rivelano estremamente disastrosi nella stragrande maggioranza dei casi. Per rendere più efficace il vostro punt o field goal avete a disposizione tutta una serie di strumenti simili a quelli elencati prima per la corsa.

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La difesa

Nonostante la spettacolarità del gioco offensivo, il fulcro del football risiede nella difesa, luogo di fatica e scarsa visibilità. E come intuibile da questa premessa, il gioco in difesa non è per nulla facile. Non voglio dire che sia impossibile padroneggiare i controlli difensivi, ma deve essere chiaro fin da subito che per raggiungere questo risultato è necessaria molta più fatica ed abnegazione di quanta non ne serva per il gioco in attacco. Il primo passo da compiere è la comprensione puntuale di ciò che succede in difesa: la difficoltà, in questo caso va ammesso, è dettata anche dalla scarsezza di informazioni che il gioco fornisce in merito al comportamento difensivo, soprattutto se paragonate all'abbondanza di consigli e spiegazioni riservati alla fase offensiva. È di fondamentale importanza però conoscere bene le giocate presenti sul vostro play book e, ancora più importante, come contrastare determinate giocate e formazioni.
Non esiste, ad ogni modo, una giocata sicura per ogni frangente. Gli avversari cercheranno di sviarvi riguardo le loro reali intenzioni, esattamente come vi ho consigliato di fare io nel paragrafo precedente Bisogna dunque saper immaginare quale sarà la giocata che più probabilmente ci si troverà a fronteggiare, ma essere ugualmente pronti a rispondere nel caso gli avversari si comportino diversamente da quanto ipotizzato. In aggiunta, il gioco difensivo migliora enormemente grazie all'esperienza: solo quando padroneggerete a modo il play book la vostra linea difensiva diventerà davvero un'arma in più a vostra disposizione. Uno snodo fondamentale da risolvere riguarda la formazione con cui iniziare la fase difensiva. Solitamente la squadra che attacca inizia il primo down con una strategia di corsa: tuttavia, benché ciò avvenga la maggior parte delle volte, non significa affatto che accada sempre, anzi le probabilità tra corsa e lancio oscillano solo di poco a favore della prima. Un buon compromesso risiede nella scelta di una formazione 4-3, in grado di coprire sia situazioni di corsa che di lancio. La sua versatilità mostra però come rovescio della medaglia una efficacia ridotta in entrambe le situazioni rispetto a schieramenti più specifici. Dime e Nickel, ad esempio, sono due formazioni decisamente più efficaci contro il passaggio, anche se con qualche piccolo accorgimento possono essere utilizzate con profitto anche contro una corsa. La scelta della formazione da schierare, oltre che dalla conoscenza delle possibilità offerte dal play book, dipende anche dalla situazione di gioco in cui ci si trova. Si è visto prima come a pochi passi dalla conquista del primo down si opti con molta più frequenza per una corsa, e ciò facilità il vostro compito di interpretare correttamente lo sviluppo del gioco. In linea generale, comunque, la formazione 4-3 è quella che finirete per sfruttare più di frequente, soprattutto per la sua versatilità (anche se, a dirla tutta, funziona meglio contro il passaggio).
Un altro aspetto che dovete tenere bene in considerazione è il blitz. Il blitz consiste in un attacco portato da uno o più difensori (line backer, solitamente) verso il quarterback avversario, che costringe quest'ultimo a compiere una giocata affrettata e spesso approssimativa. Non football vero questa manovra non è usata con frequenza, a causa dei rischi che comporta. L'IA di Madden 11 però consente al giocatore di utilizzare il blitz quasi in ogni frangente, e poiché usarlo si rivela spesso utile è consigliabile non lasciarsi sfuggire questa occasione. Lo stress costante a cui sottoponete l'attacco avversario non è privo di rischi anche nel gioco: è questione di istanti, un lieve ritardo nel pressing sul quarterback può lasciare scoperte ampie zone di campo, concedendo così agli avversari decine e decine di yard su cui correre.
Si è detto poco fa che è bene tentare sempre il blitz: in realtà questa norma ha qualche eccezione. Contro una squadra di alto livello controllata dalla CPU, o contro un esperto avversario umano, il blitz vi espone a una quantità di rischi decisamente maggiore a quella che è ragionevole accettare di fronteggiare. Contro formazioni meno forti invece, o contro avversari meno esperti, il blitz può tornare a essere l'assillo di ogni azione d'attacco, sempre tenendo conto della posizione del pallone, ovviamente: a una manciata di yard dalla meta è meglio preoccuparsi di chiuder ogni spazio, piuttosto che sacrificare uomini in un blitz. Un'altra peculiarità del gioco da sfruttare a vostro vantaggio è rappresentata dalla possibilità di controllare più ruoli difensivi nel corso di una stessa azione. Ciò vi consente spesso di portare elementi fuori dal loro ruolo per realizzare una giocata non prevista dagli script della IA: la CPU di certo non si aspetta un comportamento simile e può facilmente venire sorpreso dal vostro svariare.
Non si può infine negare che buona parte del divertimento dovuto al gioco difensivo derivi dalle palle rubate che ribaltano improvvisamente un'azione difensiva in una offensiva. Avete il pieno controllo sia dei tentativi di furto dalle mani del portatore, sia delle possibili intercettazioni delle palle aeree: la CPU provvede comunque a far accadere saltuariamente episodi simili, qualora tuttavia manteniate voi stessi il controllo dei giocatori più vicini a lanciatore o ricevitore avrete decisamente più probabilità di ottenere una palla rubata. Delle due situazioni, l'intercettazione è decisamente la più agevole, poiché dal momento in cui avrete il pallone tra le mani non vi resterà altro da fare che correre verso la meta, cercando di percorrere quante più yard possibili. In caso di palla rubata invece dovrete lottare per ottenerne il pieno controllo, prima di poter fuggire a gambe levate: spesso è più conveniente far toccare il suolo al pallone ed assicurarvi semplicemente il possesso, piuttosto che condurre una rischiosa azione offensiva. Molto dipende dalla situazione in cui vi trovate, ma in linea di massima l'intercettazione vi garantisce quasi sempre qualche yard di corsa, la palla sottratta un possesso di palla. In entrambi i casi è il risultato massimo che potete ottenere da un'azione difensiva.

Video - Gameplay del gioco